n.21 del 29.01.2025 periodico (Parte Seconda)

Assegnazione fondi alle Province per l'attuazione dei piani di controllo delle specie "fossorie" e della specie cinghiale ai sensi dell'art. 19 della Legge n. 157/1992, art. 4 L.R. n. 17/2022 e art. 28 L.R. 18/2023. Annualità 2025

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, ed in particolare l’art. 19, che prevede per le Regioni la facoltà di effettuare piani di limitazione di specie di fauna selvatica per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, alla condizione che il competente Istituto Nazionale per la fauna Selvatica (INFS), ora ISPRA, abbia verificato l’inefficacia della messa in atto di metodi ecologici;

Atteso che il citato art. 19 prevede, inoltre, che tali piani vengano attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali che possono avvalersi di proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio, nonché dalle guardie forestali e dalle guardie comunali munite di licenza per l’esercizio venatorio;

Richiamate:

  • la Legge Regionale 15 febbraio 1994 n. 8 recante “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e ss.mm.ii., che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014, n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata L.R. n. 13/2015 e ss.mm.ii., ha imposto una revisione dell'intero articolato della sopra richiamata L.R. n. 8/1994;

Vista la L.R. n. 1/2016 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della L.R. n. 13/2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della legge n. 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE”;

Visto in particolare l’art. 16 della L.R. n. 8/1994, così come modificato dalla predetta L.R. n. 1/2016, a norma del quale:

  • la Regione, ai sensi dell’art. 19 della legge statale provvede al controllo della fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, eccettuati i Parchi e le Riserve naturali;
  • nei Parchi e nelle Riserve Naturali i prelievi e gli abbattimenti devono avvenire in conformità al regolamento del Parco e sotto la diretta sorveglianza dell’ente parco, secondo le modalità e le prescrizioni definite agli articoli 35, 36, 37 e 38 della L.R. n. 6/2005;
  • il controllo sulla fauna selvatica viene praticato di norma mediante l'utilizzo di metodi ecologici. Qualora l'ISPRA verifichi l'inefficacia dei predetti metodi, la Regione può attivare piani di controllo attuati dalle Province e dalla Città Metropolitana di Bologna, ai sensi dell'art. 40 della legge regionale n. 13 del 2015. A tal fine la Regione individua le specie oggetto dei controlli e determina il numero massimo dei prelievi tecnici consentiti nonché le modalità di autorizzazione ed effettuazione degli stessi, attuative delle disposizioni dell'art. 19, comma 2, della legge statale. I prelievi e gli abbattimenti devono avvenire sotto la diretta responsabilità delle Province e della Città metropolitana di Bologna ed essere attuati dai soggetti indicati dall'art. 19, comma 2, della legge statale o da operatori all'uopo espressamente autorizzati, selezionati attraverso appositi corsi di preparazione alla gestione faunistica, direttamente coordinati dal personale di vigilanza delle Province e della Città Metropolitana di Bologna;

Visto il Regolamento di Esecuzione (UE) 2023/594 e s.m.i. per quanto riguarda le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che, fra le altre, ha ampliato le zone di restrizione al territorio della Provincia di Piacenza e Parma;

Visti:

  • il Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9, recante «Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)» convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, che ha individuato le Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana nonché la figura del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto della diffusione della PSA ed i relativi compiti;
  • l'art. 29 del Decreto Legge 22 giugno 2023, n. 75 (convertito dalla legge n. 112 del 10 agosto 2023) che modificando l'art. 2 del Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29 ha introdotto, tra le misure per il contrasto della peste suina africana, l'adozione di un "Piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale comprendente l'indicazione dei tempi e degli obiettivi numerici di cattura, abbattimento e smaltimento";
  • il Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA)-2023-2028 (da ora Piano Straordinario) del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, ricevuto con nota Prot. 20/10/2023.1053621.E, che indica nuovi obiettivi e il carniere regionale da approvare, in tutti gli istituti regionali dove sia presente il cinghiale, anche in modo occasionale;
  • il Decreto 13 giugno 2023 del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica recante “Adozione del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica;
  • l’Ordinanza del Commissario straordinario alla Peste Suina Africana n. 5/2024 “Misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana”;

