n.162 del 23.08.2012 (Parte Seconda)
Approvazione del bando per la presentazione di progetti a contributo regionale ai sensi dell'art. 6, comma 2, lett. B della Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12 per l'esercizio finanziario 2012
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12, “Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace” ed in particolare gli artt. 5, comma 1, lett. a) e 6 comma 2, lett. b);
- la deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 84 del 25 luglio 2012, recante “Approvazione del documento di indirizzo programmatico per il triennio 2012-2014 ai sensi della Legge regionale 12/02 per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace. (Proposta della Giunta regionale in data 25 giugno 2012, n. 862);
Valutata la necessità di emanare il bando per il contributo a valere sull'esercizio finanziario 2012 per:
A. la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione, come previsto al punto 3.1.3.1 del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato, per le seguenti aree Paese: Campi profughi Saharawi in Algeria, Paesi del Bacino Sud del Mediterraneo, Mozambico, Senegal, Territori dell’Autorità Palestinese, Ucraina;
B. la presentazione di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale, (di cui al punto 3.1.4. del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato), per aree al di fuori di quelle elencate al Capitolo 4 del Documento di cui sopra, purché relative a Paesi classificati dall’OCSE DAC come Least Developed Countries oppure Other Low Income Countries (ferma restando per i suddetti GCTI la possibilità di presentare progetti per le aree Paese indicate alla precedente lettera A);
Ritenuto di identificare, in relazione alle aree indicate alla lettera A, le seguenti priorità tematiche:
Campi profughi Saharawi in Algeria
Ambiti settoriali
Gli interventi regionali si focalizzano sul rafforzamento dei seguenti settori: sanitario e socio-sanitario, scolastico ed educativo, attività generatrici di reddito, interventi a favore dei minori, interventi a favore delle donne, ambiente e aiuti umanitari.
In campo sanitario si perseguono principalmente i seguenti obiettivi: la prevenzione sanitaria, il sostegno al sistema sanitario di base, il laboratorio nazionale di farmacia, il settore materno infantile, le attività formative e informative per gli operatori sanitari. Auspicabili gli interventi a favore dei bambini per il miglioramento delle loro condizioni di vita e di salute.
La sensibilizzazione dei profughi saharawi sulle tematiche ambientali rientra tra le iniziative di prevenzione sanitaria.
Il sostegno alle donne e ai giovani profughi saharawi si concentra principalmente nella gestione dei servizi socio-sanitari; per questo gruppo target è riservata particolare attenzione allo sviluppo di attività formative e potenzialmente generatrici di reddito.
Nel settore scolastico possono essere sostenuti progetti di formazione rivolti alle insegnanti, nonché azioni di sostegno alle attività scolastiche, per migliorare l’istruzione pubblica, con particolare attenzione all’inserimento degli alunni diversamente abili ed alla conservazione e al consolidamento della cultura saharawi.
Le azioni di cui sopra possono realizzarsi prioritariamente nella Wilaya di Smara.
Nell’ambito di progetti implementati nella Wilaya di Smara, a Tifariti, analogamente a quanto realizzato da parte del Ministero Affari Esteri, possono essere realizzate attività pilota.
Particolare attenzione è, altresì, rivolta ad azioni che coinvolgano le donne nell'ottica del superamento delle questioni di genere.
Paesi del Bacino Sud del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto)
I progetti possono riguardare uno o più Paesi, prioritariamente tra quelli coinvolti nella cosiddetta “Primavera araba” e quelli di provenienza dei migranti sul territorio regionale.
Gli interventi che si ritengono prioritari sono rivolti a giovani (di età 14-25 anni, con particolare attenzione alle donne), in particolar modo provenienti dalle aree più povere e degradate, nell'ottica dell’inserimento lavorativo e/o dell’auto imprenditorialità.
Sono sostenuti progetti che mirano alla formazione di figure professionali specializzate, sulla base di una realistica analisi di prospettive di inserimento nel mercato del lavoro sia nazionale che di area mediterranea, con la messa a disposizione di borse-lavoro presso aziende/istituti del settore. E’ altresì privilegiato lo sviluppo di attività economiche, particolarmente di forma cooperativa, attraverso il rafforzamento di forme associative locali.
Particolare interesse può rivestire l’applicazione di pratiche già sperimentate con esito positivo e l’emergenza di attività lavorative informali.
In tali ambiti si privilegiano inoltre azioni finalizzate a favorire processi di co-sviluppo, che vedono il coinvolgimento delle comunità immigrate presenti nel territorio regionale.
Mozambico
Ambiti settoriali
In agricoltura sono prioritari gli interventi volti al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione rurale, nonché della popolazione residente, ed in aree particolarmente disagiate, attraverso l’incremento di attività generatrici di reddito, gestite da donne e/o da giovani; si sostengono, altresì, gli interventi mirati al rafforzamento delle associazioni di giovani e donne in ambito rurale.
Nel settore dell’educazione si privilegiano gli interventi volti alla prevenzione dell’abbandono scolastico (soprattutto femminile), al miglioramento dell’alfabetizzazione delle bambine (favorendone l’accesso alla scuola primaria), nonché alla riduzione dell’indice di analfabetismo delle donne in età post-scolastica.
In campo sanitario sono prioritarie le azioni mirate ad agevolare l’accesso ai servizi sanitari di base, in particolare le azioni rivolte alle fasce più povere ed emarginate della popolazione.
Senegal
Ambiti settoriali
Gli interventi regionali si concentrano sul rafforzamento dei seguenti settori: agricoltura e sicurezza alimentare, sanità, educazione, turismo sostenibile.
In campo agricolo si perseguono principalmente i seguenti obiettivi: miglioramento dell’agricoltura famigliare e della qualità della produzione, inserimento delle aree rurali in economie di mercato, formazione degli agricoltori.
In campo sanitario gli obiettivi riguardano: accesso e sviluppo dei servizi sanitari di base, tutela della salute materna e della riproduzione, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, della malaria e della tubercolosi.
In campo educativo gli obiettivi sono: prevenzione dell’abbandono scolastico con particolare attenzione ai minori svantaggiati, scolarizzazione delle ragazze, miglioramento dell’educazione non formale.
Il turismo sostenibile deve valorizzare le specificità territoriali per favorire attività generatrici di reddito.
Particolare attenzione è, altresì, rivolta ad azioni che coinvolgono le donne nell'ottica del superamento delle questioni di genere.
Fondamentale sarà il coinvolgimento delle comunità di migranti presenti nel territorio emiliano romagnolo per promuovere iniziative congiunte in un’ottica di sviluppo umano che ha come fine ultimo quello di espandere le opportunità e le capacità delle persone.
Territori dell’Autorità Palestinese
Ambiti settoriali
Le aree destinatarie degli interventi sono quelle colpite dalla costruzione del Muro di Separazione nella West Bank, nonché Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza.
Le azioni prioritarie, a sostegno delle categorie più deboli e svantaggiate della popolazione, sono finalizzate a supportare attività di auto sostentamento e/o alla produzione di reddito; gli interventi rivolti ai minori devono tendere al miglioramento delle loro condizioni di vita quotidiana e a garantirne il diritto all’educazione.
Particolare attenzione è rivolta a quelle azioni che coinvolgono le donne, nell'ottica del superamento delle questioni di genere.
Ucraina
Ambiti settoriali
Sono considerati prioritari:
- gli interventi a favore delle fasce deboli minorili, ed in particolare degli ospiti degli orfanotrofi; tali interventi sono finalizzati, principalmente, all’attivazione di processi di de-istituzionalizzazione e di attività che possono generare reddito. Per quest’ultime rivestono particolare interesse le possibili integrazioni tra le attività produttive e commerciali presenti nelle zone d’intervento e l’inserimento lavorativo di giovani ucraini con rapporti di lavoro improntati ai principi di “responsabilità sociale e lavoro etico”.
- gli interventi a sostegno delle amministrazioni pubbliche impegnate nel rafforzamento dei servizi preposti alla prevenzione del traffico di minori.
Nell’ottica di prevenire patologie legate alla catastrofe nucleare, possono essere realizzati, nelle aree contaminate, interventi di natura sanitaria, nonché interventi finalizzati a ridurre il tasso di mortalità materna ed infantile.
Sono altresì considerati prioritari gli interventi a favore delle scuole, per garantire agli alunni una formazione/informazione mirata alla prevenzione sanitaria e alimentaria, nonché a quelle materie e competenze che possono facilitare il loro inserimento lavorativo. Attenzione particolare è rivolta ai bambini disabili e con bisogni speciali, anche nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche e del loro inserimento nelle scuole normali.
Dato atto che sono disponibili, in relazione alle aree indicate alla precedente lettera A, le seguenti risorse, suddivise indicativamente secondo gli stanziamenti elencati e a fianco di ciascuna area-Paese precisati:
Campi Profughi Saharawi | € 120.000,00 |
Bacino Sud Mediterraneo | € 310.000,00 |
Mozambico | € 170.000,00 |
Senegal | € 170.000,00 |
Territori Palestinesi | € 180.000,00 |
Ucraina | € 70.000,00 |
Dato atto che, in relazione alla precedente lettera B, il bando è rivolto a iniziative riguardanti aree caratterizzate da basso livello di sviluppo (classificate dall’OCSE DAC come Least Developed Countries oppure Other Low Income Countries), al di fuori delle aree prioritarie indicate al Capitolo 4 del citato Documento di indirizzo programmatico;
Dato atto che sono disponibili, indicativamente, per le iniziative di cui sopra, complessivi Euro 90.000;
Atteso che tali risorse trovano copertura sul capitolo 2746 “Contributi a istituzioni sociali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12) nonché sul cap. 2752 "Contributi a enti delle amministrazioni locali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12);
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore Sviluppo delle risorse umane e Organizzazione, Cooperazione allo sviluppo, Progetto giovani, Pari opportunità, Donatella Bortolazzi
A voti unanimi e palesi
delibera:
a) di approvare il bando per la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione e di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale per la concessione di contributi ai sensi degli articoli 5, comma 1, lett. a) e 6, comma 2, lett. b), per l’esercizio finanziario 2012;
b) di approvare, altresì, lo schema e i relativi Allegati 1) e 2) per la presentazione delle domande, nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
c) di approvare, inoltre, l’Allegato A) denominato “Modalità di rendicontazione delle spese sostenute a valere sugli interventi finanziati ai sensi della L.R. 12/02” nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce, anch’esso, parte integrante e sostanziale;
d) di rinviare ad un successivo proprio atto l'approvazione definitiva delle graduatorie dei progetti ed iniziative esaminati, secondo l’ordine risultante dalle valutazioni effettuate dall’apposito Nucleo di valutazione, nonché all’assegnazione e concessione dei contributi ai singoli beneficiari e all’assunzione dei relativi impegni di spesa;
e) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.