n.223 del 21.07.2021 periodico (Parte Seconda)
Parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e relativo rapporto ambientale del Comune di Faenza
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera
a) di esprimere il PARERE MOTIVATO di VAS, di cui all’art. 15 del D.Lgs n. 152/2006, del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Faenza, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 53 del 11/3/2020, con le raccomandazioni di seguito elencate:
1) in considerazione della diffidenza verso la modalità di trasporto pubblico, che si è sviluppata in seguito alla pandemia ancora in atto, si ritiene non facilmente raggiungibile gli obiettivi dello Scenario di Piano che, rispetto allo scenario attuale, dovrebbero far conseguire la riduzione della modalità di spostamento auto (da 64% a 41%) a favore del Trasporto Pubblico Locale (TPL) (da 10% a 22%) e della mobilità bici/piedi (passando da 24% a 33%)e pertanto si ritiene necessario rivedere la modalità di raggiungimento di tale obiettivo anche attraverso una accelerazione ad un orizzonte temporale più ravvicinato (2022-2023) per le misure “soft” del Piano come l’ampliamento della ZTL, il potenziamento della rete ciclabile, il potenziamento della navetta gratuita ecc.;
2) considerata l'urgenza di adottare misure per il miglioramento della qualità dell'aria e di contrasto al cambiamento climatico in atto è necessario che il PUMS concorra al raggiungimento degli obiettivi posti dal PAIR mediante l’adozione degli standard e le direttive previste dal PAIR o altre azioni che, in ogni caso, consentano il raggiungimento degli obiettivi fissati;
3) dovranno essere approfondite le valutazioni di tipo quantitativo, anche in relazione al fatto che molte disposizioni attuative verranno definite in futuro;in particolare, considerato che le previsioni del Piano sono già superate dalle disposizioni delle politiche europee che puntano ad obiettivi più ambiziosi come la riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e non più del 40%, come fino ad ora previsto,si ritiene necessario verificare la possibilità di implementare il Piano, anche in seguito al suo monitoraggio, al fine di prevedere un target, in termini di riduzione delle emissioni, maggiormente in linea con le politiche europee;
4) si ritiene indispensabile integrare gli obiettivi ambientali del PAES con quelli del PUMS ed in generale si auspica una forte integrazione tra i due piani da attuare in tempi definiti;
5) la partecipazione ex-post rimane un elemento essenziale per il successo del PUMS e si ritiene necessario sia la condivisione che l’ascolto dei cittadini per l’elaborazione del Report di monitoraggio sullo stato di realizzazione del PUMS (cadenza biennale) mediante l’organizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione e di presentazione dei risultati, a tal fine potrebbe essere necessario rivedere le previsioni finanziarie per tali tipologie di attività;
6) le disposizioni attuative dovranno essere redatte, anche all’interno di momenti partecipativi, come per altro richiesto nelle osservazioni presentate al PUMS da varie associazioni; a tal fine si ritiene fondamentale individuare dei target intermedi a 2 o 5 anni al fine di verificare l’efficacia delle soluzioni attuate; potranno essere sviluppate iniziative di comunicazione/partecipazione rivolte a cittadini e stakeholder in coincidenza con l’avvio di interventi di particolare impatto (come, per esempio, l’allargamento della ZTL o l’entrata in esercizio delle nuove regole di accesso, ecc.);
7) per rendere efficace la partecipazione è opportuno valorizzarla dando evidenza di come questa abbia effettivamente inciso sul processo di pianificazione (Principio di “Riscontro” della Carta di Intenti del Ministero dell’Ambiente-CReIAMO PA); oltre a descrivere nella dichiarazione di sintesi come si sono tenuti in considerazione i pareri pervenuti, è utile che sia elaborato un “diario della partecipazione” che deve restituire al cittadino cosa è stato preso in considerazione di quanto emerso durante i vari momenti (nei vari incontri) del processo partecipativo;
8) relativamente al tema di un nuovo concetto dello spazio pubblico si confida che il Comune di Faenza svilupperà adeguatamente il tema in corso di attuazione del PUMS; a tal riguardo si ritiene che il Piano non debba accogliere osservazioni che richiedono di riportare flussi di auto nel centro storico, dal momento che ciò oltre a stravolgere gran parte dell’impostazione del PUMS porrebbe il Piano in contrasto con le finalità e gli obiettivi della Pianificazione vigente ed in particolare del PAIR;
9) si ritiene che nell’attuazione del PUMS debbano essere destinate risorse prioritariamente,considerata la situazione determinata dall’ epidemia da Covid-19:
- al miglioramento del funzionamento del TPL (anche con il potenziamento dell’esperienza, molto positiva, della navetta gratuita e, ad esempio, introducendo, per alcune fasce orarie e i giorni festivi il BUS a chiamata);
- al potenziamento e messa in sicurezza della rete ciclabile concepita, prioritariamente, non come pista per “passeggiate domenicali – turistico - ricreative” ma come infrastruttura sicura ed efficace per il trasporto di persone, nonché competitiva con l’infrastruttura stradale (in particolare per il tragitto casa- lavoro e casa - scuola);
- alla promozione delle nuove forme di mobilità condivisa: car pooling, car sharing ecc.;
10) per il TPL ove è previsto il rinnovo del parco circolante, fatti salvi i contratti in essere, si ritiene necessario l'esclusione dell’acquisto dei mezzi diesel, considerata la vita utile dei mezzi che sarebbero acquistati e il mancato beneficio in termini ambientali che ne deriverebbe;
11) in merito al Piano di monitoraggio si ritiene che:
