n.381 del 05.12.2018 (Parte Prima)

Oggetto n. 7597 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 7337 Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria". A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Boschini, Marchetti Daniele, Sensoli, Prodi, Torri, Taruffi, Galli, Tagliaferri, Sassi, Facci, Bagnari, Caliandro, Calvano

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

in regione Emilia-Romagna, secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si perdono ogni anno circa 200.000 anni-vita per malattie in toto o in parte prevenibili e sono anche più numerosi gli anni di vita persi in buona salute, proprio mentre si allunga la durata della vita e si assiste al forte invecchiamento della popolazione;

è quindi fondamentale porsi l’obiettivo sociale di allungare il periodo di vita in salute, non solo aggiungendo anni alla vita, ma aggiungendo “vita agli anni”;

a tale scopo si rivelano sempre più importanti le politiche di promozione della salute e di prevenzione primaria (ossia rivolte alle persone ancora sane e asintomatiche), sia di tipo individuale che di comunità;

tra i fattori che determinano la perdita di anni di vita o di anni di vita in salute hanno un forte peso statistico il fumo, l’alimentazione, l’attività fisica, il livello di colesterolo, la pressione arteriosa, la glicemia, ossia tutti fattori che in misura rilevante dipendono dai comportamenti quotidiani di ciascuno e dallo stile di vita;

nella regione Emilia-Romagna, secondo l’indagine nazionale PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), circa il 30% della popolazione fuma, il 37% è sedentario, il 32% è in sovrappeso e l’11% è obeso;

fattori quali l’informazione, il livello di istruzione e l’inclusione sociale hanno grande peso sui comportamenti individuali e quindi sulla aspettativa di vita in salute; tant’è che, ad esempio, la percentuale di persone in sovrappeso ed obese è molto superiore alla media, in regione, tra le persone con bassa istruzione e il fumo e la sedentarietà sono più diffuse tra le persone con maggiori difficoltà economiche;

corretti stili di vita adottati sin dalla maternità, dall’infanzia e dall’adolescenza hanno notevole influenza su diverse patologie che possono essere sviluppate nel corso dell’esistenza.

Dato atto che

la Regione Emilia-Romagna, al pari di alcune altre regioni, sviluppa da tempo in modo coerente gli obiettivi del Patto per la Salute e del Piano Nazionale della Prevenzione attraverso un proprio Piano Regionale della Prevenzione;

attualmente il Piano Regionale della Prevenzione dipende esclusivamente dagli accordi tra Stato e Regioni a livello nazionale, mentre non è sviluppata, né in Regione Emilia-Romagna, né in altre Regioni, una normativa organica a sostegno delle politiche di promozione della salute e prevenzione primaria.

Visto

l’approfondito e positivo lavoro di confronto della Commissione IV (Politiche per la salute e Politiche sociali) che ha consentito la messa a punto - dopo una ampia consultazione sociale - di un testo di legge condiviso da diversi gruppi politici dell’Assemblea legislativa;

il positivo riscontro che il progetto di legge in materia di promozione della salute, benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria ha trovato tra le numerose realtà istituzionali e sociali audite in commissione, nonché il parere positivo della Commissione Pari opportunità.

Considerata

la necessità e l’importanza di dare piena e rapida attuazione alle previsioni della nuova legge regionale, anche dando attenzione in fase di definizione della futura Strategia Regionale della Prevenzione e del prossimo Piano regionale a tematiche innovative o di particolare rilievo.

Impegna la Giunta

- a dare rapida e completa attuazione, secondo le modalità previste dalla norma stessa, alla nuova legge regionale recante "Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria”, in particolare operando per la collaborazione di tutti i settori regionali e di tutti i livelli territoriali e del sistema sanitario, nonché per la realizzazione del principio della “Prevenzione in tutte le politiche”;

- a valorizzare la Rete dei soggetti pubblici e privati presenti sul territorio che possono collaborare alla realizzazione delle politiche di prevenzione, alla loro coprogettazione e alla loro valutazione, con particolare attenzione al mondo associativo, della promozione sportiva e del volontariato, nonché a sviluppare la concertazione con le parti sociali nella definizione delle politiche stesse e del Piano Regionale della Prevenzione;

- a proseguire il suo impegno presso gli enti competenti, anche attraverso una possibile intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, per promuovere l’inclusione delle indicazioni e dei contenuti specifici sulla prevenzione del rischio di soffocamento nei corsi di formazione obbligatori per il personale scolastico addetto al primo soccorso, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, al fine di preparare il maggior numero di persone alle tecniche di disostruzione pediatrica, tenendo anche conto delle linee di indirizzo ministeriali;

- a valorizzare i sistemi di dati e i big data disponibili da parte dei diversi soggetti pubblici e privati del territorio al fine di conoscere e valutare le problematiche e le politiche, attuando al tempo stesso un rigoroso controllo sulla applicazione delle normative vigenti in materia di privacy e sul trattamento delle categorie particolari di dati personali (cd. “dati sensibili”) di cui all’articolo 9 del Regolamento (UE) 2016/679, in particolare quelli relativi alla salute dei cittadini e delle cittadine;

- a valorizzare l’attività degli ospedali per la promozione della salute sul territorio, nonché per la prevenzione all'interno della struttura organizzativa delle infezioni di origine assistenziale, secondo i principi della Carta di Ottawa e della Dichiarazione di Budapest;

- a sostenere iniziative con un approccio il più possibile multidisciplinare nella prevenzione del diabete mellito di tipo 2, che mirino alla diffusione tra i cittadini di corretti stili di vita, di opportune pratiche sportive e ad una informazione capillare;

- a dare particolare attenzione agli interventi per la tutela della integrità psico-fìsica dei minori, in particolare nell'ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile, anche promuovendo e sostenendo interventi finalizzati all'uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet;

- a favorire lo sviluppo e il controllo di un corretto rapporto uomo-animale, ai fini della prevenzione in materia di malattie trasmissibili tramite gli alimenti di origine animale, nonché della prevenzione delle malattie trasmissibili dagli animali;

- a porre crescente attenzione allo sviluppo dei servizi in materia di prevenzione e medicina di genere, nonché alla formazione delle professionalità sanitarie rivolte alla prevenzione delle patologie genere-specifiche;

- a proseguire l’investimento attuato sino ad oggi sulla formazione dei formatori e degli operatori socio-sanitari sui temi della promozione della salute, anche attraverso la sperimentazione, il monitoraggio e la valutazione di modalità di intervento innovativo attuate dal Centro di riferimento regionale di Didattica Multimediale per la Promozione della Salute - Luoghi di Prevenzione.

Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 28 novembre 2018

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