n.113 del 07.05.2025 periodico (Parte Seconda)

Piano triennale di limitazione numerica delle specie Istrice (Hystrix cristata) e Tasso (Meles meles) nella provincia di Modena

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare i seguenti articoli come novellati dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197:

  • l’articolo 19, il quale prevede per le Regioni la facoltà di autorizzare piani di controllo numerico della fauna selvatica, per le finalità e alle condizioni indicate dalla medesima disposizione, mediante abbattimento e cattura, sentito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA);
  • l’articolo 19-ter, il quale prevede l’adozione, con successivo decreto interministeriale, di un piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, di durata quinquennale, attuato e coordinato dalle Regioni;

- il Decreto del 13 giugno 2023 del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, recante “Adozione del piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica” in attuazione del richiamato articolo 19-ter;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della sopra richiamata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016, “Modifiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni sopra esplicitato;

Richiamato, in particolare, l’articolo 16 “Controllo delle specie di fauna selvatica” della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994 a norma del quale:

- la Regione, ai sensi dell’articolo 19 della legge statale provvede al controllo della fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, eccettuati i Parchi e le Riserve naturali;

- nei Parchi e nelle Riserve Naturali i prelievi e gli abbattimenti devono avvenire in conformità al regolamento del Parco e sotto la diretta sorveglianza dell’ente parco, secondo le modalità e le prescrizioni definite agli articoli 35, 36, 37 e 38 della Legge Regionale n. 6/2005;

- il controllo sulla fauna selvatica viene praticato di norma mediante l'utilizzo di metodi ecologici. Qualora l'ISPRA verifichi l'inefficacia dei predetti metodi, la Regione può attivare piani di controllo attuati dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna, ai sensi dell'art. 40 della Legge Regionale n. 13/2015. A tal fine la Regione individua le specie oggetto dei controlli e determina il numero massimo dei prelievi tecnici consentiti nonché le modalità di autorizzazione ed effettuazione degli stessi, attuative delle disposizioni dell'art. 19, comma 2, della legge statale. I prelievi e gli abbattimenti devono avvenire sotto la diretta responsabilità delle Province e della Città metropolitana di Bologna ed essere attuati dai soggetti indicati dall'art. 19, comma 2, della legge statale o da operatori all'uopo espressamente autorizzati, selezionati attraverso appositi corsi di preparazione alla gestione faunistica, direttamente coordinati dal personale di vigilanza delle Province e della Città metropolitana di Bologna;

Considerata la normativa vigente in materia di tutela della biodiversità e Siti della Rete Natura 2000 ed in particolare:

- le Direttive n. 2009/147/CE “Uccelli - Conservazione degli uccelli selvatici” e n. 92/43/CEE “Habitat –conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” in base alle quali, al fine di tutelare le specie animali e vegetali, nonché gli habitat, indicati negli Allegati I e II, gli Stati membri classificano in particolare come SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e come ZPS (Zone di Protezione Speciale) i territori più idonei allo scopo di costituire una rete ecologica europea, definita "Rete Natura 2000";

- il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 "Regolamento recante attuazione della Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche" e successive modifiche e integrazioni;

- il Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)” che demandava alle Regioni il suo recepimento, attraverso l’approvazione di idonee Misure di conservazione nelle predette aree;

- la Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 7 “Disposizioni in materia ambientale. Modifiche ed integrazioni a leggi regionali” ed in particolare il Titolo I recante disposizioni relative ai siti della rete Natura 2000;

- la Legge Regionale 17 febbraio 2005, n. 6 “Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle Aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000”;

- la Legge Regionale 23 dicembre 2011, n. 24 “Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete Natura 2000 e istituzione del parco regionale dello Stirone e del Piacenziano”;

- la Legge Regionale 20 maggio 2021, n. 4 “Legge Europea per il 2021” che, al Capo III, ha introdotto nuove disposizioni in materia di Rete Natura 2000;

- le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale:

- n. 112/2017 “Ripristino delle misure regolamentari inerenti il settore agricolo previste dalle misure specifiche di conservazione e dai piani di gestione dei siti Natura 2000 dell’Emilia-Romagna e approvazione della relativa cartografia”;

- n. 145/2019, n. 2028/2019 e n. 245/2020, con le quali sono state approvate le intese con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la designazione dei 139 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) in Zone Speciali di Conservazione (ZSC), recepite successivamente dai D.M. del 3 aprile 2019, del 16 dicembre 2019 e del 16 giugno 2020;

