n.57 del 03.03.2021 periodico (Parte Seconda)

LR 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto denominato "Realizzazione di una nuova area per gestione rifiuti in Via Confine nel comune di Vignola (MO)", proposto da Zanni Srl

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta da ARPAE SAC di Modena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PG/2021/18668 del 5/2/2021 e acquisita agli atti regionali con PG/2021/100658 del 5/2/2021, che costituisce l’ALLEGATO 1della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del d.lgs. 152/2006 per la decisione di assoggettabilità a VIA;

b) di assoggettare, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della l.r. 4/2018, il progetto denominato “Realizzazione di una nuova area per gestione rifiuti in Via Confine nel comune di Vignola”, presentato da Zanni Srl, alla ulteriore procedura di VIA, in quanto lo stesso ha possibili effetti negativi e significativi sull’ambiente; in particolare:

  • la mancanza di informazioni puntuali sulle caratteristiche idrogeologiche dell’area oggetto di scavo non permette di valutare in maniera completa gli eventuali rischi di contaminazione della falda;
  • la carenza di stratigrafie progettuali in base alle quali è stato individuato il fondo scavo e l’area complessiva dello scavo non rendono possibile determinare con precisione i quantitativi di materiali/rifiuti prodotti e non risulta chiara la loro definizione né le modalità di riutilizzo, anche al fine della valutazione degli impatti indotti;

c) di trasmettere copia della presente determina al proponente, ad ARPAE, al Comune di Vignola, all’A.U.S.L. Modena, alla Provincia di Modena;

d) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

e) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;

f) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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