n.363 del 07.12.2022 periodico (Parte Seconda)
Approvazione Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamati:
- la Legge 26/7/1975, n. 354 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, e successive modifiche, in particolare con riferimento all’art. 72 che disciplina gli Uffici locali di esecuzione penale esterna;
- il D.lgs. 2/10/2018, n. 123 “Riforma dell’ordinamento penitenziario, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 85, lettere a), d), i), l), m), o), r), t) e u), della legge 23 giugno 2017, n. 103”
Visti:
- il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 “Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”, in particolare l’art. 118 che tratta dei Centri di servizio sociale;
- la Legge 28 aprile 2014, n. 67 “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili”;
- il DPCM n. 84 del 15 giugno 2015 Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche;
Richiamati inoltre:
- Il Protocollo d’Intesa tra il Ministero di grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato e agli adulti sottoposti a misure penali restrittive della libertà, approvato con propria delibera n. 279 del 10 marzo 1998;
- il “Protocollo operativo integrativo del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per l’attuazione di misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale delle persone detenute”, approvato con propria deliberazione n. 44 del 21 gennaio 2014;
Dato atto che nello stesso si richiama il “Protocollo d’intesa tra Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna” sottoscritto il 5 marzo 1998 (di cui alla propria deliberazione n. 279/1998 sopra citata), in cui, al punto E. della parte seconda “Attività trattamentali nei settori educativo, culturale, ricreativo e sportivo”, si prevede di promuovere opportune iniziative educative, culturali, ricreative e sportive, sia nell'ambito del trattamento personalizzato, di cui all'art. 1 della Legge n. 354/75, che nell'ambito di un possibile trattamento comune in relazione a bisogni specifici collettivi di determinate fasce di soggetti, così come previsto dall'art. 14 della stessa legge, valorizzando ed agevolando le iniziative indirizzate alla diminuzione del disagio all'interno degli istituti di pena, anche attraverso attività sperimentali mirate a promuovere e diffondere metodologie nuove nel contesto nazionale;
Richiamato altresì il Protocollo di intesa tra Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia-Romagna, Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia e Regione Emilia-Romagna del 1/12/2003, con il quale vengono rafforzati l’impegno comune e la collaborazione per organizzare attività culturali, ricreative, sportive e formative nonché interventi nell’ambito del trattamento e del reinserimento sociale di persone comunque entrate nel circuito penale;
Richiamata la L.R. 5 luglio 1999, n. 13 “Norme in materia di spettacolo” e ss.mm.ii., che riconosce all’art. 1 lo spettacolo, aspetto fondamentale della cultura regionale, quale mezzo di espressione artistica, di formazione, di promozione culturale, di aggregazione sociale e di sviluppo economico;
Vista la L.R. 19/2/2008, n. 3 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli Istituti penitenziari della Regione Emilia-Romagna”;
Dato atto che il nuovo Programma regionale in materia di spettacolo, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 75 del 22 marzo 2022, prevede, nel triennio 2022-2024, come tipologia di intervento e azione prioritaria il sostegno al coordinamento di settori specifici dello spettacolo al fine di promuovere lo sviluppo delle attività produttive, nonché la promozione e la circuitazione degli spettacoli, riconoscendo lo spettacolo quale elemento fondamentale dell’identità culturale e della coesione sociale, attraverso cui promuovere anche l’inclusione di persone in condizione di svantaggio individuale e sociale e la cultura della legalità;
Dato inoltre atto che con la delibera di Giunta regionale n. 1375 del 2 agosto 2022 ad oggetto “L.R. n. 13/1999 e ss.mm.ii. Approvazione dei progetti di spettacolo dal vivo 2022-24 e dei relativi programmi annuali di attività 2022, pervenuti in risposta all'avviso pubblico approvato con delibera di Giunta regionale n. 478/2022. Quantificazione dei contributi triennali e approvazione dello schema di convenzione per il coordinamento e la promozione di settori specifici dello spettacolo” è stato approvato il progetto “Stanze di Teatro Carcere” presentato dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna ETS e quantificato un contributo annuale pari ad € 60.000,00 per la realizzazione del progetto nel corso del triennio 2022-2024;
Richiamate inoltre:
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e ss.mm.ii.;
- la L.R. 28 luglio 2008, n 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” e ss.mm.ii.;
Visto il Piano sociale e sanitario 2017/2019, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 120/2017;
Considerato che:
- con il Protocollo d’Intesa del 5 marzo 1998, il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna si sono impegnate a stabilire forme organiche di collaborazione con le associazioni di volontariato presenti nel territorio, promuovendo una cultura dell’intervento del volontariato e dell’associazionismo con l’obiettivo comune di realizzare moduli informativi, di formazione congiunta e di aggiornamento, propedeutici alla progettazione ed esecuzione di interventi coordinati, in particolare la parte prima “Interventi rivolti ai minori imputati di reato”;