- n. 1336/2022 “Approvazione delle misure specifiche di conservazione dei siti interessati dal progetto Life Eremita”;

- n. 1174/2023 “Approvazione della Direttiva regionale Vinca”, che stabilisce le procedure da seguire per la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca);

- n. 1227/2024 “Misure generali e specifiche di conservazione dei Siti Natura 2000”;

- n. 1562/2024 “Ampliamento della Rete dei Siti Natura 2000”;

Vista la “Carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna”, approvata con delibera del Consiglio regionale n. 1036 del 23 novembre 1998 e successivamente aggiornata con deliberazioni dell’Assemblea Legislativa n. 122 del 25 luglio 2007 e n. 103 del 16 gennaio 2013;

Richiamato il “Piano Faunistico-Venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023, approvato dall’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 179 del 6 novembre 2018 e prorogato con deliberazione n. 149 del 21 dicembre 2023, fino a definizione di un nuovo strumento di pianificazione e, comunque, fino al termine della stagione venatoria 2025-2026;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 612 del 15 aprile 2019 con la quale, a seguito degli eventi alluvionali del 2014 e per dare continuità ad analoghi “Piani di controllo” attuati fino al 2018 dalla Provincia di Modena, è stato approvato il “Piano di controllo di specie fossorie (Istrice - Hystrix cristata e Tasso - Meles meles) per il territorio di Modena”, limitatamente ai tratti arginati dei fiumi Secchia e Panaro con estensione alle Casse di espansione dei medesimi tratti fluviali;

- n. 1900 del 7 novembre 2022 “Piano triennale di limitazione numerica delle specie istrice (Hystrix cristata) e tasso (Meles meles) nella provincia di Modena” con la quale è stato previsto il proseguimento dell’attività di controllo disposta con la succitata deliberazione n. 612/2019;

Considerato che l’attività condotta con regolarità negli anni ha consentito di monitorare efficacemente lo stato dei tratti arginati oggetto dei precedenti Piani, intervenendo qualora necessario con la traslocazione dei soggetti presenti, che risultano diminuiti nel corso degli anni;

Attesa la necessità di garantire continuità alle azioni intraprese nel territorio della provincia di Modena anche per il prossimo triennio 2025-2027 al fine di tutelare la sicurezza del territorio modenese oggetto di eventi alluvionali;

Richiamato il parere favorevole di ISPRA sulla prosecuzione delle attività previste, registrato agli atti del Settore Attività faunistico-venatorie, Pesca e acquacoltura con Prot. n. 0158691 del 18 febbraio 2025, le cui previsioni sono state interamente recepite;

Richiamata altresì l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica sulla prosecuzione delle attività previste nel piano sulla specie Istrice, in deroga al regime di protezione di cui al D.P.R. n. 357/1997, acquisito e registrato agli atti del Settore con Prot. n. 0205364 del 28 febbraio 2025;

Dato atto, infine che, con nota agli atti del Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura con Prot. n. 0325111 del 31 marzo 2025, il Servizio Strumenti di Gestione delle Aa.Pp., Conservazione della Natura, Ricerche e Monitoraggi dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale ha comunicato l’approvazione della Valutazione d’incidenza (screening), nonché l’avvenuto rilascio del nulla osta condizionato al rispetto di determinate prescrizioni che sono state interamente recepite;

Ritenuto pertanto di provvedere all’approvazione di un Piano triennale di limitazione numerica delle specie Istrice (Hystrix cristata) e Tasso (Meles meles) per il territorio della provincia di Modena, limitatamente ai tratti dei Fiumi Secchia e Panaro con estensione alle Casse di espansione dei medesimi tratti fluviali, nella formulazione di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;

- la propria deliberazione n. 110 del 27 gennaio 2025 “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

- la determinazione del Responsabile del Servizio Affari legislativi e Aiuti di stato, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale, n. 2335 del 9 febbraio 2022, “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'articolo 37, comma 4;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia”;

- n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per far fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;

- n. 2376 del 23 dicembre 2024 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2025”;

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017, ora sostituita dalla citata deliberazione n. 2376/2024;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi 
delibera 

1) di provvedere all’approvazione di un Piano triennale di limitazione numerica delle specie Istrice (Hystrix cristata) e Tasso (Meles meles) per il territorio della provincia di Modena, limitatamente ai tratti dei Fiumi Secchia e Panaro con estensione alle Casse di espansione dei medesimi tratti fluviali, nella formulazione di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte in narrativa;

3) di disporre la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

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