n.36 del 21.02.2018 periodico (Parte Seconda)
Candidatura della Regione Emilia-Romagna ad ospitare il progetto sperimentale "Divertor Tokomak Test (DTT)" presso il Centro ENEA del Brasimone
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto l’“Avviso pubblico per una selezione finalizzata alla scelta di un sito per l’insediamento dell’esperimento DTT (Divertor Tokamak Test)“, progetto già approvato nell’ambito della Road Map elaborata dal Consorzio Europeo EuroFusion, pubblicato sul sito dell’ENEA e che prevede la scadenza per la presentazione delle domande al 31 gennaio 2018;
Considerato che:
-la Road Map elaborata dal Consorzio Europeo EuroFusion, che riporta come DTT rappresenti un concreto passo in avanti finalizzato alla realizzazione di un impianto dimostrativo (DEMO) in grado di contribuire alla produzione di energia elettrica da fusione nucleare entro il 2050 e che vede ENEA come partner principale nel ruolo di leader;
-l’avviso dell’ENEA è rivolto alle regioni e alle Province Autonome che ritengono di avere sedi idonee ad ospitare tale investimento scientifico di rilevanti dimensioni tecniche, umane e finanziarie;
Considerato inoltre che:
- ENEA ha presentato alla Commissione Europea, in particolare al Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, il progetto DTT Divertor Tokamak Test facility, finalizzato a sviluppare una macchina di ricerca per gli studi sulla rimozione della potenza termica dal divertore, finalizzata alla dimostrazione tecnologica di una macchina per la fusione nucleare in coerenza con la Road Map Europea;
- il Consorzio EuroFusion ha avvallato la proposta ENEA relativa alla macchina di ricerca DTT poiché coerente con la Road Map Europea sullo sviluppo della tecnologia della fusione nucleare, finanziando il progetto con uno stanziamento di 60 M€;
- il Consorzio Italiano DTT sarà guidato dall’ENEA e vede la partecipazione di CNR e INFN, oltre che di diverse Università (tra cui l’Università di Bologna) e ulteriori centri di ricerca e si avvarrà del finanziamento della Banca Europea degli Investimenti, e, tra gli altri, del contributo del MIUR, del MISE e dell’Agenzia per la Coesione per un valore complessivo di investimento pari a 500 milioni di Euro in 7 anni;
- il finanziamento europeo dell’iniziativa nel quadro del piano europeo di investimenti strutturali, consentirà di trasformare la proposta in un programma sperimentale che, nell’arco di pochi anni, dovrà fornire risposte scientifiche e tecnologiche rilevanti per la ricerca nel settore delle fonti energetiche innovative, nonché un importante impulso all’industria più avanzata;
- la produzione di energia attraverso fusione nucleare non presenta rischi per la sicurezza o di emissioni radioattive, né emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera o altre conseguenze ambientali di particolare rilievo, ed è al tempo stesso in grado di produrre grande quantità di energia da immettere nella rete in maniera sicura, pulita e sostenibile;
- la realizzazione di questo progetto rappresenta una grande opportunità dal punto di vista scientifico e tecnologico per il nostro paese, con la possibilità di generare una svolta nella produzione di energia pulita, sicura e abbondante per il futuro;
Dato atto inoltre:
- che l’ENEA possiede in Emilia-Romagna, presso la propria sede del Brasimone, una struttura sperimentale in campo energetico particolarmente idonea ad essere destinata a sede per ospitare DTT, risultando al momento ampiamente sottoutilizzata, nonostante l’ingente investimento per la sua realizzazione; la sede del Brasimone, infatti:
- non necessita di operazioni di esproprio, in quanto già di proprietà dell’ENEA;
- non necessita di operazioni di “decomissioning” e bonifica da altre precedenti utilizzazioni non compatibili, né di trasloco di altri laboratori o strutture di produzione;
- necessita di un numero limitato di edificazioni aggiuntive, da realizzarsi comunque in un contesto privo di vincoli autorizzativi, in quanto all’interno della stessa area di proprietà dell’ENEA;
- determinerebbe un conseguente risparmio per la finanza pubblica stimabile in circa 14 milioni di Euro;
- che è stato verificato, con il supporto delle società Terna S.p.A., Fagioli S.p.A. e Lepida S.p.A. che sussistono adeguate condizioni dal punto di vista della fornitura di energia, della logistica per trasporti eccezionali, e della connessione alla rete a banda larga e dell’accesso alla rete GARR e che la Regione sosterrà gli investimenti per eventuali adeguamenti;
- che le amministrazioni e le comunità locali, e la città metropolitana di Bologna hanno pubblicamente espresso il pieno interesse e sostegno all’opportunità di attirare presso la sede ENEA del Brasimone il progetto DTT;
- che anche le amministrazioni locali e le comunità del versante toscano, nonché la città metropolitana di Firenze, confinanti con l’Unione dei Comuni sostengono il progetto, considerando la prossimità delle due aree e la posizione del centro ENEA vicino al confine tra le due regioni;
- che la Regione Toscana ha stabilito di affiancarsi alla Regione Emilia-Romagna nella candidatura del centro ENEA del Brasimone ad ospitare il DTT, contribuendo al finanziamento del progetto;
- che il progetto comporterebbe un investimento di circa 500 milioni di Euro sul territorio nel corso di 7 anni e genererà attività sperimentali per 25 anni e pertanto avrebbe un impatto particolarmente consistente anche dal punto di vista socioeconomico sul territorio montano coinvolto, per effetto dell’attrazione di 250 ricercatori e dell’attivazione di cantieri e forniture, di attrazione di aziende impiantistiche di elevata specializzazione scientifica e tecnologica con conseguenti impatti anche dal punto di vista occupazionale, misurati complessivamente in circa 1600 unità;
