n.38 del 15.02.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5768 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea legislativa ad esprimere la più ferma condanna della repressione delle proteste in corso in Iran e a chiedere a tutte le sedi istituzionali competenti di valutare l'adozione di ulteriori sanzioni mirate o più estese verso il regime di Teheran e dei suoi esponenti. A firma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

da 43 anni l’Iran è oppresso da un’autocrazia di stampo teocratico islamista, durante i quali, pur con volti diversi e differenti forme di pressione, il regime ha negato sostanzialmente ogni forma di democrazia, di libertà di espressione, di libero confronto delle idee, impoverendo ulteriormente il paese, incarcerando e uccidendo gli oppositori o anche semplicemente i liberi cittadini, negando i più elementari diritti umani e civili;

l’Iran in questi decenni si è impegnato in sanguinose e lunghe guerre con paesi confinanti, è stato accusato di intrattenere rapporti ambigui e torbidi con organizzazioni terroristiche e di lavorare alla creazione di un proprio arsenale nucleare, lanciandosi, inoltre, in durissime campagne dirette a negare ogni diritto alle persone omosessuali e alle identità queer;

l’Iran ha, inoltre, costantemente negato i diritti delle donne e ha assunto e mantenuto nel tempo scelte profondamente discriminatorie;

oggi sono in corso vaste e coraggiose proteste, dove la popolazione, e in particolari i giovani e le donne scendono in piazza e per le strade sfidando le armi del regime e delle sue milizie;

le proteste hanno cause profonde e direttamente connesse alla volontà di liberarsi dal regime autocratico islamista, ma sono state scatenate dalla brutale uccisione da parte della “polizia morale” del regime degli ayatollah di (…), 22enne curda morta, assassinata dopo l’arresto perché non indossava nel modo corretto l'hijab;

durante le successive proteste sono state uccise altre persone fra le quali molte ragazze, (…), 23 anni, la “giovane dai capelli biondi” uccisa con sei colpi di arma da fuoco al collo, al petto, al viso, divenuta un’icona del desiderio di libertà e di giustizia delle donne e degli uomini in Iran;

è in questo clima che si è anche realizzato l’arresto della giovane travel blogger italiana (…);

l’Iran è stato ed è tuttora destinatario di importanti sanzioni da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, oltre che di altri paesi occidentali, a fronte sia delle pesanti discriminazioni contro i propri cittadini sia della minaccia armata che rappresenta nello scenario internazionale;

le proteste delle donne, dei giovani e di larga parte della popolazione iraniana hanno trovato immediato consenso, appoggio e solidarietà nel mondo, suscitando una vastissima eco fra associazioni, istituzioni, forze politiche.

Ritenuto necessario

dimostrare in modo attivo, convinto, fermo ed immediato il pieno sostegno alle donne, ai giovani, alla popolazione iraniana che sfida le milizie del regime degli ayatollah per reclamare elementari e universali diritti umani e civili.

Impegna se stessa e la Giunta, per quanto di competenza,

ad esprimere la più ferma condanna per la repressione in corso e la richiesta di cessare immediatamente gli attacchi contro le libere, pacifiche e legittime proteste, rilasciando contestualmente le persone arrestate e avviando seri e trasparenti processi contro gli autori di assassinî e violenze;

a richiedere al Governo e al Parlamento italiani, alla Commissione e al Parlamento UE nonché al Consiglio Europeo di valutare l’adozione di ulteriori sanzioni mirate o più estese verso il regime di Teheran i suoi esponenti;

a valutare, anche con gli Enti locali le Amministrazioni dello Stato nel territorio regionale, l’adozione di ogni forma possibile di aiuto e accoglienza per i cittadini iraniani che si vedessero costretti all’espatrio;

a proporre l’adozione di iniziative analoghe alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome, all’AICCRE e al Consiglio Europeo delle Regioni.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 25 gennaio 2023

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