Preso atto, inoltre, della continua evoluzione della Peste Suina Africana nei territori delle province di Piacenza e Parma, così come costantemente rilevabile on-line sul portale dedicato alla Peste Suina Africana, Bollettino epidemiologico nazionale;

Richiamate le proprie Deliberazioni n. 1973 del 22 novembre 2011 e s.m.i. “piano di controllo del cinghiale in Emilia-Romagna 2021-2026” e la n. 1372 del 1° agosto 2022 “Piano Regionale di Interventi Urgenti Per La Gestione, il Controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus Scrofa)”;

Dato atto, inoltre, che le attività di sorveglianza e manutenzione svolte con continuità dai soggetti preposti alla gestione della rete idrografica naturale e artificiale (Autorità idrauliche) evidenziano come la prevenzione degli eventi calamitosi sia legata anche al contenimento delle specie fossorie (nutria, volpe, tasso e istrice) che causano fragilità nelle opere di difesa arginale e/o spondali dei corsi d’acqua dovute alla costruzione di tane;

Richiamate, inoltre, le Deliberazioni n. 546 del 19 aprile 2021 e s.m.i. e n. 196 del 5 febbraio 2024 con le quali si è provveduto all’approvazione dei piani di controllo di cui al citato art. 19, della legge n. 157/1992 per le specie nutria e volpe, nonché la propria deliberazione n. 1900 del 7 novembre 2022, con la quale è stato approvato un piano di controllo per le specie Tasso ed Istrice limitatamente ai tratti fluviali di Secchia e Panaro ricadenti nella Provincia di Modena;

Richiamate, altresì:

  • la deliberazione n. 1025 del 19 giugno 2023 “Assegnazione fondi alle province per l'attuazione dei piani di controllo delle specie fossorie e della specie cinghiale ai sensi dell'art. 19 della legge n. 157/1992 e art. 4 L.R. n. 17/2022. Annualità 2023 e 2024”;
  • la deliberazione n. 195 del 5 febbraio 2024 “Assegnazione fondi alle province per l'attuazione dei piani di controllo delle specie fossorie e della specie cinghiale ai sensi dell'art. 19 della legge n. 157/1992 e art. 4 L.r. n. 17/2022. Annualità 2023-2024. Nuovo riparto contributi e modifica modalità di assegnazione e rendicontazione delle spese annualità 2024 di cui alla deliberazione n. 1025/2023”;
  • la deliberazione n. 1283 del 24 giugno 2024 “Approvazione atto di indirizzo inerente dm 13 giugno 2023 "piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica" - verifica, prosecuzione e monitoraggio delle azioni poste in essere dalla regione per l'eradicazione della peste suina africana (PSA) e la riduzione dell'impatto sulle produzioni agricole della specie cinghiale (Sus scrofa)”;

Richiamata la L.R. 27 ottobre 2022, n.17 “Interventi urgenti a sostegno del settore agricolo, agroalimentare, ittico e delle bonifiche”, ed in particolare l’art. 4 “Interventi per la realizzazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale”, che prevedeva:

  • al comma 1, al fine di garantire maggiore efficacia nell’attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale previsti in attuazione dell’articolo 16 della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 (Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria) e contribuire alla prevenzione dei crolli delle arginature dei corsi d'acqua e della diffusione della Peste Suina Africana, il concorso della Regione concorre al finanziamento delle spese per l'attuazione dei piani medesimi da parte delle Province e della Città Metropolitana di Bologna;
  • al comma 2 che, i contributi di cui al comma 1 sono concessi nel limite massimo di euro 600.000,00 per l’esercizio 2023 e di euro 500.000,00 per l’esercizio 2024;
  • al comma 3 che, il riparto delle somme spettanti alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna in base al comma 1 è definito con apposito atto della Giunta regionale che ne definisce i criteri, le tipologie di spesa oggetto di rendicontazione e le modalità di erogazione;

Richiamata, da ultimo, la Legge Regionale 28 dicembre 2023, n.18 “DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026 (LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2024)” ed in particolare l’art. 28, che ha previsto un incremento delle autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 4 della legge regionale n. 17 del 2022 di euro 400.000,00 per l’anno 2024, di euro 900.000,00 per l’anno 2025 e di euro 600.000,00 per l’anno 2026;

Considerato che, sulla base delle valutazioni effettuate dal competente Settore attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura, gli interventi oggetto del finanziamento di cui al presente atto non rientrano nell’ambito di quanto previsto dall’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;

Richiamati:

  • il D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni;
  • la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;
  • la L.R. 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;
  • la L.R. 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
  • la R. 1° luglio 2024, n. 10 “Prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
  • la propria deliberazione n. 2291/2023, avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026” e succ. mod.;

Ritenuto di provvedere con il presente atto:

  • a dare attuazione alle disposizioni di cui all’art. 4 della R. 27 ottobre 2022, n. 17 e all’art. 28 della L.R. 28 dicembre 2023, n. 18, concorrendo al finanziamento delle spese per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del piano di controllo del cinghiale previsti in attuazione dell'articolo 16 della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 da parte delle Province e della Città metropolitana di Bologna;
  • a destinare all’erogazione dei contributi di cui all’art. 4 della R. 27 ottobre 2022, n.17, nonché all’art. 28 della L.R. 28 dicembre 2023, n. 18, per l’anno 2025, la somma complessiva di euro 900.000,00 allocata sul capitolo di spesa U78159 “Contributi a Province e alla Città Metropolitana di Bologna per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale (art. 4, L.R. 27 ottobre 2022, n.17)”;
  • a ripartire le somme relative all’attuazione dei citati piani di controllo così come segue:
    • per le specie Fossorie: € 600.000,00;
    • per la specie Cinghiale: € 300.000,00;
  • a confermare come criterio di riparto fra le Province e Città Metropolitana di Bologna, delle risorse per le specie Fossorie, in proporzione alla lunghezza delle aste fluviali presenti in ambito provinciale sommata alla lunghezza dei canali aventi arginature di almeno un metro di altezza, come precisato nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale al presente atto, ed importi arrotondati all’unità di Euro;
  • a confermare come criterio di riparto delle risorse per la specie Cinghiale, le province con la presenza/maggiore vicinanza alle aree di restrizione (tipo I e II) della Peste Suina Africana, prevedendo che il 50% delle stesse sia destinato alle Province di Piacenza e Parma, il 48% alle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e il 2% alla Provincia di Ferrara, con successiva ripartizione delle somme in proporzione alla rispettiva Superficie Agro-Silvo-Pastorale ed importi arrotondati all’unità di Euro;
  • ad approvare il riparto delle somme spettanti alle Province e Città Metropolitana come riportato all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
  • ad assumere l’impegno di spesa sul capitolo U78159 “Contributi a Province e alla Città Metropolitana di Bologna per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale ( 4, L.R. 27 ottobre 2022, n.17)” del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, nell’anno di previsione 2025, per complessivi euro 900.000,00, in relazione alla tipologia di spesa prevista e alle modalità gestionali delle procedure medesime, trattandosi di contributi soggetti a rendicontazione;
  • ad approvare, inoltre, le spese ammissibili, le modalità di rendicontazione e liquidazione dei contributi per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie previsti in attuazione dell'articolo 16, della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 (Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria), nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che l’avvenuto accertamento che le previsioni di pagamento a valere sull’anno 2025 sono compatibili con le prescrizioni di cui all’art. 56, comma 6, del citato D.Lgs. n. 118/2011, dovrà essere attestato nei successivi provvedimenti nei quali si articolerà la procedura di spesa;

Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:

  • il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
  • la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";
  • la propria deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione” e succ. mod.;

Vista la Legge Regionale del 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

  • n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
  • n.325 del 7 marzo 2022, recante “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
  • n.426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";
  • n.1276 del 24 giugno 2024 recante “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. Consolidamento in vigore dal 1°luglio 2024”;
  • n.2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per far fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;

Richiamata, inoltre, la determinazione del Direttore Generale delle Politiche Finanziarie n. 14040 del 26 giugno 2023 “Conferimento di incarico dirigenziale nell’ambito della Direzione Generale Politiche finanziarie”;

Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto:

  • dei pareri allegati;
  • dell’allegato visto di regolarità contabile - spese;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, rapporti con l’UE, Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di dare attuazione alle disposizioni di cui all’art. 4, L.R. 27 ottobre 2022, n. 17 e all’art. 28 della L.R. 28 dicembre 2023, n. 18 concorrendo al finanziamento delle spese per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e della specie cinghiale previsti in attuazione dell'articolo 16 della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 da parte delle Province e della Città metropolitana di Bologna;

