n. 86 del 07.07.2010 periodico (Parte Seconda)

Determinazione delle priorità, dei criteri e delle modalità per l'anno 2010, per la concessione dei contributi previsti all'art. 5 della L.R. 24/03

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Legge regionale 4 dicembre 2003, n. 24 “Disciplina della Polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” ed in particolare il Capo I “Principi generali” e il Capo II “Promozione del sistema integrato di sicurezza”;

richiamato in particolare l’art. 5 della suddetta L.R. 24/2003 “Interventi di rilievo locale”, il quale prevede al comma 1 che “la Regione concede contri­buti ai Comuni, alle Province, alle Comunità Montane, alle Unioni e alle Associazioni intercomunali per la realizzazione di inizia­tive finalizzate agli obiettivi di cui all’art. 2, realizzate anche di concerto con operatori privati. I contri­buti sono concessi per spese di progettazione e di attua­zione, con esclusione delle spese di personale” e al comma 2 che “la Regione concede contributi alle associazioni ed alle organizzazioni di volontariato iscritte ai registri di cui alla L.R. 21 febbraio 2005, n. 12 (Norme per la valorizzazione delle organizzazioni di volontariato. Abrogazione della L.R. 2 settembre 1996, n. 37) che operano a favore delle vittime di reati nel campo della sicurezza e a sostegno della prevenzione dei reati, per la realizzazione di specifiche iniziative. I contributi sono concessi per spese di progettazione e di attuazione, con esclusione delle spese per investimenti”;

considerato che l’art. 5 al comma 3 prevede, tra l’altro, che i contri­buti sopraddetti siano concessi secondo le priorità, i criteri e le modalità stabiliti dalla Giunta regionale, nel rispetto dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2001;

ritenuto, di stabilire con il presente atto le priorità, i criteri e le modalità di concessione dei sopraddetti contributi per l’anno 2010;

viste le proprie deliberazioni n. 1057 del 24/07/2006, n. 1663 del 27/11/2006, n. 1173 del 27/7/2009, n. 2416 del

29/12/2008 e ss.mm.;

dato atto del parere allegato;

su proposta del Vicepresidente – Assessore a “Finanze. Europa. Cooperazione con il sistema delle autonomie. Valorizzazione della montagna. Regolazione dei Servizi Pubblici Locali. Semplificazione e Trasparenza. Politiche per la sicurezza.”, Simonetta Saliera;

a voti unanimi e palesi

delibera:

1) di determinare per l’anno 2010 per la concessione dei contributi previsti all’art. 5, comma 1 (Enti locali) della L.R. 24/2003 le priorità, i criteri e le modalità specificati nell’ Allegato A e di approvare il relativo modulo di presentazione della domanda, parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

2) di determinare per l’anno 2010 per la concessione dei contributi previsti all’art. 5, comma 2 (Associazioni ed organizzazioni di volontariato) della L.R. 24/2003 le priorità, i criteri e le modalità specificati nell’ Allegato B e di approvare il relativo modulo di presentazione della domanda, parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

3) di pubblicare il testo integralmente e gli Allegati A) e B) della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

Allegato A

Priorità, criteri e modalità di concessione dei contributi agli Enti locali (art. 5, comma1, L.R. 24/2003)

1) Destinatari dei contributi

La Regione concede contributi:

Ai Comuni, alle Province, alle Comunità Montane, alle Unioni e alle Associazioni intercomunali (d’ora in avanti denominati più semplicemente Enti>locali) per la realizzazione di inizia&#173;tive finalizzate agli obiettivi di cui all&#8217;art. 2 della Legge regionale 4 dicembre 2003 n. 24, realizzate anche di concerto con operatori privati.<p>

Per le Unioni e le Associazioni intercomunali la condizione per poter accedere ai contributi è che la sicurezza urbana e/o il servizio/funzione di polizia locale siano stati conferiti alla forma associativa con convenzioni sottoscritte entro la data di presentazione delle domande di contributo.

Per le Comunità Montane si precisa che la concessione dei contributi è subordinata alla conclusione di convenzioni fra la Comunità Montana ed i Comuni che ne fanno parte o all’adozione di atti di delega della sicurezza urbana e/o della funzione/servizio di polizia locale da parte di tutti i Comuni, o di quelli appartenenti a una zona della Comunità Montana, entro la data di presentazione delle domande di contributo.

