n.237 del 17.07.2024 periodico (Parte Seconda)
Approvazione Atto di Indirizzo inerente DM 13 giugno 2023 "Piano Straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica" - Verifica, prosecuzione e monitoraggio delle azioni poste in essere dalla Regione per l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) e la riduzione dell'impatto sulle produzioni agricole della specie cinghiale (Sus scrofa)
Richiamate:
- la legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed integrazioni;
- la legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;
Preso atto che:
- la Peste Suina Africana, ai sensi dell'art. 9 del Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle malattie animali trasmissibili - «normativa in materia di sanità animale», come integrato dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 2018/1882 della Commissione, è categorizzata una malattia di categoria A che, quindi, non si manifesta normalmente nell’Unione e che non appena individuata richiede l’adozione immediata di misure di eradicazione;
- il Regolamento delegato (UE) n. 2020/687, che integra il Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate dispone, in particolare, all’art. 63 che in caso di conferma di una malattia di categoria A in animali selvatici delle specie elencate conformemente all’art. 9, paragrafi 2, 3, e 4 del Regolamento delegato (UE) n. 2020/689, l’autorità competente può stabilire una zona infetta al fine di prevenire l’ulteriore diffusione della malattia;
- il Regolamento di esecuzione (UE) della Commissione n. 2023/594 e successive modifiche e integrazioni individua misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e zone di restrizione I, II e III, definite in base alla progressiva diffusione del virus della PSA sul territorio comunitario;
- la Commissione Europea ha fornito delle Linee Guida per la gestione della PSA con la Comunicazione C/2023/1504 relativa agli orientamenti sulla prevenzione, sul controllo e sull'eradicazione della peste suina africana nell'Unione (“orientamenti sulla PSA”);
Visti:
- il decreto legge 17 febbraio 2022, n. 9, recante «Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)» convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, modificata dall’art. 29 del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 e, in particolare, gli articoli 1 e 2 che hanno individuato le Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana nonché la figura del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto della diffusione della PSA ed i relativi compiti;
- l'art. 29 del decreto legge 22 giugno 2023 n. 75 (convertito dalla legge n. 112 del 10 agosto 2023) che modificando l'art. 2 del decreto legge 17 febbraio 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, ha introdotto tra le misure per il contrasto della peste suina africana, l'adozione di un "Piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale comprendente l'indicazione dei tempi e degli obiettivi numerici di cattura e abbattimento e smaltimento";
- il Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA)-2023-2028 (da ora Piano Straordinario) del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, ricevuto con nota Prot. 20/10/2023.1053621.E, che indica nuovi obiettivi e il carniere regionale da approvare, in tutti gli istituti regionali dove sia presente il cinghiale, anche in modo occasionale;
- l’Ordinanza del Commissario straordinario alla Peste Suina Africana n. 2 del 10 maggio 2024 “Misure di applicazione del «Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e aggiornamento delle azioni strategiche per l'elaborazione dei Piani di eradicazione nelle zone di restrizione da peste suina africana anni 2023-2028»: controllo ed eradicazione della peste suina africana” che definisce, fra l’altro, ulteriori misure di applicazione delle azioni di contenimento del cinghiale nelle zone infette, nelle zone soggette a restrizione parte II e parte III, nelle zone confinanti con le zone infette o soggette a restrizione parte I, nonché sul territorio nazionale non interessato dalla malattia;
- il Decreto 13 giugno 2023 del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica recante “Adozione del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”, a valenza quinquennale, in attuazione dell’art. 19-ter della legge n. 157/1992, il quale dispone, al punto 2 del proprio Allegato 1, in capo alle Regioni che abbiano già adottato propri piani di gestione e contenimento della fauna, l’obbligo di integrarli, ove necessario, con le disposizioni contenute nello stesso, entro 180 giorni dalla approvazione definitiva del suddetto piano straordinario e al punto 2.9. del medesimo allegato stabilisce inoltre che “nel caso in cui gli Enti gestori delle aree protette regionali non si adeguino al piano regionale entro sei mesi dalla sua adozione, la Regione può prevedere il commissariamento dell'Ente gestore medesimo per l'attuazione del Piano”;
