n.93 del 30.03.2020 (Parte Seconda)

Prestazioni per il lavoro di cui alle delibere di Giunta regionale n.186/2019 e n.876/2019 - Specifiche in merito alla fruizione per le persone beneficiarie del reddito di cittadinanza di cui alla Legge n. 26/2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA–ROMAGNA

 Viste le Leggi regionali:

- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- il D.lgs. 10/9/2003, n. 276 “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n. 30” e ss.mm., ed in particolare l'art. 7 “Accreditamenti” che definisce i principi ed i criteri per l'accreditamento da parte delle Regioni degli operatori pubblici e privati operanti nei propri territori;

- il D.lgs 14/9/2015, n. 150 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 10 dicembre 2014, n. 183” e ss.mm.;

Richiamata altresì la propria deliberazione n.1959/2016 “Approvazione della disciplina in materia di Accreditamento dei Servizi per il Lavoro e definizione dell'elenco delle prestazioni dei Servizi per il Lavoro Pubblici e Privati Accreditati ai sensi degli Artt. 34 e 35 della L.R. 1 agosto 2005, n. 17 e ss.mm.ii.” e ss.mm.ii.;

Viste in particolare le proprie deliberazioni:

- n.186/2019 “Approvazione degli interventi per l'occupazione della rete attiva per il lavoro e delle procedure di attuazione. Approvazione delle disposizioni per garantire l'operatività della rete attiva e la continuità dell'offerta.”;

- n.371/2019 “Approvazione delle modalità e dei criteri di riparto e assegnazione delle risorse in attuazione della delibera di Giunta regionale n.186/201”;

- n. 1810/2019 “Rete attiva per il lavoro. Proroga termini per la realizzazione degli interventi di cui alla delibera di Giunta regionale n. 186/2019”;

Viste inoltre le proprie deliberazioni:

- n.876/2019 “Approvazione disposizioni e procedure di attuazione del Piano regionale del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani - II fase di cui alla deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 173/2018”; 

- n.1347/2019 “Approvazione delle modalità e dei criteri di riparto e assegnazione delle risorse in attuazione della Delibera di Giunta regionale n.876/2019”;

- n.1915/2019 “Integrazione modalità di liquidazione di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1347/2019 riguardante le modalità e i criteri di riparto e assegnazione della risorse per l'attuazione delle misure previste nel piano regionale di attuazione del PON Iniziativa Occupazione Giovani - II Fase”;

- n.1921/2019 “Piano regionale PON Iniziativa Occupazione Giovani - II Fase di cui alla propria deliberazione n.876/2019: approvazione aggiornamenti a seguito di nuove disposizioni nazionali e regionali. Approvazione schema di protocollo operativo fra RER-Agenzia Lavoro e Soggetti privati accreditati”;

- n.2393/2019 “Modifica della propria deliberazione n.1347/2019 ad oggetto "Approvazione delle modalità e dei criteri di riparto e assegnazione delle risorse in attuazione della delibera di Giunta regionale n.876/2019." integrata dalla propria deliberazione n.1915/2019”;

Richiamate le determinazioni dirigenziali:

- n. 10427/2019 “Approvazione dell’elenco dei soggetti privati accreditati che si impegnano all’erogazione delle prestazioni e misure di politica attiva del lavoro in attuazione degli interventi per l’occupazione di cui alla DGR n.186/2019 – Terzo Elenco. Quantificazione risorse assegnate ai nuovi soggetti, in attuazione della DGR n. 371/2019”;

- n. 19790/2019 “Approvazione terzo elenco dei soggetti privati accreditati che si impegnano all'erogazione delle misure previste nel Piano regionale di attuazione del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani - II Fase, di cui alla DGR n.876/2019 - Quantificazione risorse assegnate al nuovo soggetto in attuazione della DGR n.1347/2019";

Visto, in particolare, che nell’Allegato 1 “Interventi per l’occupazione della rete attiva per il lavoro: prestazioni e misure di politica attiva” alla propria sopra citata deliberazione n. 186/2019 al punto 2. “Destinatari delle prestazioni e modalità di attivazione delle misure” sono state specificate le opportunità per le persone che, alla scadenza del programma permangono nello stato di disoccupazione, prevedendo in particolare la possibilità di richiedere, presso il Centro per l’impiego, in alternativa:

- la definizione di un nuovo programma con un soggetto accreditato diverso;

- di proseguire il suo percorso di ricerca del lavoro con lo stesso soggetto accreditato chiedendo pertanto una proroga di 6 mesi dei termini di attuazione del programma già sottoscritto e parzialmente realizzato;

Visto inoltre che nell’Allegato 1 “Modalità di adesione e di attivazione delle misure del Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” Fase II” alla propria sopra citata deliberazione n. 876/2019 al punto 3. “Modalità di attivazione delle misure” sono state specificate le opportunità per i giovani che, alla scadenza del programma permangono nello stato di NEET, prevedendo in particolare la possibilità di richiedere, presso il Centro per l’impiego, in alternativa:

- la definizione di un nuovo programma con un soggetto accreditato diverso;

- di proseguire il suo percorso di ricerca del lavoro con lo stesso soggetto accreditato sottoscrivendo un nuovo programma di servizio;

Visto che la Legge 28 marzo 2019, n. 26 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, all’Art. 9 “Assegno di ricollocazione”, prevede che al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro, il beneficiario del Rdc sia tenuto a stipulare il Patto per il lavoro con il Centro per l'impiego e riceva dall'ANPAL l'assegno di ricollocazione (AdR) per fruire di un programma di ricerca intensiva della nuova occupazione;

Dato atto che con delibera del Consiglio di Amministrazione di ANPAL n. 23 del 13/12/2019 sono state approvate le “Modalità operative e ammontare dell’Assegno di Ricollocazione nell’ambito del Reddito di Cittadinanza (art. 9 Decreto Legge 4 convertito con modificazioni in Legge 28 marzo 2019, n. 26)” e che in attuazione di quanto nelle stesse previsto è stato approvato l’“Avviso rivolto ai soggetti erogatori per l’avvio dell’Assegno di ricollocazione per i beneficiari del reddito di cittadinanza”;

Dato atto inoltre che le procedure di cui all’avviso sopra citato si sono concluse in data 28/1/2020 e che, pertanto, le persone beneficiarie del reddito di cittadinanza dovranno ricevere da ANPAL l'assegno di ricollocazione (AdRdC) per fruire di un programma di ricerca intensiva della nuova occupazione;

Preso atto altresì che, come previsto nella stessa delibera ANPAL n. 23/2019 sopra citata “I potenziali destinatari (dell’AdRdC) che siano già impegnati in misure di politica attiva analoghe (solitamente denominate contratto di ricollocazione, assegno di ricollocazione, accompagnamento al lavoro o dote lavoro) erogate da amministrazioni pubbliche centrali o territoriali ovvero nell’ambito della misura 3 – accompagnamento al lavoro – del PON “Iniziativa Occupazione Giovani”/Garanzia Giovani, opportunamente tracciate nella sezione 6 della Scheda Anagrafico-Professionale”1, sono convocati presso i Centri per l’impiego territorialmente competenti per la verifica dei requisiti di cui all’articolo 4 del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 per la stipula del patto del lavoro e continuano a partecipare nelle predette iniziative. Per tutta la durata dell’erogazione della misura incompatibile non sarà rilasciato l’assegno di ricollocazione e non si applica la sanzione della decadenza, stabilita ai sensi dell’articolo 9 del predetto decreto per la mancata scelta del soggetto erogatore entro i termini previsti”;

Ritenuto pertanto di specificare, unicamente con riferimento alle persone destinatarie del reddito di cittadinanza, sottoscrittori di un patto per il lavoro come definito dalla Legge n. 26/2019 e che, in data antecedente al 28/1/2020 hanno sottoscritto un programma per l’accompagnamento al lavoro attuativo di quanto previsto dalle disposizioni di cui alla propria deliberazione n. 186/2019 che, alla scadenza del relativo programma, le stesse non potranno richiedere la proroga del programma in corso ma dovranno accedere alle misure previste dall’Assegno di ricollocazione;

Ritenuto altresì di specificare, unicamente con riferimento alle persone destinatarie del reddito di cittadinanza, sottoscrittori di un patto per il lavoro come definito dalla Legge n. 26/2019, che non potranno sottoscrivere un programma per l’accompagnamento al lavoro attuativo di quanto previsto dalle disposizioni di cui alle proprie deliberazioni n. 186/2019 e n. 876/2019, ma dovranno accedere esclusivamente alle misure previste dall’Assegno di ricollocazione;

Richiamati:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii;

- la propria deliberazione n. 83 del 21/1/2020 “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Richiamata la Legge regionale n. 43/2001 recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

- n.2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii;

- n.56/2016 "Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001";

- n.270/2016 "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n.622/2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n.1107/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” ed in particolare l’allegato A);

- n.87/2017 "Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbliche per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell'art.18 della L.R. 43/2011, presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";

- n. 1059/2018 "Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)";

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017;

Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1174/2017 "Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa";

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore competente per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:

1. di prendere atto che, come previsto nella Legge 28 marzo 2019, n. 26 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” - Art. 9 “Assegno di ricollocazione”, al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro, il beneficiario del Rdc sia tenuto a stipulare il Patto per il lavoro con il centro per l'impiego e riceva dall'ANPAL l'assegno di ricollocazione (AdRdC) per fruire di un programma di ricerca intensiva della nuova occupazione;

2. di prendere atto altresì che, come previsto nella delibera ANPAL n. 23/2019 in premessa citata “I potenziali destinatari (dell’AdRdC) che siano già impegnati in misure di politica attiva analoghe (solitamente denominate contratto di ricollocazione, assegno di ricollocazione, accompagnamento al lavoro o dote lavoro) erogate da amministrazioni pubbliche centrali o territoriali ovvero nell’ambito della misura 3 – accompagnamento al lavoro – del PON “Iniziativa Occupazione Giovani”/Garanzia Giovani, opportunamente tracciate nella sezione 6 della Scheda Anagrafico-Professionale”1, sono convocati presso i Centri per l’impiego territorialmente competenti per la verifica dei requisiti di cui all’articolo 4 del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 per la stipula del patto del lavoro e continuano a partecipare nelle predette iniziative. Per tutta la durata dell’erogazione della misura incompatibile non sarà rilasciato l’assegno di ricollocazione e non si applica la sanzione della decadenza, stabilita ai sensi dell’articolo 9 del predetto decreto per la mancata scelta del soggetto erogatore entro i termini previsti”;

3. di disporre, unicamente con riferimento alle persone destinatarie del reddito di cittadinanza sottoscrittori di un patto per il lavoro, come definito dalla citata Legge n. 26/2019 e che in data antecedente al 28/01/2020 hanno sottoscritto un programma per l’accompagnamento al lavoro attuativo di quanto previsto dalle disposizioni di cui alla propria deliberazione n. 186/2019, che alla scadenza del relativo programma le stesse non potranno richiedere la proroga del programma in corso ma dovranno accedere alle misure previste dall’Assegno di ricollocazione;

4. di disporre altresì, unicamente con riferimento alle persone destinatarie del reddito di cittadinanza, sottoscrittori di un patto per il lavoro come definito dalla più volte citata Legge n. 26/2019, che non potranno sottoscrivere un programma per l’accompagnamento al lavoro attuativo di quanto previsto dalle disposizioni di cui alle proprie deliberazioni n. 186/2019 e n. 876/2019, ma dovranno accedere esclusivamente alle misure previste dall’Assegno di ricollocazione;

5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 ss.mm.ii.;

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it.

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