- che il territorio presenta le adeguate condizioni in termini di offerta abitativa, ospitalità e servizi sociosanitari; l’insediamento del DTT genererebbe un forte rilancio economico e sociale di tutta l’area, attualmente a forte rischio di declino demografico e di marginalizzazione economica;
- che esiste un consolidato gruppo di ricerca sul tema della fusione nucleare di circa 90 persone, da anni impegnato in progetti in questo ambito;
- che le Università di Bologna, Firenze e Pisa hanno espresso disponibilità e interesse a contribuire al progetto grazie ai rispettivi gruppi di ricerca nell’ambito della fisica, dell’ingegneria energetica, dei materiali, che potranno avvalersi di questa infrastruttura come opportunità per la propria attività scientifica;
- che il sito può essere pronto per l’avvio delle operazioni di investimento necessarie in anticipo rispetto alla data ultima del 30 novembre 2018, richiesta dall’ENEA;
Ritenuto pertanto che:
- quella del Brasimone presenta le condizioni per essere la scelta localizzativa ottimale soprattutto nell’interesse del Paese per il progetto DTT dal punto di vista tecnico ed economico;
- esso rappresenterebbe una grande opportunità di rilancio economico per il territorio in assenza di rischi di carattere ambientale e di problemi di sicurezza;
Vista la Legge Regionale 20 gennaio 2004, n. 2 avente per oggetto “Legge per la montagna” e ss.mm.ii.;
Considerato che nel Bando viene richiesto un impegno finanziario minimo alla Regione proponente pari a 25 milioni di Euro nell’arco dei 7 anni di realizzazione del progetto oltre alle opere di urbanizzazione primaria che si renderanno necessarie;
Richiamati inoltre:
- la strategia Europa 2020, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi dell’efficienza energetica, dello sviluppo sostenibile e di una economia a basse emissioni di carbonio;
- il Libro verde “Un quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030”;
- il Programma Quadro Europeo per la Ricerca Horizon 2020;
- il “Piano Juncker” (Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici – ESIF);
- il Piano Energetico Regionale 2030 della Regione Emilia-Romagna;
Ritenuto che la possibilità di ospitare tale infrastruttura sperimentale di elevato valore scientifico e sperimentale, rappresenta una opportunità per lo sviluppo economico e la generazione di occupazione nel territorio montano e per il rafforzamento delle attività di ricerca nella nostra Regione;
Visti:
– il D. Lgs.14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii., recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.”;
– la propria deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione Piano Triennale di prevenzione della 2017-2019”;
– la propria deliberazione n. 486 del 10 aprile 2017 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Viste inoltre:
– la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;
– la propria deliberazione n. 2416/2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
– la propria deliberazione 10 aprile 2017, n. 468, recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Richiamate infine le proprie deliberazioni:
– n. 56/2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001”;
– n. 270/2016 avente ad oggetto “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
– n. 622/2016 avente ad oggetto “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
– n. 702/2016 avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;
– n. 1107/2016 avente ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
– n. 1122 del 31/1/2017 “Nuovo assetto organizzativo con decorrenza 1/2/2017, riassegnazione di alcune Posizioni Organizzative”.
– n. 1174 del 31/1/2017 “Conferimento di incarichi dirigenziali presso la direzione generale economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore a Attività Produttive, Piano Energetico, Economia Verde e Ricostruzione Post-Sisma, Palma Costi
A voti unanimi e palesi
delibera:
1) di dare atto che si è proceduto alle attività istruttorie e di redazione progettuale su tutti gli ambiti di carattere tecnico, immobiliare, giuridico-amministrativo, finanziario e sociale previsti dall’avviso pubblico dell’ENEA;
2) di procedere ad inoltrare la candidatura della Regione Emilia-Romagna ad essere la Regione ospitante dell’impianto di ricerca da realizzarsi nell’ambito del progetto Divertor Tokamak Test facility;
3) di prendere atto del sostegno alla candidatura da parte della Città Metropolitana di Bologna e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese;
4) di prendere atto dell’adesione della Regione Toscana a tale candidatura, anche con il sostegno della Città Metropolitana di Firenze e dei comuni toscani confinanti;
5) di dare atto che la Regione Emilia-Romagna contribuirà alla realizzazione del progetto con la somma di 25 milioni di Euro per spese di investimento;
6) di autorizzare il Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa ad inoltrare la candidatura elettronica all’indirizzo Pec: enea@cert.enea.it entro le ore 12 del 31 gennaio 2018 corredata dal documento tecnico redatto in conformità alle esigenze informative e valutative indicate nell’avviso stesso;
7) di stabilire che ad eventuale esito positivo della candidatura la Regione siglerà un accordo con il costituendo consorzio DTT con il quale verranno stabilite le modalità di messa a disposizione delle risorse nel corso degli anni successivi;
8) di impegnarsi a favorire tutte le migliori condizioni operative per il centro di ricerca e per i ricercatori impegnati, l’efficace svolgimento dell’attività di ricerca e l’inclusione sociale nel territorio del Brasimone;
9) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
10) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.