n.222 del 24.10.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3014 - Risoluzione proposta dai consiglieri Meo, Naldi, Casadei, Pariani, Ferrari, Mori, Costi, Marani, Grillini, Barbati, Moriconi, Paruolo, Riva e Luciano Vecchi per impegnare la Giunta ad aderire alla Campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio e difendiamo i Territori" chiedendo ai Comuni emiliano-romagnoli di compilare la scheda di censimento del patrimonio edilizio, utilizzando i relativi dati ai fini della pianificazione territoriale e della redazione di un report regionale

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il suolo fertile e l'integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente e quindi un'attenta pianificazione territoriale deve prevedere un'oculata gestione del territorio inteso come bene comune da tutelare per l'interesse generale;

al contrario, il consumo e il degrado del suolo incide sulla nostra capacità di produrre cibo, prevenire la siccità e le inondazioni, arrestare la perdita di biodiversità e far fronte ai cambiamenti climatici, assicurando nello stesso tempo una riduzione delle emissioni di gas serra.

Considerato che

sempre più di frequente, in aree urbane ed extraurbane, si assiste al fenomeno di nuove costruzioni che non vengono utilizzate né per lavoro, né per residenza, con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi e di edifici che si presentano completamente abbandonati e fatiscenti;

oggi vi è sempre maggior necessità di edilizia sociale pubblica e che molti degli edifici vuoti potrebbero essere destinati a tale scopo.

Valutato che

la Commissione europea ha riconosciuto il suolo una risorsa misurabile e dunque finita nella sua Comunicazione COM(2006) 231 "Strategia tematica per la protezione del suolo" e nella Direttiva COM(2006) 232 "Istituzione di un quadro per la protezione del suolo e modifica della Direttiva 2004/35/CE";

recentemente il Commissario europeo responsabile per l'Ambiente, Janez Potocnik ha definito il consumo del suolo "un fenomeno preoccupante nell'Unione europea" e ha dichiarato che "tra il 1990 e il 2006 almeno 275 ettari di suolo al giorno sono andati persi definitivamente a causa dell'impermeabilizzazione del suolo - la copertura dei terreni fertili con materiale impermeabile - pari a 1.000 chilometri quadrati l'anno, o un'area equivalente alla superficie di Cipro ogni dieci anni";

il 27 gennaio scorso le Regioni dell'area Padano-Alpino-Marittima, tra cui l'Emilia-Romagna, hanno sottoscritto l'Agenda di Bologna con la quale hanno riconosciuto che "allo sprawl urbano e alla conseguente rottura di schemi strutturali nella relazione fra insediamenti e spazio rurale, spesso motivati dalla concorrenza fra istituzioni locali per l'acquisizione di risorse da edificazione dei suoli, si accompagna l'insufficienza delle reti infrastrutturali, tecnologiche e sociali, la frammentazione delle reti ecologiche e la proliferazione delle crisi ambientali, determinando un rilevante incremento dei costi economici e sociali a carico della finanza pubblica largamente superiori alle immediate entrate" e che "un utilizzo non efficiente del patrimonio edilizio immobiliare dismesso, degradato e sottoutilizzato, ovvero il mancato rinnovamento urbano, la bassa qualità edilizia e la scarsa manutenzione dei manufatti vanificano gli investimenti effettuati per la crescita della città pubblica";

secondo il dossier curato da WWF e FAI "Terra rubata - Viaggio nell'Italia che scompare" e diffuso il 31 gennaio scorso, in Emilia-Romagna tra il 1954 e il 2008 si è registrato il più alto ritmo di trasformazione del suolo fra le 11 regioni monitorate, pari a quasi 9 ettari giornalieri.

Preso atto che

il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio ha avviato la campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio e difendiamo i Territori”, che ha l'obiettivo di ridurre il consumo di territorio attraverso un'oculata gestione dello stesso;

tale campagna propone, tra le altre cose, di effettuare un censimento mirato da avviarsi su tutto il territorio italiano, tramite un modello che i singoli Comuni dovrebbero compilare, allo scopo di quantificare il numero delle abitazioni e degli immobili ad uso commerciale e terziario non utilizzati, vuoti e sfitti.

Impegna la Giunta regionale

ad aderire alla Campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio e difendiamo i Territori” chiedendo a tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna di compilare la scheda di censimento del patrimonio edilizio esistente e di inviarla, oltre che ai promotori del censimento stesso, anche agli uffici regionali competenti;

ad utilizzare i dati così raccolti, incrociandoli con quelli già disponibili, per realizzare un report regionale sul patrimonio edilizio non utilizzato da inviare a tutti gli Enti emiliano-romagnoli che hanno competenze di pianificazione territoriale.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 2 ottobre 2012

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