n.188 del 10.06.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 225 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché vengano definiti indirizzi o interventi legislativi finalizzati all'abbattimento della TARI per le imprese che hanno sospeso l’attività nel periodo dell'emergenza. A firma dei 
Consiglieri: Montalti, Costi, Pillati, Tarasconi, Soncini, 
Rontini, Fabbri, Bessi, Caliandro, Rossi, Zappa-
terra, Iotti, Costa, Bulbi, Sabattini, Marchetti Francesca, 
Amico, Taruffi

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

dal 1 gennaio 2014 è stata introdotta con la legge n. 147/2013 la tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio 
di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore;

il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. È dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Considerato che

numerosi comuni hanno approvato lo slittamento del pagamento della TARI per le utenze domestiche e per le imprese, rimandando al secondo semestre del 2020 il pagamento dell’imposta.

Dato atto che

il Decreto Cura Italia (art. 107, D.L. n. 18/2020) ha previsto lo slittamento al 30 giugno del termine per l’approvazione delle tariffe TARI, con la possibilità per gli stessi Comuni di adottare le tariffe previste per il 2019;

nel Decreto Cura Italia è stata infatti introdotta una moratoria che permetterà agli enti locali di gestire con più tranquillità il nuovo sistema tariffario predisposto dall’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente;

il Decreto prevede che l'eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 e i costi determinati per l'anno 2019 potrà essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021.

Evidenziato che

stante la situazione di emergenza sanitaria sono state predisposte le chiusure di numerose attività imprenditoriali e commerciali con il Decreto ministeriale del 22 marzo, aggiornato con successivo Decreto ministeriale del 25 marzo 2020, che ha aggiornato l'elenco delle attività consentite e ha introdotto ulteriori prescrizioni;

e dunque tali attività non usufruiscono, nel periodo di sospensione, del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Rilevato che

è fondamentale tutelare la liquidità delle imprese durante la situazione emergenziale, e garantirla nel momento di riapertura delle attività. E che dunque non basta prevedere la sospensione della TARI ma è fondamentale prevedere un congruo abbattimento della TARI, considerato il periodo di chiusura delle attività;

è inoltre fondatamente che le misure a tutale delle imprese siano attivabili rapidamente in modo da poter garantire massimo sostegno nella fase di riapertura delle attività.

Rilevato altresì che

il costo del servizio Rifiuti è caratterizzato da una notevole rigidità, in considerazione dei rilevanti costi fissi e dell’esigenza di assicurare in ogni condizione il ciclo di gestione dei rifiuti in tutti i territori;

il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è un servizio essenziale che va garantito in ogni condizione;

in Emilia-Romagna sono migliaia i lavoratori, impegnati a diverso titolo, in tutti gli aspetti relativi ai servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Va rilevato inoltre come il servizio di raccolta dei rifiuti coinvolga anche migliaia di lavoratori appartenenti alle categorie sociali protette;

i gestori del servizio, le cooperative, i lavoratori stanno garantendo, anche in questa condizione di emergenza, la prosecuzione di un servizio fondamentale per tutta la comunità, con grande professionalità e qualità, un servizio che va tutelato e sostenuto;

il quadro risulta dunque complesso e valutazioni circa eventuali 
dinamiche modificative dei costi potranno derivare dalla consultazione attivata nei giorni scorsi da ARERA in tale materia, facendo in modo che sia garantito il necessario e indispensabile equilibrio finanziario per continuare l'erogazione di questi servizi essenziali.

Dato infine atto che

essendo i Comuni gli enti titolari della TARI, possono decidere gli indirizzi da assumere; essendo gli stessi in prima linea nell’affrontare l’emergenza, i bilanci comunali stanno già affrontando sforzi notevoli e non possono da soli dare risposte alle istanze delle attività locali. È dunque fondamentale che il Governo metta in campo risorse da destinarsi ai Comuni affinché possano decurtare la TARI alle imprese colpite dalle limitazioni legate all’emergenza in corso;

ad oggi ARERA non ha ancora provveduto a definire gli strumenti metodologici attraverso i quali si possa perseguire la definizione di un PEF “emergenziale”, ovvero riequilibrato rispetto all’emergenza COVID -19;

una eventuale mancata riduzione tariffaria verso le utenze non domestiche, che per gli effetti delle misure emergenziali non hanno prodotto rifiuti, potrebbero generare contenziosi tributari.

Tutto ciò considerato

Impegna la Giunta regionale

così come condiviso da numerose amministrazioni comunali del territorio, ad attivarsi presso il Governo affinché vengano definiti indirizzi o interventi legislativi finalizzati all’abbattimento della TARI per le imprese che hanno sospeso l’attività, o imprese direttamente colpite dalle limitazioni dovute all’adozione di misure emergenziali, oltre che per le realtà associative oggetto comunque di sospensione, previa proroga dei termini analoga a quella già disposta dal dl 18/2020 per i pagamenti delle somme intimate a seguito di attività di controllo, erariali e locali (art. 68), prevedendo a tale scopo adeguate risorse, sia in termini di liquidità immediata, sia in termini di ristoro, da destinarsi ai Comuni per poter attivare tale misura, senza che questa vada a colpire i bilanci degli Enti locali;

a intervenire sul Governo proponendo un provvedimento legislativo emergenziale che posticipi l’attuazione del nuovo Metodo Tariffario (MTR), definito dalla legge di bilancio 2018, al 2021.

Approvata all’unanimità dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta del 20 maggio 2020.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina