n.7 del 19.01.2022 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento relativo alla verifica di assoggettabilità a VIA (screening) riguardante il progetto di “Coltivazione e sistemazione della Cava I Monti – Variante ” ubicata in località I Monti nel comune di Talamello (RN) – Determinazione n. 82 del 27/11/2021
Il Responsabile dell’Area Tecnica (omissis) determina, per quanto indicato in narrativa:
Di assumere la Relazione Istruttoria proposta dal Responsabile del Procedimento che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina e ne è parte integrante e sostanziale nella quale e stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;
Di escludere, ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 4 e dell’art. 19, comma 8, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., la variante al progetto di coltivazione dell’ambito estrattivo che interessa la porzione orientale del giacimento nella zona denominata “I Monti” del polo estrattivo identificato nel vigente PAE come SMN002-1, presentata dalla ditta E.M.I.R. s.r.l., dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:
- al fine di garantire l’adeguato smaltimento delle acque meteoriche afferenti il sedime estrattivo dovrà essere verificato il corretto dimensionamento ed officiosità idraulica della rete scolante prevista in fase di ripristino morfologico e vegetazionale. Inoltre, allo scopo di limitare fenomeni di erosione incanalata e contenere il trasporto solido, la progettazione, e la successiva realizzazione, del fosso che convoglierà tutta la portata idrica in arrivo dovrà prevedere l’adozione di modalità realizzative che garantiscano nel tempo la funzionalità e l’efficienza dell’opera idraulica quali, ad esempio, briglie trasversali e/o l’intasamento di fondo e rivestimento del fosso con scapolame di pietra, nonché l’adeguato intubamento nel tratto attraversante l’esistente strada di accesso ai siti di cava proveniente dalla località Borgnano;
- lo stoccaggio dei combustibili e dei lubrificanti necessari all’utilizzo e gestione dei mezzi di cava dovrà avvenire in apposite aree opportunamente confinate inoltre, i mezzi utilizzati nelle diverse fasi di lavorazione, dovranno permanere sulle zone di lavoro per il solo periodo del loro impiego ed essere posizionate nelle fasi di inattività entro un’area appositamente predisposta allo scopo isolata dalla rete scolante;
- durante tutto il periodo di coltivazione dovranno essere realizzati fossi di scolo temporanei per lo smaltimento delle acque meteoriche, ad impedire alle stesse di invadere i fronti di scavo, prevedendo zone di calma delle acque per ridurne la velocità e consentire la sedimentazione dei materiali in sospensione;
- il restante strato di suolo vegetale che ricopre il substrato dovrà essere tenuto separato dal cappellaccio ed accantonato a margine delle aree di escavazione, per essere distribuito sull’area di recupero al termine dei lavori di estrazione. Per favorire il mantenimento della microflora e microfauna presente nel terreno i cumuli di suolo dovranno essere realizzati evitando compattamenti eccessivi e processi di asfissia e prevedendone il rivestimento naturale mediante tappeti erbosi, fogliame o semina di coltura da sovescio;
- nella ricostituzione delle strato di suolo, nel caso in cui il terreno vegetale precedentemente asportato ed accantonato non dovesse essere sufficiente, dovrà essere previsto l’apporto di terreno di qualità idonea da siti esterni all’area di cava e/o attuate idonee cure agronomiche per garantire la produttività del terreno al momento del suo ritorno alla destinazione agricola e/o forestale;
- durante tutte le attività di estrazione, lavorazione e trasporto materiale dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia mediante l’impiego delle più idonee attrezzature operanti in conformità alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole attività, al fine di garantire il rispetto dei valori limite assoluti vigenti in prossimità dei ricettori presenti;
- dovranno essere applicate tutte le misure di mitigazione e prevenzione atte al contenimento delle polveri durante la fase di cantiere quali l’impiego di mezzi sottoposti a regolare manutenzione a garanzia dell’efficienza dei motori, il contenimento delle velocità di transito, effettuare le attività di scopertura del giacimento e di movimentazione del cappellaccio in condizioni di assenza di vento e limitarle preferibilmente in periodi particolarmente siccitosi e nelle ore di maggiore insolazione al fine di utilizzare quale misura di mitigazione naturale l’umidità della roccia;
- L’attività estrattiva dovrà prevedere le seguenti azioni e sistemi di controllo che risultano efficienti nella mitigazione del fenomeno della dispersione delle polveri:
- frequenza molto bassa delle volate (ca. 2 volate settimanali);
- assenza si un impianto di lavorazione nel sito estrattivo
- L’attività, per caratteristiche progettuali avverrà in massima parte entro cavi artificiali che limiteranno di conseguenza la diffusione di polveri e rumori
- Vengono adottate misure di mitigazione durante i mesi più caldi consistenti nell’aspersione con acqua delle vie di transito nell’area di cava e nella interruzione delle attività di volata/smarino nei periodi con ventosità maggiore di 3,3 m/s (brezza tesa scala Beaufort) in direzione dei recettori più esposti.
