n.256 del 22.07.2020 periodico (Parte Seconda)
Integrazione per le Unioni avviate del PRT 2020 di cui alla delibera di Giunta regionale n. 250/2020 (L.R. n. 21/2012)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la L.R. 21 dicembre 2012 n. 21, recante “Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza” e in particolare gli artt.22 e segg. in materia di incentivazione delle Unioni di Comuni;
- il Programma di riordino territoriale (di seguito PRT) 2018-2020, approvato con propria deliberazione n. 1179/2018 in attuazione della L.R. n. 21/2012 (artt. 22 e segg.), che disciplina criteri e modalità per la concessione dei contributi annuali alle Unioni di comuni a sostegno delle gestioni associate e che è stato aggiornato, per l’annualità 2020, con la deliberazione n. 250/2020 avente ad oggetto “Proroga termine scadenza e aggiornamento PRT 2018-2020 per l'annualità 2020 (L.R. n. 21/2012)“;
Tenuto conto che:
- le Unioni avviate, al fine dell’accesso ai contributi del PRT 2018-2020, hanno sottoscritto con la Regione un accordo per lo sviluppo delle gestioni associate da attuarsi attraverso apposito piano di sviluppo triennale che doveva giungere a compimento quest’anno;
- il PRT 2018-2020 ha posto in capo a questa categoria di Unioni obiettivi molto sfidanti nell’arco dei tre anni, se si considerano le condizioni di partenza di queste Unioni;
- si tratta di Unioni che, per ragioni territoriali e/o per carenze finanziarie, organizzative o professionali oppure per problemi di coesione e integrazione, sono più in difficoltà nella gestione ordinaria e, a maggior ragione, nel dover affrontare situazioni imprevedibili e straordinarie;
- l’eccezionale emergenza causata dall’epidemia di Coronavirus, che ha messo sotto pressione le Unioni e i loro Comuni, impegnati negli ultimi mesi in via prioritaria e pressoché esclusiva a fronteggiare la crisi, che ha messo ancor più in difficoltà le Unioni avviate;
Dato atto:
- del costante monitoraggio che il Servizio competente ha svolto sull’andamento dell’attuazione dei piani di sviluppo delle Unioni avviate;
- che il monitoraggio ha recentemente evidenziato in diverse Unioni avviate difficoltà insuperabili a raggiungere, nei tempi previsti, gli obiettivi prefissati per l’acceso ai contributi, collegate al forte rallentamento dell’attività ordinaria a causa dell’emergenza COVID-19, ed in particolare di quella degli organi di governo, soprattutto dei consigli comunali. Nonostante l’affiancamento ed il supporto tecnico fornito alle Unioni dal Servizio competente e la proroga di due mesi del termine di scadenza del bando (D.G.R. n. 250/2020), alcune Unioni hanno fatto presente il rischio concreto di non poter accedere alle risorse PRT 2020, non riuscendo a rispettare gli accordi sottoscritti con la Regione e a raggiungere gli obiettivi concordati, con inevitabili conseguenze sui bilanci e nella prestazione dei servizi, in caso di esclusione;
- che gli accordi sottoscritti tra Unioni avviate e Regione prevedono all’art.3 che “la Regione, qualora ravvisi la presenza di ostacoli di qualsiasi natura, comuni a più forme associative, che impediscono o rallentano il processo di crescita dell’associazionismo, si impegna a raccogliere, ricercare e promuovere soluzioni che rientrino nell’ambito di competenza della Regione”;
- che nei numerosi incontri, collegiali o individuali, con le Unioni avviate tenuti dall’Assessore competente in cui sono state evidenziate le difficoltà di cui sopra, è stata infine proposta e concordata la soluzione indicata di seguito, per consentire anche alle Unioni avviate più in difficoltà di non rischiare il tracollo, senza tuttavia penalizzare nella tempistica della concessione dei contributi le altre Unioni, allo scopo di far crescere l’intero sistema delle Unioni, secondo i principi ispiratori delle norme regionali in materia di associazionismo:
- conferma per tutte le Unioni, comprese quelle avviate, della scadenza del bando al 30 giugno;
- conferma dei requisiti e degli obiettivi per le Unioni avviate già stabiliti dal PRT 2020 (D.G.R. n. 250/2020) e sulla base di questi, calcolo dei contributi relativi;
- possibilità per le Unioni avviate di accedere ai contributi 2020 anche qualora in possesso almeno dei requisiti del PRT 2019 (anche maggiori o migliorati), a condizione però che entro il 31 ottobre 2020 tali Unioni raggiungano tutti gli obiettivi previsti dal PRT 2020;
- calcolo dei contributi 2020 sulla base degli effettivi requisiti posseduti al 30 giugno 2020 e concessione di tali contributi insieme a quelli per le Unioni in sviluppo e mature (ossia entro settembre 2020);
- effettuazione della liquidazione dei contributi concessi solamente previa verifica della condizione del raggiungimento degli obiettivi;
- revoca integrale dei contributi concessi alle Unioni avviate, in forza alla deroga di cui sopra, qualora esse non raggiungano entro la data del 31 ottobre gli obiettivi prefissati, previo supplemento di istruttoria, da effettuarsi entro il 10 novembre 2020, relativo ad un’integrazione della domanda di contributo ed ai connessi allegati (scheda o schede funzione necessarie) che attestino, da parte del Presidente dell’Unione, l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi 2020, che dovrà pervenire all’indirizzo PEC sistautloc@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 31 ottobre;
