n.57 del 03.03.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2636 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare l’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge per la istituzione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia di Coronavirus”. A firma dei Consiglieri: Soncini, Pigoni, Maletti, Zamboni, Taruffi, Zappa-
terra, Rossi, Bondavalli, Rontini, Caliandro, Amico, Daffadà, Mori, Montalti, Pillati, Bulbi, Tarasconi, Mumolo, Sabattini, Marchetti Francesca, Costi, Fabbri

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che:

il 10 gennaio 2020 l’OMS annunciava la presenza di un virus nella città di Wuhan in Cina, la cui diffusione fu così repentina da richiedere misure eccezionali per interrompere la sua diffusione;

il 29 gennaio 2020 venivano ricoverati presso il centro Spallanzani di Roma due turisti cinesi con caso sospetto di SARS Cov-2 successivamente denominato COVID-19, poi confermato;

il 30 gennaio l’OMS dichiarava l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale;

il 21 febbraio 2020 nel lodigiano venivano isolati i primi casi sospetti di COVID-19 i quali non avevano avuto contatti con cittadini cinesi o avevano effettuato viaggi in Cina; mentre nel mondo si moltiplicavano casi di COVID-19 provocando diversi morti in ogni continente;

dal 4 marzo in Italia venivano prese misure senza precedenti per tentare di arginare la diffusione del coronavirus;

Con un DPCM del 9 marzo venivano estese a tutto il territorio nazionale le misure di restrizione per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 ed iniziò quello che nel gergo dei media fu definito “lockdown”;

L’11 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarò lo stato di Pandemia globale;

Il 18 marzo 2020 l’intera nazione visse uno dei più momenti più tragici dall’inizio della pandemia del coronavirus, quando la sera una lunga fila di mezzi dell’Esercito giunse a Bergamo per trasportare le moltissime bare delle persone decedute dal cimitero monumentale agli impianti crematori di altre città.

Premesso inoltre che:

i dati ad oggi in nostro possesso restituiscono la fotografia di una strage: oltre 90 mila morti in Italia e 9814 in Emilia-Romagna, tra cui molti medici, infermieri e operatori sanitari, numeri che rendendo l'Italia l'ottavo paese al mondo e il quarto in Europa per numero di casi totali e complessivamente il sesto paese al mondo e il secondo in Europa per numero di decessi.

Sottolineato che:

in questa fase di emergenza, medici ospedalieri e medici del territorio hanno lavorato e stanno ancora lavorando incessantemente per salvare la vita al maggior numero possibile di persone;

in questi mesi passati in prima linea contro il Sars-Cov-2, medici, infermieri e operatori sociosanitari hanno lavorato con coraggio, tenacia e spirito di abnegazione, mettendo a rischio la loro stessa incolumità.

Evidenziato che:

la drammatica scomparsa, spesso silenziosa e lontana dall’affetto dei propri cari, di decine di migliaia di nostri concittadini, che appartenevano a quella generazione ispirata al valore del bene comune, ha segnato profondamente noi tutti e merita un simbolico atto collettivo di ricordo e di vicinanza alle loro famiglie.

Sottolineato che:

la Camera dei deputati, lo scorso 23 luglio, ha dato il via libera quasi all’unanimità ad un disegno di legge per l'istituzione di una giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di COVID-19, fissata al 18 marzo di ogni anno, al fine di conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale pandemia. Allo scopo, vengono previste e disciplinate iniziative celebrative e informative, anche nelle scuole, nonché di sostegno economico alla ricerca, garantendo adeguati spazi sul tema nell'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale;

vi è piena consapevolezza che l’attuale situazione sanitaria impedisce di promuovere programmi ed iniziative pubbliche, normalmente in presenza, finalizzate al ricordo di quanto avvenuto in questa stagione, ma in attesa dell’approvazione della legge statale, occorre dare un segnale forte di attenzione al tema e di vicinanza alle famiglie delle troppe vittime;

si ritiene altresì doveroso esprimere attraverso la giornata del ricordo delle vittime da Covid-19 un ringraziamento duraturo alle migliaia di persone che si sono impegnate per gestire ed affrontare questa complessa pandemia, a partire naturalmente dai numerosi medici e sanitari che hanno dato la loro vita per curare i loro concittadini.

Tutto ciò premesso e considerato,

Impegna la Giunta Regionale:

a sollecitare, in ogni sede istituzionale opportuna, anche per il tramite della Conferenza Stato-Regioni, l’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge per la istituzione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia di Coronavirus”;

ad invitare le Province e i Comuni emiliano-romagnoli, nelle modalità e forme che riterrà più opportune, a promuovere nell'ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni di volontariato interessate e le Ausl, l'organizzazione di iniziative e manifestazioni in ricordo delle vittime della pandemia;

a fare sì che tali eventi siano anche un modo per ringraziare pubblicamente tutti i medici, infermieri, i ricercatori, gli operatori Sociosanitari, i volontari del soccorso, il personale sanitario e amministrativo di ospedali, CRA, Case di Riposo e Case di Cura;

a cogliere l’occasione per rendere omaggio durante questi eventi a tutti i lavoratori dei servizi essenziali, delle aziende, ai cittadini che hanno garantito la prosecuzione di tutte le attività consentite, oltre alla Protezione Civile, la Polizia Locale, le Forze dell’Ordine, i volontari e le associazioni di volontariato che hanno aiutato portando farmaci e beni di necessità alle persone più fragili confinate a casa.

a concludere al più presto gli approfondimenti sulle possibili forme di riconoscimento economico dell'apporto fornito dal personale operante nelle CRA (Casa-Residenza per Anziani) e nelle strutture socio-sanitarie di natura residenziale.

Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 16 febbraio 2021.

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