n.241 del 04.08.2021 (Parte Seconda)

Invito a presentare progetti per la trasformazione digitale, l'aggregazione, la qualificazione e la razionalizzazione degli enti di formazione professionale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell'art. 15 della Legge Regionale n. 12/2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- la Legge quadro in materia di formazione professionale n. 845/78 e successive modificazioni;

- l’Intesa tra il Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale, il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero dell’Università e Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, per la definizione degli standard minimi del nuovo sistema di accreditamento delle strutture formative per la qualità dei Servizi del 20 marzo 2008;

Viste, inoltre:

- la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 “Riforma del sistema regionale e locale” ed in particolare l’art. 205 relativamente all’accreditamento degli organismi di formazione professionale;

- la L.R. 30 giugno 2003, n.12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii. ed in particolare l’art. 33 che prevede che gli organismi pubblici e privati erogatori di servizi di formazione professionale, aventi o meno scopo di lucro, debbano essere accreditati dalla Regione al fine di beneficiare di finanziamenti pubblici e che l'accreditamento regionale costituisca il riconoscimento di requisiti qualitativi essenziali di competenze, di risorse strumentali, di processo e di risultati, indispensabili per realizzare attività formative nel territorio regionale;

- la L.R. 1 agosto 2005, n. 17 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

- la L.R.30 luglio 2019, n. 13 “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021” ed in particolare l’art. 31 che al comma 1 stabilisce che “Il Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro, in attuazione dell'articolo 44, comma 1, della Legge regionale n. 12 del 2003, è prorogato fino all'approvazione del nuovo programma da parte dell'Assemblea legislativa”;

Richiamate:

 - la propria deliberazione n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per l’accreditamento degli organismi di formazione professionale” e ss.mm.ii.;

Richiamata, inoltre la propria deliberazione n. 1899 del 14 dicembre 2020 recante l’approvazione del "Patto per il Lavoro e per il clima", il cui obiettivo centrale è volto a generare lavoro di qualità, a contrastare le diseguaglianze e ad accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;

Richiamato, in particolare, l’Obiettivo Strategico 6.1 del suddetto Patto “Emilia-Romagna, Regione della conoscenza e dei saperi”, che prevede quali azioni principali:

  • investire in servizi di orientamento per dare ai giovani e alle loro famiglie gli strumenti per scegliere consapevolmente e in un’infrastruttura educativa e formativa, che sappia contrastare la dispersione scolastica e garantire a tutte le persone, nessuno escluso, l’opportunità di innalzare le proprie conoscenze e competenze tanto nella fase che precede l’ingresso nel mercato del lavoro, quanto durante l’intera vita lavorativa, per favorire percorsi di crescita professionale, sostenere la qualità dell’occupazione in termini di stabilità e intensità e accompagnare i percorsi di transizione;
  • garantire le competenze necessarie ad un’economia più verde, inclusiva e digitale;
  • rafforzare l’istruzione secondaria e terziaria professionalizzante e valorizzare pienamente la formazione e la cultura tecnica e professionale;
  • innalzare le competenze linguistiche di tutta la comunità, rafforzandone l’insegnamento nella formazione professionale e in quella permanente;
  • garantire edifici scolastici più sicuri, sostenibili e moderni anche attraverso interventi di riqualificazione energetica per nuovi edifici ad emissioni zero;
  • rafforzare la collaborazione tra istituti professionali, enti di formazione professionale e l’infrastruttura produttiva del territorio affinché il sistema formativo integrato di Istruzione e Formazione Professionale garantisca percorsi per il conseguimento della qualifica, orientati ad un agevole inserimento nel mercato del lavoro, capaci di valorizzare e mettere in rete le eccellenze e contrastare la dispersione scolastica.

Preso atto che:

- la diffusione della pandemia da Covid 19 ha richiesto un generale ripensamento della strategia organizzativa del sistema economico/produttivo dell’Emilia-Romagna facendo emergere la necessità dell’adozione delle più innovative tecnologie digitali nei processi organizzativi, gestionali e produttivi;

- l’emergenza climatica, ambientale e le recenti crisi economiche stanno inoltre imponendo, in maniera sempre più stringente, la necessità da parte delle imprese di riorganizzare e innovare i propri modelli produttivi al fine di contribuire – come è declinato nell’Agenda 2030 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sottoscritta anche dall’Unione Europea e dai suoi stati membri che, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs o OSS) e nella nuova STRATEGIA DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE (S3) per il periodo di programmazione 2021/2027 - alla trasformazione del sistema economico in un sistema che sia capace di favorire da un lato una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile e dall’altro che sia attenta a coniugare gli aspetti dell’inclusione sociale, della tutela dell’ambiente, del consumo consapevole e dell’occupazione e del lavoro dignitoso per tutti;

