n.73 del 11.05.2011 periodico (Parte Seconda)
Decisione in merito alla procedura di verifica screening per la costruzione di un polo commerciale denominato "Lifestyle Village Perle di Faenza"
Il Comune di Faenza, in qualità di Autorità competente, comunica la propria decisione in merito alla procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa al progetto per la realizzazione di un polo commerciale con parcheggio denominato “Lifestyle Village Perle di Faenza” sito a Faenza in Via Bisaura.
Il proponente è Faenza Erre srl con sede in Via Lungotevere Flaminio n. 78 - 00196 Roma; con nota del 10/2/2011, acquisita al Prot. gen. 5477 del 17/2/2011, il Sig. Roberto Bertozzini, in qualità di Legale Rappresentante della Società, “Faenza Erre Srl” ha comunicato che la stessa è stata trasformata in “Faenza Erre SpA” con sede in Via Lungotevere Flaminio n. 78 a Roma, codice fiscale 09939171006.
Il progetto appartiene alla seguente categoria di intervento di cui all’allegato B.3 L.R. 9/99 e smi:B.3.7 – Progetti di costruzione di centri commerciali di cui al DLgs 31 marzo 1998, n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”; parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto.
Il progetto interessa il territorio del comune di Faenza (RA) e prevede la realizzazione di un polo commerciale con parcheggio maggiore di 500 posti auto denominato “Lifestyle Village Perle di Faenza” ubicato lungo Via Bisuara, una traversa di Via Granarolo nell’area immediamente a nord del fascio autostradale e del casello di Faenza.
La documentazione normativa e gli atti in argomento sono a disposizione nella loro interezza con le modalità previste dalla legge in materia di accesso, presso il Settore Territorio del Comune di Faenza, Via Zanelli n. 4 (sito internet http://www.comune.faenza.ra.it).
Con provvedimento della Giunta comunale n. 149 del 26/4/2011, il Comune di Faenza in conformità ai pareri acquisiti e alle risultanze dell’istruttoria, ha deliberato:
1) Di escludere dall’ulteriore procedura di VIA, ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettera b) della L.R. 9/99 e successive integrazioni e modificazioni, il progetto di realizzazione dell’ insediamento commerciale denominato “Lifestyle Village Le Perle“ e relativi parcheggi, nell’area sita in Via Bisaura, presentato dalla ditta “Faenza Erre Srl”, in seguito trasformata in “Faenza Erre SpA” legalmente rappresentata dal Sig. Roberto Bertozzini, sulla base del rapporto finale di istruttoria tecnica di Arpa-Sezione di Ravenna prot. gen. n. 9370 del 16/3/2011 e successiva nota integrativa ARPA prot. gen. n. 12889 del 7/4/2011, (omissis), nonché dei pareri resi dagli Enti ed uffici competenti, con le seguenti prescrizioni, di cui tenere conto ai fini del rilascio del permesso di costruire e di tutte le autorizzazioni, pareri e nulla osta finalizzati alla realizzazione dell’opera:
1. Progetto definitivo - Ai fini del rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e l’esercizio degli impianti oggetto del presente screening si deve provvedere alla implementazione del progetto definitivo di dettaglio conforme a quanto indicato nelle prescrizioni di seguito indicate.