- il piano di monitoraggio del PUMS dovrà essere integrato, per gli effetti ambientali attesi, secondo le indicazioni fornite dal Rapporto ambientale; è necessario, definire le risorse dedicate al monitoraggio stesso, gli step intermedi di verifica, nonché il protocollo d’intervento nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi prefissati;
- dovrà essere monitorato, con adeguati indicatori, lo stato di attuazione delle misure indicate all’art.15 (Altre misure limitative dei flussi veicolari nei centri abitati) delle NTA del PAIR 2020, misure che devono essere previste negli strumenti di pianificazione per i comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti quale il Comune di Faenza; nel report di monitoraggio dovrà pertanto essere documentato, in un orizzonte temporale più ravvicinato possibile (p.e. 2022-2023 ovvero nel primo Report di monitoraggio) il raggiungimento degli obiettivi del PAIR, ossia: l’estensione delle ZTL e delle aree pedonali rispettivamente pari al 100% e al 20% del centro storico e una dotazione di piste ciclabili per abitante pari a 1.5 metri;
- per quanto riguarda la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico, gli indicatori di contesto descrivono lo stato ambientale, mentre quelli di processo analizzano come le azioni incidono sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e dei livelli acustici; in particolare, questi ultimi, si basano su stime eseguite a partire da un modello di simulazione dei flussi di traffico; tali simulazioni dovranno pertanto essere aggiornate con la stessa cadenza del Report di monitoraggio; dovrà inoltre essere data evidenza della loro correttezza, attraverso rilievi strumentali di traffico leggero e pesante, da svolgersi sia dove può verificarsi un incremento dei flussi rispetto allo scenario attuale che nei tratti dove invece dovrebbe verificarsi un decremento;
- si suggerisce di considerare, tra gli indicatori di monitoraggio, un indicatore relativo all’emissione annua di PM10, CO2, NOx, NO2, PM2.5, COV, NH3 e SO2, N2O, CH4, benzene da traffico veicolare; il calcolo dovrà essere svolto utilizzando i fattori di emissione più aggiornati al momento della redazione del Report e la composizione del parco veicolare nell’anno di riferimento; tali stime emissive dovranno essere confrontate con quelle relative allo scenario di approvazione del PUMS; esse dovranno inoltre essere restituite, sia sul territorio comunale, che sull’area urbana ed analizzate anche per singola infrastruttura, attraverso una mappa del reticolo viario che evidenzi eventuali situazioni di incremento; in particolare, per PM10 ed NOx, secondo l’art.8 delle NTA del PAIR, il proponente del piano o programma sottoposto alla procedura di VAS ha l’obbligo di valutare le conseguenze in termini di emissioni del piano o programma e le misure idonee a compensare e/o mitigare tali effetti, secondo il principio di riduzione al minimo delle emissioni determinate dai nuovi interventi nelle aree critiche;
12) considerato il particolare periodo, legato all’emergenza sanitaria da Covid-19,può essere necessario introdurre modifiche al Piano anche attraverso il monitoraggio con un adattamento per il periodo specifico, ad esempio selezionando alcuni degli indicatori predisposti e restringendo i tempi di rilevazione e rendicontazione dell’andamento degli stessi (es. da biennale ad annuale);
13) si ricorda che è necessario dare evidenza pubblica ai risultati del monitoraggio ambientale;
14) inoltre, per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 è necessario seguire le seguenti indicazioni:
- Verificare, in fase di progettazione, attraverso una specifica Valutazione di Incidenza, il tratto del percorso ciclabile previsto lungo via Firenze, tra Faenza e Brisighella, che si colloca nelle immediate adiacenze dei Siti della Rete Natura 2000 “Vena del Gesso Romagnola” e “Calanchi pliocenici dell'Appennino faentino” (distanze inferiori a 5 km).
In questa fase, si ritiene opportuno raccomandare quanto segue:
- in fase di progettazione, la definizione planimetrica del percorso dovrà tener conto dell’esigenza di salvaguardare gli habitat e le specie presenti, con particolare riferimento alle specie per le quali la relazione con l’ambiente perifluviale e fluviale è di maggiore importanza. Si richiede, dunque, di verificare la possibilità di appoggiarsi a tracciati e percorsi esistenti, eventualmente rimanendo in fregio alla viabilità esistente (anche nel tratto in viadotto), in modo da ridurre la sottrazione di suolo non artificializzato;
- si suggerisce, laddove possibile, di prevedere l'impiego di materiali permeabili per le pavimentazioni, di evitare le interferenze con la vegetazione esistente, di escludere l'installazione di dispositivi per l'illuminazione artificiale o prevedere l'utilizzo di nuove tecnologie a basso impatto, come previsto dalla normativa regionale in materia di inquinamento luminoso;
- in riferimento alla fase di cantiere saranno da prevedere adeguate cautele finalizzate a ridurre il rischio di impatti a carico degli habitat presenti e il disturbo a carico delle specie faunistiche tutelate.”
b) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, del D. Lgs 152/06, copia della presente deliberazione al Comune di Faenza; al riguardo si ricorda che, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06 si dovrà provvedere a rendere pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del Piano, nonché il Parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;
c) di informare che è possibile prendere visione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Faenza e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria presso la Regione Emilia–Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale, via della Fiera 8, Bologna;
d) di pubblicare in estratto la presente determinazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
e) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito Web, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06, la presente determinazione.