n.174 del 29.05.2020 (Parte Prima)
Oggetto n. 725 - Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 306 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi destinati al sostegno finanziario delle imprese emiliano-romagnole". A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Costi, Zappaterra, Caliandro, Fabbri, Facci
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il settore turistico costituisce un comparto produttivo di primaria importanza nel nostro Paese e, in modo particolare, nella nostra regione, dove ha registrato negli ultimi 5 anni una crescita costante degli arrivi e delle presenze dei turisti, sia stranieri (circa un quarto del totale) sia italiani, passando da 45 a 60 milioni di presenze;
nell’ambito di tale comparto, complessivamente il settore delle vacanze in Appennino, tra stazioni termali, parchi avventura, giornate all’insegna dello sport, turismo lento in natura con i percorsi devozionali e la Via degli Dei, escursioni a piedi, in bici, in barca e a cavallo, degustazioni, lezioni e laboratori negli agriturismi, pesa sul comparto generale del turismo in Emilia-Romagna per un 3,9% con circa 2,4 milioni di presenze, secondo i dati del 2018 dell’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna;
inoltre, secondo i dati dei primi sei mesi del 2019, alberghi, ristoranti e strutture ricettive dell’Appennino emiliano-romagnolo hanno registrato una crescita, rispetto all’anno precedente, del 4,8% degli arrivi e del 9,7% delle presenze con una netta predominanza della clientela italiana, che rappresenta l’86% dei vacanzieri appenninici.
Premesso inoltre che
uno degli effetti economici più immediati della crisi associata al COVID-19 è stato il blocco dei flussi turistici. I primi effetti sono già emersi a febbraio, con il diffondersi dell’epidemia in molti paesi, ma è agli inizi di marzo che si è giunti all’azzeramento dell’attività in corrispondenza dei provvedimenti generalizzati di distanziamento sociale;
in base al DCPM n. 19 del 25 marzo 2020, le strutture ricettive di tipo extra-alberghiero sono state considerate attività non essenziali e, salvo eccezioni, hanno chiuso. Gli esercizi alberghieri hanno potuto, formalmente, continuare a operare, ma nella grande maggioranza dei casi hanno sospeso ogni attività. D’altro canto, al di là dei provvedimenti di blocco, anche altri comparti che trovano alimento nella domanda attivata dai turisti hanno subito e subiranno impatti di rilievo: si tratta della ristorazione, di diverse componenti dei trasporti e, in misura più contenuta, del commercio.
Considerato che
con la legge regionale 23 dicembre 2002, n. 40, la Regione ha inteso promuovere lo sviluppo e la qualificazione del turismo per favorire la crescita competitiva dell'offerta del sistema turistico regionale al fine di migliorarne la qualità, la fruibilità e di potenziare le strutture ed i servizi, nell'ambito di uno sviluppo turistico sostenibile;
al fine di valorizzare le vocazioni turistiche delle diverse aree del territorio della regione, le forme tradizionali di turismo così come quelle più innovative, e di attuare una diversificazione dell'offerta che permetta, in tutte le aree, un prolungamento della stagione turistica, la citata legge regionale incentiva interventi rivolti alla riqualificazione e all'incremento del patrimonio ricettivo, alla realizzazione di strutture ed attrezzature complementari al turismo;
in particolare, con l’art. 8 la Regione incentiva il turismo montano per la valorizzazione e per la salvaguardia dell'equilibrio socioeconomico delle aree appenniniche attraverso un corretto sviluppo della fruizione turistica della montagna nel rispetto dell'ambiente.
Valutato che
il turismo nelle aree montane della nostra regione, pur registrando numeri inferiori rispetto a quello che investe la Riviera o le città d’arte, ha le potenzialità per riprendersi dalla crisi in atto, soprattutto perché attrae fondamentalmente clientela italiana, se le imprese del settore vengono aiutate a superare la grave fase economica;
la fragilità economica dei territori montani della nostra regione si combatte tramite interventi finalizzati a sostenere e incentivare le attività produttive e l’occupazione, anche al fine di contrastare il calo demografico che in questi anni ha interessato tali aree, ed i rischi e le conseguenze negative ad esso connessi.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta regionale
a valorizzare il turismo e ad agevolare la continuità dell’attività delle imprese turistiche, così come definite dalla legge regionale 23 dicembre 2002, n. 40, con misure specifiche a favore di quelle operanti in Appennino e nelle aree interne.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 27 maggio 2020