2. Attività di cantiere - In fase di realizzazione dell’opera, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti atti a contenere gli effetti ambientali prodotti dall’attività di cantiere (ad esempio le emissioni diffuse e puntuali di polveri, derivanti dalla movimentazione dei mezzi, possono essere contenute attraverso l’umidificazione dei depositi dei materiali temporanei, la bagnatura e copertura con teloni del materiale trasportato, nonché la pulizia dei camion). Le macchine più rumorose potranno essere utilizzate ad una distanza dai ricettori non inferiore a quella calcolata nello studio di impatto acustico. In caso di modifiche al parco macchine individuato nel presente studio e di modifiche alle modalità di realizzazione dell’intervento, si dovrà prevedere un adeguato aggiornamento della documentazione previsionale di impatto acustico in questa sede presentata. Dovranno comunque essere rispettate le disposizioni indicate dall’art. 11, comma 1 della L.R. 9 maggio 2001, n. 15 e della Delibera della Giunta regionale 45/02 recante disposizioni in materia di inquinamento acustico ed eventuali provvedimenti comunali (vedi Regolamento di Polizia Urbana e Rurale in vigore, art. 53, che detta ulteriori restrizioni orarie), ovvero: a) le macchine in uso dovranno operare in conformità alle direttive CEE in materia di emissione acustica ambientale così come recepite dalla legislazione italiana; b) all’interno del cantiere dovranno essere utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali, sia con l’impiego delle più idonee attrezzature, sia tramite idonea organizzazione dell’attività, al fine di minimizzare l’impatto acustico verso l’esterno; c) gli avvisatori acustici potranno essere utilizzati solo se non sostituibili con altri di tipo luminoso e nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori; d) l’attività del cantiere dovrà essere svolta nei giorni feriali dalle ore 7 alle ore 20; e) l’esecuzione di lavorazioni disturbanti (es. escavazioni e demolizioni) e l’impiego di macchinari rumorosi (es. martelli demolitori, flessibili, seghe circolari, ecc.) dovrà essere effettuata dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19 evitando concomitanza di lavorazioni, rispettando il limite LAeq (livello continuo equivalente ponderato A) di 70 dBA con tempo di misura TM di 10 minuti, rilevato in facciata ad edifici residenziali; in questi orari il valore limite di immissione differenziale non viene applicato; nei rimanenti orari nell’arco della giornata dovranno essere rispettati i limiti di immissione assoluti e differenziale previsti dal D.P.C.M. 14/11/1997; f) per l’esecuzione di lavorazioni disturbanti e l’impiego di macchinari rumorosi dove non sarà possibile rispettare i limiti del punto precedente di orario o di LAeq in facciata, andrà richiesta all’Amministrazione Comunale deroga previa dimostrazione che si sono messi in atto tutti gli accorgimenti tecnici per il contenimento delle emissioni sonore; g) venga data preventiva informazione alle persone potenzialmente disturbate dalla rumorosità del cantiere su tempi e modi di esercizio, su data di inizio e fine lavori. Si ricorda che deve essere presentata la domanda di autorizzazione per l’attività di cantiere 20 gg prima dell’inizio dell’attività. Relativamente alla produzione di rifiuti, dovranno essere rispetti i disposti normativi del DLgs 152/06 e smi.
3. Scarichi idrici - a) Relativamente al bacino di laminazione ubicato in un’area privata in prossimità della viabilità di ingresso al complesso commerciale e a quello sull’area fronti-stante l’autostrada, dovrà essere prevista una impermeabilizzazione del fondo e delle sponde al fine di evitare l’interazione tra acque meteoriche e acque sotterranee.b) Premesso che risulta necessario il recupero delle acque meteoriche al fine di un risparmio della risorsa idrica, si ritiene che il sistema di vasche di prima pioggia, afferente ai fabbricati commerciali e della viabilità pedonale, e relativo sistema di trattamento delle stesse, può non essere installato in quanto in tale vasca recapitano acque meteoriche e pertanto non soggette alla DGR 286/05. c) Le attività che si andranno ad insediare nei locali del centro commerciale dovranno verificare se i propri sistemi di trattamento per le acque reflue rispettano quanto previsto dal Regolamento di Pubblica Fognatura.