- con il Protocollo Operativo del 27 gennaio 2004, per “Il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato” siglato tra la Regione Emilia-Romagna e il Centro di Giustizia Minorile per l’Emilia-Romagna, viene sancita la necessità di promuovere la collaborazione tra le istituzioni che a vario titolo si occupano di adolescenti al fine di attuare interventi volti allo sviluppo globale della personalità dei minori e alla prevenzione del disagio e della devianza giovanile, a migliorare la qualità della vita dei giovani e la loro partecipazione attiva alla convivenza sociale;
Dato atto che l’attività teatrale negli istituti penitenziari rende possibile rivelare la tematica carceraria e della giustizia all’attenzione della cittadinanza per instaurare un rapporto diretto fra i detenuti ed il mondo esterno dal quale sono momentaneamente esclusi ed è ormai da più parti riconosciuta sia per il suo carattere trattamentale nei confronti dei detenuti e internati, sia per l’importante funzione di collegamento con la società, per la creazione di rapporti che consentano un miglioramento delle condizioni di vita, il superamento dei pregiudizi e dello stigma, non solo dei detenuti e internati ma di tutto il personale coinvolto;
Considerato che i mutamenti legislativi e le modificazioni intervenute nelle tipologie delle persone in esecuzione di pena e, conseguentemente, nei bisogni e nelle problematiche evidenziatisi nel corso dell’ultimo decennio, hanno reso necessario sia l’approvazione che la sottoscrizione, da parte delle Istituzioni pubbliche interessate, di nuove intese interistituzionali atte a sancire percorsi di collaborazione e di messa in rete delle risorse per meglio garantire i diritti delle persone in esecuzione di pena;
Rilevato che la Regione Emilia-Romagna, a partire dal 2011, ha approvato tre successivi protocolli d’intesa sull’attività di Teatro Carcere rispettivamente con proprie deliberazioni n. 448/2011, n. 1425/2016, n. 1489/2019;
- Considerato che nel corso di validità dei tre Protocolli d’Intesa sono stati realizzati con carattere di continuità progetti annuali articolati in:
- attività laboratoriali presso gli istituti penitenziari adulti della regione e, per la durata del secondo protocollo, presso i diversi Servizi di Giustizia Minorile;
- produzione e – ove possibile – circuitazione di spettacoli;
- organizzazione di convegni, seminari di studi e tavole rotonde;
- realizzazione, diffusione e promozione della rivista “Quaderni di Teatro Carcere” (Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 8353, del 15 luglio 2014), interamente dedicata al Teatro Carcere, con particolare riferimento alle attività attuate nell’ambito della Regione Emilia-Romagna, ma con aperture nazionali e internazionali;
- realizzazione di reportage fotografici e video-documentari;
Considerato inoltre che durante il periodo che va dal 2011 al 2022 le attività di teatro carcere attive in regione sono state ampliate e consolidate, così come si è ampliato il numero degli istituti penitenziari e delle sezioni detentive nelle quali sono attivi progetti di teatro carcere che fanno riferimento al più ampio progetto del Coordinamento coinvolgendo ad oggi gli Istituti di Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Castelfranco Emilia, Ravenna, Reggio Emilia e Parma, l’IPM di Bologna, i servizi dell’area penale esterna e i Servizi di Giustizia Minorile.
Dato atto che il Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna ETS ha come obiettivi il riconoscimento della dignità di lavoro dell’attività teatrale in carcere, l’educazione alla cura di sé e la crescita culturale dell’individuo attraverso la conoscenza e la pratica di forme artistiche che favoriscono l’interazione tra le diverse culture e lo sviluppo dei rapporti interpersonali;
Dato atto che, in virtù di quanto sopra esposto, la Regione Emilia-Romagna intende perseguire i seguenti obiettivi:
- sviluppare programmi tesi al recupero ed al reinserimento sociale dei cittadini in esecuzione di pena e dei dimessi dal carcere, ed alla tutela del diritto alla salute intesa come benessere fisico, psichico e sociale, attraverso l’attività teatrale, il suo coordinamento e il potenziamento delle risorse pubbliche e private;
- riconoscere la dignità artistica, culturale e trattamentale dell’attività teatrale in carcere e la sua importante funzione di collegamento con la società per favorire il percorso di reinserimento sociale della persona detenuta o internata;
- operare per la formazione e la produzione teatrale per un impiego e una valorizzazione del teatro come strumento e veicolo di conoscenza e crescita personale nelle realtà degli istituti penitenziari;
- promuovere il teatro in carcere come opportunità di cambiamento per i detenuti/internati-attori e come mutamento delle modalità relazionali di chi vive l'esperienza del carcere, individuando soluzioni e percorsi efficaci per promuovere le diverse culture e incrementare l’inclusione sociale;
- promuovere percorsi di inserimento sociale, non escludendo la creazione di opportunità lavorative per i soggetti in esecuzione di pena, per un loro reingresso nella legalità attraverso la promozione dell'acquisizione di nuove competenze;
- ricercare e destinare risorse per la realizzazione del programma di attività annuale, definito con le modalità specificatamente indicate all’interno del Protocollo medesimo, nei limiti delle previsioni dei rispettivi bilanci e delle effettive disponibilità finanziarie;
- promuovere progetti di collaborazione e di circuitazione delle esperienze di teatro carcere in Emilia-Romagna presso teatri e spazi culturali, sostenendo la formazione di un tavolo di confronto del Coordinamento con gli Enti Teatrali del territorio
- promuovere attività culturali e editoriali, in particolare attraverso la rivista annuale “QUADERNI DI TEATRO CARCERE” e attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, presentazioni, incontri pubblici.
