n.411 del 11.12.2019 periodico (Parte Seconda)

Assegnazione e concessione delle risorse per lo sviluppo e la qualificazione dei Centri per le famiglie esistenti e delle risorse per la natalità, annualità 2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la L.R. 2 marzo 2003, n.2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e successive modifiche;

- la L.R. 28 luglio 2008, n. 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” ed in particolare l’art. 15;

Viste:

- la Delibera dell’Assemblea legislativa n. 120 del 12 luglio 2017 avente oggetto “Piano sociale e sanitario 2017-2019 (proposta della Giunta Regionale in data 15 maggio 2017 n. 643)” che nell’Allegato al punto 3.4 “Il quadro dei servizi individua i Consultori familiari e i Centri per le Famiglie quali importanti presidi per la promozione del benessere delle famiglie e il sostegno alla genitorialità, a partire dalla gravidanza e successivamente nei momenti critici e di evoluzione della vita familiare con l’obiettivo di prevenire o ridurre, attraverso la loro attività integrata, le esperienze di disagio familiare anche laddove vi sia un aumento del rischio di fragilità dei genitori e del nucleo familiare;

- la propria delibera n. 391 del 15/4/2015 “Approvazione Linee Guida regionali per i Centri per le famiglie”;

Considerato che:

- i Centri per le famiglie sono finalizzati:

a) alla promozione del benessere delle famiglie con figli, anche attraverso la diffusione di informazioni utili alla vita quotidiana, al sostegno delle competenze genitoriali, specie in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare e allo sviluppo delle risorse familiari e comunitarie;

b) all’integrazione e al potenziamento dell’attività dei servizi territoriali e specialistici finalizzata alla prevenzione del disagio familiare e infantile e alla tutela dei bambini e dei ragazzi;

c) alla promozione della cultura dell’accoglienza e della solidarietà tra le famiglie;

- per sostenere gli obiettivi definiti, i Centri per le famiglie operano nelle seguenti aree di attività:

  • AREA DELL’INFORMAZIONE, per fornire alle famiglie con figli informazioni e orientamento utili per l’organizzazione della vita quotidiana; informazioni e orientamento sui servizi, sulle risorse e sulle opportunità del territorio e della comunità locale, ivi comprese adozioni e affido;
  • AREA DEL SOSTEGNO ALLE COMPETENZE GENITORIALI, con attivazione di incontri tematici sulla genitorialità e sulle relazioni familiari, gruppi di approfondimento legati alle fasi della vita, consulenze tematiche e counseling genitoriale, mediazione familiare, attività laboratoriali o eventi dedicati a sostenere la relazione adulto-bambino;
  • AREA DELLO SVILUPPO DELLE RISORSE FAMILIARI E COMUNITARIE. In particolare: attivazione di gruppi di famiglie-risorsa e reti di famiglie, promozione di esperienze di scambi e di socializzazione, anche in chiave multiculturale, intergenerazionale e conciliativa dei tempi di vita e di lavoro; promozione del protagonismo e della partecipazione delle famiglie, dei diritti delle giovani generazioni e delle esperienze aggregative;

Richiamata la propria delibera regionale n. 1274 del 29/7/2019 “Recepimento Intesa approvata in sede di conferenza unificata e decreto di riparto concernente l’utilizzo delle risorse stanziate sul fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2019 e destinazione delle risorse” che, tra l’altro, dispone:

- di prendere atto del decreto ministeriale di riparto 31 maggio 2019 del Fondo per le politiche della famiglia, per l’anno 2019, ai sensi dell’art. 1, comma 1252, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 che assegna alla Regione Emilia-Romagna Euro 1.062.000,00;

- di garantire l’impegno, previsto all’art.3 comma 4 del citato decreto, a cofinanziare i progetti e le attività previste all’art. 1, con almeno il 20% della quota delle risorse nazionali assegnate, con proprie risorse, anche attraverso la valorizzazione di risorse umane e beni e servizi;

- di stabilire ai sensi del citato decreto tali risorse saranno destinate:

  • a supportare la gestione e lo sviluppo dei Centri per le Famiglie esistenti e il completamento della copertura territoriale a valere sull'anno 2020;
  • a sostenere lo sviluppo di progettualità specifiche dei Centri per le Famiglie dedicate al sostegno alla natalità;
  • a sostenere lo sviluppo di progettualità specifiche dei Centri per le Famiglie dedicate al sostegno alla genitorialità con particolare riferimento alle famiglie con figli in età adolescenziale;