2) di destinare all’erogazione dei contributi di cui all’art. 4, L.R. 27 ottobre 2022, n.17, e all’art. 28 della L.R. 28 dicembre 2023, n. 18, la somma complessiva di euro 900.000,00 allocata sul capitolo di spesa U78159 “Contributi a Province e alla Città Metropolitana di Bologna per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale (art. 4, L.R. 27 ottobre 2022, n.17)” del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, nell’anno di previsione 2025;

3) di ripartire le somme relative all’attuazione dei citati piani di controllo così come segue:

  • per le specie Fossorie: € 600.000,00;
  • per la specie Cinghiale: € 300.000,00;

4) di individuare come criterio di riparto fra le Province e Città Metropolitana di Bologna, delle risorse per le specie Fossorie, in proporzione alla lunghezza delle aste fluviali presenti in ambito provinciale sommata alla lunghezza dei canali aventi arginature di almeno un metro di altezza, come precisato nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale al presente atto ed arrotondato all’unità di Euro;

5) di individuare come criterio di riparto delle risorse per la specie Cinghiale, le province con la presenza/maggiore vicinanza alle aree di restrizione (tipo I e II) della Peste Suina Africana, prevedendo il 50% delle stesse sia destinato alle Province di Piacenza e Parma, il 48% alle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e il 2% alla Provincia di Ferrara, con successiva ripartizione delle somme in proporzione alla rispettiva Superficie Agro-Silvo-Pastorale, come precisato nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale al presente atto ed arrotondato all’unità di Euro;

6) di approvare il riparto delle somme spettanti alle Province e Città Metropolitana di Bologna come riportato all’allegato 1, parte integrante e sostanziale al presente atto e le spese ammissibili, le modalità di rendicontazione e liquidazione dei contributi per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e della specie cinghiale previsti in attuazione dell'articolo 16 della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 (Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria);

7) di imputare contabilmente la spesa complessiva di Euro 900.000,00 sul capitolo U78159 “Contributi a Province e alla Città Metropolitana di Bologna per l'attuazione dei piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale (art. 4, L.R. 27 ottobre 2022, n.17)” del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, approvato con propria deliberazione n. 2291/2023 e succ. mod., dotato della necessaria disponibilità, registrata come segue:

  • quanto ad Euro 600.000,00 al n. 3025002795 di impegno sull'anno di previsione 2025, relativamente ai contributi concessi per le specie fossorie per l’anno 2025;
  • quanto ad Euro 300.000,00 al n. 3025002796 di impegno sull'anno di previsione 2025, relativamente ai contributi concessi per la specie Cinghiale per l’anno 2025,

articolata per ogni provincia come indicato all’allegato 1) al presente atto, quale parte integrante e sostanziale, ed in relazione ai quali, in attuazione del lgs. n. 118/2011 e ss.mm., le stringhe concernenti la codificazione della transazione elementare, risultano essere:

CAPITOLO U78159 per Province

Missione

Programma

Codice
Economico

Cofog

Transazione
UE

Siope

C.I.
spesa

Gestione
ordinaria

16

02

U.1.04.01.02.002

04.2

8

1040102002

4

3

CAPITOLO U78159 per Città Metropolitana di Bologna

Missione

Programma

Codice
Economico

Cofog

Transazione UE

Siope

C.I. spesa

Gestione ordinaria

16

02

U.1.04.01.02.004

04.2

8

1040102004

4

3

 

8) di stabilire che alla liquidazione dei contributi concessi e rendicontati dalle Province e dalla Città Metropolitana di Bologna, provvederà il Responsabile del Settore attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura con propri atti formali, ai sensi del D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii. per quanto applicabile e della deliberazione n. 1276/2024, con le modalità previste dal punto 4, dell’allegato 1, approvato con il presente atto;

9) che si provvederà agli adempimenti previsti dall’art. 56, comma 7, del citato D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

10) di stabilire inoltre che si provvederà agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 26, comma 2, del D.lgs. n.33 del 2013 e alle ulteriori pubblicazioni previste dal PIAO nonché dalla Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, del medesimo Decreto legislativo.

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