n.239 del 30.07.2014 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dello schema di protocollo d'intesa per la costituzione di un Osservatorio regionale sull'Economia Sociale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che l’economia sociale rappresenta un punto di eccellenza del nostro territorio: la presenza e l’attività di associazioni di promozione sociale, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato contribuisce a creare e consolidare il tessuto sociale ed economico della nostra regione.

Considerato che:

  • l’azione politica di questa Regione ha sempre cercato di coniugare crescita economica e coesione sociale favorendo lo sviluppo di un sistema di imprese supportate da una diffusa e articolata rete di servizi alla persona;
  • il tema dell’economia sociale è sempre più oggetto di forte attenzione, anche da parte di operatori economici tradizionali, per i risultati che sul lungo periodo permette di raggiungere;

Stabilito inoltre che i temi dell’economia sociale e dell’innovazione sociale sono divenuti elementi prioritari nelle strategie di sviluppo dell’Unione Europea con evidenti ricadute nella futura programmazione dei Fondi Comunitari e che ciò è supportato dai diversi atti ufficiali che ne evidenziano la rilevanza (Single Market Act, Europa 2020, Iniziativa Faro; Social Innovation Initiative, Social Business Initiative);

Dato atto che

  • la ricerca di strumenti e modalità in grado di dare evidenza all’apporto ed al ruolo dell’economia sociale nella sua complessità è divenuto oggetto di analisi anche da parte di soggetti economici quali la Camera di Commercio, Associazioni di imprenditori, ecc.;
  • tale processo deve vedere un forte coinvolgimento degli attori dei singoli territori della Regione ed una più intensa collaborazione con le altre Regioni europee;

Dato atto che la Regione Emilia-Romagna ha avviato, ormai da alcuni anni una collaborazione sui temi sopraspecificati sia con il Forum Regionale del Terzo Settore che con Unioncamere regionale, e da recenti incontri è emersa la necessità di sottoscrivere un Protocollo d’Intesa al fine di costituire un Osservatorio Regionale sull’Economia Sociale

Richiamate le proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente "Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali" e s.m.;

 - n. 1663 del 27 novembre 2006 concernente "Modifiche all'assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente" e s.m.i.;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le Strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007." e s.m.;

- n. 1950/2010 avente ad oggetto “Revisione della struttura organizzativa della Direzione generale Attività produttive, Commercio e Turismo e della Direzione generale Agricoltura”;

- n. 2060 del 20 dicembre 2010 concernente: “Rinnovo incarichi a Direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;

- n. 1222 del 4 agosto 2011 concernente: “Approvazione di atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1 agosto 2011)”;

- n. 725/2012 “Contratto di lavoro ai sensi dell’art. 43 L.R. 43/2001 e affidamento dell’incarico di Direttore generale “Sanità e Politiche Sociali”

- n. 1621 dell’11 novembre 2013 “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;

- n. 68/2014 “Approvazione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014/2016";

Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 10/05/2010 avente ad oggetto "Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze" e n. 130 del 3/06/2010 di modifica ed integrazione allo stesso;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore Promozione Politiche Sociali e di Integrazione per l’Immigrazione, Volontariato, Associazionismo e Terzo Settore;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate, l’allegato schema del “Protocollo d’Intesa della Regione Emilia-Romagna con Unionioncamere regionale e Forum Regionale del Terzo settore per la costituzione di un “Osservatorio regionale sull’Economia Sociale”

2. di dare atto che alla sottoscrizione del protocollo di intesa provvederà, per la Regione Emilia-Romagna, l’Assessore alla Promozione Politiche Sociali e di Integrazione per l’immigrazione, Volontariato, Associazionismo e terzo Settore

3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

ALLEGATO

PROTOCOLLO D’INTESA

Per la costituzione di un “Osservatorio Regionale sull’ Economia Sociale”

TRA

L’Assessorato Promozione Politiche Sociali e integrazione per l’Immigrazione Volontariato, Associazionismo e Terzo Settore di seguito denominato Assessorato Politiche Sociali,

l’Unione delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, in nome e per conto delle nove Camere di commercio associate, di seguito denominata Unioncamere,

il Forum Terzo Settore dell’Emilia-Romagna, di seguito denominato Forum

Premesso che

L’aumento della complessità delle società avanzate contemporanee è frequentemente messa in relazione con la nascita della cosiddetta “società del rischio”, caratterizzata da una forte integrazione delle economie e società, dalla flessibilità dei fattori produttivi e dalla perfetta mobilità delle attività finanziarie. In un sistema così organizzato, i flussi globali di capitali, persone e informazioni hanno determinato una forte erosione dei soggetti più tradizionali della coesione sociale nelle società avanzate, in particolare in Europa e Nord America, quali lo Stato e le macro-organizzazioni politiche rappresentative.

In tale contesto caratterizzato da significativi e profondi mutamenti sociali, è ormai opinione comune delle istituzioni, delle organizzazioni di rappresentanza sociale ed economica e della comunità scientifica che le organizzazioni dell’economia sociale siano in grado di dare un contributo specifico allo sviluppo di una società più equa e all’aumento della coesione sociale. Contributo particolarmente utile anche allo sviluppo dell’attrattività e della competitività del territorio.

Inoltre, la ricerca di strumenti e modalità in grado di dare evidenza all’apporto dell’economia sociale nella sua complessità ai processi di sviluppo di un territorio e all’economia del Paese in senso più generale, è oggetto di analisi di enti pubblici quali le Camere di commercio, delle associazioni di rappresentanza degli imprenditori, e delle organizzazioni di rappresentanza del terzo settore. Ciò implica la ricerca condivisa di strumenti e metodologie che sappiano porre in evidenza e misurare l’effettivo apporto e ruolo dell’economia sociale.

Le istituzioni comunitarie (Comitato Economico Sociale, Parlamento e Commissione Europea) hanno assunto questo tipo di approccio e lo hanno introdotto nella stesura dei documenti di propria competenza. (Single Market Act, Europa 2020, Iniziativa Faro; Social Innovation Initiative, Social Business Initiative)

La Regione Emilia-Romagna riconosce il ruolo e il valore dell’economia sociale nello sviluppo socio-economico sostenibile a livello locale, nazionale ed europeo;

Le Camere di commercio dell’Emilia-Romagna e l’Unioncamere, che ne rappresenta gli interessi e ha attivato numerose iniziative in collaborazione con il Forum Terzo Settore, hanno evidenziato, attraverso studi e ricerche, l’articolata realtà delle imprese del Terzo settore e la loro crescente rilevanza, sottolineando che l’economia sociale costituisce una componente significativa del sistema regionale;

Il Forum ha il compito di rappresentare gli interessi e le istanze comuni delle organizzazioni del Terzo Settore a livello regionale e locale nei confronti delle istituzioni, delle forze politiche e delle altre organizzazioni, economiche e sociali.

Preso atto

  • dell’Accordo Quadro per una nuova fase di sviluppo e per la competitività dell’economia regionale tra Regione e Unioncamere Emilia-Romagna siglato in data 30 novembre 2009;
  • del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” sottoscritto il 30 novembre 2011, da Regione Emilia-Romagna e UPI, ANCI, UNCEM, Lega Autonomie, Unioncamere, Associazioni imprenditoriali, Organizzazioni sindacali, ABI, Forum del terzo settore regionali;
  • del Piano d’intesa tra Forum Regionale del Terzo Settore e Regione Emilia-Romagna sottoscritto in data 20 luglio 1999;

Assessorato Politiche Sociali, Unioncamere e Forum concordano sulle seguenti linee di collaborazione

Art. 1 Ambiti prioritari di collaborazione

1. Con il presente Protocollo i firmatari confermano la volontà e l’impegno a sviluppare rapporti di collaborazione, nell’ambito di un corretto esercizio delle rispettive attribuzioni, in modo da pervenire alla costituzione di un Osservatorio regionale sull’Economia Sociale;

2. Le parti s’impegnano altresì a realizzare congiuntamente iniziative che mirano a promuovere, rafforzare e qualificare le imprese sociali, l’associazionismo e il volontariato nel loro impegno volto al miglioramento del benessere della comunità, alla sostenibilità e alla qualità dello sviluppo e a generare occupazione;

3. Le parti si impegnano altresì a monitorare i diversi interventi di welfare, compresi quelli di carattere aziendale e comunitario, avviati in ambito regionale, con particolare riferimento a quelli volti ad accrescere e qualificare i servizi alla persona, integrati con la rete dei servizi socio-sanitari del territorio, nel rispetto delle norme a tutela del lavoro e dei diritti degli utenti.

Art. 2 Finalità della collaborazione per l’Osservatorio regionale

L’Osservatorio regionale sull’economia sociale perseguirà le seguenti finalità:

  • prefigurare nuove prospettive di sviluppo dell’economia sociale in Emilia-Romagna e fornire un contributo all’accrescimento ed al miglioramento della conoscenza e del patrimonio informativo del sistema non profit, elaborando un rapporto congiunto di sintesi su dati economici che si riferiscono alla situazione del Terzo settore in Emilia-Romagna, al fine di permettere una osservazione aggiornata e possibilmente congiunturale del fenomeno dell’Economia Sociale;
  • supportare lo scambio, il confronto e la comunicazione tra enti pubblici, Camere di commercio, Terzo Settore e Università attraverso la condivisione di informazioni e conoscenze finalizzata allo sviluppo e alla conoscenza dei livelli di cambiamento ed evoluzione del settore nel territorio regionale ed europeo;
  • definire e sperimentare indicatori sull'impatto sociale delle attività svolte dai soggetti dell'economia sociale;
  • sviluppare la riflessione e fornire contributi propositivi, su tematiche di particolare rilevanza per la crescita dell’economia sociale e delle relative organizzazioni del terzo settore;
  • promuovere il modello dell’economia sociale dell’Emilia-Romagna in un prospettiva europea;
  • organizzare un evento annuale nell’ambito del quale presentare il report annuale sui dati, accompagnandolo da una lettura condivisa delle singole realtà, al fine di mettere a disposizione un’analisi complessiva e articolata del Terzo Settore in Emilia-Romagna.

Art. 3 Modalità di attuazione

1. Le parti s’impegnano a costituire un gruppo di lavoro paritetico per l’attuazione dei filoni di attività congiunte previste dal Protocollo, composto da un rappresentante per ogni ente firmatario. Al gruppo paritetico viene assegnato il compito di:

  • elaborare il piano delle attività e delle iniziative di attuazione del Protocollo;
  • garantire il coordinamento nella fase di attuazione delle iniziative congiunte;
  • verificare annualmente il grado di attuazione delle attività programmate.

2. L’osservatorio regionale sull’economia sociale potrà altresì avvalersi della collaborazione e del supporto scientifico di AICCON, Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non-profit.

Art. 4 Durata e rinnovo

1. Il Protocollo d’intesa ha la durata di due anni e si intende tacitamente rinnovato per un periodo analogo, qualora nessuna delle parti abbia chiesto di recedere due mesi prima della scadenza.

2. Il testo del Protocollo d’intesa potrà essere integrato e modificato di comune accordo tra le parti, sulla base delle verifiche relativamente agli esiti e ai risultati raggiunti.

Letto, approvato e sottoscritto:

per Assessorato Politiche Sociali

per Unioncamere

per Forum Terzo Settore

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