n.21 del 29.01.2025 periodico (Parte Seconda)

Procedimento di dimensionamento della rete scolastica a.s. 2025/2026. Decreto interministeriale n. 127/2023

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

-   la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”;

-   il D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” ed in particolare gli artt. 138 e 139;

-   la legge 15 luglio 2011, n.111 “Conversione in Legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”;

-   la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”;

Richiamate le leggi regionali:

-   30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

-   30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.;

Vista in particolare la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 210 del 26 giugno 2019 “Indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica per gli aa.ss. 2020/2021 e seguenti ai sensi della L.R. n. 12 del 2003(Delibera di Giunta n.753 del 20 maggio 2019)”;

Richiamati, in particolare:

-   l’art. 1, commi 557, 558, 560 e 561, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, che introduce nuove disposizioni finalizzate all’attuazione della riorganizzazione del sistema scolastico prevista dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui applicazione decorre dall’anno scolastico 2024/2025;

-   il Decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 del Ministero dell’Istruzione e del Merito di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, recante “Criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi aa.ss.2024/2025, 2025/2026, 2026/2027, adottato unilateralmente, senza il raggiungimento dell’Accordo in Conferenza Unificata, non essendo state accolte le richieste, tra l’altro, della Regione Emilia-Romagna, che ha dato parere contrario con altre regioni e l’ANCI;

Visto in particolare il comma 557 dell’art. 1 della legge 29 dicembre 2022, n. 197 ove è stabilito che:

-   al fine di dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni, sono definiti, su base triennale con eventuali aggiornamenti annuali, con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;

-   le Regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di cui alla precedente alinea, provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto;

-   qualora l’adozione dei suddetti piani non avvenga entro il 30 novembre 2023, può essere disposto, in via eccezionale, con deliberazione motivata della Regione, un differimento temporale di durata non superiore a trenta giorni;

-   gli Uffici Scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato;

Visto il Decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia, che quantifica il contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi per l’Emilia-Romagna come segue:

-   a.s. 2024/2025: 519; 

-   a.s. 2025/2026: 517;

-   a.s. 2026/2027: 513;

Richiamato inoltre il Decreto-Legge 30 dicembre 2023, n. 215 “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi - Dimensionamento Rete scolastica a.s. 2024/2025” (GU Serie Generale n.303 del 30/12/2023) ed in particolare l’art. 5 “Proroga di termini in materia di istruzione e merito”, comma 3, che ha disposto che:

-   per il solo anno scolastico 2024/2025 le Regioni provvedono al dimensionamento della rete scolastica, entro e non oltre il 5 gennaio 2024, con le modalità previste dallo stesso comma;

-   fermi restando il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi definiti dal Decreto interministeriale n. 127/2023 – pari per l’Emilia-Romagna a 519 - le Regioni, per il solo anno scolastico 2024/2025, possono attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5% dello stesso contingente - per l’Emilia-Romagna non superiore a 13 - alle quali attribuire solo reggenze;

Dato atto che con la propria deliberazione n. 1/2024, recante “Dimensionamento rete scolastica a.s. 2024/2025 in attuazione di quanto disposto dal decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 Disposizioni urgenti in materia di termini normativi”, al fine di ridurre gli impatti attesi per l’a.s. 2024/2025 dall’applicazione delle disposizioni di cui al Decreto interministeriale n. 127/2023, che avrebbe determinato la riduzione di n. 14 autonomie scolastiche per lo stesso anno, è stata prevista, avvalendosi di quanto disposto dal Decreto-Legge n.215/2023, l’attivazione, per il solo a.s. 2024/2025, di ulteriori n. 13 autonomie, rispetto alle n. 519, alle quali potevano essere attribuite solo reggenze;

Dato atto che, per quanto sopra esposto, l’applicazione delle disposizioni nazionali determina per l’Emilia-Romagna per l’a.s. 2025/2026 un contingente organico di dirigenti scolastici e di direttori dei servizi generali e amministrativi pari a n. 517 e un pari numero di autonomie scolastiche a fronte delle n. 532 autonomie, attribuite in virtù del d.l. 30 dicembre 2023, n. 215, dell’a.s. in corso in deroga al contingente stabilito dal D.I. n. 217/2023;