- Perforatore meccanico dotato di sistema di captazione delle polveri che vengono convogliate in apposito filtro.
- Tenuto conto del fatto che i primi recettori che possono essere considerati potenzialmente esposti a fenomeni vibrazionali indotti della fase di realizzazione del nuovo impianto, sono localizzati a distanze dal perimetro dell’area di cantiere dell’ordine di 80 - 100 m (abitazioni di Case Monti), appare quindi necessario dovere verificare, in fase progettuale, che per tali recettori sia scongiurato il rischio del verificarsi di fenomeni di disturbo alle persone o di danno strutturale/estetico, indotto dal brillamento di mine per l’abbattimento del calcare queste, giudicate maggiormente impattanti dal punto di vista delle vibrazioni;
- Il progetto a corredo della richiesta di autorizzazione potrà proporre soluzioni di ricomposizione morfologica dell’area in argomento che contemplino l’innalzamento della quota dello spazio pianeggiante ai piedi del poggiolo su cui insiste la casa de “I Monti” in modo da realizzazione profili di ripristino finale tali da migliorare il raccordo con la morfologia limitrofa in maniera più dolce ed armonica consentendo così una maggiore fruibilità futura del sito;
- Si rammenta che la gestione dei materiali di risulta in ambito di cava è normato dal D. Lgs. n. 117/08 per cui in fase di richiesta di autorizzazione dovrà essere prodotto un piano di gestione specifico che ricomprenda e caratterizzi sia i materiali in sito sia quelli provenienti dall’esterno. I quantitativi di materiali conferiti annualmente da esterno dovranno essere dettagliati nella relazione periodica da trasmettersi al Comune di Talamello nelle modalità riportate al successivo punto “verifica di ottemperanza”;
- Il progetto esecutivo da presentarsi per la successiva richiesta di autorizzazione estrattiva dovrà valutare in maniera più dettagliata il traffico diretto ed indotto al polo estrattivo ed all’impianto di lavorazione del materiale estratto, sito in loc. Dogana di Verucchio. Lo stesso studio dovrà considerare l’apporto del traffico generato dal conferimento dei materiali per le fasi di ritombamento e sistemazione finale morfologica;
Di dare atto che:
- la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 4/2018 dovrà essere trasmessa al Settore Tecnico del Comune di Talamello e dovrà contenere anche la verifica delle eventuali prescrizioni e condizioni ambientali che dovessero emergere nelle successive fasi istruttorie, o contenute nei provvedimenti, nulla osta, pareri ed autorizzazioni propedeutiche all'esercizio dell'attività;
- la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Di ricordare che:
- l'attività è soggetta ad Autorizzazione Unica Ambientale per le matrici rumore ed emissioni in atmosfera, ai sensi del DPR 59/2013 e s.m.i., istanza da presentarsi a seguito del rilascio dell'autorizzazione estrattiva;
- oltre al puntuale rispetto delle prescrizioni sopra riportate, la realizzazione del progetto rimane condizionata ad ogni ulteriore eventuale prescrizione formulata nei successivi procedimenti autorizzativi;
Di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in Euro 500,00 (cinquecento/00) ai sensi dell’articolo 31 della Legge Regionale 20/04/2018, n. 4, importo correttamente versato dal proponente su conto del Comune di Talamello all’avvio del procedimento;
Di dare atto, che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa e non altera gli equilibri di bilancio;
Di trasmettere copia della presente determina al proponente,, alla Provincia di Rimini – Servizio Politiche Territoriali, Lavori Pubblici e Mobilità di sistema, ad ARPA Distrettodi Rimini, all’AUSL Prevenzione sui luoghi di lavoro, al Servizio Tecnico di Bacino Romagna sede di Rimini - Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, alla Regione Emilia-Romagna Servizio Valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale;
Di pubblicare, per estratto, la presente determina nel BURERT e, integralmente, sul sito web del Comune di Talamello;
Di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
Di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; di precisare che entrambi i suddetti termini trovano decorrenza dalla data di pubblicazione nel BURERT del presente provvedimento.
Il Responsabile Ivo Rossi