4. Rumore - a) In fase di progetto esecutivo venga redatta valutazione previsionale di impatto acustico di tutte le sorgenti sonore fisse, compreso il parcheggio ed gli eventuali altoparlanti per la diffusione di musica e messaggi a scopo pubblicitario posti al suo interno.b) Vengano messi in atto gli interventi previsti per la fluidificazione del traffico al fine di non peggiorare situazioni di criticità acustica dovute alla rumorosità infrastrutturale, quali rotonde ed eventuali limitazioni di velocità nelle strade interessate all’accesso e al deflusso al nuovo complesso commerciale; c) Venga realizzato monitoraggio acustico, in giornata rappresentativa, presso i ricettori sensibili per la verifica dei livelli di rumore nei due diversi orizzonti temporali, di primo insediamento e a regime, nelle 3 postazioni rappresentative dei vari tratti stradali interessati dal traffico indotto dell’outlet e cioè tratto Bisaura est-ovest, tratto Bisaura Nord-sud e Via Pana; in caso di rumorosità non conforme ai limiti dovranno essere applicate soluzioni di mitigazione acustica; d) In fase di cantiere, nel caso non vengano rispettate le condizioni per la autorizzazione in deroga ai limiti di immissione acustica previste dalla DGR 45/02 e le norme tecniche previste dalla classificazione acustica del Comune di Faenza, dovranno essere adottati interventi di mitigazione acustica. In particolare non dovranno essere effettuate operazioni responsabili di immissioni acustiche superiori ai limiti previsti dal DPCM 14/11/1997 durante i seguenti orari 19 – 8; le sorgenti sonore fisse significative dovranno essere collocate valutando la presenza dei ricettori sensibili e se necessario dovrà essere prevista l’installazione di apposite barriere fonoisolanti mobili.
5. Emissioni in atmosfera - Si sottolinea che l’impatto sulla qualità dell’aria, dato dall’incremento di viabilità indotto dall’attività e distribuito nel potenziamento previsto e denominato “Scenario 5”, risulta moderato anche se si inserisce in un contesto più ampio (comune di Faenza) già critico.Nel caldeggiare l’opzione di una infrastrutturazione che minimizzi il verificarsi di episodi di congestione di traffico, si richiama la necessità di valutare anche i vincoli che la scelta della tipologia di viabilità realizzata comporta nel futuro sviluppo dell’area e sugli ulteriori comparti realizzabili.
6. Consumi energetici - Nella progettazione del nuovo complesso commerciale devono essere perseguiti traguardi avanzati di efficienza energetica che potranno essere oggetto di pubblicizzazione e valorizzazione quale elemento di sensibilizzazione ed impegno, contribuendo a limitare le emissioni inquinanti connesse ai consumi finali oltre a ridurre la bolletta energetica delle imprese utilizzatrici del complesso.Al fine di minimizzare/compensare gli impatti legati a riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, oltre all’impianto fotovoltaico già previsto, deve essere presentato prima della data dell’inizio lavori, un progetto di fattibilità finalizzato al collegamento alla rete di teleriscaldamento al quale già il centro commerciale Le Maioliche è collegato.
7. Illuminazione - Dovrà essere presentata, prima della data dell’inizio lavori, all’amministrazione comunale la documentazione di progetto in conformità alla LR. 19/03 e, una volta realizzato l’impianto, l’impresa installatrice dovrà rilasciare una dichiarazione di conformità che attesti che l’installazione è stata eseguita secondo il progetto illuminotecnico e che l’impianto realizzato è conforme alla normativa regionale.
8. Elettromagnetismo - Si ricorda, nel caso in cui il proponente non abbia già provveduto, che, relativamente alle cabine elettriche, dovrà essere presentata la documentazione conforme alla L.R. 10/93.
