n.109 del 26.04.2023 (Parte Prima)
Oggetto n. 6739 - Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto 6638 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Partecipazione all'evento ciclistico Tour de France – Disciplina dei rapporti fra i soggetti pubblici promotori del Grand Départ 2024". A firma dei Consiglieri: Amico, Liverani, Marchetti Francesca, Bondavalli, Costi, Bulbi, Caliandro, Daffadà, Zamboni, Rossi, Mastacchi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
con il presente progetto di legge la Regione Emilia-Romagna ha ravvisato l'opportunità, in accordo con la Città Metropolitana di Firenze e la Regione Piemonte, di organizzare nel 2024 la partenza del Tour de France e altre due tappe che attraverseranno Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte;
la realizzazione di grandi eventi sportivi sul territorio regionale, soprattutto se di valenza internazionale, produce importanti ricadute in termini di attrattività turistica, nonché di aumento dell'elemento reputazionale della Regione sui mercati internazionali e di rafforzamento dell'immagine;
la Regione Emilia-Romagna con legge regionale 31 maggio 2017, n. 8 (Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive) riconosce il valore sociale della pratica sportiva in ogni sua forma espressiva e promuove la realizzazione di grandi eventi sportivi, idonei a creare occasioni di sviluppo per il territorio con importanti ricadute culturali, turistiche ed economiche.
Premesso inoltre che
secondo il recentissimo "Viaggiare con la bici 2023 — Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo", realizzato dall'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e da Legambiente, l'importanza del cicloturismo è facilmente riassumibile in pochi dati: i 33 milioni circa di presenze generate nel 2022, pari al 4,3% di quelle totali registrate in Italia, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro (stime Isnart, Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di Commercio 2022), nonché il record di 22 milioni di biciclette ed e-bike vendute in Europa nel 2021 (fonte: Rapporto "European bicycle industry and market profile 2022" della Confederazione dell'industria europea di biciclette, Conebi);
in particolare, dal rapporto emerge come le presenze di cicloturisti "puri", cioè turisti che hanno la dimensione della vacanza in bici come propria motivazione principale, dal 2019 al 2022 in Italia risultino più che raddoppiate, passando dai quasi 4 milioni e mezzo del 2019, agli oltre 9 milioni registrati nel 2022 (+7% sul 2021). Questi, si stima che abbiano speso nel nostro Paese più di 1 miliardo di euro;
con 3 milioni di pezzi venduti nel 2021 (+ 7% sul 2020), l'Italia è risultato il mercato delle biciclette più florido a livello europeo; sono cresciute le vendite nel segmento delle bici di alta gamma e di lusso, e si è registrata una vera e propria esplosione nella vendita delle e-bike (330mila pezzi, + 25% sul 2020);
il cicloturismo — come altri sport e pratiche amatoriali e/o sportive — è un fenomeno trasversale e libero, che può riguardare una pluralità di turisti con caratteristiche differenti e proprio per questo la logica di intervento dovrebbe inevitabilmente considerare e distinguere tra fasce diverse di utenza, più o meno esperta, offrendo ad ognuno le migliori condizioni di contesto.
Considerato che
a gennaio 2018, al fine di favorire lo sviluppo del cicloturismo, era stata approvata la Legge n. 2 "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica", la prima Legge Quadro in materia di mobilità ciclistica che si pone l'obiettivo di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, sia per le esigenze quotidiane che per le attività turistiche e ricreative;
in precedenza, la Regione Emilia-Romagna aveva approvato la legge regionale 5 giugno 2017, n. 10 "Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità" con cui intende promuovere la ciclabilità urbana ed extraurbana e realizzare la Rete delle ciclovie regionali;
il Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024, approvato il 3 agosto 2022 dalla Conferenza Unificata in accordo con il Ministero del Turismo, offre l'occasione concreta di finanziare la costruzione e l'implementazione di ciclovie turistiche, con un investimento di 400 milioni (da spalmare nell'arco temporale che va dal 2021 al 2026), per un totale di 1.235 chilometri di nuovi percorsi (oltre alla manutenzione di tratte già esistenti);
l'iniziativa, finanziata nell'ambito della missione M2C2 del PNRR "Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile", rientra nelle azioni governative orientate alla promozione dello sviluppo turistico nell'ottica di una crescita indirizzata alla sostenibilità, in piena coerenza con uno dei due macro-obiettivi che la Commissione Europea si è data con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stesso.
Valutato che
l'Italia, a differenza di altri Paesi europei, può vantare una capillare rete di infrastrutture viarie a bassa intensità di traffico che collegano piccoli centri delle aree interne che custodiscono vere e proprie eccellenze turistiche;
queste piccole arterie, complice il processo di spopolamento che ha interessato nel corso degli anni questi territori, potrebbero facilmente diventare delle "ciclovie di fatto", andando a costituire la parte principale di un'offerta cicloturistica originale tipica italiana, capace di colmare il divario con quei paesi del centro Europa che possono contare da anni su una solida rete di ciclovie dedicate;
con investimenti limitati, da realizzarsi prevalentemente sulla segnaletica, su punti di servizio specializzati (ciclofficine, servizi di trasporto bagagli, aree di sosta e punti ricarica per le e-bike) e pochi altri elementi, si renderebbero rapidamente fruibili all'utenza cicloturistica nuovi territori ed aree interne, contribuendo significativamente al loro sviluppo.
Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta regionale
ad utilizzare anche il Tour de France 2024 per dare continuità ad una strategia promozionale di sistema per valorizzare il cicloturismo nella nostra regione sui principali mercati internazionali, coinvolgendo le associazioni di settore, l'APT, le Destinazioni Turistiche e gli organi locali di informazione, soprattutto allo scopo di far conoscere e valorizzare le aree periferiche.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 19 aprile 2023