n.34 del 06.02.2024 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 7972 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 7675 Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Decisione sulle osservazioni pervenute e approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030)". A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi
nel 2022 la CE con il RepowerEU ha proposto un piano di azione per il biometano, che definisce strumenti tra cui un nuovo partenariato industriale per il biometano e incentivi finanziari per portare la produzione a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030, anche attraverso la politica agricola comune.
Nel D.lgs. 199/2021 sono presenti disposizioni specificamente finalizzate a promuovere un tessuto imprenditoriale forte, strutturato e allo stesso tempo sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico, attraverso la previsione di regimi di sostegno per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, biometano e sviluppo tecnologico e industriale.
Dal PTA 2022-2024 del PER emerge che allo stato attuale, iniziative di produzione e immissione in rete di biometano sono ancora limitate (al momento risultano soltanto 3 gli impianti di produzione biometano in esercizio), sebbene si preveda che nei prossimi anni si assisterà ad una crescita significativa di impianti di produzione di biometano e immissione in rete; gli obiettivi potrebbero pertanto essere raggiunti con relativa facilità, anche grazie alla riconversione degli impianti attualmente alimentati a biogas per i quali sono in fase terminale gli incentivi alla produzione elettrica.
Il PRGRB promuove l'incremento del recupero della frazione organica finalizzato alla produzione di compost di qualità e/o di biometano; il recupero di energia da rifiuti, infatti, in coerenza con la gerarchia comunitaria di gestione dei rifiuti, costituiscono la fase residuale e finale del loro ciclo di gestione, e in quest'ottica sia il PRGRB sia il PTA del PER mirano a promuovere il recupero energetico attraverso la produzione di biogas e biometano dal trattamento dei rifiuti organici. Nel caso specifico del biometano, il PRGRB intende ottimizzare il sistema di trattamento della frazione organica promuovendo la diffusione delle migliori tecnologie per il recupero e l'implementazione di impianti per la produzione di biometano, ritenendo necessario continuare nell'azione di potenziamento/adeguamento dell'impiantistica esistente.
nel PTA del PER vi sono riportate le proposte individuate per la transizione del sistema produttivo e dei trasporti sono le seguenti:
- la produzione di biogas e biometano, in particolar modo prodotti dal recupero e dalla valorizzazione degli scarti di produzione, dei rifiuti organici derivanti dal settore agricolo, dai rifiuti urbani;
- il maggior impiego dei biocarburanti e dei biocombustibili avanzati, in particolare il biometano, che in chiave ci circolarità siano prodotti da biomasse sostenibili, cioè da residui della filiera agro forestale, industria alimentare o coltivazioni dedicate non destinate al comparto del food e su terreni marginali.
Nel PTA del PER si illustra come il sistema energetico dell'Emilia-Romagna oggi dipenda prevalentemente dai combustibili fossili (per circa l’86% nel caso dei consumi energetici finali). Tutti gli attuali scenari, inclusi quelli del PER, presuppongono che nei prossimi decenni, grazie ad un'estesa elettrificazione su larga scala del sistema energetico trainata dalla diffusione delle energie rinnovabili, questa situazione cambierà radicalmente, sia a livello di utenti finali sia a quello della produzione di carburanti senza emissioni di carbonio e di materie prime per l'industria.
Questo sarà reso possibile se si verificheranno determinate condizioni tra le quali:
- la creazione di un sistema normativo atto a consentire l'introduzione nelle reti esistenti del gas naturale di una crescente quantità di gas prodotto da fonti rinnovabili (prevalentemente biometano e idrogeno verde).
nel processo di transizione ecologica, una categoria a parte è rappresentata dalle imprese del settore agricolo e agroalimentare che assumono un ruolo chiave sia nella produzione del biogas e biometano di origine agricola derivante prevalentemente dagli effluenti zootecnici, dagli scarti dell‘agroindustria e dalle colture dedicate per la produzione di biomasse, che nella riduzione delle emissioni di C02 attraverso un'agricoltura avanzata che favorisca il ciclo del carbonio e l'assorbimento della C02 nel suolo.
