n.51 del 20.02.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7085 - Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare presso il Governo, ed in particolare presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a che punto sia il percorso di chiarimento avviato con la Commissione europea sulla questione sollevata circa il mancato assoggettamento delle Autorità del Sistema Portuale all’imposta sul reddito delle società, ribadendo la necessità di far valere in sede comunitaria la peculiarità delle stesse, che nella riscossione dei canoni concessori non svolgono alcuna attività economica e dunque sono non configurabili come soggetti imprenditoriali. A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini, Caliandro, Iotti, Bagnari, Calvano, Montalti, Mumolo, Zappa-
terra

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

le Autorità del Sistema Portuale (AdSP) sono enti pubblici non economici che amministrano il demanio marittimo in nome e per conto dello Stato, introitando per esso entrate di natura tributaria in nessun modo configurabili come corrispettivi, né potendo svolgere alcuna attività di impresa.

Alla luce di tale premessa, risulta del tutto immotivata la contestazione mossa all’Italia dalla Commissione Europea nell’aprile scorso, secondo la quale il mancato assoggettamento delle AdSP all’imposta sul reddito delle società configurerebbe un possibile aiuto di Stato.

Sottolineato che

l’importanza del sistema portuale italiano, porta dell’Europa sul Mediterraneo, è stata di recente al centro di una Riforma che, voluta dall’allora Ministro Del Rio, si propone di dare vita a un sistema riorganizzato, semplificato e di maggiore efficienza, facilitando il trasporto di merci e passeggeri e creando occupazione e sviluppo economico.

La nostra regione ospita, nel Porto di Ravenna, uno dei principali porti italiani, nonché la sede di una delle 15 AdSP che governano il sistema.

Evidenziato che

l’eventuale applicazione di una tassazione sui canoni riscossi da tali enti, oltre ad essere illogica per i motivi suddetti, graverebbe sui loro bilanci, costringendoli ad aumentare i costi delle concessioni e rendendo meno competitiva l’offerta per gli armatori, che sceglierebbero altri porti con danni incalcolabili per il nostro sistema portuale.

Impegna la Giunta

a verificare presso il Governo, ed in particolare presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a che punto sia il percorso di chiarimento avviato con la Commissione sulla questione sollevata e a ribadire la necessità di fare valere in sede comunitaria la peculiarità delle AdSP, che nella riscossione dei canoni concessori non svolgono alcuna attività economica e dunque non sono configurabili come soggetto imprenditoriale.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 30 gennaio 2019

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