n.166 del 29.05.2019 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento autorizzatorio unico relativo comprensivo del provvedimento di VIA relativo al progetto di incremento potenzialità per attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi localizzato in località Madregolo nel comune di Collecchio (PR) proposto dalla ditta Società Italiana Pietrisco S.I.P. SpA
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi, sottoscritto in data 5/4/2019, che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:
a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale sono stati rilasciati i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Incremento potenzialità per attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata presso lo stabilmento S.I.P. spa in loc. Madregolo, comune di Collecchio(PR)” proposto dalla Società Industria Pietrisco S.I.P. spa, costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 2 della L.R. 4/2018;
b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:
1. in coerenza con quanto previsto dalla Variante Parziale al Piano Territoriale del Parco (PTP), entro 3 mesi dalla conclusione del procedimento di VIA, dovrà essere presentato il “Programma delle misure di mitigazione paesaggistica ed ambientale dell'impianto” previsto dalla stessa Scheda “Obiettivi e caratteristiche ambientali”, parte integrante delle NTA della Variante, che dovrà riguardare tutte le aree di proprietà attualmente interessate dall’attività industriale, tenendo conto che quelle classificate come Zone B di Tutela ambientale generale dalla vigente “Carta della zonizzazione” sono regolamentate dall’art. 19 delle Norme di Attuazione del PTP;
2. il Programma sopra richiamato dovrà essere preventivamente condiviso con l’Ente di Gestione del Parco, con il Comune di Collecchio e con la Provincia di Parma, e dovrà essere realizzato nel rispetto delle normative vigenti ed in coerenza con le strategie e disposizioni del Piano Urbanistico Generale del Comune di Collecchio, adottato con deliberazione di C.C. n. 12 del 27/2/2019;
3. in accordo con gli obiettivi della variante al PTP, considerato quanto emerso in sede di conferenza di VIA e condiviso tra gli Enti presenti, si ritiene opportuno che il Programma risulti finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi minimi di miglioramento ambientale:
a. attuazione del recupero dal punto di vista naturalistico dei terreni demaniali e/o inclusi nella Fascia A del PAI prospicienti il corso del fiume Taro, già individuati come “zona B” del Parco nella Tavola C.2 della Variante Parziale al PTP, privilegiando la formazione di complessi macchia-radura costituiti da nuclei di fitocenosi di tipo arbustivo, caratterizzati da Salix purpurea, S. eleagnos e S. triandra, ad alternarsi con la vegetazione erbacea alta, favorendo la formazione di zone aperte soleggiate che consentono l’insediamento di specie eliofile e l’affermarsi di praterie aride;
b. tutela e salvaguardia dei banchi di sabbia che ospitano colonie di topini, che seppur habitat di origine antropica (cumuli di inerti presenti nella zona P5 o nelle aree ad essa adiacenti), sono stati colonizzati da specie di interesse conservazionistico. In particolare, si dovrà prevedere una specifica attività di monitoraggio annuale, che potrà definire i periodi di sospensione delle attività di movimentazione inerti al fine di garantire la nidificazione e la riproduzione delle specie di ornitofauna di interesse conservazionistico;
c. realizzazione di interventi volti a favorire il passaggio della microfauna lungo le recinzioni perimetrali;
d. realizzazione di barriere verdi e/o in terra con funzione di fascia tampone verso le Zone C del Parco e di contenimento delle emissioni acustiche e delle polveri a tutela dei recettori sensibili;
e. razionalizzazione, riutilizzo e ricircolo dell’acqua utilizzata nei processi produttivi, come il riassetto del sistema delle vasche di sedimentazione per il recupero dell’acqua depurata attraverso la predisposizione di pompe di rilancio e di tubazioni di ritorno all’impianto di trasformazione e selezione;
f. adeguamento a quanto previsto dalla Delibera di Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna n. 1732 del 12 novembre 2015 "Terza direttiva per l'applicazione dell'art. 2 della legge regionale 29 settembre 2003, n. 19 recante: “Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico”, trovandosi all’interno di siti oggetto di particolare tutela dall'inquinamento luminoso (Rete Natura 2000);
g. indicazione puntuale delle aree di compensazione, di analoga estensione rispetto ai terreni occupati dalla attività produttiva, da individuare prioritariamente all'interno dei seguenti ambiti territoriali, la cui cessione a titolo gratuito ed a tempo indeterminato all'Ente di gestione del Parco dovrà essere definita da apposita convenzione:
- area naturalistica "Le Chiesuole";
- area di ex cava in località Ca’ Taro;
- terreni loc. "Collecchiello" caratterizzati da aree agricole intercalate da un importante sistema di siepi e filari che consentono il collegamento tra i Canali Naviglio Taro e Otto Mulini (e quindi il Taro stesso);
- ulteriori aeree di compensazione, possibilmente a ridosso dell’alveo del fiume Taro, anche al di fuori dei confini attuali del Parco;
- progetto di rinaturalizzazione delle aree occupate dall'insediamento produttivo che, alla cessazione delle attività in essere, dovranno essere recuperate alle Zone B di Tutela ambientale e alle Zone C di Tutela Agricola Ambientale, rispettando le finalità generali dell’area protetta;
