n.335 del 23.10.2018 (Parte Prima)
Progetti di legge di iniziativa popolare dei Comuni di Bologna, Parma, San Pietro in Casale e Reggio Emilia (di cui ai prot. nn. AL/2018/39965 del 28/6/2018, AL/2018/40805 del 5/7/2018, AL/2018/42017 del 12/7/2018 e AL/2018/45253 del 26/7/2018), recanti il seguente titolo: “Progetto di legge di iniziativa consigliare contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”. Parere di regolarità delle proposte
LA CONSULTA DI GARANZIA STATUTARIA
Visti:
- lo Statuto della Regione Emilia-Romagna e, in particolare, l’articolo 69, comma 1, che definisce la Consulta di garanzia statutaria “organo autonomo e indipendente della Regione” e le attribuisce, alla lettera b), la competenza ad adottare i provvedimenti e di esprimere i pareri di propria competenza previsti dallo Statuto e dalla legge in materia di iniziativa popolare e di referendum;
- la legge regionale 4 dicembre 2007 n. 23 “Costituzione e funzionamento della Consulta di garanzia statutaria”, che, tra l’altro, all’articolo 11, detta disposizioni circa i pareri in materia di iniziativa popolare e di referendum;
- il Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento della Consulta di garanzia statutaria, approvato con la delibera n. 9 del 15 febbraio 2013 che, all’articolo 14, disciplina l’attività della Consulta in caso di presentazione della richiesta di provvedimenti di cui all’articolo 69, comma 1, lett. b) dello Statuto, specificando, tra l’altro che “Per ogni provvedimento richiesto alla Consulta viene designato tra i consultori un relatore, il quale riferisce alla Consulta sull'argomento e propone il testo della deliberazione. La stesura del parere è affidata al relatore, salvo che, per indisponibilità o per altro motivo, sia affidata dal Presidente ad altro consultore”;
- la legge regionale 22 novembre 1999, n. 34 (Testo unico in materia di iniziativa popolare, referendum e istruttoria pubblica) e, in particolare:
- l’articolo 6 (Esame di ammissibilità della proposta) che demanda alla Consulta di garanzia statutaria la decisione sull’ammissibilità dei progetti di legge di iniziativa popolare, pronunciandosi su:
“a) competenza regionale nella materia oggetto della proposta;
b) conformità della proposta alle norme della Costituzione e dello Statuto regionale;
c) sussistenza dei requisiti di cui all'art. 2;
d) insussistenza dei limiti di cui all'art. 3.”;
- l’articolo 11 (Modalità di presentazione della proposta) che, al comma 8, in caso di iniziativa esercitata da più Consigli comunali demanda al responsabile del procedimento il compito di comunicare alla Consulta di garanzia statutaria la sussistenza del requisiti di cui all’articolo 1, comma 1, lettera c) della medesima legge ( … l’iniziativa popolare delle leggi è esercitata … da tanti consigli comunali che, singolarmente o complessivamente, raggiungono una popolazione di almeno cinquantamila abitanti) e attribuisce alla Consulta il compito di deliberare la regolarità della proposta;
Richiamata la propria delibera n. 2 del 19 luglio 2018, con la quale questa Consulta:
- ha dichiarato ammissibile il Progetto di legge di iniziativa popolare del Comune Bologna (di cui al prot. n. AL/2018/39965 del 28/6/2018), recante “Progetto di legge di iniziativa consigliare contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”;
- ha dato atto che il pdl presentato dal Comune di Parma e acquisito agli atti con prot. n. AL/2018/40805 del 5/7/2018 ha contenuto identico a quello del Comune di Bologna e, dunque, ha esteso il provvedimento di ammissibilità anche ad esso.
Considerato che l’iniziativa popolare ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto è stata esercitata anche dai Comuni di San Pietro in Casale e di Reggio Emilia e che i medesimi hanno trasmesso all’Assemblea legislativa - con prot. nn. AL/2018/42017 del 12/7/2018 e AL/2018/45253 del 26/7/2018 - le deliberazioni dei Consigli comunali con cui è stato approvato il progetto di legge già approvato dai Consigli comunali di Bologna e Parma;
Rilevato che, dalle verifiche effettuate, il testo dei progetti di legge de quo risulta identico a quello presentato dal Comune capofila, cioè Bologna;
Visto l’ordine del giorno per una “legge regionale in tema di Omotransnegatività”, approvato dal Consiglio comunale di Comune di Cavriago con deliberazione consiliare n. 31 del 26/6/2018 e trasmesso all’Assemblea legislativa con nota prot. n. AL/2018/42544 del 16/7/2018;
Dato atto che:
- riprendendo il combinato disposto degli articoli 18 e 50 dello Statuto, la legge regionale n. 34/1999 riconduce all’istituto dell’iniziativa popolare anche le proposte legislative presentate da Consigli comunali, purché singolarmente o complessivamente rappresentino una popolazione di almeno cinquantamila abitanti;
- la medesima fonte legislativa scompone in fasi il procedimento di ammissibilità e regolarità che svolge la Consulta di garanzia statutaria successivamente alla presentazione del progetto di legge;
- la prima fase consiste nell’esame di ammissibilità della proposta, svolta dalla Consulta alla luce dei parametri indicati dall’articolo 6 della legge regionale n. 34/1999 e contenuto nella già citata deliberazione n. 2 del 19 luglio 2018;
- la seconda fase consiste nel deliberare la regolarità della proposta di progetto di legge a norma dell’articolo 8, comma 11, della medesima legge regionale n. 34/1999;
Rammentata la nota del Responsabile del Procedimento del 2 luglio 2018 con cui si attesta la regolarità del progetto di legge di iniziativa del Comune di Bologna in quanto il medesimo soddisfa il requisito previsto dalla lettera c) del comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale n. 34 del 1999, poiché la popolazione è superiore ai cinquantamila abitanti;
Rilevato che il requisito prescritto dalla norma citata è soddisfatto fin dalla presentazione del progetto di legge del Comune capofila;
DELIBERA
- di dichiarare, ai sensi dell’articolo 11, comma 8, della legge regionale n. 34/1999, la regolarità della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali di Bologna, Parma, San Pietro in Casale e Reggio Emilia recante“Progetto di legge di iniziativa consigliare contro l’omotransnegatività e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”;
- di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito della Consulta.