n.190 del 21.12.2011 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2061 - Risoluzione proposta dai consiglieri Naldi, Meo, Sconciaforni e Monari per impegnare la Giunta regionale a promuovere, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, azioni volte a rilanciare la progettazione e realizzazione di prodotti di qualità e alto contenuto tecnologico da parte di aziende come la BredaMenarinibus, al fine di difendere e consolidare la presenza, in Italia, di produttori di livello europeo e tutelare i relativi lavoratori

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Appreso che

la BredaMenarinibus, azienda bolognese leader nella produzione di autobus, non rientra più nei piani di investimento di Finmeccanica. La holding, che non ha mai considerato strategico l’investimento nell’azienda bolognese, ora che si trova a chiudere i primi nove mesi del 2011 con una perdita netta di 767 milioni di euro, ha previsto per il 2012 un piano di dismissioni di aziende nel quale ha inserito anche la BredaMenarinibus;

mentre circolano delle indiscrezioni su possibili acquirenti a gennaio partirà intanto la cassa integrazione ordinaria per 266 dei 288 dipendenti della BredaMenarinibus e la produzione sarà completamente bloccata.

Evidenziato che

dopo la chiusura di lribus la BredaMenarinibus è rimasta l’unica azienda produttrice di autobus in Italia pertanto, con la sua chiusura, si decreterebbe la morte di un intero settore;

il mercato europeo dei mezzi di trasporto pubblico è dominato dai produttori europei. Non c’è forte concorrenza dei Paesi emergenti come Turchia e Cina e la stragrande maggioranza della produzione in questo settore proviene dal cuore industriale dell’Europa. I problemi ambientali nelle città europee vedono già un calo dell’uso e delle vendite di automobili e la necessità di investire sui mezzi di trasporto ecologici collettivi.

Considerato che

la qualità dei prodotti della BredaMenarinibus è sicuramente notevole e all’avanguardia. Da oltre 10 anni la società si è specializzata nella realizzazione di veicoli a basso impatto ambientale per soddisfare una domanda crescente di autobus ecologici. Attualmente la BredaMenarinibus sta portando avanti un progetto che dovrebbe vedere la luce nel 2015 per la produzione di bus innovativi (ibridi e/o a idrogeno, a batteria) a zero emissioni locali, con una riduzione delle emissioni di CO2 del 48% e con una riduzione dei consumi di energia primaria del 40%; 

l’età media del parco autobus in Italia è di oltre 10 anni (situazioni peggiori si trovano solo in Bulgaria, Estonia, Slovacchia e Ungheria) mentre la media europea è di 7 anni. In Emilia-Romagna il 30% dei mezzi pubblici in circolazione nel 2010 aveva più di 15 anni. Tale situazione, in aggiunta ai costanti sforamenti dei limiti europei di emissioni di PM10 nell’aria, potrebbe costare al nostro Paese una multa europea di circa 1 miliardo e 700 milioni di euro;

a fronte di questo progressivo invecchiamento del parco mezzi in Italia gli investimenti (regionali, locali e in autofinanziamento) per l’acquisto di autobus sono passati da 264 milioni di euro nel 2006 ai 147 milioni di euro nel 2010.

Sottolineato che

l’Italia ha assolutamente bisogno di ammodernare i propri mezzi di trasporto collettivo su strada e di investire nella mobilità collettiva sostenibile e, dato che disponiamo di aziende di alto profilo in questo settore come la BredaMenarinibus, sarebbe assurdo dover ricorrere all’estero, ripetendo l’errore già commesso con il trasporto ferroviario e riconosciuto anche dall’amministratore delegato di FS Moretti. È di circa un mese fa la notizia, riportata dal Corriere della Sera, dell’ordine d’acquisto che il Presidente della Regione Lombardia Formigoni ha fatto di tre autobus ad idrogeno della Mercedes da un milione di euro l’uno.

Esprime

solidarietà a tutti i lavoratori della BredaMenarinibus che si ritrovano a dover pagare a caro prezzo il disimpegno di Finmeccanica.

Impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Regione Emilia-Romagna

a promuovere di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti un’iniziativa di politica industriale di valore nazionale che sia in grado di tutelare e rilanciare la capacità di progettazione e realizzazione di prodotti di qualità e ad alto contenuto tecnologico da parte di aziende, come la BredaMenarinibus che, seppur con grandi potenzialità subiscono una crisi generata anche dai pesanti tagli del Governo al trasporto pubblico, per difendere e consolidare, nel nostro Paese, la presenza di un produttore di rilievo europeo.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 dicembre 2011

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