h. la definizione di specifici interventi volti a migliorare gli impatti anche sulle varie componenti ambientali (rumore, polveri, emissioni, paesaggio, impatto odorigeno ecc.) che potranno interessare gli impianti ed il ciclo produttivo che possano contribuire, entro il termine di attuazione del Programma, ad un miglioramento delle performances ambientali da condividere;
i. il Programma dovrà inoltre contenere l'indicazione dei tempi di attuazione degli interventi proposti (cronoprogramma) avendo come riferimento l'orizzonte temporale di due anni dall'approvazione della Variante Parziale al PTP, come previsto dalle relative Norme; il cronoprogramma dovrà risultare funzionale all'ottimizzazione delle fasi operative di realizzazione degli interventi e funzionale al monitoraggio della loro stessa attuazione, tenendo debitamente in considerazione la realizzazione delle possibili azioni specifiche di mitigazione delle criticità evidenziate nel corso della conferenza di VIA;
4. premesso che le Misure Generali di Conservazione, approvate con DGR n. 1147 del 16 luglio 2018, “vietano di realizzare nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e di smaltimento di fanghi e rifiuti, nonché di ampliare quelli esistenti in termini di superficie, fatte salve le discariche per inerti”, si chiede di delimitare con idonee barriere fisiche di contenimento l'area destinata all'attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi esistente, adottando idonei accorgimenti tecnici al fine di evitare scoscendimenti e dilavamenti dei materiali accumulati e conseguenti rischi di contaminazione favoriti dall'elevata permeabilità dei terreni interessati (verifica Ente Gestione dei Parchi e della Biodiversità dell’Emilia Occidentale);
5. la Ditta, entro 3 mesi dall’approvazione del PAUR. deve inviare, nell’ambito del cronoprogramma di attuazione degli interventi da realizzare in ottemperanza alla pianificazione di settore PTP e PUG, il cronoprogramma di ulteriori interventi che verranno messi in atto per mitigare le emissioni acustiche (verifica Comune di Collecchio);
6. per progettare in modo puntuale tali interventi, entro un mese e mezzo dall’approvazione del P.A.U.R., dovrà essere realizzata una nuova campagna di misurazioni acustiche presso gli impianti (verifica Comune di Collecchio);
7. tali misurazioni dovranno essere effettuate anche durante la prima campagna di lavorazione notturna (verifica Comune di Collecchio);
8. in merito alla tematica traffico indotto, come già illustrato nelle valutazioni del quadro programmatico nel rispetto dell’attuale pianificazione di settore (PTP) e urbanistica comunale (PUG), S.I.P. spa dovrà attuare una serie di interventi tra cui dare corso alla progettazione e all’avvio delle procedure per la realizzazione di una nuova viabilità, ad uso delle attività produttive insediate che possa minimizzare il disturbo alle zone residenziali ubicate in prossimità degli attuali punti di ingresso agli impianti, mettendo al contempo in sicurezza l’incrocio con la Strada Provinciale n. 49, che collega Collecchio con Madregolo (verifica Comune di Collecchio);
9. la Ditta dovrà fornirsi di bitume esclusivamente con mezzi attrezzati per il carico/scarico a circuito chiuso (verifica Arpae);
10. il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) dovrà indicare l’altezza massima dei cumuli di granulato e degli inerti e tenerne conto nella valutazione del rischio per i lavoratori e nell’individuazione di misure di prevenzione e protezione adeguate (verifica AUSL);
11. per gli aspetti odorigeni legati alle emissioni durante il periodo di massima attività andranno eseguite nuove misure della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica e uno studio di impatto odorigeno condotto mediante studio matematico delle ricadute da condursi entro ottobre 2019 (verifica Arpae e AUSL);
12. la Ditta dovrà mantenere in essere tutte le misure di mitigazione, sia per le emissioni in atmosfera (in particolare le polveri) che per il rumore già presenti, che dovranno essere mantenute in efficienza per tutta la durata della fase di esercizio (verifica Arpae).;
c) di dare atto che la verifica di ottemperanza per le precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di ciascuna competenza a:
1. Arpae;
2. Comune di Collecchio;
3. Ente Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale;
4. Ausl;
d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato al punto 4 della parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:
1. Provvedimento di Valutazione di impatto ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 05/04/2019 e che costituisce l’Allegato 1;
2. Provvedimento di modifica sostanziale di A.U.A. Determinazione Arpae n. DET-AMB-2019-1721 del 05/04/2019 che costituisce l’Allegato 2;
3. Provvedimento di Nulla-osta dell’Ente Gestione per i Parchi e la Biodiversità per l’Emilia Occidentale e VINCA - Determinazione n. 226 del 29/03/2019 che costituisce l’Allegato 3;
e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;
f) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente delibera decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione;
g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
h) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Società Industria Pietrisco S.I.P. spa;
i) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE SAC di Parma, Provincia di Parma, Comune di Collecchio, Ente Gestione per i Parchi e la Biodiversità’ Emilia Occidentale, AUSL e AIPO;
j) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione;
k) di pubblicare per estratto la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT.