n.158 del 26.10.2011 periodico (Parte Seconda)

Oggetto n. 1837 - Risoluzione proposta dai consiglieri Naldi, Monari, Meo, Sconciaforni, Mandini, Favia e Defranceschi per esprimere la piena condivisione delle motivazioni e degli obiettivi alla base della manifestazione nazionale contro la centrale a carbone di Porto Tolle che si svolgerà ad Adria (RO) in data 29 ottobre

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

a Porto Tolle (Rovigo), l’ENEL ha il progetto di convertire la centrale a olio combustibile di Polesine Camerini in una centrale a carbone della potenza di 2.000 MW, nel mezzo del parco del Delta del Po;

questa centrale a carbone emetterebbe in un solo anno 10 milioni di tonnellate di CO2 (4 volte le emissioni di Milano), 2.800 tonnellate di ossidi di azoto (come 3.5 milioni di auto), 3.700 tonnellate di ossidi di zolfo (più di tutti i veicoli in Italia), che inevitabilmente causerebbero il peggioramento della qualità dell’aria anche nelle vicine province emiliano-romagnole.

Considerato che

l’Assemblea legislativa regionale, nella seduta del 12 luglio scorso, ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale a mantenere la netta contrarietà della Regione Emilia-Romagna al progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, attivandosi in tal senso in ogni sede competente;

tale risoluzione impegna altresì a chiedere un piano alternativo per lo sviluppo economico della zona, rilanciando turismo, agricoltura e pesca, cercando quindi di preservare I’ecosistema del Fiume Po e la qualità dell’aria senza danneggiare, e anzi favorendo, le attività economiche sostenibili.

Preso atto che

il 29 ottobre prossimo ad Adria (Rovigo) è stata indetta una manifestazione nazionale contro la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, a cui stanno aderendo una serie di associazioni, comitati e forze politiche per promuovere una piattaforma di sviluppo condiviso e sostenibile per il Delta del Po;

tale riconversione avverrebbe al di fuori e contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (strategia che ancora oggi non c’è) e persino di ogni logica energetica, dal momento che l’Italia ha una potenza installata quasi doppia rispetto al picco della domanda;

oggi le maggiori prospettive di nuovi posti di lavoro, nel mondo e in Italia, sono nei settori delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica; al contrario, la centrale a carbone porrebbe a rischio l’occupazione già esistente, e quella futura, nell’agricoltura, nel turismo e nella pesca.

Esprime

in virtù di queste ragioni di merito, piena condivisione delle motivazioni e degli obiettivi alla base della manifestazione nazionale contro la centrale a carbone di Porto Tolle e per lo sviluppo condiviso e sostenibile, indetta dal Comitato Delta Bene Comune il prossimo 29 ottobre ad Adria (Rovigo).

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 ottobre 2011

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina