n.113 del 21.04.2017 (Parte Seconda)
Oggetto n. 4459 - Ordine del giorno n. 4 collegato all’oggetto 3774 Proposta recante: "Proposta all'Assemblea legislativa di decisione sulle osservazioni pervenute e di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020)". A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Marchetti Daniele
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) costituisce lo strumento di pianificazione e programmazione della Regione Emilia-Romagna in materia di qualità dell’aria e contenimento delle emissioni inquinanti in un’ottica di tutela della salute pubblica e dell’ambiente;
a seguito dell’entrata in vigore della Direttiva europea sulla Qualità dell’Aria (Direttiva 2008/50/CE) e del relativo Decreto Legislativo di recepimento (D.Lgs. 155/2010), la Regione Emilia-Romagna ha avviato un percorso di “aggiornamento”, sia dal punto di vista normativo che dei contenuti e degli obiettivi, delle proprie politiche in materia di riduzione dell’inquinamento atmosferico tenendo conto innanzitutto dei principi ambientali definiti in ambito comunitario.
Considerato che
è attivo, dal 2005, un tavolo di lavoro interregionale che coinvolge le Regioni di Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte, al quale si sono poi accodate la Provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano, con l’obiettivo di condividere e promuovere misure omogenee e sistematiche per il risanamento della qualità dell’aria del c.d. “bacino padano”;
l’armonizzazione delle politiche sulla qualità dell’aria delle Regioni rientranti nel “bacino padano” è frutto di una visione comune dettata dalla condizione di appartenenza alla medesima area geografica dove i livelli di inquinamento sono maggiori rispetto ad altre zone del Paese e dove il problema della qualità dell’aria riveste un ruolo di primaria importanza;
a margine del tavolo tecnico svoltosi a Bologna lo scorso 30 gennaio tra il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e gli assessori all'Ambiente di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il Ministro ha sostenuto che "la qualità dell'aria nel bacino padano negli ultimi anni è migliorata, ma la situazione resta critica e dobbiamo fare ancora di più.…";
in tale ottica, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 300milioni di euro per oltre 90 azioni, tra cui 2 milioni di euro “vincolati” per la messa a punto di un eco-bonus che consentirebbe alle piccole attività produttive di sostituire i veicoli commerciali più inquinanti;
tale provvedimento, seppur incentivante, risulterebbe limitativo nei destinatari e nel numero degli interventi perseguibili poiché verrebbero escluse tutte quelle attività la cui sede legale non si trova in quei Comuni in cui sono in vigore i blocchi del traffico e le limitazioni alla circolazione stradale.
Preso atto che
nonostante gli sforzi perseguiti in questi anni dalle Regioni appartenenti al “bacino padano”, l’allerta sui livelli di inquinamento dell’aria resta elevato;
I fondi fino ad oggi stanziati dal Governo e dal Ministero dell’Ambiente si inseriscono in una programmazione di politiche nazionali sulla qualità dell’aria;
è emersa la necessità, condivisa da tutti gli Assessori regionali, di ottenere risorse aggiuntive dedicate specificatamente alle quattro Regioni maggiormente interessate dal problema della qualità dell’aria (Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte) e rientranti nel c.d. “bacino padano”, dal momento che rappresentano quei territori che producono circa il 41% del PIL dell’intero Paese.
Impegna la Giunta regionale
a farsi portavoce presso il Governo e il Ministero dell’Ambiente della necessità di stanziare - con carattere di urgenza - risorse aggiuntive destinate esclusivamente all’implementazione di azioni e strumenti volti al miglioramento della qualità dell’aria nelle quattro Regioni del “bacino padano” maggiormente interessate dal problema dell’inquinamento e delle emissioni in atmosfera (Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte);
a sollecitare politiche “ad hoc” per la tutela della salute e dell’ambiente delle Regioni del c.d. “bacino padano” nei cui territori i livelli di inquinamento sono maggiori rispetto ad altre zone del Paese e dove il problema della qualità dell’aria riveste un ruolo di primaria importanza.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’11 aprile 2017