n.54 del 01.03.2023 periodico (Parte Seconda)
DGR 151/2023, "Presa d'atto della fusione dell'ATC FC06 con l'ATC FC01 e disposizioni conseguenti". Ridenominazione dei distretti ungulati e delle Unità territoriali di gestione dei fasianidi dell'ATC FC01
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
Richiamate:
- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l’art. 18 nel quale vengono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del calendario venatorio per i territori di competenza;
- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e successive modifiche, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;
Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della sopra richiamata Legge Regionale n. 8/1994;
Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE””;
Richiamati in particolare della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come modificata dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016:
- l’art. 3, che attribuisce alla Regione la competenza all'esercizio di funzioni di programmazione e pianificazione ed individua, quali strumenti delle medesime, la Carta regionale delle vocazioni faunistiche del territorio, il Piano faunistico-venatorio regionale ed i piani, i programmi ed i regolamenti di gestione faunistica delle aree protette di cui alla Legge Regionale n. 6/2005;
- l’art. 30, comma 5, il quale prevede che gli ATC, al fine di consentire un prelievo programmato e qualora le presenze faunistiche lo rendano tecnicamente opportuno, possano individuare distretti di gestione della fauna selvatica stanziale da proporre alla Regione per l'approvazione;
Visto il Regolamento Regionale del 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna" e in particolare:
- l’art. 3 il quale dispone, tra l’altro, che i distretti di gestione degli ungulati rappresentano la base minima territoriale di intervento per una razionale organizzazione e localizzazione delle attività gestionali, compresi i prelievi. Per la razionalizzazione dei censimenti e dei prelievi i distretti vengono suddivisi in aree di gestione che tengono conto anche dei diversi istituti faunistici ricadenti all'interno del distretto stesso. Per meglio orientare i prelievi, possono essere individuate ulteriori sub-aree di caccia;
- l'art. 10 il quale dispone al comma 2 che il prelievo del cervo viene ripartito nei distretti e nelle zone di caccia in funzione delle esigenze gestionali;
- l’art. 11 il quale prevede al comma 4 che l'Amministrazione competente approva i piani di prelievo degli ungulati, articolati per distretti ed istituti, verificandone la conformità alle indicazioni contenute nei propri strumenti di pianificazione;
Vista, inoltre, la Carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna, approvata con delibera del Consiglio regionale n. 1036 del 23 novembre 1998 e successivamente aggiornata con deliberazioni dell’Assemblea Legislativa n. 122 del 25 luglio 2007 e n. 103 del 16 gennaio 2013;
Visto, altresì, il “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023” approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 179 del 6 novembre 2018;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 1312 dell’11 settembre 2017 in cui si definisce l’“Unità territoriale di gestione” come declinazione dell’istituto del “Distretto” per la sola gestione delle specie “Starna” e “Pernice rossa” allo scopo di distinguerla da quella degli ungulati;
- n. 1319 dell’11 settembre 2017 con la quale, tra l’altro, sono state istituite le Unità territoriali di gestione per le specie Starna e Pernice rossa ricadenti nei territori degli ATC FO03, FO05 e FO06;
- n. 1464 del 10 settembre 2018 con la quale sono state istituite le Unità territoriali di gestione per la specie Pernice rossa ricadenti nei territori degli ATC FC01 e FC02;
- n. 825 del 31 maggio 2019 con la quale, tra l’altro, sono stati modificati i distretti di gestione degli ungulati ricadenti nei territori degli ATC FC01, FC02 e FC04 rispetto a quelli approvati dalla Provincia di Forlì-Cesena ai sensi dell’art. 3 del R.R. n. 1/2008;
- n. 759 del 16 maggio 2022 con la quale sono state estese alla starna le stesse unità territoriali di gestione degli ATC FC01 e FC02, già approvate per la pernice rossa con la citata deliberazione n. 1464/2018;
Vista, da ultimo, la propria deliberazione n. 151 del 6 febbraio 2023, con cui si è preso atto:
- della volontà degli ATC FC01 e FC06, in quanto espressione delle associazioni rappresentative che ne compongono gli organi direttivi, di far subentrare l’attuale ATC FC01 in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi dell’ATC FC06, senza soluzione di continuità, incorporandone i relativi territori senza variazione della perimetrazione complessiva;
- dello scioglimento della associazione ATC FC06 e della decadenza dei suoi organi;