- di stabilire che con proprio successivo atto si provvederà alla definizione dei criteri di ripartizione delle risorse di cui al precedente punto 2, all’ assegnazione e all’assunzione del relativo impegno di spesa e alle modalità di liquidazione;

Preso atto a tutt’oggi dell’impossibilità di raggiungere la piena copertura aprendo un centro nell’ultimo distretto sprovvisto sul territorio regionale come da comunicazione pervenuta con P.G. n. 708742 del 18/9/2019.

Ritenuto opportuno con il presente provvedimento destinare le risorse pari a euro 1.274.400,00, comprendenti la quota proveniente dal fondo famiglia 2019 per euro 1.062.000,00 e la quota di cofinanziamento regionale per euro 212.400,00, come segue: 

- quanto a euro 950.000,00 alle azioni di consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le Famiglie, specificando che per i soli Centri le cui attività sono state avviate nel 2019 la quota loro assegnata sarà imputata per il 50% sulla annualità 2020 e per il restante 50% sull’annualità 2021, per consentire l’effettiva e completa messa a regime delle attività.

I destinatari di tali risorse sono i Comuni singoli o associati, sede dei Centri per le Famiglie e il riparto è effettuato in base ai criteri sotto riportati:

- Una quota pari al 40% suddivisa in egual misura per ogni centro per le Famiglie;

- Una quota pari al 55% suddivisa in base alla popolazione 0-17 anni residente al 1/1/2019;

- Una quota pari al 5% ripartita tra i Centri per le Famiglie che garantiscono un’operatività sull’intero ambito distrettuale/ottimale. Sono esclusi quei Centri per le Famiglie appartenenti ad un ambito costituito da un unico Comune. Sono invece inclusi quei Centri per le Famiglie che, pur facendo riferimento ad un ambito ottimale costituito da un unico Comune, garantiscono la loro operatività sull’intero ambito distrettuale costituito da più Comuni;

- quanto a euro 324.400,00 ad azioni finalizzate in particolare alla realizzazione di interventi dedicati al sostegno alla natalità e all’implementazione delle seguenti tre aree:

  • Attività informative e di supporto espletate in rete con équipe interdisciplinari rivolti in particolare al periodo prenatale e nei primi mesi di vita del bambino;
  • Prevenzione delle situazioni di fragilità sociale con l’attivazione di interventi domiciliari per mamme in gravidanza e bambini nei primi mesi di vita anche in collaborazione con i servizi sanitari;
  • Attivazione di gruppi e azioni di sostegno tra famiglie per facilitare l’auto mutuo aiuto offrendo un sostegno pratico ed emotivo nella quotidianità per accompagnare i futuri e neogenitori in questi particolari periodi che influenzano lo sviluppo del bambino;

Per tale quota di risorse i destinatari sono i Comuni singoli o associati, sede dei Centri per le Famiglie e di ripartirle in base ai criteri sotto riportati:

- una quota pari al 85% suddivisa in egual misura per ogni Centro per le Famiglie;

- una quota pari al 15% suddivisa in base alla popolazione 0-17 anni, residente al 1/1/2019;

Preso atto dell’impossibilità, per due dei Centri di recente apertura, Unione dei Comuni dell’appennino Bolognese (Come da nota PG/2019/836287) e Distretto di San Lazzaro di Savena (Come da nota PG/2019/837867), di procedere nell’annualità 2020 alla realizzazione di specifici progetti volti al sostegno alla natalità di cui al precedente punto;

Ritenuto per i Centri per le famiglie, di cui al precedente alinea, di non procedere all’assegnazione della quota di risorse destinate alla natalità;

Dato atto che la somma complessiva pari a euro 1.274.400,00 risulta allocata sul bilancio finanziario gestionale 2019-2021, ai seguenti capitoli di spesa:

