n.390 del 12.12.2018 periodico (Parte Seconda)
Oggetto n. 7361 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad inserire Via delle Terre d'Acqua nel novero dei percorsi ciclopedonali promossi dalla Regione Emilia-Romagna e a sostenerlo sul territorio promuovendo un'apposita segnaletica ed eventuali interventi necessari alla messa in sicurezza del tracciato, attivandosi inoltre per stimolare analoghe collaborazioni da parte delle altre Regioni attraversate dall'itinerario di Via delle Terre d'Acqua, affinché tutto il suo tracciato possa presentare condizioni omogenee di visibilità e sicurezza, anche attraverso atti condivisi finalizzati ad acquisire eventuali finanziamenti nazionali ed europei. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Calvano, Bessi, Rontini, Mumolo, Marchetti Francesca, Molinari, Poli, Tarasconi, Sabattini
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
il cosiddetto “turismo slow” - ovvero un particolare approccio dell’offerta turistica che predilige pratiche attente e consapevoli sul versante dell’ecologia, della qualità e dell’autenticità dell’esperienza di viaggio, coniugando questi aspetti con modalità lente di fruizione del territorio - rappresenta un fenomeno in costante crescita in tutto il mondo e in Italia.
Preso atto che
la Regione Emilia–Romagna è da anni impegnata in attività di valorizzazione e promozione di percorsi compatibili con le modalità di fruizione di questo particolare mercato turistico, mettendo in campo investimenti significativi e azioni importanti come ad esempio il progetto sul Turismo Esperienziale dei Cammini e delle Vie di Pellegrinaggio, avviato da APT Servizi nel 2015 in accordo con l’Assessorato al Commercio e Turismo Regionale, o l’accordo firmato nel 2018 con le Regioni Lombardia e Veneto finalizzato al recupero e valorizzare di tracciati e antichi percorsi devozionali;
sul nostro territorio regionale attualmente esistono:
- l’Alta Via dei Parchi, un itinerario che si snoda lungo l'Appennino per circa 500 chilometri in 27 tappe;
- 14 cammini e vie di pellegrinaggio che attraversano l’Emilia-Romagna per oltre 2000 chilometri, interessando circa 100 Comuni e collegando i territori a Roma e a importanti luoghi di fede come Padova e Assisi;
- 10 Ciclovie dei Parchi, percorsi ciclabili che corrono all’interno di nove parchi regionali e di una riserva naturale, dal Piacentino alla Romagna;
- itinerari cicloturistici presso ogni provincia della Regione e ciclovie che consentono il collegamento ciclabile tra città e centri diversi.
Rilevato che
Via delle Terre d’Acqua è il progetto di un percorso ciclopedonale che collegherebbe i paesi di Russi, in provincia di Ravenna, e quello di Saluggia, in provincia di Vercelli, pensato in occasione dei 25 anni del gemellaggio che dal 1995 esiste tra le due città che hanno rispettivamente dato i natali e ospitato per una parte della sua vita Luigi Carlo Farini;
tale percorso è lungo circa 600 km e si articola in 18 tappe, ognuna lunga mediamente 30 km attraverso un paziente intreccio fra parti della Via Francigena, tratti del progetto di pista ciclabile VenTo (da Venezia a Torino) e altri sentieri e strade bianche seguendo, sul nostro territorio regionale, il corso del fiume Po fino alla foce e toccando luoghi di forte interesse paesaggistico ambientale e centri urbani e città dal grande patrimonio artistico-culturale come Piacenza, Ferrara e Ravenna;
il progetto ha ricevuto il patrocinio dell'Ente di gestione delle Aree Protette del Po Torinese, oltre a quello dei due Comuni interessati, della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia di Vercelli, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ravenna.
Ritenuto che
per le caratteristiche sopra descritte, il progetto Via delle Terre d’Acqua possa arricchire in modo coerente e qualificante l’offerta dedicata al “turismo slow”, già oggi presente in Regione, inserendosi in un contesto strutturato e avanzato di promozione del nostro territorio volto in particolare alla fruizione del patrimonio paesaggistico-ambientale e artistico-culturale.
Impegna la Giunta
ad inserire Via delle Terre d’Acqua nel novero dei percorsi ciclopedonali promossi dalla Regione Emilia – Romagna e a sostenerlo sul territorio promuovendo un’apposita segnaletica ed eventuali interventi necessari alla messa in sicurezza del tracciato;
ad attivarsi per stimolare analoghe collaborazioni da parte delle altre Regioni attraversate dall’itinerario di Via delle Terre d’Acqua, affinché tutto il suo tracciato possa presentare condizioni omogenee di visibilità e sicurezza, anche attraverso atti condivisi finalizzati ad acquisire eventuali finanziamenti nazionali ed europei.
Approvata all’unanimità dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta dell’8 novembre 2018.