n.43 del 22.02.2017 periodico Parte Seconda

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3937 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Le nuove imprese leader dell’Europa: l’iniziativa Start-up e scale-up COM (2016) 733 final del 23 novembre 2016. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012

La I Commissione “Bilancio Affari generali ed istituzionali”

dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visto l’articolo 38, comma 4, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa e la legge regionale 28 luglio 2008, n. 16, in particolare gli articoli 3, 4 e 6;

visto l’articolo 24, comma 3, della legge 24 dicembre 2012 n. 234 (Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea);

vista la Risoluzione dell’Assemblea legislativa n. 2616 del 19 maggio 2016 recante “Sessione europea 2016 - Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione Europea", in particolare le lettere y), z), aa), gg);

vista la lettera della Presidente dell’Assemblea legislativa (prot. n. 58361 del 19 dicembre 2016);

vista la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Le nuove imprese leader dell’Europa: l’iniziativa Start-up e scale-up COM (2016) 733 final del 23 novembre 2016;

visto il parere reso dalla II Commissione Politiche economiche nella seduta del 18 gennaio 2017 (prot. n. 2603 del 19/1/2017);

vista la Risoluzione della I Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali ogg. n. 2037 del 26 gennaio 2016 sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Migliorare il mercato unico: maggiori opportunità per i cittadini e per le imprese - COM(2015) 550 final del 28 ottobre 2015. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3 della legge n. 234 del 2012.

Considerato che la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Le nuove imprese leader dell’Europa: l’iniziativa Start-up e scale-up COM (2016) 733 final del 23 novembre 2016 fa parte degli atti segnalati nell’ambito della Sessione europea 2016, sui quali l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale si sono impegnate a valutare, al momento della effettiva presentazione, l’opportunità di inviare osservazioni al Governo ai sensi della legge n. 234 del 2012, articolo 24, comma 3, per gli aspetti di competenza regionale, oltre all’eventuale esame della sussidiarietà delle proposte legislative da parte dell’Assemblea ai sensi dell’articolo 25 delle stessa legge;

considerata l’importanza di rafforzare il dialogo tra i livelli parlamentari anche sugli aspetti di merito delle proposte e delle iniziative presentate dalla Commissione europea nel contesto del dialogo politico tra Parlamenti nazionali e Istituzioni dell’Unione europea e considerato che l’articolo 9 della legge n.234 del 2012, disciplinando la partecipazione delle Camere al dialogo politico, nel comma 2, prevede espressamente che: “I documenti (delle Camere) tengono conto di eventuali osservazioni e proposte formulate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi dell’articolo 24, comma 3, e dalle assemblee e dai consigli regionali e delle province autonome ai sensi dell’articolo 25”.

Considerato che secondo la Commissione europea, le start-up che crescono incrementano l’innovazione e la competitività dell’UE, ne rafforzano l’economia e possono apportare benefici sociali offrendo condizioni di lavoro più moderne e flessibili, ma che risultano ancora troppe le start-up che dopo la fase critica dei primi 2-3 anni, si limitano a sopravvivere;

considerato che attraverso questa iniziativa la Commissione europea intende illustrare le opportunità che l’UE già offre agli imprenditori innovativi europei, ma anche le nuove azioni che intende mettere in campo per il futuro per definire un quadro di riferimento stabile per le nuove imprese e costruire una strategia efficace per migliorare il contesto imprenditoriale, fornendo risposte efficaci alle difficoltà di “nascita” e sviluppo delle imprese altamente innovative e prevedendo una serie mirata di misure concrete (azioni) che, a partire da quanto già esistente, coinvolgano con un approccio coordinato e trasversale tutte le politiche dell’UE;

considerato che la Regione Emilia-Romagna, con riferimento al tema della promozione della nascita e del consolidamento delle start up, è impegnata a dare continuità alle azioni già intraprese con i precedenti programmi operativi regionali e che, di conseguenza, il POR FESR 2014-2020 continua a sostenere l’avvio e il consolidamento di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere il ricambio e la diversificazione del sistema produttivo che operano prioritariamente nei settori dell’alta tecnologia e con progetti ad alto contenuto innovativo;

considerata, infine, l’opportunità di partecipare, già in fase ascendente, al processo decisionale dell’Unione europea, e ai negoziati che seguiranno sulla presente Comunicazione attraverso la formulazione di osservazioni e l’attivazione di tutti gli strumenti a disposizione delle regioni;

a) si esprime osservando quanto segue:

- In generale, si evidenzia che la strategia nazionale che, a partire dal 2012, ha previsto la definizione e gli specifici requisiti delle “Start up innovative”, nonché una serie di misure di agevolazione e supporto per questa tipologia di imprese, può già essere in parte ricondotta alla strategia e alle azioni per la rimozione degli ostacoli informativi previste nella comunicazione della Commissione europea. Sono stati infatti introdotti in questi anni portali dedicati alle start up innovative, attraverso norme e procedure per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro Imprese, e previsti una serie di indicatori statistici per monitorare le imprese iscritte e verificarne lo sviluppo, compreso il passaggio da Start up innovativa a PMI innovativa, disciplinato dalla legge 24 marzo 2015, n. 33 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti).

- Si segnala, tuttavia, l’opportunità di integrare la strategia nazionale con le principali indicazioni e linee di intervento che emergono dalla Comunicazione, man mano che saranno attuate, che potrebbero dare un forte slancio allo sviluppo di questa particolare tipologia di impresa. La definizione della “Start up innovativa”, infatti, ha portato in questi ultimi anni all’adozione di una serie di azioni di valorizzazione quali: la previsione di specifiche deroghe al diritto societario; la riduzione degli oneri per l’avvio dell’impresa, come ad esempio l’ esenzione dall’imposta di bollo, dei diritti di segreteria e del diritto annuale; il finanziamento delle start-up innovative attraverso strumenti finanziari; la previsione di incentivi all’investimento in start-up innovative; la raccolta diffusa di capitali di rischio tramite portali online e il sostegno all’internazionalizzazione e alla gestione delle crisi delle start up innovative. Tuttavia, tenendo conto dell’elevato rischio d’impresa che assume chi decide di investire in attività ad alto livello d’innovazione e del fatto che il fenomeno delle crisi aziendali delle start up innovative resta molto frequente, sarebbe auspicabile, in linea con quanto proposto nella comunicazione, garantire l’efficienza delle procedure di ristrutturazione, insolvenza e ripianamento, e prevedere la possibilità di offrire una seconda opportunità agli imprenditori onesti eccessivamente indebitati, attraverso il ripianamento dei loro debiti e la sottrazione delle start up innovative alle ordinarie procedure concorsuali, prevedendo invece la mera “segregazione” del patrimonio destinato alla soddisfazione dei creditori ed evitando la perdita di capacità dell’imprenditore.

- Nella stessa ottica, si sottolinea positivamente che anche la previsione di servizi integrati a sostegno dell’internazionalizzazione, come l’assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, e sulle eventuali agevolazioni per la partecipazioni a fiere e manifestazioni internazionali, potrebbe favorire l’incontro tra start up innovative, potenziali investitori e fornitori specializzati, garantendo i capitali e le competenze esterne necessari all’espansione e al consolidamento delle imprese stesse.

- Si condivide, inoltre, l’attenzione posta dalla comunicazione al tema del sostegno all’utilizzo dei diritti di proprietà intellettuale, in particolare nei casi in cui non è possibile ricorrere alla brevettazione, che risulta essere un problema particolarmente diffuso per le start-up innovative che intervengono nel settore del digitale e del sociale, e si auspica una rapida attuazione delle azioni previste nella comunicazione con il conseguente adeguamento del quadro normativo a livello europeo e nazionale.

- Si ritiene opportuno promuovere negli Stati membri condizioni più omogenee per quanto riguarda i regimi amministrativi, gli strumenti di finanziamento, gli incentivi per le assunzioni, i regimi fiscali, fornendo indicazioni per la stesura di bandi di finanziamento finalizzati alla costituzione di partnership tra start up e PMI.

