n.36 del 21.02.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 6054 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Parlamento e il Governo per la modifica della legge n. 161 del 2017 al fine di introdurre la possibilità di creare strutture articolate sul territorio nazionale dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, ad avviare un confronto per definire un protocollo per un più efficace riutilizzo dei beni confiscati nel territorio emiliano romagnolo, nonché a valorizzare il protocollo d’intesa promosso dal Tribunale ordinario di Bologna per la realizzazione di un tavolo tecnico istituzionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sensoli, Sassi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
nella seduta del 6 luglio 2017 il Senato ha concluso l'esame del provvedimento di riforma del codice antimafia, apportando modifiche al testo licenziato dalla Camera nel novembre del 2015. Il provvedimento è tornato alla Camera (AC 1039 e abb - B), che non ha apportato ulteriori modifiche al testo;
tra le novità della nuova normativa non è previsto che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANSBC) abbia articolazione territoriale;
in particolare per quanto riguarda il riassetto, la riforma ha escluso la possibilità di creare delle strutture articolate sul territorio nazionale, sul modello delle Direzioni distrettuali antimafia;
il provvedimento (legge 17 ottobre 2017, n. 161 "Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate") prevede tra nuove disposizioni legislative di riorganizzare struttura, composizione e competenze dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati (valorizzandone il ruolo di supporto alla magistratura nella gestione fino all'adozione del provvedimento definitivo di confisca) ed istituire Tavoli provinciali permanenti sulle aziende sequestrate o confiscate presso le prefetture.
Rilevato che
per il superamento delle criticità, determinate anche dagli oneri economici connessi alla gestione dei beni, occorrono sia un costante e tempestivo raccordo tra i soggetti titolari di competenze in materia di beni sequestrati, sia adeguate risorse finanziarie finalizzate a rendere, se possibile, il bene veicolo di sviluppo economico e/o sociale;
le aziende sequestrate normalmente subiscono un rapido processo di deterioramento della situazione finanziaria ed economica, con effetti negativi anche sotto il profilo occupazionale.
Impegna la Giunta regionale
ad attivarsi presso il Parlamento ed il Governo nazionale per la modifica della Legge 17 ottobre 2017,
n. 161 ("Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate), al fine di introdurre la possibilità di creare delle strutture articolate sul territorio nazionale dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati, sul modello delle Direzioni distrettuali antimafia, in particolare di prevedere una sede per il territorio regionale a Bologna;
ad avviare un percorso di consultazione con il Direttore della Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata volto a definire un protocollo congiunto finalizzato ad un più efficace riutilizzo dei beni confiscati nel territorio della regione Emilia-Romagna;
a valorizzare il Protocollo d'intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati promosso dal Tribunale ordinario di Bologna, in collaborazione con gli Enti/organismi sottoscrittori volto alla realizzazione di un tavolo tecnico istituzionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati avente sede presso il Tribunale di Bologna.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 30 gennaio 2018