n.364 del 28.12.2023 (Parte Prima)

Oggetto n. 7801 - Ordine del giorno n. 8 collegato all'oggetto 7654 Progetto di legge di iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2024". A firma dei Consiglieri: Catellani, Costa, Costi, Delmonte

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
 
Premesso che

 

CellMon - Cellulari in Montagna è un progetto voluto dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare il digital divide, rafforzare e migliorare l'offerta di connettività mobile da parte degli operatori telefonici. La Regione individua tramite ricognizioni o su segnalazioni dei Comuni le aree dove il servizio telefonico e di connettività dati mobile a banda ultra-larga è carente, poi il traliccio viene impiantato su un terreno fornito dal Comune. Connessi alla rete Lepida, i tralicci vengono messi a disposizione degli operatori di telefonia, a patto che prevedano l'attivazione del servizio alla cittadinanza entro sei mesi, con un impegno a mantenerlo attivo per almeno cinque anni.

 

È essenziale il contributo al progetto da parte di Lepida SpA, società partecipata della Regione, a cui è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, la progettazione esecutiva, la realizzazione, il collaudo e la successiva gestione dei tralicci, tenendo conto della natura pubblica dei siti.

 

Civago è collocato nel tratto più alto della valle del Dolo, una "porta del Parco", l'ultimo centro abitato che precede alcune delle più interessanti zone di boschi e praterie di alta quota del crinale reggiano: l'Abetina Reale, il Monte Prado. Situato nel comune di Villa Minozzo - Reggio Emilia - alla sinistra del torrente Dolo, è uno dei più interessanti insediamenti appenninici del reggiano, antico hospitale lungo la direttrice storica che attraverso il passo delle Forbici, quello delle Radici e San Pellegrino in Alpe, conduceva in Garfagnana e a Lucca.

 

Sono presenti nel paese tre alberghi, molte seconde case e alcuni affittacamere. Ancora oggi il paesaggio è ricco di vegetazione dai castagneti secolari alle faggete. È il punto di partenza privilegiato per numerose escursioni verso la già citata l'Abetina Reale, il Monte Prado, il Monte Cusna, il Passo delle Forbici e il Monte Giovarello e per raggiungere i rifugi "San Leonardo al Dolo", "Segheria" e "Battisti".

 

Considerato che

 

per supportare ed incentivare l'afflusso turistico è necessario un buon funzionamento dei servizi pubblici a disposizione non solo dei visitatori ma anche dei residenti. Per questo motivo già negli scorsi anni la frazione era stata dotata di una rete Wi-Fi pubblica e gratuita disponibile nella piazza del paese.

 

Sono ormai anni che l'unico operatore telefonico mobile ad offrire servizi di telefonia cellulare a Civago, è Vodafone. La situazione è però ulteriormente peggiorata, è almeno dalla fine di giugno 2020 che cittadini residenti, villeggianti e turisti denunciano insieme una situazione insostenibile: il ripetitore locale di Vodafone smette spesso di funzionare isolando letteralmente la bella località appenninica, che d'estate attira anche numerosi smart-workers, che a causa di questi disservizi nelle telecomunicazioni si trovano a non poter svolgere il proprio lavoro.

 

Rilevato che

 

per molti giorni, durante gli ultimi mesi soprattutto, chi transitava o soggiornava a Civago non ha potuto neppure chiamare i numeri di emergenza 118 e 112, in caso di bisogno del Soccorso Alpino o di una più semplice ambulanza, anche per un banale soccorso stradale.

 

Almeno dal 2019, Civago è inserita dall'UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, nelle 1.220 località italiane dove telefonare, mandare un messaggio SMS, navigare in Internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi.

 

In paese esiste da qualche tempo la rete fissa BUL, di Banda Ultra Larga, ma non può essere ritenuta sufficiente, in quanto per una località simile si concorda come debba esservi una minima copertura GSM, almeno per permettere il servizio telefonico di chiamata vocale.

 

La Regione ha già investito 4 milioni di euro quest'anno per infrastrutture su tutto il territorio, sostenendo il progetto CellMon.

 

Impegna la Giunta regionale

 

a farsi portatore di interesse e da mediatore fra gli Enti interessati al fine di comprendere all'interno del progetto CellMon anche l'area dell'Alta Valle del Dolo, richiamata in premessa, per favorire l'installazione e/o potenziamento dei ripetitori nella zona e garantire una migliore copertura di rete mobile da parte degli operatori di telefonia.

 

Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 19 dicembre 2023

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