Con nota del 4/4/2011, prot. n. 2633, annotata dal Comune al Prot. gen. 12889 del 7/4/2011, l’ARPA - Sezione Provinciale di Ravenna, ha precisato quanto segue:
“Nel parere prot. n. 1894 del 11/3/2011, relativo alla procedura di screening […] questo Servizio prescriveva una “impermeabilizzazione del fondo e delle sponde al fine di evitare l’interazione tra acque meteoriche e acque sotterranee”.A tal proposito il proponente ha presentato una nota esplicativa in cui indicava che la superficie della falda è posta a circa -4,90 m dal futuro p.c. e che la profondità di scavo dei bacini di laminazione è posta tra -2.7/-3.2m dal futuro p.c.. Pertanto, alla luce di quanto esposto, si ritiene che tale accorgimento possa non essere attuato in quanto si può escludere l’interazione tra acque meteoriche di dilavamento e acque sotterranee.”
Dovranno inoltre essere rispettati i pareri espressi da HERA in sede di approvazione del Piano Particolareggiato di iniziativa privata Scheda n. 165 “Area Via Cassanigo (S.Andrea) - Sub 1, di cui all’ Atto C.C. n. 44475/270 del 17/11/2010, richiamati e confermati in relazione al presente procedimento di screening:
- Fognature acque reflue ed acque meteoriche. Prot. Hera SpA 188551/10 del 20/9/2010:
[In risposta alla Vostra lettera del 28/7/2010 (prot. Hera SpA 159112/10 del 30/7/2010), siamo a formulare nuovo parere che annulla e sostituisce il nostro parere precedente, prot. Hera Imola Faenza Srl 33267/09 del 23/11/2009. In allegato alla presente siamo a trasmettere il progetto esecutivo delle fognature acque reflue integrato con le prescrizioni tecniche sotto riportate, firmato per approvazione autorizzandoVi inoltre all’esecuzione diretta delle opere. Attestiamo inoltre che l’impianto di depurazione “Formellino” di Faenza e le reti fognarie esistenti a cui sarà collegata la rete acque reflue della lottizzazione in oggetto continueranno ad assicurare le prestazioni ambientali previste dalle Autorizzazioni allo Scarico della Provincia di Ravenna. Per quanto riguarda il progetto esecutivo delle fognature acque meteoriche richiamando le motivazioni tecniche del precedente parere (prot. Hera Imola Faenza Srl 33267/09 del 23/11/2009), in cui abbiamo formulato una serie di perplessità idrauliche, confermiamo che la fognatura acque meteoriche non è gestibile con le modalità standard di Hera e pertanto non sarà gestita dalla scrivente. Si ricorda inoltre che lo smaltimento delle acque reflue della lottizzazione sarà possibile solo a seguito della realizzazione delle opere di intercettazione del tubo esistente, la realizzazione di un impianto di sollevamento e la posa di un nuovo tubo fino all’attraversamento autostradale con collegamento al tubo esistente così come già comunicato con precedente lettera del 12/10/2009 prot. Hera Imola Faenza 28501/09. Prescrizioni tecniche fognatura acque reflue in proprietà pubblica (tratto Q1-Q14 e tratto R11 – Q13) 1. i pozzetti di ispezione posti sulle corsie di circolazione devono essere completi di chiusini in ghisa sferoidale per carichi di prima categoria (D400) come previsto dalla norma UNI EN 124 con un’ altezza minima del telaio di 100 mm; 2. i collegamenti degli allacci privati alle tubazioni principali devono essere realizzati mediante innesti a sella o con giunto a collare di espansione interno con foro realizzato mediante carotatrice in modo tale da garantire l’integrità della tubazione principale medesima, la resistenza ai carichi e sovraccarichi di esercizio, la tenuta idraulica e la portata. Non sono ammessi sistemi di derivazione che possano ostruire anche solo parzialmente la tubazione principale o ridurre la tenuta idraulica. 