n.363 del 07.12.2022 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 10 della L.R. 4/2018 e dell'art. 19 del D.Lgs. 152/2006 del progetto di realizzazione della cassa di espansione di Bagnetto nei comuni di Sala Bolognese e Castello d'Argile (BO) proposto dall'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, settore sicurezza territoriale e protezione civile distretto Reno, Ufficio territoriale di Bologna

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 324/2022 art. 29 comma 2 che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato Responsabile di SETTORE TUTELA DELL'AMBIENTE ED ECONOMIA CIRCOLARE, CRISTINA GOVONI

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di VIA, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Realizzazione della cassa di espansione di Bagnetto” proposto dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Settore sicurezza territoriale e protezione civile distretto Reno - Ufficio territoriale di Bologna, per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1) il progetto esecutivo della sistemazione finale dell’area dovrà essere concordato con l’amministrazione del Comune di Sala Bolognese e del Comune di Castel d’Argile; in particolare:

  • si dovrà prevedere l’utilizzo di specie autoctone e/o naturalizzate che garantiscano un maggior successo di impianto, escludendo le specie riconosciute come invadenti, articolando diversi livelli di vegetazione (alberi di I, II e III grandezza e arbusti) e diversificazione specifica; la tipologia di impianto e gli standard vivaistici da utilizzare dovranno favorire un rapido sviluppo della vegetazione, utilizzando piante a pronto effetto e sedime forestale in funzione degli obiettivi da perseguire;
  • dovranno essere garantite le operazioni di manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa in dimora e di reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;

b) di disporre che la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera a) dovrà essere effettuata dal Comune di Sala Bolognese e di Castello d’Argile prima dell’inizio dei lavori di sistemazione finale dell’area; il proponente dovrà, pertanto, presentare il progetto esecutivo ai Comuni interessati;

c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro trenta (30) giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d.lgs. 152/2006, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

e) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

f) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 10 anni, trattandosi di opera pubblica complessa e di grandi dimensioni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

g) di trasmettere copia della presente deliberazione:

- alla proponente Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Settore sicurezza territoriale e protezione civile distretto Reno - Ufficio territoriale di Bologna

- ai Comuni di Sala Bolognese e di Castel d’Argile

- alla Città Metropolitana di Bologna

- ad ARPAE Servizio Sistemi Ambientali, Area Prevenzione Ambientale Metropolitana

- alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

- all’Area difesa del suolo, della costa e bonifica;

h) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

j) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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