n.57 del 03.03.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2656 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere al Governo e al Parlamento di continuare ad assicurare misure universali e personalizzabili di contrasto della povertà e di inclusione lavorativa e sociale, quali il Reddito di Cittadinanza. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Taruffi, Amico

L’Assemblea Legislativa

premesso che

la pandemia da Covid-19 ha determinato e sta ancora determinando importanti e negativi effetti sull’economia e l’occupazione, mettendo a rischio gli standard di coesione sociale e i livelli di welfare che abbiamo conosciuto, dopo averli costruiti grazie agli sforzi di intere generazioni: standard e livelli caratteristici del nostro Paese e identitari sia dell’Europa sia, in particolare, della nostra regione;

le misure finora adottate a livello nazionale e regionale per il contrasto della povertà e per l’inclusione poggiano sul binomio inscindibile di misure economiche e di politica attiva dl lavoro, quali sostegni al reddito e percorsi per l’inserimento lavorativo e la qualificazione professionale;

tali misure devono essere confermate, rese realmente universali, e disponibili ed efficaci, adeguandole al quadro determinato dalla pandemia da Covid-19, alle specifiche esigenze che si sono prodotte, alle nuove debolezze, in alcuni casi inattese, ed alle nuove opportunità, in parte ancora da rendere concrete;

in questo quadro il lavoro è la principale sfida e poggia anche su investimenti da realizzare nell’ambito del Pnrr;

dato atto

dell’esperienza della Regione Emilia-Romagna maturata attraverso le misure promosse o gestite nell’ambito della legge regionale n. 24 del 2016 “Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito” e della legge regionale n. 17 del 2005. Così come quella maturata attraverso l’applicazione della legge regionale n. 14 del 2015, del Reddito di cittadinanza, dal decreto Legge n. 4 del 2019 e delle ulteriori politiche promosse in collaborazione con gli Enti locali;

richiamato

il ruolo decisivo degli Enti Locali nell’attivazione sociale e di inserimento lavorativo, sviluppati anche attraverso le misure correlate al Reddito di solidarietà regionale. Ruolo inoltre testimoniato dai Progetti Utili alla Collettività di cui al DM 22 ottobre 2019, da realizzarsi nell’ambito dei Patti per il Lavoro e l’Inclusione previsti per il Reddito di Cittadinanza;

l’insieme di servizi e misure attivabili attraverso i Centri per l’Impiego della Regione Emilia-Romagna e la Rete attiva per il Lavoro;

impegna la Giunta regionale

a richiedere al Governo e al Parlamento per quanto di competenza, di continuare ad assicurare misure universali e personalizzabili di contrasto della povertà e di inclusione lavorativa e sociale, come per esempio il Reddito di Cittadinanza e l’esperienza delle politiche regionali di contrasto alla povertà dell’Emilia-Romagna, individuando le misure per rafforzarne l’efficacia anche rispetto al quadro determinato dalla pandemia in corso e andando ad irrobustire le azioni di inserimento lavorativo affinché siano maggiormente accessibili, efficaci e misurabili e aumentando i controlli sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza al fine di prevenire qualsiasi forma di abuso;

a sostenere i Comuni nella progettazione e nella realizzazione dei PUC, anche con specifiche iniziative orientate all’obiettivo integrato della transizione ecologica e a qualificare i servizi dei Centri per l’Impiego e della Rete attiva per il Lavoro al fine di rafforzarne l’azione nell’ambito delle strategie per il contrasto delle diseguaglianze.

Approvata a maggioranza dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 16 febbraio 2021.

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