- della volontà degli ATC FC01 e FC06 di mantenere in carica gli attuali presidente e consiglio dell’ATC FC01, le cui nomine devono intendersi confermate fino alla naturale scadenza dell’originario mandato;
- dell’accorpamento del territorio gestito dall’ATC FC06 a quello dell’ATC FC01, il quale succede e subentra di diritto, senza soluzione di continuità, in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi dell’ATC FC06;
- che la perimetrazione dell’ATC FC01 deriva dalla somma di quelle dei precedenti ATC FC01 e FC06, le cui rispettive perimetrazioni non sono state modificate;
- dell’invariata perimetrazione dei distretti di gestione faunistico-venatoria della fauna selvatica stanziale e degli ungulati, così come approvata nelle citate deliberazioni n. 1319/2017, n. 1464/2018 e n. 825/2019;
Considerato che, per effetto della fusione dell’ATC FC06 con l’ATC FC01, i distretti di gestione degli ungulati e le unità territoriali di gestione delle specie Starna e Pernice rossa, pur mantenendo invariata la perimetrazione, modificano la propria nomenclatura;
Atteso che:
- il Settore Agricoltura, Caccia e Pesca – Ambiti Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, ha comunicato con nota Prot. 1062801.I del 17 ottobre 2022 la denominazione dei distretti di gestione delle specie capriolo, daino e cinghiale del nuovo ATC FC01 come di seguito riportata:
CA SP1 CAPRIOLO
CA A1 CAPRIOLO
CA B1 CAPRIOLO
CA C1 CAPRIOLO
CA D1 CAPRIOLO (ex CA A6 dell’ATC FC06)
CG SP1 CINGHIALE
CG A1 CINGHIALE
CG B1 CINGHIALE
CG C1 CINGHIALE (ex CG A6 dell’ATC FC06)
DA SP1 DAINO
DA A1 DAINO
DA B1 DAINO
DA C1 DAINO
DA D1 DAINO (ex DA A6 dell’ATC FC06)
- il Settore Agricoltura, Caccia e Pesca – Ambiti Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, ha comunicato nella medesima nota la denominazione delle unità territoriali di gestione dei fasianidi del nuovo ATC FC01 come di seguito riportata:
UTG pernice rossa 1
UTG pernice rossa 2
UTG starna e pernice rossa 3 (ex UTG 1 dell’ATC FC06)
Dato atto che la citata deliberazione n. 151/2023 demanda a un atto del Responsabile del Settore Attività Faunistico-Venatorie, Pesca e Acquacoltura la ridenominazione degli stessi;
Ritenuto pertanto di approvare la denominazione dei distretti di gestione delle specie capriolo-daino e cinghiale e delle unità territoriali di gestione dei fasianidi dell’ATC FC01, come risulta nella cartografia riportata negli Allegati 1-2-3, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:
- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
- la deliberazione di Giunta regionale n. 111 del 31 gennaio 2022, recante "Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021";
- la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato avente ad oggetto "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";
Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 324 del 7 marzo 2022 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale";
- n. 325 del 7 marzo 2022 "Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale";
- n. 2360 del 27/12/2022, recante “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della giunta regionale e soppressione dell'agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti;
Richiamate, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della citata deliberazione n. 468/2017;
Viste, inoltre:
- la deliberazione della Giunta regionale n. 426 del 21 marzo 2022, recante "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";
- la determinazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca n. 5643 del 25 marzo 2022, ad oggetto "Riassetto organizzativo della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 325/2022";
- la determinazione dirigenziale del Responsabile del Settore Attività Faunistico venatorie e Sviluppo della Pesca n. 6274 del 4 aprile 2022 recante “Ulteriore proroga delle deleghe di funzioni dirigenziali alle titolari delle Posizioni Organizzative codice Q0001495 "Pianificazione faunistica e osservatorio per la gestione della fauna selvatica" e codice Q0001496 "Programmazione e gestione degli interventi comunitari nel settore della pesca e dell’acquacoltura";
- la determinazione dirigenziale del Responsabile del Settore Attività Faunistico venatorie e Sviluppo della Pesca n. 19319 del 12 ottobre 2022 recante “Nomina dei Responsabili di procedimento in carico al Settore Attività Faunistico - Venatorie e Sviluppo della Pesca ai sensi degli artt. 5 e ss. della L.241/1990 e ss.mm., dell’art. 5 del D.Lgs 165/2001 e ss.mm. e degli artt. 11 e ss.mm. della L.R. 32/1990.”;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;
determina
1) di approvare la denominazione dei distretti di gestione degli ungulati (capriolo, daino e cinghiale) e delle unità territoriali di gestione dei fasianidi dell’ATC FC01, come risulta nella cartografia riportata negli Allegati 1-2-3, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte in narrativa;
3) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.
Il Responsabile del Settore
Vittorio Elio Manduca