2) Requisiti di ammissibilità

Tutti i progetti dei quali si chiede il finanziamento dovranno contenere:

1) una descrizione dettagliata dello specifico problema di sicurezza che si vuole affrontare, con esclusione della sicurezza stradale. Il problema di sicurezza deve essere descritto in maniera chiara, precisa e puntuale, supportato da fonti di informazione precise quali: dati statistici sul fenomeno, o altri dati raccolti in maniera oggettiva dalla amministrazione stessa, o altra documentazione ritenuta idonea a documentare il problema e la sua gravità;

2) una descrizione dettagliata del progetto, specificando:

a) la tipologia dell’intervento (nel caso di interventi di videosorveglianza, oltre ad una dichiarazione generale di conformità alle disposizioni emanate dal Garante per la privacy, dovranno essere esplicitate: le problematiche specifiche riferite ad un dato territorio per le quali si ritiene indispensabile ricorrere alla videosorveglianza, la competenza dell’Ente su tali problematiche, le modalità di informazione ai cittadini)

b) gli obiettivi specifici del progetto e i risultati che si vogliono ottenere;

c) le modalità organizzative di realizzazione (tempi, fasi, metodologia);

d) i soggetti, pubblici e/o privati eventualmente coin­volti nel progetto;

e) il piano delle risorse finanziare necessarie alla realizzazione del progetto e il preventivo dettagliato di spesa;

f) il sistema di valutazione previsto;

3) l’individuazione del responsabile di progetto (con indicazione degli altri settori eventualmente coinvolti nell’attività di realizzazione effettiva del progetto).

Ogni Ente locale non potrà presentare più di un progetto.

Il progetto può prevedere al suo interno diverse azioni specifiche, purché coordinate e coerenti tra di loro, tutte finalizzate all’intervento sul medesimo problema e al raggiungimento del medesimo obiettivo. Non saranno considerati ammissibili programmi di carattere generale sulla sicurezza urbana.

Le Province che presentino progetti riguardanti spazi pubblici di un determinato territorio comunale o coinvolgano direttamente i cittadini di un dato Comune, dovranno obbligatoriamente chiedere ed allegare assenso formale del Comune competente.

I progetti che prevedono forme di riorganizzazione e di maggiore visibilità delle polizie locali saranno considerati ammissibili solo quando l’obiettivo prioritario del progetto rimane quello dell’intervento su uno specifico problema di sicurezza.

Nel caso di progetti che prevedano la puntuale ripetizione di azioni già sperimentate negli anni precedenti e già ammesse a contributo, il proponente dovrà obbligatoriamente allegare una relazione valutativa che documenti in maniera chiara, completa ed evidente i risultati positivi ottenuti nelle precedenti sperimentazioni e la conseguente necessità di ripetere le azioni intraprese.

Le informazioni di cui ai punti precedenti dovranno essere desumibili dalla scheda di progetto.

3) Termini e modalità di presentazione delle richieste di contributo

Le domande di contributo, redatte in carta libera utilizzando l’apposita modulistica allegata al presente provvedimento e sottoscritte dal legale rappresentante dell’Ente Locale richiedente, dovranno pervenire al Servizio “Politiche per la sicurezza e della polizia locale”, del Gabinetto del Presidente della Giunta, Viale Aldo Moro n. 64 - 40127 Bologna. Viene indi­viduata quale respon­sabile del procedimento di concessione dei contributi, la dott.ssa Orlandi Annalisa del Servizio “Politiche per la sicurezza e della polizia locale”. Le domande dovranno essere presentate entro il termine perentorio del 30 luglio 2010, tramite una delle seguenti modalità:

- consegna a mano alla Segreteria del Servizio suddetto, Viale Aldo Moro n. 64 - 5° piano - Bologna, entro le ore 13,00 del 30/07/2010;

oppure

- invio a mezzo raccomandata postale;>in questo caso fa fede la data del timbro postale di spedizione;<p>

- invio al Servizio tramite posta certificata al seguente indirizzo:cittasicure@postacert.regione.emilia-romagna.it

entro la data del 30/07/2010.

4) Decorrenza e termine delle attività di progetto

Le attività relative ai progetti dovranno avere inizio non oltre tre mesi dalla data di approvazione della delibera di concessione del contributo e dovranno terminare entro i ventiquattro mesi succes­sivi alla stessa data.

In presenza di particolari circostanze, potrà essere richiesta una proroga di ulteriori 6 mesi per la conclusione del progetto. La proroga deve essere richiesta almeno un mese prima della scadenza del termine di conclusione del progetto e verrà concessa con espressa autorizzazione del Dirigente regionale competente.

Entro i sei mesi che seguono la data di conclusione del progetto (tenuto conto anche dell’eventuale proroga), gli Enti Locali dovranno obbligatoriamente presentare la rendicontazione finale descritta al successivo punto 9), comprensiva della valutazione.

Anche per la rendicontazione finale, così come per la conclusione del progetto, in presenza di particolari circostanze, potrà essere richiesta una proroga di ulteriori 6 mesi per la rendicontazione finale del progetto. La proroga deve essere richiesta almeno un mese prima della scadenza del termine di rendicontazione e verrà concessa con espressa autorizzazione del Dirigente regionale competente.

È facoltà del Dirigente regionale competente accogliere richieste di proroga per la conclusione del progetto o per la rendicontazione finale anche in deroga ai termini massimi sopra indicati, nei casi motivati e comprovati di eccezionalità e urgenza non derivanti da inerzia o da volontà dell’Amministrazione procedente.

A partire dal diciottesimo mese successivo alla data di concessione del contributo, la Regione effettuerà sopralluoghi a campione (V. successivo art. 10) per verificare lo stato di attuazione dei progetti.

5) Istruttoria e valutazione dei progetti

Le domande presentate, che dovranno essere complete di tutte le informazioni ed i documenti richiesti, pena l’esclusione, saranno istruite ed esaminate dal Servizio “Politiche per la sicurezza e della polizia locale”. Al termine dell’istruttoria e delle valuta­zioni verranno predisposti gli elenchi dei progetti ammissibili ai contri­buti con l’indicazione dell’importo che si propone di accordare.

6) Criteri di priorità

Ai fini dell’ammissione dei progetti ai contributi, vengono determinate le seguenti priorità:

Gravità e rilevanza del problema di sicurezza nel contesto locale

Verrà data priorità ai progetti che descrivano il problema di sicurezza in maniera chiara, precisa e puntuale e nei quali la descrizione sia supportata da fonti di informazione precise quali: dati statistici sul fenomeno, o altri dati raccolti in maniera oggettiva dalla amministrazione stessa, o altra documentazione ritenuta idonea a documentare il problema e la sua gravità (per esempio sondaggi di opinione, rapporti della polizia municipale, documentazione dei Consigli comunali, ecc.). Non saranno considerati dati utili ai fini della valutazione di questa priorità le notizie tratte da mezzi di informazione. Tale descrizione sarà valutata secondo una scala che va da 0 a 5 punti;

Coerenza delle attività proposte con il problema

Verrà data priorità ai progetti nei quali sia evidente la coerenza fra la descrizione del problema specifico e la tipologia di intervento per il miglioramento delle condi­zioni di sicurezza per cui viene richiesto il contributo. Tale coerenza sarà valutata secondo una scala che va da 0 a 5 punti.

Gravità dei fenomeni criminali nel contesto locale

Verrà data priorità ai progetti proposti da Enti Locali che abbiano un tasso di criminalità superiore alle media regionale, secondo gli ultimi dati disponibili. Tale criterio, che verrà verificato dal Servizio responsabile dell’Istruttoria, comporterà il riconoscimento di un ulteriore punteggio fino a un massimo di 3 punti.

AREE PRIORITARIE

Per l’anno 2010 verrà riconosciuta una priorità specifica a progetti finalizzati a prevenire l’infiltrazione della criminalità di stampo mafioso nei territori locali, e al contrasto non repressivo di tale fenomeno. A titolo esemplificativo, i progetti potranno riguardare, nell’ambito delle competenze riconosciute agli enti locali:

  • iniziative di ricerca, documentazione, comunicazione, informazione e sensibilizzazione delle comunità locali rispetto al fenomeno;
  • specifiche iniziative culturali o formative, in collaborazione o meno con il sistema scolastico;
  • interventi volti alla costruzione e al sostegno di reti per lo scambio di informazioni e per il contrasto al fenomeno tra le istituzioni pubbliche, le associazioni economiche e di categoria, i sindacati, le associazioni di cittadini;
  • interventi volti a valorizzare il ruolo delle polizie locali nella prevenzione e nella conoscenza del fenomeno;
  • il supporto alle vittime di reati di stampo mafioso;
  • gli interventi volti al recupero e alla gestione di beni confiscati.