- Si ritiene strategico, infatti, favorire l’integrazione e le partnership tra PMI (più o meno tradizionali) e start up, incentivando, ad esempio, le imprese che "adottano una start up", in modo da fornire adeguato sostegno economico ed esperienza alle start up e, al contempo, favorire all’interno delle imprese già consolidate approcci innovativi, incentivando anche l’integrazione e lo scambio di servizi di qualità tra le start up, nell’ottica di favorirne la crescita dimensionale.

- Un’attenzione particolare andrebbe dedicata, inoltre, al sostegno, alla nascita e allo sviluppo di imprese nei settori dell’innovazione sociale e dell’economia sociale che, proprio per le loro caratteristiche, potrebbero rappresentare esempi concreti di "buone pratiche" capaci di determinare un effetto moltiplicatore sui territori e in grado di generare e riprodurre qualità, espansione e valore sociale.

- In conclusione, una particolare attenzione dovrà essere posta alla concreta presentazione e attuazione delle iniziative e azioni previste dalla Comunicazione e finalizzate a facilitare l’accesso ai finanziamenti europei. L’aumento delle risorse destinate ad attrarre investimenti, la previsione di procedure specifiche e dedicate alle start up innovative, la facilitazione della partecipazione diretta al rischio di impresa e l’accesso a strumenti innovativi per la raccolta di capitale di rischio, potrebbero incidere in modo decisivo sulla valorizzazione delle start up innovative in termini di durata dell’impresa, capacità di ricaduta economica reale e creazione di nuove opportunità imprenditoriali. Consentendo inoltre alle persone fisiche e giuridiche di detrarre, o dedurre, dal proprio reddito imponibile una parte delle somme investite in questa tipologia di imprese, generalmente micro o piccole, si potrebbe incidere positivamente sulla fase di consolidamento delle start up che spesso incontrano difficoltà ad accedere al credito. Su questo aspetto si segnala che a livello nazionale, ad esempio, le start-up solo di recente hanno avuto un accesso semplificato in termini di copertura e di importo massimo garantito al Fondo centrale di garanzia per le PMI.

b) Dispone l’invio della presente Risoluzione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, per garantire il massimo raccordo tra gli organi della Regione nello svolgimento delle rispettive attività e competenze, assegnate dalla legge e dal regolamento e invita la Giunta a trasmettere la presente Risoluzione al Governo e alla Conferenza delle regioni e delle province autonome, quali osservazioni ai fini della formazione della posizione italiana, ai sensi dell’articolo 24, comma 3 della legge n. 234 del 2012.

c) Dispone l’invio della presente Risoluzione, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati per l’inoltro alle competenti Commissioni parlamentari anche ai fini della formulazione dei documenti delle Camere nell’ambito della partecipazione al dialogo politico con le istituzioni dell’Unione europea ai sensi dell’articolo 9 della legge n. 234 del 2012.

d) Impegna la Giunta ad informare l’Assemblea legislativa sul seguito dato alle osservazioni della Regione Emilia-Romagna Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Le nuove imprese leader dell’Europa: l’iniziativa Start-up e scale-up COM (2016) 733 final del 23 novembre 2016 sulle eventuali posizioni assunte dalla Regione a livello europeo e nazionale, con particolare attenzione a quelle assunte in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché sugli ulteriori contributi della Regione al processo decisionale europeo.

e) Dispone inoltre l’invio della presente Risoluzione alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e, per favorire la massima circolazione delle informazioni sulle attività di partecipazione alla fase ascendente, ai parlamentari europei eletti in Emilia-Romagna e ai membri emiliano – romagnoli del Comitato delle Regioni, al Network sussidiarietà del Comitato delle Regioni e alle Assemblee legislative regionali italiane ed europee.

Approvata a maggioranza dalla Commissione I Bilancio Affari generali ed istituzionali nella seduta del 24 gennaio 2017.

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