Nel PER si afferma che l'Emilia-Romagna ha assunto in questi anni un ruolo guida a livello nazionale nella crescita e nello sviluppo per la produzione del biogas e del biometano. ln particolar modo nel settore agricolo e agro-industriale, in linea con gli obiettivi europei, l'Amministrazione regionale intende investire in azioni specifiche che riguardano:
- il sostegno alla produzione delle agroenergie e alla realizzazione di impianti FER;
- lo sviluppo di progetti di riqualificazione energetica;
- la promozione di tecniche per l'assorbimento di C02 nei suoli agricoli.
Tali azioni saranno promosse e supportate anche dalla nuova Politica Agricola Comunitaria (fondi FEASR e FEAGA).
Il piano energetico regionale riconosce che lo sviluppo del biometano ottenuto massimizzando il recupero energetico dei residui organici e sottoprodotti agricoli è strategico ed è un elemento rilevante per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei; a tal fine sostiene la riconversione degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale di biometano, la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano, compresa la creazione di poli consortili per il trattamento centralizzato di digestati ed effluenti.
II monitoraggio delle azioni e dei risultati del piano terrà conto degli impianti per la produzione di biogas o biometano attualmente esistenti in Emilia-Romagna, per valutarne la produttività e le fonti di materia con le quali viene soddisfatto il fabbisogno di ciascun impianto, nell'ottica di contribuire alla riduzione dell'utilizzo di suolo agricolo e di altre risorse per colture dedicate alla produzione di bioenergie.
Attualmente nel settore agricolo sono utilizzati 3,7 milioni di m3 annui per la produzione di biogas e biometano. Si stima la disponibilità di ulteriori 10 milioni di m3 annui di effluenti zootecnici che potrebbero essere utilizzati a tal fine.
Gli obiettivi del PER al 2030 son l'immissione in rete di 245 kTep di Biometano e Biogas.
Al 2020 la capacità produttiva di biometano era di 30 milioni di metri cubi all'anno.
Un contributo alla diffusione di impianti a biometano sul territorio regionale potrebbe derivare dal PNRR, in particolare l'Investimento M2C2/1.4 "Sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l'economia circolare" che, a livello nazionale, stanzia 1,92 miliardi di € per le seguenti linee di intervento:
- riconvertire gli impianti biogas agricoli già esistenti verso la produzione di biometano per l'industria, i trasporti e il riscaldamento;
- sostenere finanziariamente la realizzazione di nuovi impianti.
Le misure del PAIR per impianti a biogas e biometano prevedono la promozione e la regolamentazione degli impianti per una corretta gestione degli effluenti e contenimento delle emissioni di ammoniaca dal digestato, attraverso le seguenti linee di intervento:
- regolamentazione tramite gli atti approvati dalla Regione: criteri tecnici per la mitigazione degli impatti degli impianti a biogas (DGR 1495/2011) e valori limite e prescrizioni per le emissioni in atmosfera (DGR 1496/2011);
- promozione di sistemi di upgrading in impianti a biogas per favorire l'uso del biometano e corretta gestione del digestato.
Nella relazione generale nelle azioni del PAIR in ambito agricolo e zootecnia è presente come indicatore il numero di impianti e potenza in termini di smc/h e numero di capi delle aziende coinvolte.
negli ultimi giorni è stato inaugurato un impianto di produzione di Biometano presso un'azienda agricola nel comune di Montechiarugolo (PR) e che in letteratura scientifica oltre che in notizie di stampa sono descritte nuove tecnologie per l'abbattimento di ammoniaca e altri composti presenti nei reflui zootecnici.
a continuare a promuovere la diffusione del Biometano;
a continuare la collaborazione con le associazioni agricole per trovare nuove soluzioni per garantire una diffusione maggiore degli impianti di biometano sul territorio regionale, mediante anche semplificazioni delle procedure;
a promuovere nuove forme di collaborazione con università e centri di ricerca per Io sviluppo, l'implementazione e la diffusione di nuove tecnologie e processi per l'abbattimento dell'ammoniaca e degli altri composti chimici presenti nei reflui zootecnici.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 30 gennaio 2024