n.73 del 12.03.2014 periodico (Parte Seconda)
Esito della procedura di verifica (screening) per raccordo stradale tra la Cispadana e la SP11 a Fontevivo e Fontanellato (PR) presentato dalla Provincia di Parma (Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i.)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “Raccordo stradale tra la Cispadana e la SP11”, presentato dalla Provincia di Parma da ulteriore procedura di V.I.A. a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:
a. nel quadro delle risorse finanziarie disponibili, dovranno essere successivamente concordate tra l’Amministrazione provinciale di Parma e il Comune di Fontevivo, nei tratti in cui tali percorsi sono previsti dal PSC vigente, le modalità di realizzazione dei percorsi ciclopedonali nel “lotto 0” e nel “lotto 1”, inquadrando possibilmente tali interventi in una rete integrata di percorsi ciclopedonali;
b. relativamente al “lotto 1”, si condividono le soluzioni proposte dall’Amministrazione provinciale di Parma di cui ai punti 8 e 9 delle integrazioni presentate con nota del 9 agosto 2013, acquisita agli atti da questa Regione con prot. n. 54077 del 9 agosto 2013 e se ne prescrive pertanto il recepimento negli elaborati progettuali e la loro realizzazione;
c. relativamente al “lotto 2”, in conformità al PSC vigente, si prescrive la localizzazione della “siepe arbustiva di mitigazione e compensazione” nei seguenti tratti:
1. dalla sezione stradale 62 alla 65 con le stesse caratteristiche della “duna vegetata” prevista nel tratto successivo dalla sezione 65 alla 68;
2. sul lato ovest del torrente Gaiffa dalla rotatoria R2 fino al passaggio della fauna individuato al km 1+492 nel rispetto di quanto prescritto dal Consorzio di bonifica parmense e norme tecniche del PAI e quindi inserendo tale elemento di mitigazione visiva e paesaggistica all’esterno della fascia dei 5 metri lato ovest del Cavo Gaiffa;
d. per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno messe in atto tutte le azioni di mitigazione previste dal progetto ed in particolare quelle di seguito riportate:
1. per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione e dai depositi di materiali sciolti e dalla circolazione dei mezzi di cantiere si ritiene necessario:
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti e delle aree di cantiere non impermeabilizzate, e delle piste non consolidate soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni;
- i depositi di materiale sciolto con scarsa movimentazione andranno protetti mediante copertura con stuoie o teli;
- limitare la velocità massima sulle piste di cantiere a 30 km/h;
- munire le uscite dal cantiere alla rete stradale con impianti di lavaggio per la pulizia delle ruote;
- provvedere alla bagnatura o copertura con teloni degli inerti trasportati con autocarri;
- per le lavorazioni del cantiere mobile da realizzarsi in presenza di ricettori particolarmente esposti andranno predisposti, se necessario, schermi di contenimento in geotessile mascherante color verde;
2. per limitare le emissioni connesse alla realizzazione delle pavimentazioni andranno adottati i seguenti accorgimenti:
- impiego di bitume con basso tasso di emissione d’inquinanti;
- impiego di emulsioni bituminose anziché di soluzioni di bitume;
- riduzione della temperatura di lavorazione mediante scelta di leganti adatti;
3. al fine di minimizzare l’utilizzo di inerti da costruzione e gli impatti derivanti dai trasporti andranno utilizzati sistemi di trattamento a calce e/o cemento dei terreni di scavo;
e. oltre alle misure già citate, durante le fasi di realizzazione dovranno essere rispettate le seguenti ulteriori prescrizioni:
1. le piste di trasporto molto frequentate dovranno essere pavimentate, in particolare in prossimità delle entrate e uscite dai cantieri, nei punti di intersezione con la viabilità ordinaria e nei tratti in prossimità di abitazioni e/o nuclei abitati;
2. al fine di limitare gli impatti dovuti all’attività dei mezzi di cantiere andranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati di tutti gli accorgimenti utili per evitare il rumore e le emissioni in atmosfera;
