n.197 del 17.07.2013 periodico (Parte Seconda)
Risoluzione - Oggetto n. 4109 - Risoluzione proposta dai consiglieri Bernardini, Corradi, Cavalli e Manfredini per invitare la Giunta a porre in essere azioni, nei confronti del Governo, affinché il quadro legislativo vigente, per l'attuazione delle città metropolitane a decorrere dal 1 gennaio 2014 sia definito e attuabile, con particolare riferimento alle modalità di elezione del Consiglio metropolitano e di adozione dello Statuto, salvaguardando inoltre la libera autodeterminazione dei territori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
in attuazione della riforma del Titolo V, Parte II, della Costituzione, il decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario) istituisce dieci città metropolitane, con contestuale soppressione delle province del relativo territorio: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria;
l’articolo 18 del decreto, così come modificato, ed attualmente in vigore, stabilisce che l’istituzione avverrà il 1 gennaio 2014;
le funzioni fondamentali delle città metropolitane sono quelle delle province, la pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali, la strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano, la mobilità e la viabilità, la promozione ed il coordinamento dello sviluppo economico e sociale;
a queste funzioni, Stato e Regioni attribuiscono ulteriori funzioni alle città metropolitane, in attuazione dei principi di cui al primo comma dell’articolo 118 della Costituzione;
quella delle città metropolitane è una riforma attesa da oltre vent’anni, dal 1990, quando venne approvata la legge 142 di riforma dell’ordinamento delle autonomie locali.
Considerato che
ci si trova di fronte non solo ad una riforma istituzionale importante ma anche ad un’opportunità di ridisegnare all’interno del territorio regionale una dimensione di continuità urbana in stretta relazione con il sistema produttivo e le realtà sociali e ambientali;
anche a livello regionale il nuovo modello di governo territoriale, se opportunamente impostato e avviato, potrà contribuire ad una politica dei servizi più efficiente ed economica.
Preso atto che
al momento, il comma 155 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di stabilità 2013) sospende fino al 31 dicembre 2013 l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 18 del decreto legge n. 95 del 2012, che ha sospeso il percorso di istituzione delle città metropolitane fino al 31 dicembre 2013.
Ritenuto che
il Governo in carica debba riprendere il percorso di attuazione delle città metropolitane e assumere l’iniziativa di adottare con urgenza delle norme che rendano attuabile la riforma.
Invita la Giunta regionale
ad assumere iniziative e proposte dirette al Governo affinché il quadro legislativo vigente, per l’attuazione delle città metropolitane a decorrere dal 1 gennaio 2014, sia definito e attuabile, in particolar modo, per quanto riguarda le modalità di elezione del consiglio metropolitano e di adozione dello statuto;
a far sì che nel processo di istituzione della città metropolitana di Bologna, l’adesione dei comuni alla città metropolitana o, in alternativa, ad una provincia limitrofa, ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costituzione, salvaguardi pienamente la libera autodeterminazione dei territori.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 19 giugno 2013