n.384 del 26.11.2019 (Parte Seconda)

Atto di coordinamento tecnico "Strategia per la qualità urbana ed ecologica-ambientale e valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale del Piano Urbanistico Generale" (Articolo 49, L.R. n. 24/2017)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Legge Regionale 21 dicembre 2017 n. 24 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio” che dispone:

- all’art. 18, comma 8 che, con apposito atto di coordinamento tecnico, la Giunta regionale individua i contenuti del documento di Valsat e della dichiarazione di sintesi, in conformità per gli aspetti ambientali all'allegato VI del decreto legislativo n. 152 del 2006, e detta inoltre disposizioni per semplificare e uniformare gli indicatori e le modalità di monitoraggio dei piani;

 - all’art. 34, comma 2 che la Giunta regionale, con apposito atto di coordinamento tecnico può stabilire criteri uniformi per la definizione dei contenuti della Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale;

 - all’art. 49 che, allo scopo di semplificare e uniformare l'applicazione della legge e di assicurare l'esercizio coordinato ed omogeneo delle attività di pianificazione territoriale e urbanistica, la Regione adotta atti di coordinamento tecnico con cui, in particolare, (comma 2, lettera b) specifica le caratteristiche generali dei principali elaborati ed atti disciplinati dalla stessa legge, tra cui il documento di Valsat, il quadro conoscitivo, la tavola dei vincoli, i contenuti essenziali e gli elaborati costitutivi dei piani;

 Considerato che:

- per la definizione della proposta di tale atto di coordinamento tecnico hanno collaborato le strutture della Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente e in particolare il Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio e il Servizio Valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale;

 - la proposta dell’atto di coordinamento tecnico è stata successivamente sottoposta al “Tavolo di monitoraggio per l’applicazione della legge regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, al quale partecipano rappresentanze degli Enti territoriali, designate dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), nonché degli Ordini e Collegi professionali e delle associazioni economiche, sindacali e ambientali, a norma della nostra deliberazione n. 954 del 25.06.2018;

 Considerato in particolare che nella definizione di tale proposta di coordinamento tecnico si è ritenuto opportuno stabilire:

- la Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale (Strategia) quale luogo di individuazione delle linee di sviluppo entro cui si attueranno gli interventi, in coerenza sia con il quadro conoscitivo e le politiche ambientali, sia con le politiche di sviluppo socio-economico e riferimento per le trasformazioni future, sia pubbliche sia private, della città e del territorio;

- le scelte e strumenti per la rigenerazione e trasformazione del sistema insediativo esistente necessari in particolare a ri-pensare la città costruita a partire da quella pubblica, quale contenuto fondante della Strategia;

- i nuovi caratteri e requisiti della Strategia diventano in particolare quelli della resilienza, cioè della capacità di adattamento dell’organismo urbano alle sfide ambientali e sociali e di reazione positiva anche alle emergenze traumatiche, dello studio del metabolismo urbano, finalizzato a creare o rafforzare circuiti virtuosi nell’impiego delle risorse e nella crescita del benessere (economia circolare), della trasformabilità dei tessuti urbani, per renderli partecipi di un nuovo disegno in cui la dimensione sociale degli spazi pubblici e privati rappresenti la linea guida per generare una condizione di qualità della vita e di sostenibilità delle scelte;

- la necessità di intersettorialità e integrazione di competenze disciplinari, tecniche e amministrative, nella formazione e gestione del Piano e quindi il superamento di una logica di settore;

- i processi di trasformazione guidati dalla Strategia dovranno evolvere nel tempo con la flessibilità necessaria, verificando man mano la rispondenza delle azioni e dei progetti alle indicazioni della Strategia stessa e allo stesso tempo valutando nel dettaglio la coerenza degli esiti rispetto agli obiettivi, e gli eventuali scostamenti dal quadro conoscitivo diagnostico di partenza e dallo scenario di Piano;

- la Valsat quale componente attiva del processo di Piano concepita come sistema di supporto alle decisioni che assume una funzione propositiva per perseguire in maniera integrata gli obiettivi di sostenibilità ambientale e territoriale e non si limita alla valutazione delle singole componenti ambientali evidenziando le coerenze interne ed esterne degli strumenti e valutando gli effetti attesi sul sistema ambientale, territoriale, economico, sociale e sulla salute umana;

- che il principio di competenza, in base al quale il PUG si deve limitare a disciplinare esclusivamente le tematiche e gli oggetti che gli sono attribuiti dalla legge urbanistica, in conformità alla legislazione statale e regionale vigente, in coerenza strategica con gli altri livelli di pianificazione, comporta che il Piano non trasferisca “a cascata” le disposizioni dei piani sovraordinati, ma che la Strategia nasca da una visione coordinata che definisca, entro i rispettivi ambiti di competenza istituzionale, un sistema integrato di scelte coerenti, costruite a partire dalla condivisione delle analisi conoscitive diagnostiche, e declinate alle diverse scale territoriali nel rispetto dei compiti dei rispettivi Enti;

