n.8 del 09.01.2019 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 6807 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea legislativa a proseguire e implementare l'impegno nella diffusione della cultura legalitaria e nel sostegno a progetti di cittadinanza attiva, in collaborazione con le scuole e le istituzioni del territorio; per sollecitare il Governo a sostenere azioni in tali ambiti. A firma dei Consiglieri: Rontini, Tarasconi, Paruolo, Campedelli, Molinari, Soncini, Boschini, Iotti, Mori, Caliandro, Taruffi, Torri, Prodi, Marchetti Francesca, Zoffoli, Sabattini, Montalti, Bessi, Mumolo, Zappaterra, Rossi Nadia, Pruccoli, Saliera, Bagnari, Calvano
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
ricorre quest’anno il 60esimo anniversario della prima introduzione dello studio dell’Educazione civica nelle scuole medie e superiori su proposta dell’allora Ministro all’Istruzione, on. Aldo Moro.
A seguito dei recenti processi di riforma della scuola, gli obiettivi e le conoscenze una volta compresi nell’insegnamento dell’Educazione civica sono confluiti in un nuovo insegnamento, denominato Cittadinanza e Costituzione.
Con il decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università successivamente convertito in legge 30 ottobre 2008 n. 169 è stato infatti introdotto, a decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009 e in via sperimentale, l’insegnamento finalizzato all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze delle competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”, nell'ambito delle aree storico-geografica, storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse e iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.
L’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione” ha l’obiettivo di costruire più ampie competenze di cittadinanza rispetto agli obiettivi del tradizionale insegnamento di Educazione civica e la responsabilità è distribuita tra più docenti per raggiungere l’obiettivo in maniera trasversale.
La legge n. 107 del 13 luglio 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, ha confermato la centralità attribuita a tali ambiti educativi e il sostegno allo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica. Tali obiettivi sono perseguiti nel rispetto dell’autonomia scolastica attraverso lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali, dell’educazione interculturale e alla pace, delle differenze culturali, della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.
A tal fine significative risorse sono state stanziate nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per promuovere competenze e sostenere progetti di cittadinanza.
Premesso inoltre che
la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene progetti per la diffusione della cultura della legalità e sui temi della cittadinanza, sia in ottica nazionale che europea, e della conoscenza della Costituzione italiana tra i giovani e nelle scuole.
In particolare:
- l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna realizza, sia direttamente che in collaborazione con i soggetti del territorio, progetti di rilievo nel campo della promozione e diffusione della memoria e di una cultura dei diritti, della legalità e della cittadinanza attiva, attraverso incontri, laboratori, mostre, visite in Assemblea legislativa, e promuove numerose attività nei territori rivolte soprattutto a giovani e studenti.
- Tra i progetti più significativi vale la pena citare “conConcittadini” che, rivolto alle scuole, agli enti locali, alle associazioni e istituzioni del territorio emiliano-romagnolo, propone alle realtà giovanili organizzate e strutturate, nonché agli adulti interessati, di aderire a forme di incontro e scambio con le istituzioni locali e regionali; e il progetto “Porte aperte in Assemblea” che propone l’Assemblea legislativa come luogo di incontro e di scambio, come spazio aperto all’ascolto e alla partecipazione di tutti, come arena di discussione nella quale i diversi soggetti possono esprimersi e confrontarsi.
- Con la legge regionale n. 3 del 2016 “Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”, l’Assemblea realizza e promuove progetti e attività culturali volti ad accrescere nei giovani la conoscenza degli avvenimenti che hanno contrassegnato la storia del Novecento, con l’obiettivo di favorire lo studio, la formazione e la riflessione dei giovani sul significato attuale della Memoria, sull'importanza dell'impegno civile e dei valori di libertà e democrazia.