- i controlli a campione delle domande delle Unioni avviate dovranno tenere conto, se del caso, anche delle integrazioni di cui al punto precedente;
Ritenuto altresì di disporre che le risorse che dovessero rendersi disponibili per effetto di eventuali revoche di contributi saranno ripartite tra le altre Unioni avviate in proporzione a quelle già concesse (escluse le eventuali quote di cui al cap.11 del PRT che saranno ripartite tra le Unioni montane) e saranno oggetto di separata concessione integrativa entro il corrente anno;
Richiamate:
- la L.R. 15 novembre 2001 n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;
- la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 37, comma 4;
Richiamati altresì:
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- il D.Lgs. n. 118/2011 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di Bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n.42” e ss.mm.ii.”;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii;
- n. 1059 del 3 luglio 2018 recante “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle direzioni generali, agenzie e istituti e nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del responsabile della protezione dei dati (DPO)”;
- n. 83 del 21 gennaio 2020 avente ad oggetto “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” e, in particolare, l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 e 21 dicembre 2017 PG/2017/0779385 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Acquisito il parere favorevole del CAL nella seduta del 22 giugno 2020;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Paolo Calvano;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di integrare la propria deliberazione n. 250/2020 “Proroga termine scadenza e aggiornamento PRT 2018-2020 per l'annualità 2020 (L.R. n. 21/2012)“, con le seguenti disposizioni destinate alle sole Unioni avviate, per l’annualità 2020:
a) di confermare la scadenza del bando, di cui alla deliberazione sopra indicata, al 30 giugno 2020;
b) di confermare per le Unioni avviate, per l’accesso ai contributi, i requisiti e gli obiettivi già stabiliti dal PRT 2020 e sulla base di questi effettuare il calcolo dei contributi spettanti;
c) di stabilire tuttavia la possibilità per le Unioni avviate di accedere ai contributi 2020 anche qualora in possesso al momento della domanda di almeno i requisiti del PRT 2019, a condizione che entro il 31 ottobre 2020 tali Unioni raggiungano tutti gli obiettivi previsti dal PRT 2020; le Unioni interessate specificano nella domanda di contributo di avvalersi di questa possibilità;
d) di calcolare l’entità dei contributi 2020 da riconoscere alle Unioni avviate sulla base degli effettivi requisiti posseduti al momento della presentazione delle domande e di procedere alla concessione di tali contributi insieme a quelli per le Unioni in sviluppo e mature (ossia entro settembre 2020);
e) di disporre che la liquidazione dei contributi concessi alle Unioni avviate che accedono ai contributi 2020 in base alla deroga di cui alla lett. c) resti sospesa in attesa della verifica di cui alla lett. f);
f) di disporre che il Dirigente competente proceda alla revoca integrale dei contributi concessi alle Unioni avviate in forza alla deroga di cui sopra di cui ai punti c) ed e)qualora esse non raggiungano, entro la data del 31 ottobre 2020, gli obiettivi prefissati, previo supplemento di istruttoria, da effettuarsi entro il 10 novembre 2020, relativo ad un’integrazione della domanda di contributo ed ai connessi allegati (scheda o schede funzione necessarie) che attestino, da parte del Presidente dell’Unione, l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi 2020, integrazione che dovrà pervenire all’indirizzo PEC sistautloc@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 31 ottobre 2020;
g) di disporre che i controlli a campione (di cui al cap.7 del PRT) delle domande di contributo delle Unioni avviate dovranno tenere conto anche delle eventuali integrazioni di cui al punto precedente;
2) di disporre che le risorse che dovessero rendersi disponibili per effetto di eventuali revoche di contributi alle Unioni avviate, ai sensi del punto 1) lett. f) saranno ripartite tra le altre Unioni avviate in proporzione a quelle già concesse in conto annualità 2020 (escluse le quote di cui al cap. 11 del PRT che saranno ripartite tra le Unioni montane) e saranno oggetto di una separata e integrativa determinazione dirigenziale di concessione da adottarsi entro il corrente anno;
3) di provvedere agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 26 commi 1 e 2, del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii. e alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano Triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del medesimo Decreto legislativo;
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.