n. 139 del 14.09.2011 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di completamento della variante generale alla SP 569 "Di Vignola", attivata dalla Provincia di Bologna (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

(omissis)

delibera: 

a) di giudicare ambientalmente compatibile il progetto di completamento della variante generale alla SP 569 “di Vignola”, da via Lunga in Comune di Crespellano alla SP 78 in Comune di Bazzano, e realizzazione varianti alla SP 27 “Valle del Samoggia” e SP 78 “Castelfranco–Monteveglio” presentato dal Servizio Progettazione e Costruzioni Stradali della Provincia di Bologna, escludendolo, pertanto, ai sensi ai sensi dell’art. 10, comma 1 della LR 18 maggio 1999, n. 9 come integrata ai sensi del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, da ulteriore procedura di VIA, subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni: 

  1. il progetto definitivo dovrà rispettare le indicazioni e/o prescrizioni delle Norme Tecniche di Attuazione del PTCP della Provincia di Bologna inerenti le singole zone oggetto di tutela interferite; in particolare dovrà essere acquisito il parere vincolante dell’Autorità di Bacino Reno previsto dall’art. 4.3 del PTCP; 
  2. la realizzazione del progetto è subordinata al rispetto delle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna con lettera prot. n. 2385 Pos. B/2 del 2/3/2010, che costituisce l’Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente delibera; 
  3. l’intersezione tra la variante alla SP 78 e la viabilità ordinaria nei pressi dell’accesso all’area di cava Padulli in comune di Bazzano dovrà essere realizzata secondo la soluzione proposta nelle integrazioni presentate, provvedendo al suo recepimento negli strumenti urbanistici secondo le modalità consentite dalle norme vigenti; 
  4. l’Amministrazione provinciale di Bologna, in sede di progettazione definitiva, dovrà provvedere a definire lo spostamento verso ovest del “braccetto” tra la rotatoria di svincolo del collegamento al nuovo casello autostradale e Via Bargellina; la realizzazione di detta modifica è subordinata al suo recepimento negli strumenti urbanistici secondo le modalità consentite dalle norme vigenti;
  5. il progetto preliminare di inserimento paesaggistico-ambientale dell’opera, presentato in risposta alla richiesta di integrazioni, dovrà essere adeguatamente approfondito e dettagliato nelle successive fasi progettuali; tale elaborato costituirà elemento integrante del progetto in sede di approvazione definitiva e dovrà contenere il programma di manutenzione dei previsti impianti di vegetazione arborea ed arbustiva per almeno tre anni dalla messa a dimora, comprensive dell’eventuale necessario reimpianto delle fallanze nel primo anno; 
  6. in sede di progettazione definitiva, dovrà essere valutata la possibilità di realizzare le opere d’arte dell’asta principale di tipologia ad una corsia per senso di marcia (tipo C1) con i conseguenti necessari adeguamenti planimetrici e strutturali sia dei manufatti che della infrastruttura stradale; con riferimento ai canali di bonifica di competenza del Consorzio della Bonifica Renana interferiti dalle opere in progetto:

a) la lunghezza dei nuovi tombinamenti dovrà essere tale da consentire l’attraversamento dei canali, all’esterno del rilevato stradale da parte dei mezzi consortili adibiti alla manutenzione dei corsi d’acqua, su una carreggiata di larghezza minima di m. 5;

b) a monte ed a valle di ogni tombinamento stradale, per un minimo di m 5, dovrà essere realizzato il rivestimento dell’intera sezione del canale in pietrame calcareo/trachitico, eventualmente saturato nelle fughe con malta cementizia;

c) dovranno essere previste idonee opere provvisionali tali da garantire la continuità di deflusso della portata di piena durante il periodo di attività dei cantieri;

d) prima della realizzazione delle opere dovrà essere acquisita formale concessione dal Consorzio della Bonifica Renana; 

8. per i corsi d’acqua di competenza del Servizio Tecnico Bacino Reno per i quali il Consorzio della Bonifica Renana provvede agli interventi di manutenzione, soluzioni finalizzate a rendere più agevoli le operazioni di manutenzione ordinaria dovranno essere concordate con lo stesso Servizio Tecnico Bacino Reno;

9. per quanto attiene i corsi d’acqua di competenza del Servizio Tecnico Bacino Reno:

- nel rispetto di quanto prescritto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, approvate con DM 14 gennaio 2008, paragrafo 5.1.2.4, per ogni attraversamento dovrà essere realizzato studio idrologico – idraulico, con livello di approfondimento commisurato alla rilevanza dello stesso; per la determinazione della portata di riferimento si dovrà fare riferimento all’altezza di pioggia di tempo di ritorno duecentennale, con durata critica dell’evento piovoso;

- gli attraversamenti dei corsi d’acqua in cui il sedime demaniale (o la distanza fra ciglio e ciglio) è superiore a m. 3, dovranno essere realizzati di preferenza tramite ponti con le spalle poste esternamente all’area demaniale (o ai cigli effettivi) ovvero con soluzioni tecniche concordate col Servizio Tecnico Bacino Reno che non restringano la sezione esistente;