Ai progetti rientranti in questa area di priorità verranno riconosciuti 4 punti.

Dimensione del Comune

Verrà data priorità ai progetti che vengano presentati da comuni di dimensioni inferiori ai 20.000 abitanti (2 punti) o da comuni tra i 20.000 e i 50.000 (1 punto).

Integrazione interna all’ente locale

Verrà data priorità ai progetti nei quali sia prevista una effettiva integrazione tra settori diversi dell’ amministrazione relativamente ad attività specifiche di realizzazione del progetto. Tale integrazione dovrà essere documentata attraverso lettere allegate. Inoltre in questi casi la relazione conclusiva prevista nella rendicontazione (V. successivo punto 9) dovrà essere condivisa e sottoscritta dai referenti dei diversi settori che hanno partecipato al progetto. Questa priorità potrà essere valutata secondo una scala che va da 0 a 1 punto.

Integrazione esterna all’ente locale

Verrà data priorità ai progetti che prevedano, quando necessaria per la realizzazione del progetto, la collaborazione, con soggetti di natura diversa dal proponente, quali, per esempio, forze dell’ordine, Prefetture, Questure, volontariato (per gli enti locali), ASL, sistema scolastico, ecc. La collaborazione è intesa come attività specifica dei partners. Non si intendono come collaborazioni le semplici adesioni e le prestazioni remunerate rese da eventuali soggetti partecipanti all’attuazione del progetto. Questa priorità potrà essere valutata secondo una scala che va da 0 a 1 punto.

7) Approvazione dei progetti e concessione dei contributi

Sulla base dell’istruttoria e valutazione effettuata come previsto al punto 5), la Giunta regionale provve­derà all’approvazione dei progetti, alla quantificazione e concessione dei contri­buti, nonché alla contestuale assunzione dell’impegno di spesa.

  • I contributi sono concessi in misura non superiore al 50% dell’importo delle spese ritenute ammissibili, per un massimo di € 40.000,00 per le spese correnti e per un massimo di € 80.000,00 per le spese di investimento, con esclusione delle spese di personale.
  • I contributi sono cumulabili con altri contributi concessi dalla Regione o da altri Enti pubblici a qualsiasi titolo per la medesima iniziativa, fino al raggiungimento del limite contributivo complessivo dell’80%.

Per le azioni previste dal presente provvedimento, i contributi potranno essere concessi per interventi iniziati a partire dalla data di esecutività del presente bando (di conseguenza la data di emissione della prima fattura non potrà essere anteriore a tale termine).

Poiché il costo complessivo delle iniziative ammissibili a contributo potrebbe superare la disponibilità di bilancio (nel qual caso la Regione si vedrebbe costretta ad escludere taluni progetti ovvero a ridurre in misura consistente l’entità del proprio contributo) si rende necessario che, nella scheda di progetto gli Enti locali dichiarino l’impegno a realizzare il progetto medesimo anche in caso di riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e venga altresì indicata la percentuale minima al di sotto della quale gli Enti locali, rinunciano all’attuazione dell’iniziativa.

Si rende necessario inoltre individuare sempre nella scheda di progetto l’impegno a realizzare il progetto medesimo anche nel caso venga accordato il cofinanziamento regionale solo per le spese correnti e non per quelle di investimento e viceversa, pena l’esclusione dalla valutazione.

8) Revoca

Il diritto al contributo decade quando l’Ente non avvia il progetto entro tre mesi dalla data di approvazione del progetto stesso e/o non lo conclude entro i ventiquattro mesi successivi alla stessa data (salvo i casi di proroga previsti ) ovvero non presenti entro i termini previsti al secondo capoverso del precedente punto 4) del presente allegato, la documentazione richiesta in fase di rendicontazione del progetto (salvo i casi di proroga previsti).

Infine si potrà procedere alla revoca nel caso in cui il progetto realizzato non sia conforme al progetto presentato e ammesso a finanziamento regionale.