- tali sfide stanno determinando un profondo cambiamento e una rapida evoluzione del mercato del lavoro, nel quale si fanno sempre più pressanti le richieste di nuove competenze professionali che possano essere di supporto nell’affrontare le nuove strategie aziendali;

Considerato che:

- ad oggi il sistema della formazione professionale è chiamato a rispondere alle nuove sollecitazioni e ad attrezzarsi strutturalmente e organizzativamente, al fine di aumentare la propria solidità e stabilità e di garantire che la propria offerta formativa sia adeguata, nei contenuti, alle richieste di nuove professionalità da parte del mercato;

- a tal fine la Regione Emilia-Romagna sta già provvedendo ad adeguare la normativa relativa all’accreditamento degli Enti del territorio che realizzano attività formative, al fine di una maggiore solidità degli enti stessi e di una maggiore stabilità ed attualità dell’offerta formativa proposta, sia dal punto di vista strutturale e patrimoniale che dal punto di vista di processi e competenze;

- la solidità degli Enti e l’attualità dell’offerta formativa potranno garantire una maggiore competitività sul piano delle competenze digitali e di transizione verde, sia per i giovani talenti con competenze altamente specializzate nel contesto economico regionale, che per le utenze adulte, a rischio di disoccupazione, cui riservare schemi flessibili e individualizzati per la fruizione della formazione (anche breve) attraverso il rilancio di percorsi di formazione permanente e di competenze trasversali e abilitanti, per una reale partecipazione al mercato del lavoro di oggi;

Ritenuto, pertanto, necessario, sostenere a livello finanziario gli enti accreditati nel territorio regionale, ai sensi della propria deliberazione n. 177/2003 e s.m.i, in questo percorso di modernizzazione, anche al fine di promuovere un’offerta formativa che garantisca una riduzione della dispersione scolastica dei giovani ed un inserimento efficace nella realtà lavorativa in una dimensione internazionale;

Ritenuto, pertanto, necessario, sostenere a livello finanziario in questo percorso di modernizzazione, anche al fine di promuovere un’offerta formativa che garantisca una riduzione della dispersione scolastica dei giovani ed un inserimento efficace nella realtà lavorativa in una dimensione internazionale:

 - gli enti accreditati nel territorio regionale, ai sensi della propria deliberazione n. 177/2003 e s.m.i.;

- enti non accreditati, che abbiano presentato domanda entro il termine di pubblicazione sul B.U.R.E.R.T. del presente avviso, e che saranno accreditati entro il 24 settembre;

Richiamata la Legge Regionale del 29 dicembre 2020, n. 12 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2021)” ed in particolare l’art. 15 che prevede che:

- la Regione Emilia-Romagna, al fine di favorire i processi di trasformazione digitale, aggregazione, qualificazione, razionalizzazione dei centri di formazione accreditati ai sensi della legge regionale 30 giugno 2003, n.12 (Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro) resi urgenti a seguito degli effetti indotti dalla pandemia COVID-19 e dalle profonde trasformazioni economiche e sociali legate ai cambiamenti tecnologici e al sistema delle competenze, sia autorizzata a concedere contributi straordinari nel biennio 2021-2022;

- la Giunta regionale stabilisca le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato;

- per attuare il suddetto obiettivo nell’ambito della Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale - Programma 2 Formazione professionale, sia prevista l’autorizzazione di spesa pari a euro 3.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2021 e pari a euro 7.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2022;

Ritenuto opportuno, data la coerenza dell’obiettivo fissato dall’art. 15 della L.R. n. 12/2020 con quello definito dal Fondo Regionale Disabili, prevedere un’ulteriore autorizzazione di spesa pari ad euro 2.000.000,00 nell’ambito della Missione 12 – Diritti sociali, Politiche sociali e famiglia – Programma 2 Interventi per la disabilità;

Richiamata la comunicazione della Commissione Europea C(2020) 1863 final del 19/03/2020 “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza COVID-19”, e successive integrazioni ed in particolate la sezione 3.1 “Aiuti di importo limitato”;

