n.1 del 02.01.2013 periodico (Parte Seconda)

Esito della procedura di verifica (screening) per attività di recupero di rifiuti non pericolosi destinati al riutilizzo. operazioni R4/R13. impianto sito in Via Stalingrado 65/26, Bologna, presentata dalla ditta F.lli Ferriani Srl. (Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., come integrata dal DLgs 152/06 e s.m.i.)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “Attività di recupero di rifiuti non pericolosi destinati al riutilizzo. Operazioni R4/R13. Impianto sito in Via Stalingrado 65/26, Bologna” presentato dalla Ditta “F.lli Ferriani Srl.” da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a. per minimizzare gli impatti sull’ambiente, mettere in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;

b. dovranno essere predisposti tutti i presidi tecnici e gestionali atti a minimizzare l’impatto acustico e l’emissione di polveri in atmosfera;

c. i rifiuti sottoposti alle suddette operazioni di recupero non possono configurarsi come rifiuti pericolosi;

d. l’attività di recupero deve essere esercitata in conformità al D.M. 5 febbraio 1998 come modificato e integrato dal D.M. 5 aprile 2006, n. 186, e in conformità ai principi generali previsti dall’art. 178 del DLgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;

e. è fatto obbligo di rispettare i limiti acustici di immissione assoluti e differenziali previsti dalla normativa vigente in materia relativamente ai recettori sensibili presenti nei pressi dell’impianto;

f. per la fase di rinnovo dell'autorizzazione allo scarico in fognatura (aprile 2015, da richiedersi un anno prima della scadenza), in base ai risultati che emergeranno dalle verifiche sull’idoneità del manufatto recettore degli scarichi fognari provenienti dall'insediamento della Ditta e che necessita di ulteriori verifiche da parte degli enti preposti (ATERSIR, Hera, Comune di Bologna ed Arpa), potrà essere richiesto:

  • la dismissione del recettore fognario individuato e l’allacciamento ad altra tratta fognaria;
  • l’adeguamento dei sistemi di trattamento per uno scarico in acque superficiali con rilascio di atto autorizzativo provinciale;

g. nella planimetria allegata al rinnovo della comunicazione per attività di recupero di rifiuti ai sensi dell’art. 216 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. dovranno essere esplicitate le aree destinate allo stoccaggio dei rifiuti derivanti dall’attività di recupero rispetto alle aree adibite allo stoccaggio dei rifiuti destinati al recupero e allo stoccaggio delle MPS;

h. il nuovo piazzale di stoccaggio dovrà essere dotato di sistema di gestione delle acque reflue di dilavamento costituito da impianto di trattamento in continuo della totalità della portata (sedimentazione/disoleazione), adeguatamente dimensionato ai sensi della DGR 1860/06 (VSpe + Vsed = 26,5 m3, Volio = 2,50 m3);

i. in considerazione del fatto che l’impianto di trattamento delle acque reflue dovrà trattare la totalità della portata di tali scarichi, la vasca di sedimentazione non potrà in nessun caso essere dotata di uscita troppo pieno anche se mantenuta chiusa da tappo a vite;

j. durante tutte le fasi operative e di deposito deve essere evitato ogni danno per la salute, l’incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e degli operatori addetti;

k. durante le operazioni di carico e scarico di rifiuti devono essere adottate tutte le necessarie misure di sicurezza atte ad evitare l’insorgere di qualsiasi pericolo o inconveniente di ordine ambientale ed igienico sanitario;

l. devono essere ben individuati mediante segnaletica orizzontale e verticale tutti i percorsi da destinare a uomini e mezzi (stop, percorsi ed attraversamenti pedonali, aree parcheggio), che dovranno altresì risultare adeguatamente visibili durante le attività svolte in ore buie o notturne;

2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla Parte Quarta del DLgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;

3) di trasmettere la presente delibera alla Ditta F.lli Ferriani S.r.l.; alla Provincia di Bologna; al Comune di Bologna; all’ARPA sezione provinciale di Bologna; all’AUSL di Bologna;

4) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. il presente provvedimento di assoggettabilità.

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