n.14 del 18.01.2023 periodico (Parte Seconda)
Aggiornamento dei termini previsti dalla delibera di Giunta regionale n. 2153/2021 per l'adeguamento di alcuni degli agglomerati presenti in Regione
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
VISTI:
- la Direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;
- la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;
- il D.lgs. 3 aprile 2006, n.152 e ss.mm.ii., recante “Norme in materia ambientale”;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”;
- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 8 maggio 2015 “Adozione del modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale – AUA”;
- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2016 “Approvazione del secondo Piano di Gestione delle acque del Distretto Idrografico Padano”;
- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2016 “Approvazione del secondo Piano di Gestione delle acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale”;
- il Piano di Tutela delle Acque (di seguito PTA), approvato con Delibera n. 40 dell’Assemblea Legislativa in data 21 dicembre 2005;
- la Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23 concernente la delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e l'organizzazione del servizio idrico integrato;
- la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 concernente la riforma del sistema di governo regionale e locale e le disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni;
- la propria Deliberazione del 9 giugno 2003, n. 1053 "Direttiva concernente indirizzi per l'applicazione del D.lgs. 11 maggio 1999, n. 152 come modificato dal D.lgs. 18 agosto 2000, n. 258 recante disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento";
- la propria Deliberazione del 14 febbraio 2005 n. 286 concernente gli indirizzi per la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne;
- la propria Deliberazione del 14 dicembre 2015, n. 2087 concernente l’approvazione della “Direttiva relativa al sistema informativo regionale del servizio idrico integrato”;
- la propria Deliberazione del 16 giugno 2017, n. 871 concernente l’”Aggiornamento della “Direttiva relativa al sistema informativo regionale del servizio idrico integrato” di cui alla D.G.R. n. 2087/2015”;
- la propria Deliberazione del 21 dicembre 2015, n. 2204 concernente l’approvazione del modello per la richiesta di autorizzazione unica ambientale per l’Emilia-Romagna;
- la propria Deliberazione del 22 febbraio 2016, n. 201 concernente “Indirizzi all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti per la predisposizione dei programmi di adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane”;
- la propria Deliberazione del 31 ottobre 2016, n. 1795 recante approvazione della direttiva per lo svolgimento delle funzioni in materia di VAS, VIA, AIA ed AUA in attuazione della L.R. n.13 del 2005;
- la propria Deliberazione del 15 aprile 2019, n. 569 recante “Aggiornamento dell’elenco degli agglomerati esistenti di cui alla delibera di giunta regionale n. 201/2016 e approvazione delle direttive per i procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti”;
- la propria Deliberazione del 20 dicembre 2021, n. 2153 recante “Aggiornamento dell'elenco degli agglomerati esistenti di cui alle DGR 201/2016 e 569/2019 e approvazione delle disposizioni relative alle verifiche di compatibilità idraulica nell'ambito dei procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti”;
- la deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po n. 4 del 20 dicembre 2021, con la quale è stato adottato l’aggiornamento del Piano di Gestione delle acque del distretto idrografico padano;
- la propria Deliberazione del 27 dicembre 2021 recante “Direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro acque) terzo ciclo di pianificazione 2022-2027: presa d'atto degli elaborati costituenti il contributo della regione Emilia-Romagna ai fini del riesame dei piani di gestione distrettuali 2021-2027 dei distretti idrografici del fiume Po e dell'appennino centrale”;
PREMESSO CHE:
- ai sensi dell’art. 77 del D.lgs. 152/06 la Regione definisce gli obiettivi di qualità per i corpi idrici regionali ed individua le misure utili al raggiungimento di tali obiettivi;
- gli obiettivi di qualità per i corpi idrici regionali già individuati dal Piano di Tutela delle acque sono stati aggiornati dai Piani di Gestione Distrettuali di cui alla Direttiva 2000/60/CE;
- il PTA individua nella disciplina degli standard di qualità degli scarichi delle acque reflue urbane una delle principali misure utili al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;
- gli standard di riferimento individuati dal PTA per gli scarichi delle acque reflue urbane rispondono, tra l’altro, alle esigenze di rispetto delle disposizioni di cui alla Direttiva 91/271/CEE e sono pertanto differenziati in base alla consistenza dell’agglomerato, espressa in abitanti equivalenti (AE), e alla tipologia di area ricevente in cui vengono convogliati gli scarichi (area normale, area sensibile, bacino drenante ad area sensibile);
- con la DGR 201/2016 si è provveduto a redigere l’Elenco degli Agglomerati presenti in Regione e a fornire all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti l’aggiornamento degli indirizzi per l’adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici regionali, secondo le tempistiche così declinate:
- Agglomerati con consistenza compresa tra 200 e 2.000 AE (grado di copertura del sistema fognario e del sistema depurativo, adeguamento del livello di trattamento degli impianti) - "Livello priorità 1A" - 31 dicembre 2021;
- Abbattimento dell'azoto negli impianti a servizio degli agglomerati di consistenza superiore a 10.000 AE - "Livello priorità 1B" - 31 dicembre 2021;
- Agglomerati con consistenza superiore ai 10.000 AE (interventi di adeguamento delle reti esistenti con particolare riferimento all’adeguamento alla normativa regionale vigente degli scaricatori di piena a più forte impatto, ritenuti di priorità più elevata nei Piani di Indirizzo o in altra attività conoscitiva) – “Livello di priorità 2A” - 31 dicembre 2024;