Dato atto che con propria deliberazione n. 2019 del 28 ottobre 2024, per le motivazioni riportate nello stesso atto, è stato deliberato il differimento temporale di trenta giorni del termine del 30 novembre 2024 entro il quale provvedere al dimensionamento della rete scolastica, nel rispetto del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi come determinato dal Decreto interministeriale n. 127/2023;

Richiamata in particolare la nota del Ministero dell’Istruzione e del merito acquisita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, prot. DAR 11616 del 12 maggio 2023, a riscontro delle richieste di chiarimenti delle Regioni e dell’UPI sullo schema di decreto interministeriale di cui all’articolo 19, comma 5-quater, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;

Visto in particolare che:

-   la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi per ciascun a.s. 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027 è stata effettuata in funzione della stima del numero di studenti per ciascun anno;

-   con riferimento all’a.s. 2024/2025, come si rileva dalla nota del Ministero dell’Istruzione e del merito sopra citata, la determinazione del contingente pari a 519 autonomie per l’Emilia-Romagna è stata effettuata in funzione del numero stimato di studenti, nel rispetto dei valori 900 e 1000 alunni medi per istituzione scolastica, che rappresenta il parametro nazionale utilizzato per la quantificazione dei contingenti regionali, e di un valore stimato di 521.181 studenti per lo stesso a.s. 2024/2025;

-   il numero degli studenti iscritti all’istruzione statale nell’a.s. 2024/2025 nella Regione Emilia-Romagna, pubblicato dall’Ufficio Scolastico regionale, è pari a 531.037 e pertanto superiore di 9.856 rispetto al dato stimato per la determinazione del contingente per lo stesso anno;

Dato atto che:

-   in funzione del numero effettivo di studenti iscritti e nel rispetto del parametro previsto dalla norma nazionale del range 900 – 1000 all’Emilia-Romagna il contingente di autonomie scolastiche dovrebbe essere pari a 532 autonomie e un pari numero di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi;

-   in esito al processo di dimensionamento di cui alla propria deliberazione n. 1 del 2024, avvalendosi delle previsioni del decreto-legge n. 215 del 2023, che ha consentito l’attivazione di un ulteriore numero di autonomie scolastiche sia pure in misura non superiore al 2,5%, la rete scolastica dell’Emilia-Romagna per l’a.s. 2024-2025 è costituita da 532 autonomie scolastiche con un contingente di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi pari a 519, considerato che, in base alle previsioni del decreto-legge richiamato, a 13 autonomie (pari al 2,5% del contingente spettante) il Ministero poteva attribuire solo reggenze e senza un corrispondente incremento delle facoltà assunzionali;

-   a fronte di 532 istituzioni scolastiche statali, e di 519 istituzioni alle quali, in applicazione delle norme nazionali, spetterebbero un dirigente scolastico e un dirigente dei servizi amministrativi, i Dirigenti Scolastici in effettivo servizio nell’a.s. 2024/2025 sono 451, come pubblicato dall’Ufficio Scolastico Regionale;

Dato atto che la legge n. 197/2022 all’art. 1, comma 557, dispone che “i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni, tenendo conto del parametro della popolazione scolastica regionale indicato per la riforma 1.3 prevista dalla missione 4, componente 1, del citato Piano nazionale di ripresa e resilienza …… sono definiti su base triennale con eventuali aggiornamenti annuali”;

Dato atto, inoltre, che il Decreto interministeriale 127/2023:

-   all’art. 1, comma 10, dispone che “I criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni stabiliti con il presente decreto per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 possono essere annualmente oggetto di aggiornamenti”;

-   all’art. 2, comma 1, dispone che “La consistenza complessiva delle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi è definita, per il triennio scolastico 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027, nel rispetto dei criteri di cui al precedente articolo 1, fatti salvi gli eventuali aggiornamenti annuali previsti al comma 10 del medesimo articolo”;

Viste:

-   la nota del Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano al Ministro dell’Istruzione e del merito del 3 luglio 2024 con la quale è stato rappresentato, in riferimento all’attuazione del dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/2025, che le Regioni hanno svolto alcuni approfondimenti a partire dalle informazioni contenute nella nota ministeriale del 12 maggio 2023, volta a condividere le procedure di calcolo adottate per la definizione del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi aa.ss. 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 evidenziando che emergeva, per l’a.s. 2024/2025, un significativo scostamento tra la stima del numero di alunni calcolato sulla base delle proiezioni demografiche e il numero effettivo di iscrizioni registrate e la conseguente richiesta delle Regioni,  al fine di rendere il dimensionamento scolastico quanto più possibile coerente con le reali esigenze di ciascun territorio, di prevedere un aggiornamento, così come stabilito all’art. 1, comma 10, del decreto interministeriale n.127 del 2023;

