n.335 del 09.11.2022 periodico (Parte Seconda)

Art. 20, L.R. 4/2018: Provvedimento Autorizzatorio Unico comprensivo del provvedimento di VIA relativo al progetto "impianto eolico Monte Foppo" localizzato nei comuni di Tornolo e Albareto (PR), proposto da GEA ENERGIE S.R.L. ora SER S.R.L.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 4 agosto 2022 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018, il Provvedimento Autorizzatorio Unico recante la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi che comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del “Progetto relativo alla realizzazione di un parco eolico presso il Passo Cento Croci e Monte Foppo, nei comuni di Tornolo ed Albareto, in provincia di Parma”, proposto da Società Gea Energie Srl, poi incorporata per fusione (con atto notarile del 26/1/2022) nella Società Energia Valle d’Aosta S.r.l. (S.E.V.A.) e successivamente volturata a SER S.r.l.;

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile, nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

1. in fase pre-esecutiva di cantiere, al fine di confermare ed aumentare la precisione della stratigrafia già individuata, sarà necessario l’esecuzione di n.2 sondaggi a carotaggio continuo associati ad endoscopie televisive in foro. Il resoconto e riscontro di tale indagine andrà fornita a Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno;

2. nella fase di cantiere e per tutta la sua durata andranno messe in atto misure mitigative attuabili per gli impatti sull’atmosfera riguardanti essenzialmente il contenimento delle polveri e per limitarne il sollevamento: getti idrici, bagnatura delle piste, irrorazione automatica a tempo delle strade e nebulizzatori d’acqua, copertura con teloni del materiale trasportato, prestando d’altra parte attenzione a non dare origine a dilavamenti e ruscellamenti. Ciò andrà dettagliato in un programma lavori che andrà fornito ad ARPAE e all’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno prima dell’inizio del cantiere;

3. durante le fasi di cantiere (opere di scavo) per la corretta manutenzione del contesto su cui insiste l’impianto:

- dovrà sempre essere assicurata la corretta regimazione e/o smaltimento delle acque superficiali su tutta l’area oggetto di lavori mediante la preliminare realizzazione di appositi fossi e fossetti di guardia delimitanti l’area stessa ed in grado di convogliare le acque a valle secondo le linee naturali di sgrondo evitando ruscellamenti disordinati nei terreni e nelle infrastrutture viarie sottostanti. Detti elementi andranno mantenuti anche per la fase successiva del cantiere;

- qualora dovesse essere intercettata una circolazione di acqua sotterranea, dovrà essere valutata la compatibilità della stessa con lo scavo e l’opera in progetto;

- nelle fasi di scavo non dovranno crearsi situazioni di rischio che possano innescare smottamenti, franamenti o altri movimenti gravitativi di alcun genere;

- i riporti di terreno dovranno essere eseguiti per strati assicurando il graduale costipamento dei materiali terreni.

Il resoconto di detti interventi andrà fornito per la fase di cantiere e nel caso aggiornato regolarmente all’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno.

 4. il piano di monitoraggio proposto dal Proponente nel SIA mira a valutare gli impatti potenziali verso le specie stanziali migratrici di uccelli e chirotteri, che possono realizzarsi durante la fase di esercizio. Valutato in sede di conferenza dei servizi e attraverso gli approfondimenti documentali integrativi si ritiene utile un monitoraggio in corso d'opera, che comprenda tutto il periodo di realizzazione, dall'apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento e al ripristino dei siti, e un monitoraggio post-operam, comprendente le fasi di pre-esercizio ed esercizio. Il monitoraggio su avifauna e chirotterofauna in corso d’opera è opportuno venga avviato il prima possibile, e comunque concluso prima dell’inizio dell’attività eolica, in modo da renderlo funzionale all’individuazione di idonee misure di mitigazione (quali, ad esempio, la modulazione della velocità di Cut-in per i pipistrelli e/o la previsione di periodi di fermo macchina in eventuali periodi critici). Prima dell’inizio dell’attività eolica andrà fornito, ad ARPAE e alla Regione Liguria, con relazione di dettaglio sul monitoraggio condotto;

5. andrà trasmesso almeno un mese prima dell’inizio del monitoraggio, ad ARPAE e in particolare anche alla Regione Liguria, la calendarizzazione dello stesso, comunicando inoltre almeno con una settimana di anticipo eventuali variazioni (così da permettere nel caso di effettuare un eventuale monitoraggio parallelo);

6. si prende atto che le principali misure di mitigazione intraprese dal Proponente sono rivolte a ridurre gli impatti su flora e fauna, principalmente uccelli e chirotteri, oltre che per il lupo, ipotizzando che la presenza delle turbine possa disturbare gli areali utilizzati per la predazione. Si prescrive in particolare di limitare, durante il periodo di nidificazione che va da inizio maggio fino a metà luglio, il disturbo creato dalle attività di cantiere; di tale azione la ditta dovrà darne riscontro ad Arpae;