Dato atto che la Regione ha approvato nel corso di questi anni una serie di provvedimenti per contrastare l’impatto della specie sulle produzioni agricole e per evitare la diffusione del virus sul territorio regionale, ed in particolare:
- il “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023” approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 179 del 6 novembre 2018 e prorogato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 149 del 21 dicembre 2023 “fino alla definizione di un nuovo strumento di pianificazione e comunque fino al termine della stagione venatoria 2025/2026”, ed in particolare la Parte 2 “Obiettivi gestionali e azioni di pianificazione” dove, tra i macro-obiettivi di pianificazione definiti, risulta il raggiungimento della compatibilità tra presenza ed abbondanza della fauna e le attività antropiche (comparto agro-forestale e viabilità), prevedendo, per le specie cacciabili che godono di uno stato di conservazione favorevole e sono al contempo responsabili di pesanti impatti alle attività antropiche, come il cinghiale, azioni che non solo mirano alla consistente riduzione della frequenza e dell’entità economica dei danni, ma si prefiggono, quale risultato, la riduzione numerica degli effettivi che compongono la popolazione regionale della specie;
- la deliberazione n. 1973 del 22 novembre 2021 “Art. 19 della Legge n. 157/92 e Art. 16 della L.R. n. 8/1994: “Piano di controllo del cinghiale in Emilia-Romagna 2021-2026” e s.m.i. che consente interventi sulla specie cinghiale garantendo la massima flessibilità di intervento, attuabile con continuità durante tutto l’arco dell’anno, senza limitazioni di orario, senza limite numerico di capi, sull’intero territorio regionale, con possibilità di autodifesa da parte di agricoltori/allevatori sotto il coordinamento della Polizia Locale Provinciale e Città Metropolitana di Bologna;
- la deliberazione n. 1372 del 1° agosto 2022 “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus Scrofa) nel territorio dell’Emilia-Romagna” che integra i metodi di intervento per una maggiore efficacia delle azioni di contenimento della specie cinghiale;
- l’Ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Emilia - Romagna, n. 142 del 2 ottobre 2023 “Misure di prevenzione, controllo ed eradicazione della Peste suina africana” e successive modifiche e integrazioni;
- la deliberazione n. 959 del 27 maggio 2024 “Piano di prelievo del cinghiale stagione venatoria 2024/2025” che consente il prelievo della specie cinghiale senza limitazioni numeriche ma con contingenti minimi, la possibilità di caccia in selezione a tutto il tempo dell’anno nonché recepisce tutte le indicazioni previste dal Piano Straordinario del Commissario per la Peste Suina Africana, fra cui la definizione del contingente regionale da prelevare e l’individuazione dei distretti di gestione del cinghiale ricadenti in distretto suinicolo con densità obiettivo pari a zero;
- la deliberazione n. 949 del 27 maggio 2024 “Calendario venatorio regionale - stagione 2024/2025” che amplia la possibilità di prelievo del cinghiale in selezione fino alle ore 24:00 e prevede il superamento del concetto di zone vocate per la specie;
- la deliberazione n. 1025 del 19 giugno 2023 “Assegnazione fondi alle province per l'attuazione dei piani di controllo delle specie fossorie e della specie cinghiale ai sensi dell'art. 19 della legge n. 157/1992 e art. 4 L.r. n. 17/2022. Annualità 2023 e 2024” e la deliberazione n. 195 del 5 febbraio 2024 “Assegnazione fondi alle province per l'attuazione dei piani di controllo delle specie fossorie e della specie cinghiale ai sensi dell'art. 19 della legge n. 157/1992 e art. 4 L.r. n. 17/2022. Annualità 2023-2024. Nuovo riparto contributi e modifica modalità di assegnazione e rendicontazione delle spese annualità 2024 di cui alla deliberazione n. 1025/2023” che prevedono importanti trasferimento di fondi alle Polizie Provinciali e alla Città Metropolitana di Bologna per l’attuazione del piano di controllo del cinghiale, inserendo anche semplificazioni per la rendicontazione (es. rendicontazione a capo, riconoscendo una quota di 130 euro/cinghiale abbattuto) e introducendo la possibilità di stipulare convenzioni con gli ATC, fornire servizi esterni, implementare le proprie attrezzature per interventi diretti;
- la determinazioni del Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute E Welfare n. 4441 del 04/03/2024, n. 6192 del 26/03/2024, n. 6412 del 28/03/2024, n. 10160 del 21/05/2024 con le quali si è provveduto alla creazione del Got regionale e dei Got territoriali di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Modena, già operativi in precedenza alla formalizzazione mediante le indicazioni che il Got regionale ha comunicato ai Got territoriali, con gli obiettivi di incremento di prelievo in caccia e controllo di circa il 200% dei capi di cinghiale prelevati nei singoli distretti, Aree Protette e Istituti Protezione ovviamente compresi, anche in esito allo specifico studio scientifico predisposto per i territori interessati dall’onda epidemica e che indica gli obiettivi di prelievo, prontamente formalizzato dal Got regionale ai Got territoriali;
- la deliberazione n. 120 del 29 gennaio 2024 recante “Approvazione di un protocollo di intesa per l'attuazione di ulteriori misure urgenti per arrestare la diffusione della Peste Suina Africana”, anche al fine di costituire una cabina di regia per la corretta spesa dei fondi anticipati, nella quota di 1.970.000 euro, alla struttura commissariale per consentire la realizzazione di barriere che evitassero la diffusione sul proprio territorio del virus, poi dirottate su attività di depopolamento;
- la deliberazione n. 1159 del 17 giugno 2024 recante “Approvazione nuovo regolamento regionale per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna” che consente maggior capacità di azione nel prelievo venatorio della specie cinghiale;
Valutato inoltre che l’efficacia delle azioni di abbattimento e/o cattura è rafforzata anche dalla partecipazione dei proprietari e conduttori dei fondi, ovvero di soggetti da essi delegati, con adeguata formazione, muniti di licenza per l’esercizio venatorio, così come previsto dal succitato piano di controllo;
Ritenuto di proseguire nella piena attuazione delle misure poste in essere dalla Regione Emilia-Romagna sopradescritte, per il contrasto alla Peste Suina Africana nella specie cinghiale (Sus scrofa) e la riduzione della specie stessa a tutela delle produzioni agricole e degli allevamenti suinicoli, anche in ottemperanza al DM 13 giugno 2023, con riferimento all’applicazione su scala regionale del Piano Straordinario Nazionale di gestione e contenimento della fauna selvatica, in particolare per quanto attiene il punto 2.9 dell’allegato 1 al DM 13 giugno 2023;
Preso atto che con la deliberazione n. 2131 del 4 dicembre 2023 recante “D.M. 13 giugno 2023 Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica - verifica e integrazione dei vigenti piani di controllo regionali ai sensi dell'art. 19 della L. 157/92 e art. 16 L.r. 8/94” la Regione Emilia-Romagna ha adottato, nel rispetto dei tempi previsti dal citato Decreto Ministeriale, un atto integrativo dei Piani già vigenti, compreso quindi il Piano di Controllo per la specie cinghiale allineandolo alle previsioni del Decreto stesso e dandone pertanto piena attuazione;
Preso inoltre atto che la Legge Regionale 28 maggio 2024, n. 4:
- all’art. 7 stabilisce che “Al fine di potenziare i piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale previsti in attuazione dell’articolo 16 della legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 (Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria), l’autorizzazione di spesa di cui all’ articolo 4 della legge regionale 27 ottobre 2022, n. 17 (Interventi urgenti a sostegno del settore agricolo, agroalimentare, ittico e delle bonifiche), per l’esercizio finanziario 2024, è incrementata di 285.000,00 euro, di cui 200.000,00 di parte corrente e 85.000,00 euro di parte capitale;
- all’art. 8 comma 7 si stabilisce che agli oneri derivanti dall’attuazione dell’articolo 7, nel limite massimo di 285.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2024, la Regione fa fronte mediante l’istituzione nella parte spesa del bilancio regionale di appositi capitoli, nell’ambito di missioni e programmi specifici, la cui copertura è assicurata mediante la riduzione degli stanziamenti autorizzati dalla legge regionale n. 19 del 2023, a valere sulla legge regionale n. 8 del 1994;
Ritenuto di dover integrare i criteri e le spese ammissibili stabilite dalla deliberazione n. 1025/2023, come integrata dalla deliberazione n. 195 del 5 febbraio 2024 destinando l’ulteriore somma complessiva all’attuazione del piano di controllo alla specie cinghiale nel modo seguente:
- a ripartire le risorse di parte corrente di euro 200.000,00 per l’annualità 2024 secondo i criteri di ripartizione di cui alla D.G.R. 195/2024;
- a ripartire le risorse in conto capitale di euro 85.000,00 per l’annualità 2024 alle Province maggiormente interessate dall’onda epidemica, vale a dire Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Modena, sulla base della rispettiva superficie agro-silvo-pastorale;
- ad integrare quanto già stabilito al paragrafo 3. “Modalità e termini per la rendicontazione dei contributi” della deliberazione n. 1025/2023, unicamente per la specie cinghiale, prevedendo che nella rendicontazione delle spese ammissibili in parte corrente, fermo restando la possibilità di rendicontazione “a capo”, siano previste anche eventuali spese per la gestione dei sottoprodotti di origine animale provenienti dalle lavorazioni delle spoglie dei cinghiali abbattuti o per il funzionamento dei centri di raccolta, mentre per la rendicontazione delle spese ammissibili in conto capitale è previsto l’acquisto di beni o attrezzature per la cattura dei cinghiali o la gestione delle carcasse;
Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche e integrazioni;
Viste inoltre:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;
- la L.R. 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la Formazione del Bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di Stabilità Regionale 2024);
- la L.R. 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
- la propria deliberazione n. 2291/2023 recante “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;
Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:
- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022"
- la propria deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;
Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";
- n. 2317 del 22 dicembre 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;
- n. 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per far fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”;
Richiamate, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto inoltre dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Alessio Mammi;
- di proseguire nella piena attuazione delle misure poste in essere dalla Regione Emilia-Romagna citate in premessa, per il contrasto alla Peste Suina Africana nella specie cinghiale (Sus scrofa) e la riduzione della specie stessa a tutela delle produzioni agricole e degli allevamenti suinicoli, anche in ottemperanza al DM 13 giugno 2023, con riferimento all’applicazione su scala regionale del Piano Straordinario Nazionale di gestione e contenimento della fauna selvatica, in particolare per quanto attiene il punto 2.9 dell’allegato 1 al DM 13 giugno 2023;
- di stabilire che le risorse previste dalla legge regionale 28 maggio 2024, n. 4 all’art. 7 riguardanti i piani di controllo delle specie con abitudini fossorie e del cinghiale vengano ripartite secondo le modalità già contenute nella deliberazione n. 1025 del 19 giugno 2023, così come integrata dalla deliberazione n. 195 del 5 febbraio 2024 e dal presente atto;
- di integrare i criteri e le spese ammissibili stabilite dalla deliberazione n. 1025/2023 e dalla deliberazione n. 195/2024 unicamente per la specie cinghiale, prevedendo che nella rendicontazione delle spese ammissibili in parte corrente, fermo restando la possibilità di rendicontazione “a capo”, siano previste anche eventuali spese per la gestione dei sottoprodotti di origine animale provenienti dalle lavorazioni delle spoglie dei cinghiali abbattuti o per il funzionamento dei centri di raccolta, mentre per la rendicontazione delle spese ammissibili in conto capitale è previsto l’acquisto di beni o attrezzature per la cattura dei cinghiali o la gestione delle carcasse;
- di rimodulare sulla base delle risorse incrementali, il riparto per la specie cinghiale già approvato con deliberazione n. 1025/2023 e n. 195/2024, comprensivo delle risorse incrementali stesse, per un importo complessivo in spesa corrente pari a € 500.000,00 nel modo seguente:
Province |
SASP Ha |
% |
anno 2024 |
PIACENZA (c.f. 00233540335) |
242.095 |
43% |
107.617 |
PARMA (c.f. 80015230347) |
320.303 |
57% |
142.383 |
TOT |
562.398 |
100% |
250.000,00 |
|
|
|
|
REGGIO EMILIA (c.f.00209290352) |
202.276 |
16% |
39.389 |
MODENA (c.f. 01375710363) |
237.819 |
19% |
46.310 |
BOLOGNA (c.f. 03428581205) |
331.242 |
27% |
64.502 |
FORLÌ-CESENA (c.f. 80001550401) |
221.010 |
18% |
43.037 |
RAVENNA (c.f. 00356680397) |
166.161 |
13% |
32.356 |
RIMINI (c.f. 91023860405) |
73.974 |
6% |
14.405 |
TOT |
1.232.481 |
100% |
240.000,00 |
|
|
|
|
FERRARA (c.f. 00334500386) |
242.895 |
100% |
10.000 |
TOT |
242.895 |
100% |
10.000,00 |
- di rimodulare sulla base delle risorse incrementali, il riparto per la specie cinghiale già approvato con deliberazione n. 1025/2023 e n. 195/2024, comprensivo delle risorse incrementali stesse, per un importo complessivo in spesa capitale pari a € 85.000,00 nel modo seguente:
Province |
SASP Ha |
% |
anno 2024 |
PIACENZA (c.f. 00233540335) |
242.095 |
24% |
20.527 |
PARMA (c.f. 80015230347) |
320.303 |
32% |
27.158 |
REGGIO EMILIA (c.f.00209290352) |
202.276 |
20% |
17.151 |
MODENA (c.f. 01375710363) |
237.819 |
24% |
20.164 |
TOT |
1.002.493 |
100% |
85.000,00 |
- di demandare a successiva determinazione dirigenziale del Responsabile di Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e acquacoltura l’impegno di spesa delle risorse incrementali di cui alla Legge Regionale 28 maggio 2024, art. 7, sulla base dei criteri stabiliti dalle deliberazioni nn. 1025/2023, 195/2024 e integrati con il presente atto;
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte in narrativa;
- di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie, Pesca e Acquacoltura provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.