n.394 del 30.12.2022 (Parte Seconda)

Approvazione del Piano d'Emergenza Diga (PED) della diga di Santa Maria del Taro (PR)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

VISTI:

- il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” e ss.mm.ii.

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 (G.U. n. 256 del 4/11/2014) “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2015 (G.U. n. 75 del 31/3/2015) “Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE” e ss.mm.ii.;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021 (G.U. n.160 del 6/7/2021) recante “Indirizzi di predisposizione dei piani di Protezione civile”;

- la Legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii., con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, è stato riformato il sistema di governo territoriale a cominciare dalla ridefinizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione e, quindi, anche dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile (artt. 19 e 68), quest’ultima ridenominata “Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile” (d’ora in avanti, per brevità, “Agenzia”);

DATO ATTO CHE:

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014, sopra menzionata, prevede che:

- la Regione, in raccordo con le Prefetture-UTG territorialmente interessate, relativamente alla pianificazione e gestione delle emergenze delle grandi dighe, predisponga e approvi un Piano di emergenza regionale (PED), per contrastare le situazioni di pericolo connesse con la propagazione di un'onda di piena originata da manovre degli organi di scarico (rischio idraulico a valle) ovvero dall'ipotetico collasso dello sbarramento (rischio diga);

- il Documento di protezione civile concorre a costituire il quadro di riferimento per la redazione del Piano di Emergenza Diga (PED) relativo ai territori che possono essere interessati dagli effetti derivanti dalla presenza della stessa;

- i PED sono parte integrante della pianificazione provinciale e, ove predisposta, della pianificazione regionale (articolo 1bis DL 59/2012 convertito in L 100/2012)

- i Comuni, i cui territori possono essere interessati da un’onda di piena originata da manovre degli organi di scarico ovvero dall’ipotetico collasso dello sbarramento, devono prevedere nel proprio Piano di emergenza comunale o intercomunale una sezione dedicata a specifiche misure organizzata per fasi di allertamento ed operative, congrue con quelle dei PED;

PREMESSO che:

- con nota 22335 del 3/11/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informatici e statistici – Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche ha trasmesso al Dipartimento della Protezione Civile la richiesta alla Commissione speciale di protezione civile di comunicare alle protezioni civili regionali di promuovere e coordinare, per i territori di competenza, le attività di competenza regionale di cui al punto 2.4 della predetta Direttiva del P.C.M. dell’8/7/2014;

- con nota 24642 del 2/12/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per le Dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche – Ufficio Tecnico per le dighe di Milano, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. PC/2015/0013502 del 3/12/2015 ha richiesto a quest’ultima di promuovere e coordinare le attività di competenza regionale;

- con nota PC.2017.0047906 del 30/10/2017 l’Agenzia, in seguito al lavoro svolto dal tavolo tecnico di coordinamento per le attività di aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile, ha definito per le dighe di Santa Maria del Taro, di Ozola, di Fontanaluccia, di Ridracoli e di Conca:

- l’Autorità idraulica di riferimento per l’asta fluviale a valle della diga;

- la portata massima transitabile a valle della diga;

- la soglia di attenzione scarico diga e la soglia incrementale;

- l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Parma dell’Agenzia (ex Servizio Area Affluenti Po) con riferimento ai parametri QAmax, Qmin, ΔQ di cui alla Direttiva del P.C.M. del 8/7/2014, con note prot. PC/2017/31260 del 13/7/2017 e prot. PC/2017/44473 del 12/10/2017, ha trasmesso i valori concordati in sede di Tavolo Tecnico;

- con Decreto Prefettizio della Prefettura - U.T.G. di Parma n. 66150 del 20 ottobre 2022 è stato approvato il Documento di Protezione Civile della Diga di Santa Maria del Taro;

- l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione Civile di Parma, in seguito alla suddetta approvazione del Documento di Protezione Civile della diga di Santa Maria del Taro e in attuazione della Direttiva del P.C.M. del 8/7/2014, con nota prot. 31/10/2022.0057584.U del 31/10/2022, ha convocato un incontro per la condivisione di una bozza del Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro con tutti i soggetti interessati;