Considerato che il Regime di Aiuti sopra citato, che ha la finalità di contemperare, da un lato la necessità di sostenere tutti gli operatori economici e dall'altro quella di non provocare effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato interno, risulta quello correttamente applicabile al presente bando, finalizzato, tra l’altro, a ridurre gli effetti della pandemia su Enti, che hanno subito un notevole rallentamento delle proprie attività formative e soprattutto di quelle erogate in presenza, con relative ripercussioni dal punto di vista economico e della liquidità patrimoniale;

Considerato, altresì, che nei casi in non risulti possibile applicare il “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza COVID-19”, i contributi, previsti dal bando di cui all’allegato 1) parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione, verranno erogati con le modalità del regime “De minimis” previste dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;

Ritenuto pertanto opportuno, in attuazione e per il perseguimento delle finalità indicate nel sopra citato art. 15 della L.R. n. 12/2020, approvare, con il presente provvedimento, uno specifico bando con gli obiettivi generali di:

- Azione A : accompagnamento e rafforzamento degli enti di formazione già accreditati della Regione Emilia-Romagna nei processi di trasformazione digitale, nell’ottica di fornire strumenti formativi adeguati al mutamento degli scenari attuali, finalizzati ad una maggiore qualificazione dell’attività formativa, sia a livello di professionalità dei docenti che di dispositivi tecnologici al passo con i tempi;

- Azione B: promozione del rafforzamento strategico degli enti di formazione accreditati, attraverso processi di sviluppo organizzativo e di loro aggregazione, fusione, qualificazione e razionalizzazione in termini di personale, tecnologie e strutture. Al fine dello sviluppo organizzativo degli enti accreditati saranno finanziati studi di fattibilità e spese di progettazione di interventi finalizzati alla razionalizzazione e alla aggregazione intesa prioritariamente come fusione degli organismi;

- Azione C: promozione di interventi finalizzati a riqualificare e ampliare le strutture edilizie degli enti di formazione in cui si svolgono le azioni formative, delle sedi operative stabili, censite nel sistema dell’accreditamento e/o registrate come unità locali, localizzate in Emilia-Romagna attraverso la realizzazione di interventi orientati alla sostenibilità ambientale, sociale e alla sicurezza dei luoghi, comprese le spese di progettazione;

- Azione D: accompagnamento e sostegno agli enti di formazione nell’adeguamento strutturale, organizzativo, strumentale a favore della didattica inclusiva per persone disabili.

Sentita in data 7 luglio 2021 la sottocommissione tecnica della Commissione Regionale Tripartita, che ha espresso parere favorevole sugli obiettivi che si intendono conseguire con il bando, allegato 1) parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;

Ritenuto di rimandare a successive proprie deliberazioni, sulla base dell’istruttoria effettuata dal Servizio competente e a seguito dell’esame di merito effettuato dal Nucleo di valutazione:

- la definizione della percentuale di contributo concretamente applicabile, rispetto alle spese ammesse a seguito dell’istruttoria delle domande pervenute;

- l’approvazione della graduatoria delle domande ammissibili a finanziamento, comprensiva delle domande ammissibili a finanziamento ma non finanziabili per carenza di risorse finanziarie;

- l’approvazione dell’elenco delle domande non ammissibili a finanziamento con le relative motivazioni;

Ritenuto, altresì, di rimandare a successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Sviluppo degli Strumenti finanziari, regolazione e accreditamenti:

- l’eventuale modifica della scadenza per la presentazione delle domande di contributo indicate nel bando approvato con il presente provvedimento, qualora se ne ravvisi la necessità;

- la concessione dei contributi secondo le intensità e i regimi di aiuto stabiliti nel bando e nella deliberazione di approvazione della graduatoria e l’impegno delle risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna;

- l’eventuale concessione dei contributi, secondo le intensità e il regime di aiuto stabiliti nel bando approvato con il presente atto e nella deliberazione di approvazione della graduatoria, che si rendesse necessario effettuare in seguito ad eventuali ricorsi o provvedimenti di autotutela dell’Amministrazione regionale nonché l’eventuale impegno delle relative risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio;

- l’adozione degli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

Ritenuto infine di rimandare ad un successivo proprio provvedimento l’individuazione del dirigente regionale responsabile per la liquidazione dei contributi, per la richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento e per gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari in fase di liquidazione della spesa;

Dato atto che, in caso di stanziamento di nuove risorse finanziarie o di accertamento di risorse derivanti da economie, il Responsabile del Servizio Sviluppo degli Strumenti finanziari, regolazione e accreditamenti potrà provvedere alla riapertura delle procedure, concedendo i contributi valutati ammissibili sulla base della graduatoria approvata, ma non finanziati per eventuale insufficienza di fondi, coerentemente con i criteri fissati dal bando oggetto della presente delibera;

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e succ. mod.;

Richiamate:

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della Delibera n. 450/2007.” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della DGR n. 468/2017;

- la propria deliberazione n. 2329 del 22 novembre 2019 avente ad oggetto “Designazione del Responsabile della Protezione dei dati”;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- la propria deliberazione n. 2018 del 28 dicembre 2020, avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii”;

- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021 avente ad oggetto “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”;

- la propria deliberazione n. 771 del 24 maggio 2021 avente ad oggetto “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’Ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”.