3. sarà cura del lottizzante avere la massima cura e sorveglianza affinchè siano realizzati i corretti allacciamenti alla rete fognaria dai lotti privati per evitare l’immissione di acque meteoriche nella rete per acque nere, la quale, vista la ridotta portata andrebbe rapidamente in pressione con conseguenti rigurgiti nei lotti privati. Dovranno essere previsti eventualmente diametri differenziati e/o colori differenziati per le tubazioni di allaccio (nere e meteoriche); 4. per la realizzazione dell’impianto di sollevamento è necessario seguire gli standard Hera Imola Faenza per quanto riguarda i quadri elettrici, vasche, pompe, collegamenti idraulici e telecontrollo, si richiede pertanto di contattare l’ing. Lotito Michele (0542/621225) prima della realizzazione di tali opere; 5. a fine lavori Hera Imola Faenza provvederà alla prova di tenuta per la tubazione acque reflue e la video ispezione di tutte le tubazioni per la verifica della corretta sigillatura dei giunti delle tubazioni e delle connessioni ai pozzetti di ispezione, la presenza di detriti ed ostruzioni delle tubazioni (quali allacci mal realizzati), la presenza di fessurazioni, presenza di abbassamenti nel profilo della tubazione, l’eccessiva deformazione delle tubazioni ed in generale la rispondenza dell’eseguito al progetto esecutivo. In caso di mancata idoneità delle fognature sarà cura del lottizzante provvedere alla sistemazione dei difetti ed alla realizzazione a proprio carico a nuove prove di tenuta idraulica e video ispezione. 6. per i particolari costruttivi fognari, non espressamente indicati si dovrà fare riferimento al fascicolo “Prescrizioni tecniche relative alla progettazione delle reti fognarie nelle lottizzazioni” di cui vi è già stata fornita copia. La convenzione vigente tra Comune ed HERA per la realizzazione delle reti nelle lottizzazioni prevede la sorveglianza lavori ed il collaudo degli impianti a cura di HERA, con oneri a carico del lottizzante. L’importo per la sorveglianza lavori e collaudo degli impianti HERA in progetto è riportato nel modulo allegato e vi verrà fatturato previa restituzione dello stesso, compilato in ogni sua parte (quadro A). Inoltre, almeno 30 giorni prima dell’ inizio dei lavori di costruzione degli impianti, sarà Vs. cura trasmetterci copia del Permesso di Costruire ed informare, attraverso comunicazione scritta utilizzando il modulo allegato (Quadro B), il Controllo Operativo di Imola Faenza (fax 0542/621208) affinchè possa essere avviata la fase di sorveglianza lavori. Qualora tale fase non avvenga per omessa segnalazione, HERA si riserva di far effettuare saggi di verifica o altri accertamenti con oneri a carico del lottizzante ed eventualmente di non assumere in gestione gli impianti costruiti. Condizione vincolante per l’esito positivo del collaudo delle reti e degli impianti è la consegna da parte del lottizzante di tutti i rilievi del costruito (“as built”). Si ricorda che HERA gestirà le reti solo dopo che, a seguito della richiesta del Comune, abbia verificato gli impianti realizzati, la completezza della documentazione tecnica (progetto esecutivo approvato con eventuali varianti in corso d’opera anch’esse approvate, rilievo, servitù) e le autorizzazioni di altri enti che dovranno essere consegnate in copia in quanto necessarie per l’esercizio dell’impianto e quando il Comune ne assumerà la proprietà. La validità del presente parere è di 2 anni dalla data del protocollo. Decorsi più di 2 anni tra l’emissione del parere e l’inizio dei lavori della lottizzazione è necessario che il lottizzante ripresenti formale richiesta di approvazione del progetto da parte di HERA. […]
- Acquedotto civile. Prot. Hera Imola Faenza Srl 20125/09 del 30/6/2009:
[In risposta alla Vostra lettera del 16/06/2009 (prot. HERA Imola Faenza Srl del 23/6/2009), con la presente Vi trasmettiamo il progetto esecutivo della rete acquedotto civile, integrato con le prescrizioni tecniche sotto riportate, firmato per approvazione autorizzandoVi inoltre all’esecuzione diretta delle opere ad esclusione del collegamento alla rete acqua civile esistente che sarà realizzato direttamente da HERA Imola Faenza con oneri a carico del lottizzante. PRESCRIZIONI TECNICHE RETI ACQUA CIVILE 1. Le tubazioni per acquedotto dovranno essere del tipo in PVC PN 16 conformi alla norma UNI EN 1452-2 per condotte in pressione di acqua potabile secondo il D.M. n. 174 del 6/4/2004; 2. ll posizionamento dei punti di consegna acqua, il dimensionamento delle prese e del manufatto di contenimento dei contatori, se realizzati direttamente dal lottizzante, dovranno essere concordati con il sorvegliante lavori HERA; 3. per i tratti di tubazione acqua in proprietà privata è necessario presentare una servitù che garantisca l’accessibilità in qualunque momento al gestore del servizio (HERA). La servitù dovrà essere redatta secondo le modalità da concordare con il Settore Patrimonio di HERA Imola Faenza […]. Nel caso di posa delle tubazioni in aree verdi dovrà essere garantita una fascia di rispetto di 2 m su entrambi i lati della tubazione entro la quale non saranno piantumati alberi; 4 per i particolari costruttivi e le prescrizioni, non espressamente indicate, si dovrà fare riferimento agli standard tecnici di Hera di cui vi è già stata fornita copia. La convenzione vigente tra Comune ed HERA per la realizzazione delle reti nelle lottizzazioni prevede la sorveglianza lavori ed il collaudo degli impianti a cura di HERA Imola Faenza, con oneri a carico del lottizzante. Gli importi per la realizzazione dei collegamenti alle reti esistenti e la sorveglianza dei lavori e collaudo degli impianti HERA in progetto sono riportati nel modulo allegato e vi verranno fatturati previa restituzione dello stesso, compilato in ogni sua parte (quadro A). Inoltre, almeno 30 giorni prima dell’ inizio dei lavori di costruzione degli impianti, sarà Vs. cura trasmetterci copia del Permesso di Costruire ed informare, attraverso comunicazione scritta utilizzando il modulo allegato (Quadro B),[…] affinchè possa essere avviata la fase di sorveglianza lavori. Qualora tale fase non avvenga per omessa segnalazione, HERA Imola Faenza si riserva di far effettuare saggi di verifica o altri accertamenti con oneri a carico del lottizzante ed eventualmente di non assumere in gestione gli impianti costruiti. Condizione vincolante per l’esito positivo del collaudo delle reti e degli impianti è la consegna da parte del lottizzante di tutti i rilievi del costruito (“as built”). Si ricorda che HERA gestirà le reti solo dopo che, a seguito della richiesta del Comune, abbia verificato gli impianti realizzati, la completezza della documentazione tecnica (progetto esecutivo approvato con eventuali varianti in corso d’opera anch’esse approvate, rilievo, servitù) e le autorizzazioni di altri enti che dovranno essere consegnate in copia in quanto necessarie per l’esercizio dell’impianto e quando il Comune ne assumerà la proprietà. La validità del presente parere è di 2 anni dalla data del protocollo. Decorsi più di 2 anni tra l’emissione del parere e l’inizio dei lavori della lottizzazione è necessario che il lottizzante ripresenti formale richiesta di approvazione del progetto da parte di HERA. […]
- Acquedotto civile. Prot. Hera SpA 173425/10 del 26/8/2010:
[In risposta alla Vostra lettera del 04/08/2010 (prot. Hera SpA 163644/10 del 6/8/2010), con la presente Vi trasmettiamo la tavola firmata per approvazione relativa alla variante (8/7/2010) del progetto esecutivo della rete acquedotto civile, autorizzandoVi inoltre all’esecuzione diretta delle opere. Per quanto riguarda le prescrizioni tecniche e le modalità di sorveglianza lavori e collaudo vale quanto già riportato nella nostra precedente lettera del 30/06/2009 prot. Hera Imola Faenza Srl 20125/09. La validità del presente parere è di 2 anni dalla data del protocollo. Decorsi più di 2 anni tra l’emissione del parere e l’inizio dei lavori della lottizzazione è necessario che il lottizzante ripresenti formale richiesta di approvazione del progetto da parte di HERA. […]