- contestualmente, in allegato alla suddetta nota di convocazione prot. 31/10/2022.0057584.U del 31/10/2022, l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione Civile Parma, ha trasmesso a tutti i soggetti interessati la bozza del Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro ed i relativi allegati, al fine di consentire a questi ultimi di formulare eventuali osservazioni, proposte di modifica e la validazione dei dati contenuti;

- l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Parma, con nota prot. 10/11/2022.0060195.U del 10/11/2022, ha trasmesso la versione definitiva del Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro, che recepisce le modifiche concordate con i partecipanti all’incontro convocato con la suddetta nota prot. 31/10/2022.0057584.U del 31/10/2022;

- contestualmente, con la medesima nota prot. 10/11/2022.
0060195.U del 10/11/2022, l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione Civile Parma ha chiesto agli Enti e strutture operative interessate la trasmissione di eventuali ulteriori osservazioni entro la data del 18/11/2022, specificando che, in caso non fossero state inviate ulteriori osservazioni entro tale data, si sarebbe considerato il documento come definitivo e si sarebbe proceduto ad avviare l’iter di approvazione;

- entro la data fissata del 18/11/2022 non sono pervenute osservazioni da parte dei soggetti interessati;

- con la stessa nota prot. 10/11/2022.0060195.U del 10/11/2022 l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione civile Parma, ha trasmesso il Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro alla Prefettura – U.T.G. di Parma ai fini del raccordo;

- la Prefettura – U.T.G. di Parmacon nota prot. Uscita n. 72136 del 16/11/2022, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. 16/11/2022.0061343.E del 16/11/2022, ha espresso parere favorevole al Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro ai fini del raccordo;

VALUTATO di poter procedere con l’approvazione del Piano di Emergenza della Diga di Santa Maria del Taro e dei relativi allegati;

RICHIAMATE:

- la Legge Regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavori nella Regione Emilia-Romagna;

- la D.G.R. n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, unitamente alle relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13/10/2017 e PG/2017/779385 del 21/12/2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

– la determinazione dirigenziale n. 700 del 28 febbraio 2018 dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile “Recepimento della deliberazione di Giunta regionale n. 468/2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

– la determinazione dirigenziale 2657 del 1 settembre 2020 dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile “Adozione sistema controlli interni all’Agenzia in attuazione della DGR 468/2017 e della D.D. 700/2018”;

– la D.G.R. n. 2013 del 28 dicembre 2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'IBACN”;

- la determinazione del Direttore dell’Agenzia n. 4359 del 25/11/2021 “Adozione relazione gestionale 2021 sulle attività svolte e piano delle attività per il triennio 2022-2024 dell'agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”;

- la D.G.R. n. 324 del 7 marzo 2022: “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale“;

– la D.G.R. n. 325 del 7 marzo 2022: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale“;

– la D.G.R. 21 marzo 2022, n. 426 “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

– la determinazione del Direttore dell’Agenzia n. 1049 del 25/3/2022 “Riorganizzazione dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a seguito del nuovo modello organizzativo e gestione del personale. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga delle posizioni organizzative”;

– la D.G.R. n. 1615 del 28 settembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune direzioni generali/agenzie della giunta regionale”;

VISTI infine:

– il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016;

– la D.G.R. n. 111 del 31 gennaio 2022: “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del d.l. n. 80/2021;

– la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9/2/2022 che ha approvato la “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

DATO ATTO che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

DATO ATTO dei pareri allegati;

Su proposta del Vicepresidente Assessore alla Transizione Ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi;

delibera

  1. di approvare il Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Santa Maria del Taro, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di trasmettere il testo integrale del presente atto ai soggetti destinatari delle comunicazioni di cui al paragrafo 4.2 dell’allegato Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Santa Maria del Taro;
  3. di autorizzare il Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ad apportare, con proprio provvedimento, le eventuali modifiche ritenute necessarie e/o opportune al contenuto degli Allegati del Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Santa Maria del Taro, dandone idonea e tempestiva diffusione ai soggetti interessati;
  4. di pubblicare integralmente la presente deliberazione, e il relativo Allegato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e di provvedere alle ulteriori pubblicazioni ai sensi dell’art. 7-bis, comma 3 del D.lgs. n. 33/2013.

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