7. considerati i parametri utilizzati nella Valutazione previsionale di impatto acustico, e rammentando che le turbine eoliche installate dovranno produrre una rumorosità corrispondente a un massimo LW di 106 dB(A) in ogni condizione di ventosità nonché l’adozione di una tecnologia con LW minore a quanto sopra è da considerarsi cautelativa e quindi sempre opportuna, specie nel caso in cui tra la conclusione di questa procedura e l’installazione degli impianti il Proponente ravvisi l’opportunità di adottare un altro modello di turbina eolica. La verifica della valutazione previsionale richiederà un monitoraggio, a carico del Proponente, del rumore residuo ed ambientale con le seguenti caratteristiche:

a) prima dell’installazione delle nuove pale eoliche, ove è necessario un approfondimento del clima acustico presso il ricettore T2 con idonea durata dei rilevamenti per un numero congruo di misurazioni che contempli e indaghi tutte le condizioni del contorno, vale a dire la differente ventosità, l’attività o il fermo degli impianti esistenti, la presenza di altre sorgenti attive (ad esempio il traffico);

b) in fase di esercizio un monitoraggio presso il ricettore T2, con valenza di collaudo acustico, con i medesimi accorgimenti, vale a dire un’idonea durata dei rilevamenti per un numero congruo di misurazioni che contempli e indaghi tutte le condizioni del contorno, quali la differente ventosità, l’attività o il fermo degli impianti esistenti, la presenza di altre sorgenti attive (ad esempio il traffico).

Si precisa che in entrambi i casi a) e b) le rilevazioni di rumore dovranno essere sempre accompagnate da rilevazioni della velocità del vento al ricettore ed in quota (al mozzo). Ciò in modo tale che le tre rilevazioni (rumore, ventosità al ricettore e ventosità in quota) risultino sincronizzate. Tutta la durata delle rilevazioni dovrà risultare restituita su intervalli di durata 10 minuti con relativo LAeq, ventosità al ricettore e ventosità in quota. I resoconti del monitoraggio andranno regolarmente, ed entro 30 giorni dal monitoraggio, inviati ad ARPAE e al Comune di Tornolo;

8. considerato il rischio archeologico esistente sull'area interessata dal progetto, alla luce dei più recenti rinvenimenti e in considerazione delle quote di scavo previste per l'alloggiamento dell'impianto eolico, si ritiene indispensabile che tutte le operazioni di scavo, nonché le opere di splateamento dell'area interessata dai lavori, avvengano con l'assistenza di personale archeologico di comprovata professionalità che opererà a totale carico della committenza sotto la direzione scientifica della Soprintendenza stessa. Data inoltre la possibilità di intercettare stratigrafia di età proto e preistorica, si richiede la presenza di un archeologo con specifiche competenze in ambito preistorico, chiedendo di inviare alla Soprintendenza Archeologica i riferimenti dei professionisti incaricati con un anticipo di almeno 10 giorni la data di inizio dei lavori;

9. oltre alle misure di mitigazione e compensazione proposte dalla ditta viene formulata la precauzione di effettuare, nell’ambito del periodo di cantierizzazione, il rinverdimento per la viabilità di servizio e suoi eventuali rami secondari, con eccezione delle due corsie adibite all’uso carrabile con stesa di ghiaietto e le opere di regimazione ed allontanamento acque meteoriche (traverse incassate a suolo). A riscontro andrà fornita adeguata comunicazione a Regione Liguria e Comune di Tornolo;

10. il progetto di connessione e l’insediamento degli stadi di trasformazione comportano ulteriore occupazione di suolo, non collocandosi presso strutture già esistenti in loco ed aventi tale finalità, si prescrive l’installazione nell’ambito delle fasi del cantiere di una adeguata mitigazione e mascheratura a siepi confacenti con il contesto naturalistico ambientale del sito. Prima della fine del cantiere, la comunicazione sulla realizzazione di detta installazione andrà inviata al Comune di Tornolo;

11. dovrà essere comunicata alla Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, al Comune di Tornolo e ad Arpae la data di conclusione dei lavori del cantiere;

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera b) spetta per quanto di competenza, rispettivamente, a:

1. Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno;

2. Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno ed Arpae;

3. Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno;

4. Arpae, Regione Liguria;

5. Arpae, Regione Liguria;

6. Arpae;

7. Arpae, Comune di Tornolo;

8. Soprintendenza ABAP per le province di Parma e Piacenza;

9. Comune di Tornolo, Regione Liguria;

10. Comune di Tornolo;

11. Regione Emilia-Romagna, Comune di Tornolo e Arpae;

d) di dare atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale il cui contenuto è riportato nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del dell’8/6/2002 aggiornata al 4/8/2022 e che costituisce l’Allegato 1;

2. Autorizzazione Unica DET-AMB-2022-4109 dell’11/8/2022, rilasciata ai sensi dell’art. 12 del d.lgs. 387/2003, che costituisce l’Allegato 2;

3. Provvedimento favorevole in merito alla valutazione di incidenza formulata dal Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna della Regione Emilia-Romagna con nota del 24/5/2022, n.Prot. 493009 che costituisce l’Allegato 3;

e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

f) di dare atto chela determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi è stata assunta, ai sensi dell’articolo 14-ter, comma 7 della legge n. 241 del 1990 sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle amministrazioni partecipanti;

g) di dare atto che l’efficacia della presente deliberazione è sospesa per il periodo utile all'esperimento dei rimedi previsti ai sensi dell’articolo 14-quinques della legge n. 241 del 1990 da parte dell’amministrazione dissenziente, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio Province di Parma e Piacenza;

h) di trasmettere la presente deliberazione alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio Province di Parma e Piacenza ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 14-quinquies della legge n. 241 del 1990;

i) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

j) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente SER S.r.l.;

k) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: Arpae SAC Parma, Regione Liguria, Provincia di Parma, Provincia della Spezia, Comune di Tornolo, Comune di Albareto, Unione dei Comuni delle Valli Taro e Ceno, Comune di Varese Ligure, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Parma, Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Comando Rete P.O.L., ENAC, ENAV, e-distribuzione, Terna S.p.A., Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANAS, AUSL;

l) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

m) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

n) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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