- Impianto di sollevamento acque reflue. Prot. Hera Imola Faenza Srl 28501/09 del 12/10/2009:
[In riferimento alla richiesta di indicazioni progettuali per le opere fognarie necessarie al collegamento dell’area situata a nord dell’autostrada A14 e con riferimento alla lettera del 18/11/2008 prot. 30705/2008 ed a successivi incontri siamo ad inviarVi il progetto preliminare-definitivo relativo all’adeguamento delle reti fognarie della zona per le vostre valutazioni di competenza.Il progetto preliminare - definitivo prevede la realizzazione di una stazione di sollevamento in Via Bisaura, (che sostituisce l’idrovora S.Andrea) e la sostituzione di parte della condotta premente dell’idrovora S.Andrea con un tubo dn 315 in PVC pn 16 con una suddivisione in più lotti funzionali. L’intervento consentirà lo smaltimento degli scarichi provenienti dalla lottizzazione Cassanigo compresa tra le Vie Cassanigo e Bisaura a nord dell’Autostrada A14 per una superficie di circa 57,00 ha (di cui 30 edificabili) e destinata ad insediamenti produttivi e degli scarichi esistenti posti a nord della rete autostradale e già convogliati dall’attuale collettore il cui progetto è in corso di elaborazione da parte del Comune di Faenza (al momento si è esaminato il progetto del sollevamento iniziale da realizzare presso la frazione di Granarolo e si resta in attesa del progetto esecutivo della condotta in funzione di quanto previsto dalla vigente legislazione). Ricordiamo che i costi degli interventi saranno posti a carico dei lottizzanti che dovranno urbanizzare le aree in oggetto secondo modalità da definire in Convenzione sulla base delle indicazioni del Comune di Faenza. Resta intesa la disponibilità Hera ad eseguire la progettazione esecutiva (con saggi ed indagini per progettazione strutture) delle opere alla fine di una definizione di dettaglio del quadro economico. […] - Impianto di sollevamento acque reflue. Prot. Hera SpA 89521/10 del 26/4/2010:
[In riferimento al progetto per le opere fognarie necessarie al collegamento dell’area situata a nord dell’autostrada A14 e con riferimento alla lettera del 12/10/2009 prot.0028501/09 ed a successivi incontri siamo a trasmettervi una nota riepilogativa in merito alle modalità di realizzazione e finanziamento delle opere in oggetto.Ricordiamo che il progetto preliminare – definitivo (inviato con la precedente lettera) prevede la realizzazione di una stazione di sollevamento in Via Bisaura, (che sostituisce l’idrovora S.Andrea) e la sostituzione di parte della condotta premente dell’idrovora S.Andrea con un tubo dn 315 in PVC pn 16 con una suddivisione in più lotti funzionali. L’intervento consentirà lo smaltimento degli scarichi provenienti dalla lottizzazione Cassanigo compresa tra le Vie Cassanigo e Bisaura a nord dell’Autostrada A14 per una superficie di circa 57,00 ha (di cui 30 edificabili) e destinata ad insediamenti produttivi e degli scarichi esistenti posti a nord della rete autostradale e già convogliati dall’attuale collettore il cui progetto è in corso di elaborazione da parte del Comune di Faenza. Da un punto di vista realizzativo ed in base agli ultimi accordi intercorsi tra le parti, si riepiloga la modalità di suddivisione dei lavori: - primo lotto dell’intervento (stazione di sollevamento e condotta di mandata nella zona a nord dell’autostrada) a carico e cura dei lottizzanti con sorveglianza Hera - secondo lotto (attraversamento autostrada) con contributi a carico dei lottizzanti e realizzazione da parte Hera - terzo lotto (piccoli potenziamenti della condotta a valle dell’autostrada verso Faenza) sarà oggetto di finanziamento di futuri lottizzanti dell’area. Tutti gli interventi sono sintetizzati nel disegno 29623 allegato alla lettera inviata in data 12/10/2009. […]