  • quanto a euro 1.062.000,00 al capitolo U57237 “Assegnazioni agli Enti Locali per l'istituzione e il finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie (L. 8 novembre 2000, n.328; art. 1, commi 1250 e 1251 della Legge 7 dicembre 2006, n.296; artt. 11 e 12, L.R. 14 agosto 1989, n.27, articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14) - mezzi statali”, anno di previsione 2019;
  • quanto a euro 212.400,00 al capitolo U57233 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata all'istituzione ed al finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie previste dagli artt. 11 e 12 della L.R. 14 agosto 1989, n.27 articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14.” anno di previsione 2020;

Ritenuto sulla base di quanto condiviso in sede di riunione 5 novembre 2019 con gli enti, sedi di nuova apertura di Centro per le famiglie, di ripartire in due annualità 2020 e 2021 le risorse destinate alla gestione dei centri, per consentire loro la piena realizzazione delle attività avviate;

Atteso che, con riferimento a quanto previsto, relativamente all’imputazione della spesa, dal comma 1 dell’art.56 del D.lgs n. 118/2011 e ss.mm. e ii. e dal punto 5.2 dell’allegato 4.2 al medesimo decreto, secondo quanto sopra stabilito, la spesa di cui al presente atto è esigibile per Euro 1.198.480,00 nell’anno 2020 e per Euro 75.920,00 nell’anno 2021;

Ritenuto:

  • a seguito dell’istruttoria condotta dal servizio competente per materia, in base ai criteri sopra citati di quantificare, assegnare e concedere ai Comuni e agli Enti capofila elencati nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento le risorse spettanti per gli importi a fianco di ciascuno indicati alle colonne B, E ed F per complessivi Euro 1.274.400,00;
  • sulla base del percorso amministrativo contabile individuato per rendere operativa l’applicazione dei principi e postulati previsti dal D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm. ii, in tema di attivazione del fondo pluriennale vincolato per la quota di euro 1.062.000,00, relativa all’esigibilità della spesa negli anni 2020 e 2021 (colonne C, D, e F del sopracitato allegato 1), di procedere col presente atto all’impegno per complessivi Euro 1.062.000,00 con utilizzo delle risorse finanziarie allocate sul capitolo U57237 del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019, rinviando ad un successivo provvedimento le procedure di registrazione e regolarizzazione contabile ai fini di allocare le risorse negli anni di previsione 2020 e 2021;
  • in relazione alla tipologia di spesa che ricorrano gli elementi di cui al D.Lgs. 118/2011 e ss.mm. e ii. e che gli impegni per complessivi euro 1.274.400,00 possano essere assunti con il presente atto, sui pertinenti capitoli di spesa, come indicato nell'allegato parte integrante del presente provvedimento;

Preso atto che l’attestazione che la procedura dei conseguenti pagamenti che saranno disposti in attuazione del presente atto, è compatibile con le prescrizioni previste all'art. 56, comma 6 del citato D.lgs.118/2011 verrà disposta nelle successive fasi nelle quali si articolerà il processo di spesa per gli anni 2020 e 2021;

Visti:

- il Dlgs 118/2011 e ss.mm.ii. recante "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42" e ss.mm.ii.;

- la L.R. 15 novembre 2001 n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, Abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.24 - Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2019;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.25 - Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (legge di stabilità regionale 2019);

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.26 - Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021;

- la propria deliberazione n. 2301 del 27/12/2018 di “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la Legge regionale 30 luglio 2019, n.13 “ Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la Legge regionale 30 luglio 2019, n. 14 “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la delibera n. 1331 del 29 luglio 2019 “Aggiornamento del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

Richiamati:

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4 del 7 luglio 2011, recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- il D.lgs 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 recante “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021” ed, in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021;

- la propria deliberazione n. 486 del 10/4/2017 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”; 

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

Assegnazione e concessione delle risorse per lo sviluppo e la qualificazione dei centri per le famiglie esistenti e delle risorse per la natalità, annualità 2020.

Assegnazione e concessione delle risorse per lo sviluppo e la qualificazione dei centri per le famiglie esistenti e delle risorse per la natalità, annualità 2020.

Assegnazione e concessione delle risorse per lo sviluppo e la qualificazione dei centri per le famiglie esistenti e delle risorse per la natalità, annualità 2020.

Assegnazione e concessione delle risorse per lo sviluppo e la qualificazione dei centri per le famiglie esistenti e delle risorse per la natalità, annualità 2020.