- L’Assemblea legislativa, inoltre, dal 2013 collabora con gli Istituti storici provinciali in virtù di un protocollo d’intesa, rinnovato nel 2016, per favorire la realizzazione su tutto il territorio regionale dei Viaggi della Memoria, che hanno consentito a tanti giovani di venire a contatto direttamente con i Luoghi della memoria del Novecento regionali, nazionali ed internazionali, offrendo così occasioni di approfondimento della storia ed esperienze sul campo che contribuiscono alla loro formazione ed educazione.
La Regione Emilia-Romagna riconosce inoltre (legge regionale 6 del 2018) l'importanza di promuovere la conoscenza dei diritti e doveri derivanti dalla cittadinanza europea, così come regolata dalla Parte seconda del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), relativa alla "Non discriminazione e cittadinanza dell'Unione", promuove la diffusione della conoscenza della storia dell'integrazione europea e sostiene altresì la partecipazione dei cittadini, delle istituzioni scolastiche, delle associazioni e degli enti locali a progetti e programmi promossi dall'Unione europea. La Regione sostiene anche attraverso la corresponsione di contributi, i seguenti interventi:
a) iniziative culturali, didattiche e formative finalizzate alla diffusione e conoscenza della storia dell'integrazione europea e dei diritti e doveri derivanti dalla cittadinanza europea, nonché delle opportunità offerte dai programmi europei, anche in collaborazione con istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, enti locali, università, associazioni, fondazioni e altri soggetti senza scopo di lucro anche a livello europeo e internazionale;
b) progetti realizzati da istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, enti locali, università, associazioni, fondazioni e altri soggetti senza scopo di lucro, con sede in Emilia-Romagna, volti a diffondere la conoscenza dei diritti e doveri derivanti dalla cittadinanza europea, nonché a far conoscere la storia dell'integrazione europea, la memoria degli eventi storici che dal dopoguerra ad oggi hanno caratterizzato il percorso di integrazione europea e le vicende dei protagonisti del percorso di integrazione europea, con particolare attenzione alle personalità emiliano-romagnole che a vario titolo hanno dato il loro contributo;
c) visite educative degli studenti presso le principali istituzioni dell'Unione europea promosse dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado;
d) iniziative e progetti per facilitare la conoscenza e la partecipazione di cittadini, enti locali, istituzioni scolastiche e associazioni a progetti e programmi promossi dall'Unione europea.
Valutato positivamente che
una delegazione di sindaci e amministratori locali lo scorso giovedì 14 giugno ha depositato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare sull’educazione alla cittadinanza del Comune di Firenze con l’obiettivo di istituire l’insegnamento come materia autonoma, con voto specifico, in tutti gli ordini di scuola, introducendo nei quadri orario delle scuole un’ora a settimana (33 annuali) di “educazione alla cittadinanza”, rimodulando gli orari delle discipline storico – filosofiche – giuridiche e affidandone l’insegnamento ai docenti abilitati nelle classi di concorso che abilitano per l’italiano, la storia, la filosofia, il diritto e l’economia. Gli obiettivi specifici di apprendimento dovranno necessariamente comprendere, nel corso degli anni, lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto, educazione alla legalità. L’iniziativa ha avuto il sostegno di numerosi sindaci italiani e del neo Presidente regionale ANCI Emilia-Romagna.
Tutto ciò premesso
impegna la Giunta e si impegna a
proseguire e implementare l’impegno nella divulgazione e diffusione della cultura legalitaria e nel sostegno a progetti di cittadinanza attiva in collaborazione con le scuole e le istituzioni del territorio;
sollecitare il Governo a non venire meno agli impegni assunti dallo Stato attraverso la legge 107 in relazione al sostegno allo sviluppo di competenze in ambito storico sociale per un consapevole esercizio della cittadinanza attiva;
rafforzare il proprio impegno nel campo dell’educazione ambientale e alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica (L.R. n. 27/2009) e collaborare con i Ministeri Ambiente e Istruzione firmatari di un recente Protocollo di intesa in materia di educazione ambientale nelle scuole, nel quadro degli orientamenti assunti dalla Conferenza Stato-Regioni e di un rinnovato impegno concorrente (sistemi INFEA nazionale e regionali).
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 dicembre 2018