n.406 del 25.11.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1953 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attuare politiche volte al recupero dell’edilizia pubblica e per la ripresa del settore edile ed immobiliare in generale. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Rontini, Mori, Caliandro, Sabattini, Daffadà

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il momento pandemico che stiamo vivendo ha portato diversi settori a fare i conti con nuovi timori che ormai purtroppo governano il tessuto sociale e l’iniziativa economica privata, in particolar modo nel settore delle ristrutturazioni edilizie, che soffrono maggiormente gli effetti di questa crisi;

diversi studi economici hanno dimostrato, su scala nazionale, che difficilmente può aversi una ripresa economica robusta senza una ripresa del settore dell’edilizia e dell’indotto, che può generare conseguente nuova ricchezza sia in termini di riqualificazione immobiliare, sia in termini di posti di lavoro e quindi rilancio dei consumi privati;

su tale fronte, da più parti, è emerso, nel corso di questi mesi, la consapevolezza che il rilancio dell’edilizia privata necessita di un’azione di coraggio e di sprono da parte degli Enti pubblici, che vada al di là dello sblocco dei cantieri pubblici, per arrivare ad attuare interventi di ripristino su immobili di proprietà diretta o indiretta.

Preso atto che

proprio su tale asset di intervento politico si inserisce l’azione del Governo, che con il cd. “Decreto Rilancio”, in vigore dal 19 maggio 2020, ha previsto il “Superbonus” quale agevolazione fiscale, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito: di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;

nello stesso Decreto è stato posto in evidenza che le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (cd. Ecobonus).

Considerato che

è chiaro che tali interventi normativi sono volti sia alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, sia al rilancio del settore edilizio ed immobiliare in generale, senza alcuna preclusione per gli immobili di proprietà pubblica.

Rilevato che

la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Azienda Casa Emilia-Romagna (ACER), gestisce i patrimoni immobiliari, tra cui gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), e la manutenzione, gli interventi di recupero e qualificazione degli immobili, ivi compresa la verifica dell'osservanza delle norme contrattuali e dei regolamenti d'uso degli alloggi e delle parti comuni;

con il Programma Straordinario 2020/22 per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale (ERP), di cui alla delibera A.L. 22 del 29/7/2020, l’Ente regionale ha inteso recuperare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, al fine di limitare gli alloggi non assegnabili per necessità di interventi di recupero;

una prima forma di attuazione del programma suddetto è data dal bando di cui alla DGR 1019 del 3 agosto 2020.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta

a voler continuare sulla strada intrapresa ovvero nell’attuare politiche volte al recupero dell’edilizia pubblica quale volano per la ripresa del settore edile ed immobiliare in generale;

a monitorare lo stato di attuazione del Programma Straordinario 2020/22.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 10 novembre 2020

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