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 e ss.mm. per quanto applicabile e n. 468 del 10/04/2017;

- n. 193 del 27 febbraio 2015 recante “Contratto di lavoro ai sensi dell'art. 43 L.R. 43/2001 e affidamento dell'incarico di direttore generale "Sanità e politiche sociali e per l’integrazione”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 concernente “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1107 dell'11 luglio 2016 recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 2344 del 21 dicembre 2016 “Completamento della riorganizzazione della Direzione Generale cura della persona, salute e welfare”;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 468/2017 e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della delibera n. 468/2017; 

Visti: 

  • il decreto n. 104 del 28/6/2019 “Nomina del Vicepresidente della Giunta Regionale e contestuale modifica al Decreto del Presidente n. 220/2014 e ss.mm.ii. "Nomina dei componenti della Giunta Regionale e specificazione delle relative competenze”;
  • la determinazione n. 10923 del 19/6/2019 ad oggetto “Conferimento incarico dirigenziale ad interim di Responsabile del Servizio Politiche Sociali e Socio educative”;
  • la determinazione dirigenziale n. 14189 dell’1/8/2019 ad oggetto “Individuazione responsabile di procedimento e attribuzione di deleghe di funzioni dirigenziali alla titolare della posizione organizzativa Q0001151 – sviluppo e qualificazione dei servizi territoriali in ambito sociale”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione, anche potenziale, di conflitto di interessi;

Dato atto dei pareri e del visto di regolarità contabile allegati;

Su proposta del Presidente della Giunta regionale

delibera: 

Per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:

1. di destinare la somma complessiva di euro 1.274.400,00 come segue:

- Quanto a euro 950.000,00 agli Enti indicati nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto per le singole quote specificare nello stesso alla colonna A, per la gestione e il funzionamento dei Centri per le famiglie secondo le indicazioni e le aree di attività previsti dalla DGR 391/2015;

- Quanto a euro 324.400,00 agli Enti indicati nell’allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente atto per le singole quote specificate nello stesso alla colonna F, per progetti ed attività realizzati dai Centri per le famiglie, volti a favorire la natalità, secondo le seguenti linee di azione:

  • attività informative e di supporto espletate in rete con équipe interdisciplinari rivolte in particolare al periodo prenatale e nei primi mesi di vita del bambino;
  • prevenzione delle situazioni di fragilità sociale con l’attivazione di interventi domiciliari per mamme in gravidanza e bambini nei primi mesi di vita anche in collaborazione con i servizi sanitari;
  • attivazione di gruppi e azioni di sostegno tra famiglie per facilitare l’auto mutuo aiuto offrendo un sostegno pratico ed emotivo nella quotidianità per accompagnare i futuri e neogenitori in questi particolari periodi che influenzano lo sviluppo del bambino;

2. di impegnare la somma complessiva di euro 1.274.400,00 come segue:

- quanto a euro 737.600,00 (colonna B allegato 1) registrata al n.8676 di impegno sul Capitolo U57237 “Assegnazioni agli Enti Locali per l'istituzione e il finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie (L. 8 novembre 2000, n.328; art. 1, commi 1250 e 1251 della Legge 7 dicembre 2006, n.296; artt. 11 e 12, L.R. 14 agosto 1989, n.27, articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14) - mezzi statali”, del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con deliberazione n. 2301/2018 e ss.mm. ii.;

- quanto a euro 324.400,00 (colonna F allegato 1)registrata al n.8677 di impegno sul Capitolo U57237 “Assegnazioni agli Enti Locali per l'istituzione e il finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie (L. 8 novembre 2000, n.328; art. 1, commi 1250 e 1251 della Legge 7 dicembre 2006, n.296; artt. 11 e 12, L.R. 14 agosto 1989, n.27, articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14) - mezzi statali”, del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con deliberazione n. 2301/2018 e ss.mm. ii.;

- quanto a euro 212.400,00 (colonna E allegato 1) registrata al n.1444 di impegno al capitolo U57233 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata all'istituzione ed al finanziamento delle attività dei Centri per le famiglie previste dagli artt. 11 e 12 della L.R. 14 agosto 1989, n.27 articoli abrogati; art. 15, L.R. 28 luglio 2008, n.14.” del bilancio finanziario gestionale 2019 2021, anno di previsione 2020;