-   la nota a riscontro del 24/07/2024 dei Capi Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale del Ministero dell’Istruzione e del merito che evidenzia come “al momento non appare motivata, sul piano tecnico, la preoccupazione manifestata nella nota che qui si riscontra. In ogni caso, sarà cura della scrivente Amministrazione monitorare nel corso degli anni l’effettivo andamento della popolazione scolastica e valutare le eventuali misure correttive da adottare, laddove si riterranno necessarie” e che “Alla luce di quanto precede si invitano le Regioni a procedere con gli atti necessari alla pianificazione della rete scolastica per l’a.s. 2025-2026, nei modi e secondo la tempistica scandita dalla normativa vigente”;

-   la nota dell’Assessore regionale dell’Emilia Romagna “Scuola, università, ricerca, agenda digitale” del 1 agosto 2024 al Ministro dell’Istruzione e del Merito con la quale è stato richiesto di verificare le stime di studenti e adeguare il contingente previsto per l’Emilia-Romagna, come previsto anche dal Decreto interministeriale MIM-MEF n. 127 del 30 giugno 2023 che prevede, all’art. 1, comma 10, che “I criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni stabiliti con il presente decreto per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 possono essere annualmente oggetto di aggiornamenti” e in risposta alla quale non è stato dato riscontro;

-   la nota del Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano al Ministro dell’Istruzione e del Merito del 13 dicembre 2024 con la quale, facendo seguito a quanto già evidenziato con nota formale del 3 luglio con la quale le Regioni avevano già espresso forti preoccupazioni per l’attuazione del dimensionamento per l’a.s. 2024/25, sottolinea lo scostamento tra la stima del numero di alunni calcolato sulla base delle proiezioni demografiche e il numero effettivo di iscrizioni registrate per l’a.s. 2024/25, e richiede la previsione di una deroga, anche normativa, rispetto al contingente organico assegnato di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi nonché del numero di autonomie spettanti a ciascuna Regione;

-   la nota del Ministro dell’Istruzione e del Merito al Presidente della Regione Emilia-Romagna in data 17/12/2024 con la quale si invita la Regione ad adempiere nei termini previsti e si specifica che “il ritardo anche di una sola Regione bloccherebbe la formazione dell’organico delle scuole a livello nazionale e di conseguenza comprimerebbe il tempo riservato alle famiglie per la scelta della scuola dei propri figli”;

Dato atto che:

-   le richieste delle Regioni, per il tramite del coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, così come le richieste delle singole regioni, inviate al Ministro competente, riguardo alla necessità di procedere all’aggiornamento del “parametro della popolazione scolastica” sulla cui base sono stati stabiliti i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori nel decreto n. 127, non hanno determinato l’avvio di alcun proficuo confronto tra le istituzioni interessate;

-   la volontà di non avviare alcuna forma di interlocuzione con le regioni sulle questioni più volte rappresentate, a partire dal “parametro della popolazione scolastica” emerge nitidamente dalla nota di riscontro del 24/07/2024 dei Capi Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito laddove si evidenzia come “al momento non appare motivata, sul piano tecnico, la preoccupazione manifestata nella nota che qui si riscontra”, in palese violazione del principio di leale collaborazione, che dovrebbe ispirare ogni attività che vede il coinvolgimento di più attori istituzionali, come nel caso che qui interessa;

-   in questo contesto, la Regione Campania ha proposto ricorso al TAR competente per l’annullamento del silenzio-inadempimento formatosi sull’istanza volta all’aggiornamento e alla revisione dei termini del processo di dimensionamento scolastico, rappresentando una sottostima della popolazione scolastica posta a base del dimensionamento, tale per cui, in caso di aggiornamento, spetterebbe alla Regione Campania un numero maggiore di unità in più del contingente organico assegnato alla Regione in applicazione del Decreto Interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023;

-   il TAR Campania, con Decreto del Presidente n. 2623/2024, pubblicato il 10/12/2024, sul presupposto che i dati presi a riferimento dal Ministero necessitano di aggiornamento, per i motivi indicati nel Decreto medesimo, ha intimato al Ministero il riesame delle istanze della Regione Campania, entro il termine di 10 giorni dalla notifica del provvedimento, con ciò confermando il legittimo fondamento delle richieste delle regioni, inviate anche per il tramite del coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca di dare seguito all’aggiornamento annuale dei dati;