- Agglomerati con consistenza superiore ai 10.000 AE (interventi di adeguamento alla normativa regionale vigente degli scaricatori di piena a più forte impatto, ritenuti prioritari ma con grado inferiore di priorità nei Piani di Indirizzo o in altra attività conoscitiva) – “Livello di priorità 2B” - 31 dicembre 2030;
- Agglomerati con popolazione inferiore ai 200 AE (adeguamento ai trattamenti appropriati previsti dalla DGR 1053/2003) - "Livello priorità 3" - 31 dicembre 2030;
- a seguito dell’entrata in vigore della L.R. 13/2015, le funzioni di autorizzazione delle reti fognarie e degli scarichi delle acque reflue urbane afferenti ad Agglomerati spettano alla Regione, che le esercita mediante ARPAE (art. 15, comma 8) a cui è affidata anche la funzione di controllo e di accertamento delle inadempienze;
- con la DGR 1795/2016, in attuazione della L.R. 13/2015, si è stabilito che gli scarichi di acque reflue urbane sono soggetti alla disciplina dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) di cui al DPR 59/2013;
- con la DGR 569/2019, grazie anche ai dati contenuti nel Sistema Informativo del Servizio Idrico Integrato realizzato in ottemperanza delle disposizioni di cui alla L.R. 23/2011, si è provveduto ad un primo aggiornamento dell’Elenco degli Agglomerati esistenti in Regione e alla approvazione delle direttive per i procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti;
- con la DGR 2153/2021 si è provveduto ad un secondo aggiornamento dell’Elenco degli Agglomerati esistenti in Regione e ad un aggiornamento delle tempistiche previste per l’adeguamento dei sistemi fognario/depurativi previste dalla DGR 201/2016 al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici regionali;
TENUTO CONTO CHE a seguito dell’emergenza Covid-19 prima e delle difficoltà di approvvigionamento in materie prime e in prodotti semifiniti, nonché dell’aumento dei prezzi dell’energia conseguenti all’emergenza in Ucraina dopo, le aziende operanti nella gestione del Servizio Idrico stanno avendo notevoli difficoltà a portare avanti gli interventi programmati, anche in considerazione della loro complessità;
CONSIDERATO CHE in virtù delle difficoltà riscontrate dalle aziende operanti nella gestione del Servizio Idrico a portare avanti gli interventi programmati, in data 14 dicembre 2022 ATERSIR ha fatto pervenire alla Regione Emilia-Romagna una richiesta di proroga dei termini previsti dalla DGR 2153/2021 per l’adeguamento di alcuni degli Agglomerati presenti in Regione, assunta a protocollo Prot. 15/12/2022.1231447.E;
RITENUTO CHE la richiesta presentata da ATERSIR di proroga dei termini previsti dalla DGR 2153/2021 per l’adeguamento di alcuni degli Agglomerati presenti in Regione, viste le motivazioni addotte, sia accoglibile e che pertanto risulti necessario procedere ad un aggiornamento puntuale dei suddetti termini;
RICHIAMATI per gli aspetti organizzativi e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni, i seguenti atti:
- la Legge regionale 26/11/2001, n. 43 "Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";
- il nuovo Regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati (General Data Protection Regulation) e il D.lgs. 30/6/2003, n. 196 (Codice in materia in protezione dei dati personali), come modificato dal D.lgs. 10/8/2018, n. 101;
- le proprie deliberazioni n. 324 e n. 325 del 7/3/2022, rispettivamente “Disciplina Organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale” e “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”, entrambe con decorrenza dal 1/4/2022;
- la propria deliberazione n. 426 del 21/3/2022 “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia”;
- la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25/3/2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
- la determinazione del 30 novembre 2022, n. 23659 “Conferimento incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente” con la quale è stata attribuita la titolarità dell’Area Tutela e gestione acqua all’Ing. Patrizia Ercoli a decorrere dal 1 dicembre 2022;
- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”, da applicare in combinato disposto e coerenza con quanto previsto successivamente dalla citata deliberazione n. 324/2022;
- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
- il D.lgs. 14/3/2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la propria deliberazione n. 111 del 31/1/2022” Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021;
- la determinazione dirigenziale n.2335/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022.”;
- la deliberazione 1846/2022 recante “Piano Integrato delle attività e dell’organizzazione 2022-2024”;
DATO ATTO che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
DATO ATTO, ALTRESÌ, dei pareri allegati;
Su proposta della Vicepresidente e assessore alla Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile;
A voti unanimi e palesi
delibera
Per le regioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate,
1) di aggiornare i termini previsti dalla DGR 2153/2021 per l’adeguamento di alcuni degli Agglomerati presenti in Regione come da Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di stabilire che le scadenze indicate nell’Allegato 1 alla presente Deliberazione per quanto attiene agli adeguamenti degli Agglomerati sono da ritenersi prescrittive e che pertanto, nel caso di Agglomerati già autorizzati con AUA vigente, eventuali difformità rispetto alle scadenze ivi indicate sono da ritenersi automaticamente aggiornate;
3) di notificare il presente provvedimento ai soggetti interessati;
4) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa e, in particolare, a quanto previsto dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D. Lgs n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;
5) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.