Dall’analisi della documentazione pervenuta, abbiamo rilevato che rispetto ai progetti già esaminati da Hera, per i quali sono stati espressi i pareri di cui sopra, sono previsti interventi extracomparto tra i quali la realizzazione di una rotonda all’incrocio tra la via Pana e la via Bisaura che potrebbero interferire con impianti esistenti gestiti dalla scrivente quali la rete acquedotto civile.Premesso che qualsiasi spostamento di impianti esistenti Hera, necessario per la realizzazione degli interventi extracomparto previsti dalla convenzione urbanistica tra lottizzante e Comune di Faenza sarà posto a carico del soggetto attuatore della lottizzazione in oggetto, con la presente invitiamo i progettisti a prendere contatto con Hera per verificare e valutare gli eventuali spostamenti da eseguire. […]”
Dovrà essere rispettato il parere del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale (Prot. gen. 11792 del 31/3/2011):
“[…] preso atto della zona per la quale si intende procedere alla realizzazione del polo commerciale con parcheggio denominato Life Style village Perle di Faenza in relazione ai disposti di cui alla Direttiva per la Sicurezza Idraulica nei sistemi idrografici di Pianura, considerato che sulla base dei disposti di cui all’art. 5, comma 7, l’area in oggetto può essere definita come area a media probabilità di inondazione per tempi di ritorno critici superiori ai 50 anni ed inferiori ai 100 anni; si comunica che per detti tempi di ritorno si ritiene che possano verificarsi esondazioni con un tirante d’acqua sul piano di campagna da 0.20 a 0.50 m, e pertanto la realizzazione di nuovi fabbricati e manufatti dovrà essere atta a salvaguardare il rischio sopra paventato.”
Dovranno essere rispettate le condizioni di cui al parere della Provincia di Ravenna-Settore Ambiente e Territorio, Prot. n. 15469 del 26/4/2011:
“[…] in sede di progettazione esecutiva e di lascio di ogni titolo abilitativo necessario alla costruzione ed esercizio dell’intervento proposto, debba essere attentamente valutata la puntuale rispondenza del progetto ad ogni condizione formulata all’interno dell’iter istruttorio di approvazione del Piano Particolareggiato ed in particolare con il parere già espresso dalla Giunta provinciale con la delibera sopracitata. Dal punto di vista strettamente ambientale si ritiene in particolare di segnalare che:1. ai fini della limitazione dell’impatto da traffico, il completamento dell’intervento non possa prescindere dalle prescrizioni riportate nella VAS-Valsat di cui alla Variante del PTCP della Provincia di Ravenna in materia di commercio al dettaglio n. 4/2010, poi riprese entro l’Accordo Territoriale già sottoscritto dal Presidente della Provincia, dai Comuni dell’Ambito faentino, dell‘Unione Bassa Romagna e dal Comune di Russi. Saranno inoltre puntualmente da rispettare, sempre rispetto al documento indicato le prescrizioni in materia di gestione e risparmio della risorsa idrica, di corretta gestione dei rifiuti ed in particolare riguardo alle prestazioni e consumi energetici che, se tecnicamente ed economicamente possibile, dovranno tendere anche a migliorare gli obiettivi prestazionali prescritti nelle normative vigenti e ripresi nei documenti citati, stante la significatività di tale impatto ambientale dell’intervento sull’area interessata; 2. dovrà essere perseguito l’obiettivo di dotare l’area di tutte le caratteristiche prestazionali ambientali normalmente applicabili alle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, pur non trattandosi di un insediamento di carattere produttivo, in coerenza con gli obiettivi ambientali perseguiti dalla Provincia di Ravenna e da codesto Comune.”