- il criterio della coerenza - sia all’interno del Piano (tra quadro conoscitivo diagnostico, obiettivi, scenario di piano, Strategia del PUG), sia nelle politiche e relazioni funzionali e spaziali con gli altri livelli di pianificazione - si applica in tutte le fasi del processo di formazione e attuazione del Piano fino al livello attuativo delle politiche e delle azioni, negli accordi operativi e negli altri strumenti attuativi;

- il Piano come sintesi di politiche orientate ad un unico sistema di obiettivi richiede una diretta partecipazione di tutti i soggetti sociali ed economici nella fase della sua formazione. Si supera la logica dei pareri espressi a posteriori e si passa ad un rapporto dialettico e collaborativo tra tutti i soggetti in grado di fornire contribuiti propositivi nelle varie fasi di formazione del Piano;

 Considerato, pertanto, che si è ritenuto opportuno, data la necessaria e forte integrazione tra Strategia e Valsat e la volontà di superare la separazione fra processo di formazione del Piano e valutazione dello stesso, elaborare un unico Atto di coordinamento in attuazione sia dell’art.18, comma 8 sia dell’art. 34, comma 2;

Richiamate le seguenti ulteriori fonti normative:

- Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;

- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

Viste le proprie deliberazioni:

 - n. 2170 del 21 dicembre 2015 “Direttiva per svolgimento di funzioni in materia di VAS, VIA, AIA ed AUA in attuazione della LR n. 13 del 2015;

 - n. 954 del 25 giugno 2018 “Composizione e modalità di funzionamento dei Comitati urbanistici e istituzione del Tavolo di monitoraggio dell’attuazione della legge, ai sensi degli articoli 47 e 77 della nuova legge urbanistica regionale (LR 24/2017)”;

Ritenuto per quanto sopra riportato di procedere, ai sensi degli articoli 18, comma 8, 34, comma 2, e 49 della L.R. n. 24/2017, all’approvazione dell’Atto di coordinamento tecnico “Strategia per la qualità urbana ed ecologica-ambientale e valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale del Piano Urbanistico Generale”;

Ritenuto in particolare che:

- l’Atto di coordinamento si propone come atto di indirizzo e contributo metodologico alla formazione dei nuovi piani urbanistici comunali;

- i Comuni diano applicazione agli indirizzi dell’Atto di coordinamento tecnico in sede di predisposizione del PUG e di attuazione delle relative previsioni;

Dato atto che sulla proposta del citato atto allegato, condivisa nell’ambito del “Tavolo di monitoraggio per l’applicazione della legge regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, di cui alla nostra deliberazione n. 954 del 25/6/2018, si è espresso con parere favorevole il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), a norma dell’art. 49, comma 3, della L.R. n. 24/2017, e dell’art. 6 della L.R. n. 13/2009, nella seduta del 13 novembre 2019, prot. PG/2019/0848493 del 15/11/2019;

Richiamate le proprie deliberazioni sulle competenze delle strutture organizzative, l’esercizio delle funzioni dirigenziali, le misure per la trasparenza e la prevenzione della corruzione e il sistema dei controlli interni:

 - n. 2416 del 29/12/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali” e successive modifiche, per quanto applicabile;

- n. 56 del 25/1/2016 recante “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n.43/2001”;

- n. 270 del 29/2/2016 recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015”;

- n. 622 del 28/4/2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015” e la conseguente determinazione n. 7283 del 29/4/2016, recante “Modifica dell'assetto delle posizioni dirigenziali professional, conferimento di incarichi dirigenziali, riallocazione posizioni organizzative e di personale in servizio presso la Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente”;

- n. 702 del 16/5/2016 concernente “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei Responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- n. 1107 del 11/7/2016 recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”;

- n. 468 del 10/4/2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, e le relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, recanti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

- n. 122 del 28 gennaio 2019 recante “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore ai Trasporti, Reti di Infrastrutture Materiali e Immateriali, Programmazione Territoriale e Agenda Digitale;

 a voti unanimi e palesi

delibera: 

1) di approvare, ai sensi degli articoli 18, comma 8, 34 comma 2 e 49 della L.R. n. 24 del 2017, l’Atto di coordinamento tecnico, allegato e parte integrante e sostanziale del presente atto, denominato “Strategia per la qualità urbana ed ecologica-ambientale e valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale del Piano Urbanistico Generale”;

2) di stabilire che:

a) l’Atto di coordinamento si propone come atto di indirizzo e contributo metodologico alla formazione dei nuovi piani urbanistici comunali;

b) i Comuni diano applicazione agli indirizzi dell’Atto di coordinamento tecnico in sede di predisposizione del PUG e di attuazione delle relative previsioni; 

3) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna telematico e sul sito web della Regione;

4) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

5) di stabilire che la presente deliberazione entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna telematico.

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