- promuovere attività di documentazione fotografica e filmica;
- riconoscere e valorizzare la multietnicità della popolazione detenuta attraverso la conoscenza e la rappresentazione delle diverse culture di provenienza per favorire l’integrazione;
Considerato che appare necessario procedere all’approvazione e sottoscrizione di una proposta di Protocollo d’Intessa che definisca gli obiettivi sopra elencati e le modalità dell’azione congiunta dei soggetti coinvolti, così come riportata nel documento allegato, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Rilevata inoltre l’opportunità di prevedere la sottoscrizione della proposta di Protocollo di cui all’allegato, parte integrante e sostanziale del presente atto, da parte dei medesimi soggetti sottoscrittori del precedente protocollo nonché da parte dell’Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);
Dato atto, infine, che nella proposta di Protocollo si prevede la costituzione di un Tavolo tecnico regionale, finalizzato al coordinamento delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati, e che sarà istituito con atto del Dirigente regionale competente;
Ritenuto pertanto opportuno approvare l’allegata proposta di “Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali”, parte integrante e sostanziale del presente atto, tra i seguenti soggetti:
- Regione Emilia-Romagna, Assessorato a “Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne”, Assessorato alla “Cultura e paesaggio”, Assessorato allo “Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione”;
- Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche (P.R.A.P.);
- Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);
- Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche (C.G.M. di Bologna);
- Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna ETS;
Richiamati:
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni e integrazioni;
Viste inoltre le proprie deliberazioni:
- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della deliberazione di Giunta n. 468/2017;
- n. 771 del 24 maggio 2021, che conferisce fino al 31/5/2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001;
- n. 111/2022 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024 di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021";
- n. 324 del 7/3/2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”;
- n. 325 del 7/3/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21/3/2022 “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di agenzia”;
- n. 1615 del 28 settembre 2022, avente ad oggetto “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali / Agenzie della Giunta regionale”;
Richiamate infine le determinazioni dirigenziali:
- n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
- n. 5514 del 24 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Politiche Finanziaria, Conferimento di incarichi dirigenziali, assegnazione del personale e proroga delle posizioni organizzative”;
- n. 6229 del 31 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
- n. 7162 del 15 aprile 2022 “Ridefinizione dell'assetto delle aree di lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
- n. 5595/2022 “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022.Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;
- n.17245/2022 “Proroga incarichi dirigenziali in scadenza al 30/9/2022
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore a “Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne”
A voti unanimi e palesi
delibera
1. di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, la proposta di “Protocollo d'intesa sull'attività di teatro in carcere e per minori sottoposti a misure penali”, allegata al presente provvedimento come sua parte integrante e sostanziale, tra i seguenti soggetti:
– Regione Emilia-Romagna Assessorato a “Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne”, Assessorato alla “Cultura e paesaggio”, Assessorato allo “Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione”;
- Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche (P.R.A.P.);
- Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna dell’Emilia-Romagna e Marche (UIEPE);
- Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche (C.G.M. di Bologna);
- Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna ETS;
2. di dare mandato all’Assessore a “Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne” Igor Taruffi, all’Assessore alla “Cultura e paesaggio” Mauro Felicori, all’Assessore allo “Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione” Vincenzo Colla, di sottoscrivere il suddetto Protocollo d’intesa, anche apportando al Protocollo d’Intesa le modifiche non sostanziali che in sede di firma si rendessero necessarie;
3. di stabilire che all'istituzione ed all’individuazione dei componenti del Tavolo tecnico regionale provvederà il Dirigente regionale competente, sulla base delle segnalazioni dei soggetti che sottoscrivono il Protocollo;
4. di stabilire inoltre che le successive eventuali adesioni al Protocollo da parte di altri soggetti pubblici e privati che ne condividono i contenuti verranno recepite con successivi atti del Dirigente del Servizio regionale competente, previa acquisizione del parere da parte dei sottoscrittori;
5. di dare atto che il Protocollo prevede che ognuna delle parti contraenti possa, sulla base di una comunicazione formale inviata con sei mesi di preavviso, porre termine alla sua adesione all’intesa;
6. Il presente Protocollo d’intesa è valido per quattro anni a partire dalla data della sua sottoscrizione, alla scadenza la Giunta valuterà l'eventuale proroga;
7. di stabilire che agli eventuali oneri derivanti dal presente atto si provvederà con propri successivi atti, compatibilmente con le risorse finanziarie e di bilancio disponibili;
8. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, D.lgs. n. 33/2013, così come riportato dalla determinazione dirigenziale n. 2335/2022;
9. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.