9) Liquidazione ed erogazione dei contributi. Rendicontazione finale

La liquidazione dei contributi è disposta come di seguito indicato:

- un anticipo del 50% da corrispondersi secondo le seguenti modalità:

  • per le spese correnti ad avvenuta esecutività della delibera di riparto e concessione dei contributi;
  • per le spese d’investimento occorre distinguere se si tratta di lavori oppure di acquisti/forniture. Se vi sono entrambe le tipologie di spese di investimento, il progetto dovrà indicare l’ammontare distinto delle voci di spesa previste per i lavori e per gli acquisti/forniture.

Per ottenere la corresponsione dell’anticipo del 50% bisognerà distinguere:

Lavori:

a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrerà la delibera di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei mezzi di copertura finanziaria e il verbale consegna lavori;

b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrerà la delibera di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei mezzi di copertura finanziaria e la comunicazione/dichiarazione di inizio lavori.

Acquisti/forniture:

a) la/e delibera/e di approvazione degli acquisti/forniture indicante i mezzi di copertura finanziaria;

- il saldo del 50% a conclusione dell’intervento e a presentazione: 

  1. dell’attestazione di avvenuta conclusione del progetto, corredata:

- per le spese correnti, dal rendiconto analitico delle spese sostenute;

- per le spese d’investimento bisognerà distinguere se si tratta di lavori o di acquisti/forniture:

Lavori

a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrerà il certificato di regolare esecuzione/collaudo approvato dall’Ente indicante l’ammontare delle spese sostenute;

b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrerà la determina di approvazione relativa al rendiconto della spesa sostenuta o certificato di regolare esecuzione debitamente sottoscritto dal direttore dei lavori, regolarmente approvato.

Acquisti/forniture

a) la determina/provvedimento di avvenuta fornitura/acquisto indicante l’importo della spesa liquidata.

  1. della relazione conclusiva contenente informazioni sulle attività realizzate, i tempi di realizza­zione, il livello di raggiungimento degli obiet­tivi del progetto, in rapporto anche al preindividuato sistema di valutazione.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato da settori diversi dell’Amministrazione, la relazione dovrà essere condivisa e sottoscritta da tutti i partecipanti.

Qualora, in fase di rendicontazione, le spese documen­tate risultassero inferiori a quelle previste nel progetto approvato con la delibera della Giunta regionale, l’ammon­tare del contributo sarà proporzionalmente ridotto.

In caso di varianti al progetto in corso di realizzazione, l’Ente Locale dovrà presentare una breve relazione che evidenzi e motivi le difformità tra il progetto originario e quello in corso di realizzazione; in ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi, l’oggetto dell’intervento e l’impianto complessivo del progetto ammesso originariamente a finanziamento. Il Servizio “Politiche per la sicurezza e della polizia locale” valuterà le variazioni e ne verificherà la loro ammissibilità, dandone tempestiva comunicazione all’Ente locale.

In fase di rendicontazione, tenuto conto anche delle eventuali variazioni del progetto autorizzate, è ammessa la possibilità di apportare all’interno di ogni singola voce di spesa, variazioni in aumento o diminuzione, di importo non superiore al 20% da una voce all’altra e partitamente per ciascuna delle due tipologie di spesa, spesa corrente e spesa di investimento.

10) Verifiche

La Regione, previa comunicazione formale, a partire dal diciottesimo mese successivo alla data di concessione del contributo, si riserva di svolgere sopralluoghi a campione, per verificare lo stato di realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento.

Nella suddetta comunicazione, verrà richiesta la documentazione che si riterrà opportuno visionare per verificare lo sviluppo del progetto e la conformità degli interventi realizzati in relazione al progetto ammesso a contributo.

11) Tutela della privacy

Tutti i dati personali di cui l’Amministrazione regionale venga in possesso in occasione dell’espletamento del procedimento verranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

12) Informazioni

Per le informazioni relative al bando è possibile rivolgersi a:

Regione Emilia-Romagna - Servizio “Politiche per la sicurezza e della polizia locale” - Tel. 051/5273303 (Orlandi Annalisa)– 051/5273568 (Arsani Samanta)– 051/5273148 (Martelli Antonio salvatore) - 051/5273067 (Segreteria del Servizio Politiche per la sicurezza e della polizia locale)

E-mail: aorlandi@regione.emilia-romagna.it

Cittasicure@regione.emilia-romagna.it.

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