Richiamata, inoltre, la determina dirigenziale n. 10285 del 31 maggio 2021 recante “Conferimento incarichi dirigenziali di responsabile di servizio e proroga degli incarichi dirigenziali ad interim”;

Visti, infine:

- il D.lgs. n. 118/2011 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40, recante “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto ancora applicabile;

- la L.R. 29 dicembre 2020, n. 11 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021”;

- la L.R. 29 dicembre 2020, n. 12 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)”;

- la L.R. 29 dicembre 2020, n. 13 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

- la propria deliberazione n. 2004/2020 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023” e ss.mm.ii.;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare, in attuazione e per il perseguimento delle finalità indicate nell’art. 15 della L.R. 29 dicembre 2020, n. 12 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)” l’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, contenente il “Bando per la trasformazione digitale, aggregazione, qualificazione e razionalizzazione del Centri di formazione accreditati nella Regione Emilia-Romagna, in attuazione dell’art. 15 della Legge Regionale n. 12/2020” e i relativi allegati;

2. di rimandare a successive proprie deliberazioni, sulla base dell’istruttoria effettuata dal Servizio competente e a seguito dell’esame di merito effettuato dal Nucleo di valutazione:

- la definizione della percentuale di contributo concretamente applicabile, rispetto alle spese ammesse a seguito dell’istruttoria delle domande pervenute;

- l’approvazione della graduatoria delle domande ammissibili a finanziamento, comprensiva delle domande ammissibili a finanziamento ma non finanziabili per carenza di risorse finanziarie;

- l’approvazione dell’elenco delle domande non ammissibili a finanziamento con le relative motivazioni;

3. di rimandare, inoltre, a successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Sviluppo degli Strumenti finanziari, regolazione e accreditamenti:

­- l’eventuale modifica della scadenza per la presentazione delle domande di contributo indicate nel bando approvato con il presente provvedimento, qualora se ne ravvisi la necessità;

-­ eventuali modifiche non sostanziali del bando che si rendessero necessarie;

-­ la concessione dei contributi secondo le intensità e i regimi di aiuto stabiliti nella deliberazione di approvazione della graduatoria e l’impegno delle risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna;

-­ l’eventuale concessione dei contributi, secondo le intensità e il regime di aiuto stabiliti nel presente provvedimento e nel bando approvato con il presente atto, che si rendesse necessario effettuare in seguito ad eventuali ricorsi o provvedimenti di autotutela dell’Amministrazione regionale nonché l’eventuale impegno delle relative risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio;

-­ l’adozione degli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

4. di rimandare, infine, ad una successiva propria deliberazione l’individuazione del dirigente regionale responsabile per la liquidazione dei contributi e la richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento e per gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari in fase di liquidazione;

5. di stabilire che le risorse finanziarie da destinare al bando oggetto del presente provvedimento ammontano a complessivi euro 12.000.000,00;

6. di dare atto che parte delle suddette risorse sono state stanziate sul bilancio di previsione 2021-2023 nell’ambito della Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale - Programma 2 Formazione professionale secondo le seguenti modalità:

- quanto a complessivi euro 3.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2021;

- quanto a complessivi euro 7.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2022;

e che le restati risorse pari ad € 2.000.000.00 sono state stanziate sul bilancio di previsione 2021-2023 nell’ambito della Missione 12 – Diritti sociali, Politiche sociali e Famiglia;

7. di dare atto che, in caso di stanziamento di nuove risorse finanziarie o di accertamento di risorse derivanti da economie, il Responsabile del Servizio Sviluppo degli Strumenti finanziari, regolazione e accreditamenti potrà provvedere alla riapertura delle procedure, concedendo i contributi valutati ammissibili sulla base della graduatoria approvata, ma non finanziati per eventuale insufficienza di fondi, coerentemente con i criteri fissati dal bando oggetto della presente delibera;

8. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

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