-   il TAR Campania ha ritenuto che “l’art. 19, co. 5-quater, d.l. n. 98/2011, secondo cui i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, sono suscettivi di “eventuali aggiornamenti annuali”, nonché, più in particolare l’art. 1, comma 10, del D.I. n. 127/2023, il quale sancisce che “i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni stabiliti con il presente decreto per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 possono essere annualmente oggetto di aggiornamenti” che “tengono conto del numero degli alunni iscritti nelle Istituzioni scolastiche statali” - come precisa il passo testé riportato della Relazione allo stesso Decreto - costituiscono un plesso normativo che configura il potere ministeriale non in termini di mera facoltà di aggiornamento, bensì di una concreta possibilità di aggiornamento il cui tasso di discrezionalità si misura in stretta dipendenza dal quantum di variazione del fattore determinante l’aggiornamento stesso, vale a dire il numero degli alunni iscritti nelle istituzioni scolastiche (oltre che la densità degli abitanti per chilometro quadrato). Di tal che siffatta discrezionalità si assottiglia, fin quasi a svanire per assumere la sostanza di un potere – dovere, funzionalizzato ai principi informatori dell’attività amministrativa, di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza scolpiti all’art. 1, co.1 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e ai canoni costituzionali di ragionevolezza e buon andamento di cui all’art. 97 Cost. da cui i primi promanano, …omissis …”;

-   dal quadro sopra descritto emergono elementi di forte criticità, strettamente connessi e al contempo necessari per la corretta attuazione del disposto di cui all’art. 19, co. 5-quater, del d.l. n. 98/2011, al fine precipuo di non pregiudicare l’erogazione del servizio scolastici, con particolare riferimento ai territori particolarmente svantaggiati, sulla base di presupposti che dovessero rivelarsi errati;

Richiamati:

-       il Decreto Legislativo n.33/2013 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

-       la determinazione n. 2335 del 09/02/2022 contenente la “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013”;

-       la propria deliberazione n. 2077 del 27/11/2023 ad oggetto “Nomina del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”;

Vista la Legge Regionale n.43/2001 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

Viste, altresì, le proprie deliberazioni:

-       n. 325/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

-       n. 426/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

-       n. 2360/2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti”;

-       n. 2319/2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;

-       n. 157/2024 “Piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione” e s.m.i.;

-       n. 1276/2024 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Consolidamento in vigore dal 1° luglio 2024”;”;

Richiamate inoltre:

-       la propria deliberazione n. 80/2023 “Assunzione della vincitrice della selezione pubblica per il conferimento di incarico dirigenziale, ai sensi dell'art. 18 della L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii., presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese”;

-       la determinazione dirigenziale n.5595/2022 “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022.Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;

-       la determinazione dirigenziale n. 1652/2023 “Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese” con la quale si è proceduto, tra l’altro, al conferimento dell’incarico di Responsabile del Settore “Educazione, istruzione, Formazione, Lavoro”;

Viste:

-       la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 "Il Sistema dei controlli interni della Regione Emilia-Romagna";

-       le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore competente per materia;
 A voti unanimi e palesi
delibera 

per le motivazioni espresse in premessa:

1. di non poter dare attuazione, non sussistendone i presupposti, al disposto di cui al penultimo comma dell’art. 19, co. 5 quater, del d.l. n. 98/2011, convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111, il quale stabilisce che “Le regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di cui al primo periodo, provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto. Con deliberazione motivata della regione può essere determinato un differimento temporale di durata non superiore a trenta giorni. Gli uffici scolastici regionali, sentite le regioni, provvedono alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato” ciò in considerazione della circostanza che, a fronte dell’incremento del numero degli studenti iscritti a far tempo dall’a.s. 2024-2025 a cui era stato possibile ovviare in virtù del disposto del d.l. 30 dicembre 2023, n.215, il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi previsto dal D.I. n. 127/2023 per l’a.s. 2025-2026 in n. 517 unità risulta del tutto inidoneo ad assicurare una adeguata erogazione dei servizi scolastici corrispondente alle esigenze del territorio regionale;

2. di disporre la pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3 del D.lgs. n. 33/2013, secondo quanto previsto nel PIAO 2024-2026 e nella direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal medesimo Decreto;

3. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, sul sito scuola.regione.emilia-romagna.it.

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