n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1851 - Risoluzione proposta dai consiglieri Villani, Bignami, Bartolini, Bazzoni, Aimi, Filippi, Leoni, Malaguti, Lombardi, Pollastri, Alberto Vecchi, Cavalli e Corradi per impegnare l'Assemblea legislativa e la Giunta regionale a sostenere ogni iniziativa del Governo italiano, sia nei confronti delle autorità egiziane, sia in sede europea ed internazionale, per fermare il martirio della comunità cristiana e difendere la libertà religiosa in Egitto

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Appreso

dei violenti scontri accaduti in Egitto fra cristiani copti ed esercito e della distruzione di luoghi di culto cristiani da parte di estremisti islamici.

Considerato che

queste gravi violenze sono l’epilogo drammatico di una situazione intollerabile per i cristiani, continuamente oggetto di attentati, assalti alle chiese e ai luoghi di culto, discriminazioni, ghettizzazioni e aggressioni di ogni tipo;

anche per i cristiani d’Egitto testimoniare la propria fede è diventato pericoloso e quasi impossibile e, nonostante la rivoluzione di Piazza Tahrir e la fine del regime di Mubarak abbiano portato una ventata di libertà, per la comunità di cristiani copti si sta profilando un’inquietante continuità con il passato tanto da fare ipotizzare che il clima di violenza e intimidazione che aleggia al Cairo sia preordinato a favorire, in occasione delle prossime elezioni politiche, la vittoria del partito dei Fratelli Musulmani, assai poco tollerante nei confronti di chi professa altre religioni;

gli scontri e le violenze gettano un’ombra sinistra sulla cosiddetta "primavera araba", una stagione che tutto il mondo guarda con attenzione ed elevate aspettative, perché non può esserci rinnovamento senza libertà per tutti di esprimere il proprio pensiero politico e di professare la propria fede.

Impegna l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale a

- sostenere ogni iniziativa del Governo italiano, sia nei confronti delle autorità di governo egiziane, sia in sede europea e internazionale, per fermare il martirio della comunità cristiana e in difesa della libertà religiosa in Egitto;

- unirsi alle pressioni diplomatiche del Governo italiano affinché le autorità di governo egiziane garantiscano a tutti i cittadini, fino allo svolgimento delle elezioni, il pieno godimento dei diritti civili e politici e la libera espressione della propria fede religiosa, in particolare a coloro che appartengono alle minoranze del Paese.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 febbraio 2013

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