n.30 del 15.02.2012 periodico (Parte Seconda)

Approvazione candidature per l'erogazione dell'assegno di servizio di carattere conciliativo rivolto alle famiglie dell'Emilia-Romagna per la frequenza ai nidi d'infanzia. Anno educativo 2012-2013

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la propria deliberazione n. 1427 del 10/10/2011 con la quale è stato approvato l’Avviso per la presentazione di candidature per l’erogazione dell’assegno di servizio di carattere conciliativo rivolto alle famiglie dell’Emilia-Romagna per la frequenza ai nidi d’infanzia dell’anno educativo 2012/2013, pubblicata nel BURERT n. 158 del 26/10/2011;

Dato atto che, in base a quanto previsto dall’Avviso, i soggetti che hanno presentato la candidatura sono gli Enti referenti per l’ambito distrettuale ai sensi della L.R. 2/03 e del Piano sociale e sanitario regionale 2008/2010 (Comuni capofila o forme associative costituite ai sensi della L.R. 11/01 e successive modifiche);

Evidenziato che l’ Avviso:

  • stabilisce le procedure di ammissibilità e validazione delle candidature, ed in particolare prevede che siano oggetto di validazione soltanto le candidature presentate dagli Enti referenti che superino positivamente l’istruttoria di ammissibilità;
  • stabilisce le condizioni di finanziamento dell’operazione e le modalità di erogazione dell’assegno di servizio di carattere conciliativo;
  • prevede che gli Enti beneficiari contribuiscano con una quota percentuale non inferiore al 25% del costo complessivo del progetto;
  • prevede che le operazioni di validazione delle candidature siano effettuate da un Nucleo di validazione composto da rappresentanti delle Direzioni generali “Cultura Formazione Lavoro” e “Sanità e Politiche sociali” da nominarsi con successivo atto del Direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro;

Rilevato infine che la disponibilità finanziaria complessiva a carico del Fondo sociale europeo (FSE) 2007-2013 viene fissata dall’Avviso in Euro 3.000.000,00;

Considerato che sono pervenute alla Regione da parte degli Enti referenti per le politiche distrettuali entro il termine di scadenza previsto dall’Avviso, n. 23 candidature, e che tutte sono risultate ammissibili in base all’ istruttoria svolta dal Servizio Lavoro;

Vista la determinazione del Direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro n. 15234 del 22/11/2011 di nomina del Nucleo di validazione previsto dalla DGR 1427/11;

Evidenziato che il Nucleo si è riunito nella giornata del 20/12/2011 e ha validato, sulla base dei criteri contenuti dall’Avviso, tutte le candidature e ha rassegnato il verbale dei propri lavori, acquisito agli atti del Servizio Lavoro, a disposizione per la consultazione di chiunque ne abbia diritto;

Dato atto che il numero totale degli assegni di servizio di carattere conciliativo richiesti dagli Enti referenti che risulta dalle candidature validate dal Nucleo comporta un finanziamento a carico del FSE pari a Euro 3.188.304,00 superiore quindi alla disponibilità prevista di Euro 3.000.000,00;

Considerata la rilevanza che l’intervento riveste ai fini di aiutare le famiglie a conciliare le esigenze lavorative con le esigenze di cura dei figli e nello stesso tempo di facilitare l’accesso dei bambini al di sotto dei tre anni ai servizi educativi, e considerata altresì la possibilità di risorse FSE, che consente di destinare all’erogazione degli assegni di servizio di carattere conciliativo ulteriori risorse per Euro 188.304,00;

Valutato perciò di accogliere le richieste di finanziamento degli Enti referenti nella loro totalità; 

Ritenuto quindi di approvare l’elenco delle candidature di cui all’allegato parte integrante della presente deliberazione, costituito da n. 23 candidature, per ciascuna delle quali è indicato il numero previsto dei destinatari degli assegni di servizio di carattere conciliativo, il numero totale degli assegni richiesti e il costo complessivo del progetto, risultante dal finanziamento FSE richiesto e dal contributo comunale non inferiore al 25% del costo complessivo;

Precisato che il numero totale degli assegni di servizio di carattere conciliativo richiesti è dato dal numero dei destinatari degli assegni rapportato ai mesi dell’anno scolastico, in quanto ogni assegno viene assegnato ad una famiglia beneficiaria che ne fruisce per ciascun mese di apertura del nido frequentato dal proprio figlio/figlia;

Dato atto che con determinazione 1985/11 è stato approvato il Disciplinare informativo per la gestione e il controllo dell’erogazione degli assegni di servizio di carattere conciliativo;

Viste le leggi regionali:

  • 40/01 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”;
  • 43/01 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm;
  • la L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e del Bilancio pluriennale 2012-2014”, che è pubblicata sul B.U.R. Telematico nn. 192, 192.1 e 192.2, del 22 dicembre 2011;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

  • 1057/06 “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;
  • 1663/06 “Modifiche all’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;
  • 2416/08 ”Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;
  • 1377/10 “Revisione dell’assetto organizzativo di alcune Direzioni generali” così come rettificata dalla delibera 1950/10;
  • 2060/10 “Rinnovo incarichi a Direttori generali della Giunta in scadenza al 31/12/2010”;
  • 1222/11 “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2011)”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore regionale competente per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di dare atto che in attuazione della propria deliberazione 1427/11 sono pervenute n. 23 candidature da parte degli Enti referenti per l’ambito distrettuale ai sensi della L.R. 2/03 e del Piano sociale e sanitario regionale 2008/2010 (Comuni capofila o forme associative costituite ai sensi della L.R. 11/01 e successive modifiche);

2. di dare altresì atto che tutte le candidature presentate dagli Enti referenti sono risultate valide a seguito dell’attività svolta dal Nucleo di validazione così come in premessa specificato;

3. di approvare l’elenco delle candidature validate contenute nell’allegato parte integrante del presente atto, che per ciascuna riporta il numero dei destinatari degli assegni di servizio di carattere conciliativo che l’Ente prevede di assegnare, il numero totale degli assegni richiesti e il costo complessivo del progetto, risultante dal finanziamento FSE richiesto e dal contributo comunale non inferiore al 25% del costo complessivo;

4. di dare atto che l’ammontare complessivo dei finanziamenti a carico del FSE 2007-2013 richiesti dagli Enti referenti ammonta a Euro 3.188.304,00;

5. di definire, per la copertura della spesa per l’erogazione degli assegni di servizio di carattere conciliativo per l’anno 2012/2013, tenuto conto di quanto specificato in premessa, una disponibilità finanziaria di Euro 3.188.304,00 a carico del FSE;

6. di stabilire che gli Enti referenti per l’ambito distrettuale di cui al presente provvedimento dovranno:

  • garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità così come previsto dalla D.G.R. 105/10 “Revisione alle Disposizioni in merito alla programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 140 del 11/2/2008 e aggiornamento degli standard formativi di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 265 del 14/2/2005” e successiva modifica;
  • garantire adeguata e tempestiva informazione dell’iniziativa a tutte le famiglie potenzialmente interessate, residenti nel proprio territorio, attraverso la pubblicazione di un apposito bando proprio o emanato da ogni singolo Comune facente capo al distretto. Gli Enti o i singoli Comuni provvederanno ad espletare le procedure di ammissione e di selezione delle domande di assegni di servizio di carattere conciliativo inoltrate dalle famiglie, coerentemente con quanto indicato nel “Formulario per la presentazione delle candidature”, e a definire, secondo i principi di trasparenza, equità e parità di trattamento, una graduatoria dei destinatari degli assegni, mantenendo invariata la percentuale di contribuzione comunale dichiarata in sede di presentazione della candidatura, così come riportata nella tabella allegata alla presente deliberazione;
  • trasmettere le suddette graduatorie al Servizio Lavoro della Regione Emilia-Romagna;
  • garantire il monitoraggio sulla permanenza delle condizioni che danno diritto all’assegnazione assegni di servizio di carattere conciliativo, come previsto al punto D) - Allegato 1) della citata D.G.R. 1427/11, nonché la disponibilità di accesso ai documenti che attestano tale diritto da parte del Servizio regionale “Gestione e controllo delle attività realizzate nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro”;
  • mantenere un costante monitoraggio finanziario e qualitativo dell’iniziativa secondo la normativa e gli standard regionali vigenti affinché, fra l’altro, la percentuale di contribuzione comunale che risulterà dalla rendicontazione rimanga invariata rispetto la percentuale risultante dalla graduatoria dei destinatari degli assegni di servizio di carattere conciliativo;
  • seguire, ai fini dell’erogazione degli assegni di servizio di carattere conciliativo, le procedure gestionali e di controllo, nonché attuare gli obblighi ed i compiti previsti dal Disciplinare informativo approvato con la succitata determinazione 1985/11, e tenere altresì conto delle eventuali modifiche ad esso apportate che saranno opportunamente loro comunicate;

7. di stabilire che il Responsabile del Servizio “Lavoro” prenderà atto con propria determinazione delle graduatorie dei destinatari degli assegni di servizio di carattere conciliativo trasmesse dagli Enti referenti e definirà in tale determinazione, sulla base delle risultanze delle suddette graduatorie, il numero effettivo degli assegni richiesti da ciascun Ente e il corrispondente costo effettivo del progetto, risultante dal finanziamento FSE e dal contributo comunale;

8. di dare atto che il Responsabile del Servizio “Gestione e controllo delle attività realizzate nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro”, a seguito della presa d’atto di cui al punto precedente, provvederà con proprie determinazioni, ai sensi di quanto stabilito nell’Allegato punto F) dell’allegato della D.G.R. 1503/10, e di quanto ulteriormente esplicitato nel succitato Disciplinare:

  • all’impegno delle risorse finanziarie a carico dell’ FSE a copertura degli importi definiti per ciascun Ente referente dalla determinazione di cui al precedente punto 7) e alla relativa liquidazione con le seguenti modalità:
    • una prima tranche, pari al 60% dell’importo definito per ciascun Ente referente, dietro presentazione al Servizio “Gestione e controllo delle attività realizzate nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro” della richiesta di anticipo;
    • una seconda tranche, a titolo di saldo e fino ad un massimo del 40% dell’importo definito per ciascun Ente, dietro presentazione, a conclusione dell’anno scolastico 2012/2013, di idonea documentazione di spesa e di una relazione sull’attività;

9. di stabilire che il beneficiario dell’ assegno di servizio di carattere conciliativo ne avrà diritto solo nel caso mantenga i requisiti previsti e vi sia un’effettiva fruizione del servizio nido nei mesi di riferimento per l’anno scolastico 2012/2013. Il Servizio “Gestione e controllo delle attività realizzate nell’ambito delle politiche della formazione e del lavoro” non riconoscerà il finanziamento qualora non vi sia stata un’effettiva fruizione del servizio da parte del beneficiario, o qualora decadano le condizioni che danno diritto all’assegnazione dell’assegno;

10. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel BURERT.

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