3. di dare atto che, per le ragioni esposte in premessa, in relazione al percorso amministrativo contabile individuato per rendere operativa l’applicazione dei principi e postulati previsti dal D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm. ii. in tema di attivazione del Fondo pluriennale vincolato per le quote di Euro 661.680,00 ed euro 324.400,00 (capitolo U57237), relative all’esigibilità della spesa nell’anno 2020 e per la quota di Euro 75.920,00 (capitolo 57237) relativa all’esigibilità della spesa nell’anno 2021, con successivo atto si provvederà a porre in essere le opportune procedure di registrazione e regolarizzazione contabile;

4. di dare atto che in attuazione del D.Lgs n. 118/2011 e s.mm.ii, le stringhe concernenti la codificazione della transazione elementare, come definita dal citato decreto sono le seguenti:

Beneficiario: Comuni

Capitolo 57233 - Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U1.04.01.02.003 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102003 - C.I. spesa 3 – Gestione ordinaria 3

Capitolo 57237- Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U1.04.01.02.003 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102003 - C.I. spesa 3 – Gestione ordinaria 3

Beneficiario: Unione di Comuni

Capitolo 57233 - Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U1.04.01.02.005 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102005 - C.I. spesa 3 – Gestione ordinaria 3

Capitolo 57237 - Missione 12 - Programma 05 - Codice economico U1.04.01.02.005 - COFOG 10.4 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102005 - C.I. spesa 3 – Gestione ordinaria 3

5. di stabilire che gli Enti beneficiari dovranno:

- garantire i flussi informativi annuali, per l’attività di monitoraggio, relativi ai dati di attività dei Centri per le famiglie da compilare on line sulla piattaforma SISEPS – Anagrafica Strutture – Questionari Centri per le Famiglie;

- inviare la scheda di progetto per le attività rivolte al sostengo alla natalità (allegato 2) via PEC (segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it) entro il 29 febbraio 2020, pena l’esclusione dal finanziamento;

- garantire l’attività di rendicontazione delle attività rivolte al sostegno alla natalità, secondo le indicazioni che saranno fornite con successiva apposita comunicazione;

6. di prevedere la possibilità di effettuare controlli a campione sulla documentazione originale di spesa relativamente alle attività rivolte al sostegno alla natalità ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 445/2000 e ss.mm.;

7. di dare atto che alla liquidazione e alla relativa richiesta di emissione dei titoli di pagamento provvederà la Titolare della Posizione Organizzativa con delega di funzioni dirigenziali competente ai sensi della D.G.R. n. 2416/2008 e ss.mm., per quanto applicabile, e del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. con propri atti formali come segue:

per la quota di euro 950.000,00 come segue:

- quanto euro 874.080,00 ( quota gestione anno 2020 - composta da euro 661.680,00 + 212.400,00) in un'unica soluzione, nel 2020, previa valutazione da parte del servizio competente della avvenuta presentazione da parte degli enti titolari dei Centri per le famiglie esistenti dei flussi informativi annuali, per l’attività di monitoraggio, relativi ai dati di attività dei Centri per le famiglie;

- quanto euro 75.920,00 (quota gestione anno 2021) in un'unica soluzione, nel 2021, previa valutazione da parte del servizio competente della avvenuta presentazione da parte degli enti titolari dei Centri per le famiglie esistenti dei flussi informativi annuali, per l’attività di monitoraggio, relativi ai dati di attività dei Centri per le famiglie;

Per la quota di euro 324.400,00, (quota natalità anno 2020) in un'unica soluzione, nel 2020, a seguito dell’invio, da parte dei soggetti beneficiari, della scheda di progetto di cui al precedente punto 5;

8. di dare altresì atto che:

- sulla base delle valutazioni effettuate da questo Servizio, le norme di cui all’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 non siano applicabili alle attività oggetto del finanziamento di cui al presente provvedimento, relativo al consolidamento, sviluppo e qualificazione dei Centri per le famiglie;

- per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

9. di dare infine comunicazione del presente provvedimento ai soggetti beneficiari interessati, ad avvenuta esecutività dello stesso, ai sensi di quanto previsto dall’art. 56, c. 7, del D. Lgs. 118/2011.

10. di pubblicare infine la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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