- i profili longitudinali dei corsi d’acqua in corrispondenza degli attraversamenti dovranno essere rilevate lungo la linea di massima profondità del corso d’acqua stesso (c.d. talweg) e vi dovranno essere riportati i profili del fondo, i cigli destro e sinistro, oltre alle eventuali banche e dimensioni principali dell’attraversamento; tali profili dovranno avere una estensione pari ad almeno qualche decina di metri a monte e a valle dell’attraversamento e devono essere quotati;

- dovrà essere realizzato un elaborato specifico con evidenziati i corsi d’acqua ed i relativi attraversamenti;

- si segnala la necessità di intervenire nella sistemazione di un fosso demaniale sito in corrispondenza di via Lunga (ca. progr. 490 del Progetto Preliminare); si tratta di un fosso che viene evidenziato nelle mappe catastali a partire dalla SP 569 (storica), a Ovest della rotatoria di via Lunga; l’attraversamento esistente della SP 569 appare problematico, in quanto tale area è stata segnalata come luogo di frequenti allagamenti: occorrerà verificare il dimensionamento del tombino esistente ed eventualmente adeguarlo;

- dopo l’attraversamento esistente di cui al punto precedente, il tracciato prosegue a cielo aperto fino all’attraversamento della linea ferroviaria Bologna-Vignola, di pertinenza FER; poche decine di metri più avanti il fosso viene nuovamente intubato, presumibilmente sotto il piede dell’esistente rilevato stradale di collegamento fra la “vecchia” e la “nuova” Bazzanese: nell’ambito dei lavori di rifacimento della rotatoria, si dovrà tenere conto di tale fosso, che dovrà essere riportato a cielo aperto, salvo insuperabili problemi tecnici;

- dovrà essere verificata la perimetrazione del bacino contribuente dei rii Carpineta, Crespellano e Cassola, che appaiono sottostimati rispetto a quelle reali;

- per l’attraversamento del torrente Samoggia si dovrà realizzare un piano quotato con individuazione delle curve di livello per un’area sufficientemente estesa, al fine di definire i presidi più adeguati contro l’erosione di sponda che potrebbe essere indotta dalla presenza delle pile (soprattutto di quelle di sinistra);

- per l’attraversamento nord del rio Cassola si dovrà verificare la posizione del tratto posto all’interno della rotatoria, che appare troppo vicino ad una delle pile della rotatoria; si potranno altresì ottimizzare il nuovo tracciato del rio per ridurre l’ampiezza dell’attraversamento;

- per l’attraversamento sud del rio Cassola, si segnala il forte impatto visivo del lungo rilevato che taglia la valle del Cassola, e si evidenzia comunque la necessità di prevedere ulteriori passaggi per la viabilità interpoderale fra nord e sud del rilevato; 

10. entro gg. 180 dalla messa in esercizio dell’opera (o dei singoli tratti), dovrà essere avviata una campagna di monitoraggio strumentale sui livelli di impatto acustico relativi ai ricettori sensibili individuati; tale campagna, effettuata con le modalità (tempi, modi, ricettori sensibili) concordate con ARPA territorialmente competente, dovrà verificare la veridicità delle ipotesi assunte al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi per il rispetto delle normative vigenti; 

b) di dare atto che la realizzazione dell’opera oggetto della presente procedura, è subordinata al recepimento del progetto così come configurato negli elaborati integrativi depositati, eventualmente variato a seguito della modifica richiesta nella prescrizione 4., ed al rilascio da parte delle autorità competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge; 

c) di dare atto che le osservazioni pervenute e le controdeduzioni trasmesse dall’Amministrazione proponente sono sintetizzate nell’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

d) di dare atto che la risposta alle osservazioni scritte pervenute, formulata tenendo conto delle controdeduzioni trasmesse dal Servizio Progettazione e Costruzioni Stradali della Provincia di Bologna, è contenuta nell’Allegato B, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

e) di dare atto che la lettera prot. n. 2385 Pos. B/2 del 2/3/2010 della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna costituisce l’Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

f) di trasmettere la presente delibera al proponente Servizio Progettazione e Costruzioni Stradali della Provincia di Bologna; alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia; alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna; ai Comuni di Bazzano, Crespellano e Zola Predosa; alla Regione Emilia-Romagna – Servizio Viabilità, Navigazione interna e Portualità commerciale; all’Autorità di Bacino del Fiume Po; all’Autorità di Bacino Reno; al Servizio Tecnico Bacino Reno; al Servizio Tecnico Bacini Affluenti del Po; al Consorzio della Bonifica Renana; ad ARPA Distretto Territoriale di Montagna; ad AUSL Dipartimento Sanità Pubblica - Distretto Casalecchio di Reno; 

g) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione; 

h) di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web della Regione Emilia-Romagna.

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