3. per l’approvvigionamento degli inerti necessari alla realizzazione dell’opera e per lo smaltimento dei rifiuti andranno utilizzati siti regolarmente autorizzati sulla base di quanto disposto dagli specifici strumenti di pianificazione di settore vigenti, privilegiando, a parità di idoneità dei siti, quelli più idonei a minimizzare gli impatti legati al traffico;
4. per il ripristino delle aree di cantiere e delle aree interessate dai lavori di costruzione andrà riutilizzato il terreno vegetale proveniente dall’eventuale scotico, che si avrà cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne la morte biologica;
f. relativamente alla fase di cantierizzazione, si richiede il posizionamento di barriere fonoassorbenti mobili per i recettori esposti ad immissioni elevate di rumore (03, 60, 61, 63, 64, 76, 79, 80, 81, 172, 173, 179, 282);
g. verificare post-operam l’effettiva rumorosità che interessa il recettore identificato col numero 155, edificio residenziale presso cui è previsto un limitato peggioramento del clima acustico per il periodo notturno: se tale peggioramento sarà confermato, dovrà essere valutata l’efficacia di interventi di mitigazione al recettore;
h. per gli approvvigionamenti idrici necessari alle attività di cantiere da effettuarsi mediante prelievi da pozzo o da corpi idrici superficiali dovranno essere ottenute le autorizzazioni necessarie (autorizzazione alla perforazione, concessione di derivazione, ecc.) da parte degli Enti competenti;
i. per lo smaltimento dei reflui derivanti dalle attività di cantiere dovranno essere dettagliati gli eventuali sistemi di depurazione previsti ed acquisite le eventuali relative autorizzazioni allo scarico da parte degli Enti competenti;
j. gli eventuali cantieri fissi dovranno essere dotati di apposita area adibita ad isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti le cui modalità di gestione andranno definite in fase di progettazione definitiva;
k. dovrà essere elaborato un apposito piano di emergenza per sversamenti accidentali di sostanze inquinanti nel suolo e nelle acque, da inviare ad ARPA, Provincia e Comune;
l. nei punti di attraversamento dei corsi d’acqua superficiali dovranno essere messi in opera sistemi antiribaltamento al fine di evitarne la contaminazione accidentale;
m. i manufatti di attraversamento del reticolo idrografico dovranno essere progettati in modo da garantirne la funzionalità come sottopassi faunistici; inoltre, in corrispondenza degli elementi del sistema idrografico di maggiore attrattiva per la fauna andranno installate recinzioni metalliche atte ad evitare l’attraversamento della sede stradale e i conseguenti rischi di collisione;
n. le opere di ripristino vegetazionali dovranno essere realizzate conformemente allo specifico progetto elaborato nell’ambito della documentazione ambientale fornita dal proponente; le opere in questione dovranno in ogni caso consentire la creazione di adeguate fasce laterali di vegetazione caratterizzate da continuità, laddove possibile, e ricchezza biologica su entrambi i lati dell’opera in progetto, conformemente alle previsioni degli strumenti di pianificazione e urbanistici vigenti;
o. per le specie arboree meritevoli di tutela eventualmente interferite dal tracciato in progetto dovranno essere definite in fase di progettazione definitiva gli interventi di salvaguardia e/o di compensazione necessari;
p. alla luce delle caratteristiche del progetto e dei rapporti spaziali con il reticolo idrografico, il progetto dovrà essere sottoposto al preventivo parere del competente Consorzio di Bonifica e Servizio Tecnico di Bacino;
q. per la realizzazione dell’opera in progetto resta l’obbligo di ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.;
2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto;
3) di trasmettere la presente delibera alla Provincia di Parma; ai Comuni di Fontevivo e Fontanellato (PR); all’ARPA sezione provinciale di Parma; all’AUSL di Parma;
4) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale e integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione.